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Autore: Alia Corrino    23/06/2008    21 recensioni
è la prima one-shot che pubblico, perciò sono un pochino agitata e la voglia di cambiare idea è forte. Ma bisogna rischiare nella vita, no?! XD XD... Emily racconta come vive la relazione inizialmente segreta di Derek e Casey. Carina, ma ovviamente non sono per niente soddisfatta, però mi ero ripromessa di pubblicare oggi e di materiale su questa coppia non ce n'è molto in giro. In bene o in male avrò contribuito a sostenerli: Dasey 4ever!!! Ora sta a voi giudicare... XD Baci, la vostra Lady Style
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, sono Lady Style. Questa è la prima one-shot in assoluto che pubblico. Pensavo che la prima sarebbe stata su Dramione coppia che, personalmente, trovo bellissima. Ma il momento di ispirazione nei riguardi del mondo di Potter & Co. è passato prima che io potessi capire l’uso dell’html. È da qualche giorno che mi sono appassionata a una coppia che già mi piaceva in passato: Dasey. Ovvero Derek e Casey di ‘La mia vita con Derek’.

Ovviamente sono agitata, essendo la mia prima one-shot, e non sono neanche molto convinta della decisione di pubblicarla qui sopra. Ma perché non rischiare un po’ nella vita?!

Ho iniziato a riguardare i video su  You-Tube dedicati a questa coppia e mi è venuta di getto. Non è la prima che scrivo su di loro, ma la primo che completo sicuramente. È nato come gioco e l’ho scritta tra ieri pomeriggio e ieri sera quando sono tornata da una pizza fuori casa. Poi ho aperto Nvu sperando nel miracolo, ed è accaduto: ho imparato a postare! ^^

Ovviamente ieri sera sarei stata più sicura di me, nel pubblicare, ma poi ho deciso di scrivere le Note dell’Autore, era già tardi e ho perso un mucchio di tempo. Perciò posto ora. Credo anche di essere in debito con me stessa, mi merito di postare, soprattutto dopo che gli operai che mi stanno montando i mobili della camera nuova hanno continuato a sbirciare (in particolare un grassone), costringendomi a chiudere e riaprire la finestra di Word a scatti, mentre rileggevo.

I commenti ovviamente sono ben accetti, sia di elogio (magari… XD!) sia di critica, a patto che sia costruttiva e non distruttiva!

Bene, vi lascio alla one-shot e vi auguro buona lettura!

P.S. Littlenora mi aspetto un commento!!!

 

* * Lady Style * *

 

Erano fratelli, o meglio, fratellastri. E ci hanno fregati tutti. (titolo provvisorio)

 

Erano bellissimi.

Erano i ragazzi più belli della scuola, quelli che tutti avrebbero eletto come Re e Reginetta del ballo di fine anno. E infatti l’anno prima era stato proprio così!

Quando, proprio come tutti si sarebbero aspettati, si erano scambiati uno sguardo complice, prima di tornare a dissotterrare l’ascia di guerra con battutine pungenti e occhiatacce.

Come ci si aspettava da due fratelli d’altra parte. Come ci si aspettava da loro. Nemici da sempre.

Nemici da quando Casey era venuta ad abitare a casa di Derek e aveva iniziato a frequentare la sua scuola. Da quando i loro genitori, entrambi sigle con a carico due figli lei, tre lui, avevano deciso di unirsi in matrimonio.

Derek era già il playboy della scuola. E come non notarlo con il suo fascino carico di mistero?!

Ma Casey aveva conquistato tutti. Non spiccava per le arie che si dava o per i soldi. Spiccava per la sua bellezza genuina. Sembrava così pura. Ecco, quello era l’aggettivo adatto.

Erano fratelli, ok, fratellastri. E perciò tutte le ragazze miravano a Derek, e tutti i ragazzi fantasticavano su Casey.

In effetti ebbero le loro storie, più o meno serie. Derek perse la testa per Kendra e poi ebbe anche qualche sporadico incontro con me, lo ammetto, ma finì presto e lui tornò a frequentare una ragazza diversa ogni settimana.

Per Casey invece ci furono Sam, Max, Trevor e Scott e poi più niente.

Erano fratelli, ma ci fregarono alla grande!

Cominciò tutto qualche mese fa.

Casey iniziò a diventare sempre più distratta, ogni tanto la sorprendevo a fantasticare a mensa, nei corridoi, persino in aula durante la lezione!

Poi le sue telefonate si diradarono. Ogni tanto andai a trovarla, in veste di sua migliore amica, ma la trovavo sempre distesa sul letto con l’ipod nelle orecchie, o attaccata al suo diario. A volte mi sedevo alla scrivania e le dicevo di continuare pure a fare quello che stava facendo, in modo da poterla osservare meglio. Scriveva, scriveva, scriveva e poi… stracciava tutto. Lettere, presumo. Lettere che il destinatario non avrebbe mai aperto.

A volte cercavo di trascinarla fuori, farle riprendere i contatti col mondo esterno, ma dopo le prime volte desistetti: mi seguiva apatica, ciondolando e non appassionandosi a niente.

Era diventata più taciturna, quasi più pallida e sicuramente più magra di un paio di chili.

Però si curava ancora di più se possibile!

Era chiusa in un mondo tutto suo e nessuno riusciva a entrarci. Anche Nora era un po’ preoccupata.

Mi ricordo che Lizzie era serena come non mai, e ci guardava con quell’aria di chi la sa lunga.

Provammo a chiederle cosa sapeva un pomeriggio in cucina, afferrò il suo succo di frutta dal bancone e ci guardò quasi con aria di sufficienza –Come non l’avete capito?! Casey è innamorata!- detto questo girò i tacchi e uscì dalla cucina.

Mi ricordo anche che dalla porta era entrato Derek in tempo per sentire l’affermazione della sorella minore. Fu lì che colsi il primo segnale strano anche da lui, ma, tant’ero presa da Casey, che non ci feci quasi caso. Se fossi stata più attenta me ne sarei accorta ben ben prima!

Derek ci guardò con uno sguardo indecifrabile e, indicando con il braccio teso le scale che portavano alle camere da letto, ripeté incredulo –Casey è innamorata?!-

Ero appoggiata coi gomiti sul bancone e lo guardai distrattamente –Così sembrerebbe… -

Non ne sapevamo molto più di prima. Perché? Di chi? Quando era successo? Tutte domande senza risposta.

Nora mi chiese –Emily puoi andare su a dirle di mangiare qualcosa?! È ora di merenda e non tocca cibo da stamattina… - detto questo la donna si accasciò su uno sgabello, portandosi una mano sul viso. Non mi piaceva vedere Nora così spaesata, era sempre stata una donna sicura di sé. Non mi piaceva sentirmi così inutile e, soprattutto, non mi piaceva vedere la mia solare amica ridotta così male!

-Emily, portagli quel piatto di biscotti già che ci sei… Chissà, magari si ricorderà che sapore hanno… - lo disse con un tono sconsolato mentre mi porgeva il piatto, ma Derek lo intercettò prima di me –Non ti preoccupare, Nora, glielo porto io!-

Se ben ci penso ricordo che rimasi sconcertata lì per lì, ma liquidai la questione pensando volesse stuzzicarla come suo solito e questa volta non mi andava di difenderla. Casey aveva decisamente bisogno di una scrollata e chi meglio del suo odiato fratellastro poteva dargliela?!

Non potevo pensare che fosse cambiata così tanto da non urlargli più dietro!

E infatti, anche se molto dopo rispetto al solito, seguirono le solite urla provenienti dal piano di sopra, dov’era sparito il ragazzo. Io e Nora ci scambiammo un mezzo sorriso. Che stesse per tornare tutto alla normalità?!

Ma poi sentimmo cosa stava urlando la mia amica.

-Io non sono innamorata di nessuno! E comunque non sono affari tuoi!- fu l’ultima cosa che urlò prima di sbattere la porta della sua camera.

Mi sembrava un pochino troppo suscettibile sull’argomento: brutto segno!

Derek scese giù con il suo classico ghigno dipinto sul viso ma una luce diversa negli occhi. Gli chiesi qualcosa ma mi rispose a monosillabi e si andò a chiudere in camera sua.

Tra le altre domande gli avevo chiesto cosa le aveva detto per farla urlare tanto, fu l’unico quesito per cui ottenni una risposta soddisfacente: le aveva chiesto chi le aveva fatto perdere la testa, ma non aveva scoperto niente. “Non ho ancora scoperto niente” aveva precisato e io aspettai fiduciosa. Ma da lui non seppi più niente.

La situazione con Casey non dava segno di cambiare e allora iniziai a volerne parlare in disparte con Derek. Anche lui era diventato più meditabondo ultimamente, più taciturno e riservato. Combinava persino meno cazzate!

Stava meditando su qualcosa, o almeno stava progettando qualcosa! La cosa non mi tranquillizzava affatto. Erano tutti troppo tranquilli. Com’è che si dice, la calma prima della tempesta?! Era quello che sentivo: l’imminente arrivo di una tempesta che ci avrebbe travolti. Ma non sapevo sotto che aspetto si sarebbe presentata e la cosa mi agitava parecchio.

Cosa sarebbe successo di lì a poco?

Iniziai ad osservare il fratello della mia amica con più cura, per cercare di prenderlo in disparte e chiedergli notizie, spiegazioni. Casey sembrava essersene accorta e sembrava quasi impedirmi di rimanere sola con lui. Osservando, però, iniziai a notare una serie di comportamenti interessanti anche in lui.

Osservava spesso la sorellastra, meditabondo, soppesandola quasi, con lo sguardo. Notai anche che Casey sembrava esser parecchio imbarazzata, come se sentisse il peso di quello sguardo ogni volta che gli dava la schiena.

Faceva di tutto per evitare che i loro occhi s’incrociassero e, quando succedeva, sembravano incatenarsi per qualche secondo e staccarsi dal resto del mondo. Poi tutto tornava alla normalità, loro proseguivano, il mondo tornava a girare e il tempo a scorrere con regolarità.

Cercai anche d’introdurre l’argomento ‘Derek’ nelle nostre conversazioni, ma era abile a cambiar discorso repentinamente. Sembrava quasi fiutare quando lo si poteva incrociare, o quando si poteva incappare in un qualcosa che aveva anche solo un lontano legame con il fratello.

Un altro segnale mi arrivò dall’ultima persona dalla quale avrei potuto anche solo immaginare di chiedere informazioni, ma che era l’unica a osservarci sempre ben bene: Marty.

Un giorno ero a casa Venturi come mio solito. Non potevo pensare di lasciare sola Casey, anche se poi mi rinchiudevo in cucina a sospirare e a trarre le ipotesi più improbabili del mondo con Nora, e questo perché non riuscivo proprio a guardare i suoi occhioni velati dalle preoccupazioni e persi in chissà che roseo mondo creato su misura per lei e il suo misterioso amante.

Marty arrivò di gran carriera come solo una bimba molto piccola può fare, sentendosi in completo agio nel suo territorio.

Arrivò e iniziò a cantilenare urlando –Derek e Casey si sono baciati! Derek e Casey si sono baciati! Derek e… - non fece in tempo a completare per la terza volta la frase che uno spettinato Derek le arrivò da dietro e le portò una mano sulla bocca, sollevandola in aria al contempo. Non era giunto molto tempestivamente, però: la frase l’avevamo sentita forte e chiara, ripetuta due (quasi tre) volte, per giunta, e ora lo guardavamo con gli occhi sgranati. Poco dopo alle sue spalle era sbucata di corsa una trafelata Casey.

Fu Nora la prima a prendere parola, mentre Marty da in braccio al fratello sorrideva a tutti.

-Derek, Casey- il suo tono di voce era reso acuto dall’incredulità e dallo shock iniziale –Che sta succedendo?!-

Casey aprì bocca per rispondere ma quel piccolo genietto di Marty la batté sul tempo –Si stavano baciando. Li ho visti. Lui era in piedi ma era piegato su di lei, la stava spingendo per farla sdraiare sul letto. Le teneva i polsi stretti perché lei faceva resistenza e prima di baciarla… - Derek la interruppe con tono scocciato, quasi schifato, tanto che anche Casey si voltò a guardarlo, quasi offesa, ma questo non ci stupì perché il ragazzo stava dicendo –Marty! Io non l’ho baciata!- stava quasi urlando, sembrava davvero esasperato e ci indusse quasi a credergli senza obiezioni. In fondo il tutto era talmente irreale! Ma i bambini sono o no la bocca della verità e il volto dell’innocenza?!

Ok, forse non Marty, ma anche Derek è sempre stato un bravo attore e decidere a chi credere era davvero un’impresa! Casey sembrava sconvolta e non ci era di nessuno aiuto.

Marty però aveva preso il lato testardo dei Venturi e ribatté convinta, guardando il fratello e urlando –Si, si che l’hai baciata! Vi ho visti! Che schifo!- Derek, che la teneva ancora in braccio, la posò a terra, la bimba si girò verso me e Nora e ci disse con un’espressione complice in volto –Dicevo che prima di baciarla le ha anche detto ‘Dai, non ci vede nessuno!’, perché, sapete, lei era indecisa- detto questo corse via chiamando a gran voce il suo orso di pezza.

-Mamma- intervenne Casey come la bimba uscì dalla stanza. Il suo volto era pallido, non capivamo per quale dei tanti possibili motivi. Derek la interruppe prepotente –Non le crederai mica, Nora?-

La donna lo guardò indecisa e Derek passò all’attacco –è una bambina! E sai quanta fantasia ha Marty… In fondo ti sembra possibile?! Stavamo litigando come al solito… vero, Casey?- assestò una gomitata nelle costole a Casey.

-Si, si- ripeté automaticamente, poi si riscosse e aggiunse –Ovvio. Derek mi ha spinta sul letto e voleva convincermi a partecipare a uno di quei suoi stupidi giochi. Sai, quelli che fa con i suoi amici, no?! Scommesse e robe del genere… Niente di pericoloso, ma a me non piacciono, lo sai! E ultimamente non sono molto in vena di giocare!-

Derek le lanciò un’occhiataccia –Si, infatti- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo –E Casey mi ha risposto male come al solito, sai come fa lei, no?! Ti viene vicino e ti parla a due centimetri dal naso per risultare più minacciosa, tanto che ti fa diventare strabico…-

Nora si concesse un sorrisino mentre Casey inceneriva Derek con lo sguardo. Era lo scena più normale a cui avessimo assistito da molto tempo e sperammo che fosse un buon segno. Lentamente sarebbe tornato tutto alla normalità.

Devo ammettere che non faticammo a credere ai miei amici, soprattutto conoscendo la fervida immaginazione dei bambini in genere, e di Marty in particolare. Il discorso non venne più toccato.

Ma,ora che collego tutti i tasselli e mi rendo conto di quanto sia stata cieca, mi ricordo anche di piccoli particolari che, a loro tempo, mi erano sembrati insignificanti.

Per esempio mi ricordo che Derek e Casey si scambiarono uno sguardo compiaciuto e uscirono dalla cucina. Subito dopo uscii anch’io per dirigermi a casa e loro erano lì, sulle scale. Derek le circondava le spalle con un braccio, il palmo aperto della mano premuto sulla schiena di lei. Casey aveva la testa chinata e le braccia conserte e lui per parlarle si era leggermente piegato verso il suo orecchio.

-Stai tranquilla- le disse con un tono insolitamente premuroso, poi mi vide e si staccò quasi di malavoglia iniziando a salire le scale e regalandomi una gelida occhiata. Non capii il perché, salutai e mi diressi a casa senza pensarci più.

Un altro fatto curioso fu come, da quel bacio (ma me ne rendo conto solo ora che fu nei giorni che subito seguirono il bacio) ai giorni e poi le settimane e i mesi a seguire, Derek smise gradualmente di uscire con le sue tante spasimanti, evitando con cura di portarle a casa.

E poi ci fu il fatto del cinema.

Eravamo tutti in fila per vedere l’ultimo film uscito nelle sale. Stranamente (o forse non poi così tanto?!) sia Casey e io, sia Derek e Sam avevamo deciso di andare a vedere quel film, così ci trovammo in coda gli uni dietro le altre.

Derek è da sempre un bel ragazzo e, lo ammetto, ogni tanto gli lanciavo uno sguardo appena appena interessato. Ma una cosa mi colpì alla terza o quarta occhiata di sfuggita: la direzione del suo sguardo che puntava direttamente sulle pieghe della gonna di Casey.

Mi sembrò una cosa divertente e innocente lì per lì, ma lui continuò per tutto il tempo che stemmo in fila. Ormai vicino alla biglietteria diedi di gomito alla mia amica –Hey Casey- la chiamai sottovoce, ma non abbastanza –è da quando siamo in fila che Derek ti guarda il culo. Che sia così disperato?! Non l’ho più visto uscire con nessuna da mesi… - le dissi.

Mi accorsi subito che qualcosa non andava perché Casey divenne rossa di botto, ma non si girò a fronteggiare il fratello, o a chiedere spiegazioni, come avrebbe fatto normalmente. Non sembrava scandalizzata, sconvolta o esasperata. Sembrava solo tanto tanto tanto imbarazzata, come se fosse stata colta in flagrante nel fare qualcosa di molto sbagliato. Di proibito.

Derek che aveva sentito tutto ci passò in mezzo di malagrazia con un –Scusate!- che mi suonò come un ringhio, mentre un confuso e ignaro Sam lo seguiva a ruota alternando gesti d’incomprensione a gesti di scusa alle persone che l’amico urtava nella foga.

Casey e io rimanemmo in silenzio per il resto della giornata e non ne facemmo più parola.

E ora?!

Bhè, ora mi suona ancora parecchio strano andare a casa loro, entrare dalla porta principale come se fosse casa mia e vederli in atteggiamenti affettuosi sul divano.

Mi è già capitato. In quei casi Casey si alza di botto imbarazzata e anche Derek sembra arrossire leggermente, borbottando qualcosa e accendendo il televisore.

Ma non importa quanto sia difficile per me, è niente in confronto a quello che hanno passato loro, sentendosi sbagliati per così tanto tempo. Sfiorando per molti mesi l’idea di mollare perché troppo difficile, troppo doloroso, ma accantonandola subito dopo, perché impossibile da attuare.

Tenendoci nascosta la cosa e trasformandosi misteriosamente ai nostri occhi in persone che non erano. Vivendo di preoccupazioni, nell’ansia di essere scoperti e nella sensazione di tradire la fiducia di tutti solo per via del loro sentimento.

Ma la luce che vedo negli occhi della mia amica ora che è venuto tutto a galla, nonostante le difficoltà, è impagabile. E credo che anche Nora e Lizzie se ne siano accorte perché stanno cercando di accettare la cosa.

Anche negli occhi di Derek vedo una luce diversa e la cosa mi ha sconvolto fin dall’inizio. Ero convinta che lui non potesse innamorarsi, neanche quando aveva preso quella sbandata per Kendra avevo cambiato idea. Ma nemmeno allora aveva quella luce negli occhi. Ora, però, dovrò iniziare a rivedere le mie opinioni.

Finalmente, poi, anche a scuola sono considerati una coppietta ufficiale. Si è risolto tutto anche lì, non senza difficoltà. L’età decisamente meno avanzata non è comunque sinonimo di apertura mentale e c’è voluto un po’ per cambiare ordine di idee e rendersi conto che non c’è nulla di male, che sono fratellastri, non fratelli. E che non c’è niente di illecito, o che vada contro natura.

Prima sottolineavano la loro non parentela per disprezzo l’uno dell’altra, ora perché vogliono essere accettati per come sono, per quello che pensano e provano.

E ci stanno riuscendo. Nonostante l’incredulità e iniziale e la rabbia per chi puntava a uno dei due.

L’ho detto: ci hanno fregati. Alla grande.

E ora, dopo aver vinto la loro lotta contro tutti, iniziano anche ad avere i primi atteggiamenti affettuosi in pubblico. Devo ammetterlo: sono molto carini da vedere insieme.

Mi dirigo in palestra. Non mi ricordo se c’è qualcuno che fa lezione quest’ora, quindi sbircerò prima di entrare.

Peccato, vedo una bimba seduta su una panca. Non mi ricordavo che facessero lezione i bambini della scuola elementare qui a fianco, quella a cui si è rotta una tubatura e si è allagata la palestra.

Controllo sull’orario provvisorio, attaccato sopra quello principale. No, infatti, facevano lezione l’ora prima. Che la bimbetta sia una ritardataria?! Uffa, speriamo si sbrighi: la palestra è il mio pensatoio.

Sbircio nuovamente. Sulla panchina c’è anche Casey e tiene la mano alla bimba. Non è molto bello da dire ma mi metto a origliare: hanno delle espressioni talmente concentrate!

E poi che cosa si potranno mai confidare, di segreto, una bambina e un’innamorata?!

Ed è proprio di amore che parlano. Casey tiene la mano alla bimba, la chiama per nome (Dasey), e le sta dicendo –Il vero amore lo troverai quando meno te lo aspetti, magari tra qualche anno… Tu stai tranquilla e aspetta con fiducia… Anch’io ho dubitato ma poi… -

-Poi che è successo?!- chiede curiosa la bimba, guardandola con gli occhi sgranati.

-Poi sono arrivato io- conclude un’altra voce, una voce maschile, mentre un cerchio da hula-hop infila la testa e il corpo di Casey, ancora voltata verso la bimba. Il proprietario del cerchio lo attira a sé, costringendo la ragazza a sciogliere le gambe dalla loro posizione originaria –accavallate- e a sporgersi verso di lui. La bimba sorride –Piacere Dasey- disse. Il sorriso così spontaneo e sereno della piccola contagia anche Derek che le afferra la manina nella sua –Io sono Derek, piacere. Hai un bel nome, lo sai?-

-Chiamerai così vostra figlia?!- chiede la bimba ingenuamente.

Mi chiudo la porta alle spalle e li lascio con la loro privacy. Mediterò un altro giorno. Mediterò su quanto stiano bene insieme i miei due migliori amici e su quanto già adori, senza conoscerla, quella piccola bambina tanto spigliata. Quella Dasey.

  
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