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Autore: Dorando    26/02/2014    3 recensioni
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi [...]
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
[...]
-Ma perché devi fare tutto tu? Perchè dopo aver cucinato per 4 persone non ti unisci a cena con noi? Perché guardi le tue sorelle e tua madre come se avessi paura?-
MODERN CINDERELLA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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MODERN CINDERELLA

IL RAGAZZO DI MIA SORELLA

-DORA!-
Sono in camera mia a studiare quando quella "donna" mi chiama.
-Sì?- rispondo.
Compare subito dopo dietro la porta
-Abbiamo ospiti in più a cena vai a fare la spesa, veloce!-
COSA?!
-Ma mancano 20 minuti alla chiusura dei supermercati, devo ancora vestirmi e piove!- replico io.
-Non mi interessa, entro mezz’ora devi essere a casa con tutto quello che ti ho scritto- dice con tono duro e minaccioso e successivamente lascia la camera buttando a terra il listino.
Sbuffo rumorosamente, raccolgo il listino ed inizio a vestirmi più veloce della luce, guardo l'orologio: cazzo, mancano 13 minuti.
Scendo le scale e corro immediatamente dalla mia matrigna.
-Mi servirebbero i soldi per comprare la roba-
-Soldi? Quali soldi? Usa quelli che ti ha dato la nonna no?- STRONZA.
-M-ma io avrei voluto tenerli per poter andare alla gita di classe- sussurro l'ultima parte in modo che lei non possa sentire ed abbasso la testa, invece sente e succede tutto in 2 secondi.
SBAM.
La sua mano è sulla mia guancia.
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
Annuisco, e cammino velocemente verso la porta sentendo i miei occhi lucidi. Che vita di merda.
Mi assicuro di avere il portafoglio in tasca e mi avvio verso la mia bici.
E un altra gita passa, peccato.
Guardo la mia collana "Cinderella" c'è scritto, me l'aveva regalata mio padre prima di morire...
era il nostro cartone preferito, e mi rappresentava così tanto! Solo per il fatto che il mio principe azzurro non esisteva...
Mentre mi avvio sento i ricordi tornare, non tornano spesso...
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi, ed è così anche ora quando le contraddisco mi picchiano, devo pulire la casa, apparecchio il tavolo, ogni mio oggetto che piace a loro diventa di loro proprietà. E per di più la mia bellissima stanza non è più mia, è di Sylvia ed ora vivo in soffitta, con un letto ed un comodino per mettere i libri. Devo cucinare per loro, fare la cartella per loro, fare i loro compiti, insomma TUTTO, e guai a me se non faccio ciò che chiedono, ricorrono alla frusta o ad altri mezzi di tortura DOLOROSISSIMI.


Senza che io me ne accorga sono arrivata e vedo il commesso intento a chiudere il negozio, smonto e inizio a correre col fiatone.
-No no, perfavore! Devo solo comprare un paio di cosette!- Si toglie gli occhiali e sorride! Ora lo riconosco, è il mio commesso preferito, abbiamo un bel rapporto, ringrazio mentalmente tutti i santi del cielo.
-Dora! Entra pure! Per te il mio negozio è sempre aperto-
-Grazie, grazie, grazie mille Robert!- Ricambio il sorriso.
Entro e compro tutto il necessario.
Esco ringraziandolo nuovamente, senza di lui chissà che fine avrei fatto!
Rimonto in bici e torno a casa, quando vedo il ragazzo di Sylvia quasi sbavo è un ricciolino stupendo con gli occhi verde smeraldo, ti ci perdi letteralmente dentro! Cazzo no! E' il ragazzo di mia sorella! Devo pensare a ciò che mi farebbero se lo scoprissero!
Quando il ricciolo si accorge della mia presenza mi sorride facendo girare tutti gli altri
-Dora! Finalmente sei arrivata! Grazie mille per aver fatto la spesa per me, ti devo un favore!- Mi schiocca un bacio sulla guancia e sorride falsamente, ricambio il sorriso rispondendo un
-Nessun problema-
-Harry lei è Dora, Dora lui è Harry, il MIO ragazzo-
-Piacere- sorride porgendomi la mano e mostrandomi le sue fossette
Cazzo se è bello.
-Piacere- ricambio la stretta sentendo mille brividi percorrermi la schiena.
ed ecco che si avvia la recita, sarà una lunga serata.

 


Mi avvio per la cucina per preparare da mangiare, bene, perfetto ho 10 minuti.
Preparo la cena portandola di la. Sono in ritardo di 2 minuti.
Vado frettolosamente quando qualcuno mi viene addosso facendomi cadere il cibo.
ODDIO. CHE CAZZO FACCIO ORA.
-Scusami scusami, mi dispiace tantissimo!- Si scusa la persona.
Mi dispero fino a che non sento quella voce, alzo lo sguardo e vedo quegli occhi.
Tutto in un secondo si dissolve, mi dimentico di tutto, ci siamo solo io e lui...
ci fissiamo negli occhi come degli ebeti per 15 secondi,
Oh, molto di più.
Fino a quando una tosse volontaria ci fa girare entrambi.
Sylvia
Improvvisamente mi ricordo di tutto, CAZZO.
Il cibo! Come faccio ora?
-Allora Dora? Il cibo?-
-Scusami Sylvia... lo porto subito- dico sussurrando
-Non è stata colpa sua, sono io che l'ho trattenuta- interviene Harry
-O-Oh Harry! Sei qua! Vieni in sala pranzo!- comincia incerta e finisce sicura.
Dopo di che lo prende per mano e lo porta in dove ci sono tutti gli altri prendendo il cibo e rivolgendomi uno sguardo di fuoco.
Che coglioni quella troia.
Ora devo stare nella mia soffitta fino a fine serata, e non potrò neanche salutare Harry.
Sto in camera mia per 2 orette ad ascoltare la musica fino a quando non sento dei passi-
Mi giro e vedo quel sorriso assieme a quelle fossette. Guarda la stanza sbalordito, insomma, è una vecchia soffitta minuscola
-Perché non sei venuta a mangiare? -
-Non avevo fame…- gli sorrido rassicurandolo.
-Oh… ehm…- fa per parlare ancora ma viene interrotto dalla mia matrigna.
-Harry, che ci fai qui? Vai di là perfavore- Gli sorride falsamente.
Harry obbedisce.
Ok ci siamo solo io e lei.
AIUTO.

-E tu vedi di non fare la troia anche con il ragazzo di tua sorella! Se ti vedo ancora con lui…- lascia la frase in sospeso con tono minaccioso. Non rispondo ed abbasso la testa... stanamente quelle parole mi hanno fatto più male degli schiaffi, non potrò più vederlo...
-Hai capito?!?-
-S-sì, signora- sussurro abbassando lo sguardo.
Fa un cenno ed esce col suo sorrisetto soddisfatto.
Mi giro e riprendo ad ascoltare la musica, lasciando che le lacrime sgorghino.

CHE.VITA.DI.MERDA.

Hei, ciao a tutte... uhm... questa è la mia terza storia, spero di portarla a termine :)
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, hola :)
  
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