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Autore: manga    27/02/2014    5 recensioni
Salve a tutti, questa è la mia prima fiction in assoluto che scrivo, quindi per favore non siate molto severi. I primi capitoli sono monotoni ma essenziali per arrivare alla storia vera e propria ... Vedremo i nostri protagonisti alle prese con una nuova vita dopo la fine della quarta guerra ... presi dall'euforia commetteranno un gravissimo errore, perdendo l'amicizia di Sakura. Faranno di tutto per farsi perdonare, ci riusciranno? Sasuke capirà cosa prova veramente per la rosa? E Sakura cosa dovrà affrontare?
Lo so l'introduzione non è il massimo ma spero di avervi incuriosito almeno un pochino. Cercherò di aggiornare più velocemente possibile, impegni permettendo. Buona lettura e incrociamo le dita su una discreta riuscita della storia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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I giorni passavano, Sakura aspettava con impazienza l'ora della riabilitazione per poter parlare e stare con le amiche. Nelle ore di visita nessuno andava a trovarla, tranne le rare volte in cui Naruto o Shikamaru con la scusa di andare a prendere le loro ragazze si fermavano cinque minuti, il tempo di salutarla. Kiba e Neji non li aveva più rivisti. D'altronde fuori dall'ospedale c'era la vita! Ino si era fatta modificare i turni, ora faceva il centrale per finire alle cinque e mezza del pomeriggio e stare così più tempo con Shikamaru che finiva anche lui circa a quell'ora. Anche le altre ragazze finivano alla stessa ora di Ino, ma loro erano addette alle riabilitazioni e di conseguenza le ore lavorative si svolgevano durante la giornata. Naruto aiutava anche lui nella ricostruzione di Konoha, anche se più precisamente gli piaceva stare in mezzo alla gente per ricevere complimenti e doni di ogni tipo per essere un ninja leggendario e uno degli eroi del villaggio. Neji e Kiba si dividevano tra allenamenti e missioni. A Sasuke gli era stato chiesto di entrare nella polizia, e da subito ne era diventato il capo, come un tempo lo era stato suo padre: la sua fermezza nell'adempiere tale ruolo gli stava procurando stima e considerazione nella società e Sakura non poteva che esserne contenta. Tutte queste notizie le aveva apprese dalle sue amiche durante i trattamenti giornalieri e aveva anche saputo che mentre la storia di Ino e Hinata procedeva magnificamente, Ten Ten e Temari erano ancora in fase di stallo. "Fronte spaziosa ho visto i tuoi esami. In generale vanno bene ma sei un pò anemica e inoltre continui ad essere carente di calcio, infatti è per questo che hai ancora qualche difficoltà nella riabilitazione agli arti!" "Con questo cosa vuoi dire, che devo continuare a stare ancora qua dentro?" "Sai anche tu la risposta!" "Ma domani è la vigilia di Natale!" "Lo so, ma gli esami parlano chiaro! Dovremo fare un ciclo di flebo per integrare le medicine che già stai prendendo, mi dispiace ma ci vogliono altre due settimane, anche l'hokage la pensa come me!" "Lady Tsunade?" "Si ne ho parlato anche con lei ed è pienamente d'accordo con la mia diagnosi e poi Sakura lo sai che ho ragione, sei un medico anche tu!" "Lo so Ino che hai ragione, non ho mai messo in discussione le tue doti mediche, solo che è triste passare queste feste qua dentro!" "Dai non ti abbattere, vedrai ... quando uscirai organizzeremo una festa in tuo onore! A proposito di feste, Hinata ci ha invitati tutti nella sua villa per trascorrere insieme il Natale, ci sarà anche Sasuke! Ora scusami ma ho chiesto a Tsunade di finire prima ... sai devo ancora prendere il regalo a Shikamaru e non so cosa fargli ... i negozi sono ancora chiusi, quindi dovrò inventarmi qualcosa! Ciao fronte spaziosa ci si vede!" Ancora una volta Sakura si ritrovò sola e come sempre i suoi pensieri iniziarono a farsi largo nella sua mente: Sasuke aveva accettato di festeggiare la Vigilia di Natale a villa Hyuga, sicuramente dietro c'era lo zampino di Naruto. Ino e Hinata erano raggianti, le loro storie d'amore ptocedevano bene, Naruto era più posato e Shikamaru sembrava più socievole, il tutto per merito delle loro ragazze. Ten Ten e Temari, nonostante la loro fase di stallo, si erano finalmente decise a dichiararsi con Neji e con Kiba entro la fine dell'anno e ormai mancava una settimana ... Sakura incrociava le dita per le sue due amiche: desiderava vederle felici. Si sdraiò nel letto e cercò di dormire entrando finalmente in un mondo senza pensieri. Il giorno dopo entrò nella stanza di Sakura una ragazza. "Buongiorno Signorina Haruno, mi presento sono Minami! Oggi e domani sarò io a farle la riabilitazione, Ten Ten, Temari e Hinata hanno avuto due giorni di ferie come la dottoressa Yamanaka!" "Davvero? Non lo sapevo ... Comunque è un piacere conoscerti Minami e dammi pure del tu, quando mi dimetteranno tornerò a lavorare qui all'ospedale e saremo colleghe!" "E' un onore per me conoscerla, cioè ... conoscerti!" "Un onore?" "Certo, sei un'eroina per il villaggio e sei anche una nuova ninja leggendaria, oltre che un ottimo medico, la tua fama non ha eguali!" "Adesso non esagerare! Così mi imbarazzi! Trattami perfavore come una semplice paziente e futura collega ok? Ora dai avvicinati al letto e inizia pure il tuo lavoro!" "Si, subito!" Sakura era pensierosa, le sue amiche non le avevano detto dei due giorni di ferie, forse non ne avevano avuto il tempo o forse l'hokage stessa glielo aveva comunicato all'ultimo minuto. Si, doveva essere andata per forza così, altrimenti non si sarebbe spiegato il motivo. Passarono sia la Vigilia che il giorno di Natale! Gli unici ad aver fatto gli auguri a Sakura erano stati i medici in turno , Minami e l'Hokage che si era presa qualche minuto proprio per andarle a fare gli auguri, per poi ritornare al suo lavoro. Nessuno dei suoi amici si era presentato da lei, ma sicuramente c'era una giustificazione anche in questo: potevano trascorrere finalmente le feste con le persone care senza più il pericolo di qualche attacco nemico. Inoltre, per le sue amiche, le ferie servivano a staccare la spina dal lavoro, dato che subito dopo la guerra erano state impegnate ogni giorno per scarsità di personale a causa dei troppi feriti ed Ino più di tutte, in quanto medico, aveva lavorato anche sedici ore al giorno: andarla a trovare significava entrare in ospedale, il loro luogo di lavoro e non staccare completamente la spina. Trascorsi quei due giorni, finalmente Sakura rivide le sue amiche: le prime, come consuetudine erano Ten Ten e Temari. Quando entrarono nella stanza, Sakura non potè non accorgersi del loro sorriso smagliante. "Ehi ragazze! Vi siete riposate in questi due giorni di ferie? Vi siete divertite? Dalle vostre faccie si direbbe proprio di sì ... ah Buon Natale anche se in ritardo!", Sakura parlò a loro sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi calorosi. "Buon Natale anche a te, scusa se non ti abbiamo avvisato prima, ma l'Hokage ci ha avvisate all'ultimo minuto e non abbiamo avuto tempo e modo di informarti!" "Tranquille Ten Ten, immaginavo! Allora? Cosa sono quei sorrisi che vedo?" "Ci siamo riuscite ... ci siamo dichiarate!" "Davvero Temari?? Dai non tenermi sulle spine raccontami tutto! E lo stesso vale poi anche per te Ten Ten!" Inizio flash back Era la sera della Vigilia, tutta la compagnia era stata invitata a villa Hyuga per festeggiare il Natale. Gli addobbi erano stupendi, Hinata aveva fatto un ottimo lavoro. La serata procedeva nel migliore dei modi tra risate e brindisi di ogni tipo, tutti si stavano divertendo in un modo o nell'altro; Sasuke, Shikamaru e Neji, i soliti solitari se ne stavano per la maggior parte in silenzio ad ascoltare i discorsi degli altri ma non rifiutavano mai di brindare per ogni cosa: al Natale, alla fine della guerra, alla pace, alla loro amicizia ... Inutile dire che già al terzo brindisi, Naruto che non reggeva molto l'alcol aveva iniziato a fare il buffone sotto lo sguardo divertito dei presenti e l'imbarazzo di Hinata nel vederlo così alticcio. Gli unici che sembravano non avere subito gli effetti dell'alcol erano proprio l'Uchiha, il Nara e lo Hyuga. "Ehi ragazzi è finito il sakè! Ne voglio dell'altro!" "Oh Kiba sei proprio incorreggibile ... vado a prendertelo!" "Aspetta Temari, ti accompagno così ne portiamo di più ... Io adoro il sakè!" "Me ne sono accorta ... te lo sei scolato quasi tutto tu!" Temari si diresse verso la cucina, Hinata le aveva mostrato dove teneva il bere nel caso finisse. "Eccolo qua, avanti cagnaccio aiutami, portiamo direttamente questa cassa, così ne abbiamo per un pò!" "Ottima idea strega! Ehi guarda c'è del vischio sopra questa porta, come mai?" "Stai scherzando vero? Non dirmi che non sai cosa significa!" "Proprio così" "E' una tradizione di Natale ... quando la vigilia di Natale due persone si trovano sotto il vischio ... è tradizione che si bacino ... è di buon augurio!" "Davvero? Bè ... siamo sotto il vischio!" Temari alzò lo sguardo, Kiba aveva ragione, sopra di loro c'era il vischio. Guardò il ragazzo e senza pensarci troppo, grazie anche all'alcol in corpo, si fiondò su di lui schiacciando le labbra sulle sue. Si staccò quasi subito in forte imbarazzo. "S-scusami K-kiba, non s-so cosa mi sia p-preso ... ma sai il vischio ... la t-tradizione!" "Allora devo ringraziare questa usanza!" Senza dare a Temari il tempo di reagire, Kiba la prese e la baciò appassionatamente. Quando si staccarono la ragazza prese coraggio: "Kiba tu mi piaci!", "Anche tu e sono contento che me lo hai detto!" Intanto nel salone, la festa procedeva allegramente senza curarsi dell'assenza dei loro due amici. Ten Ten era accaldata per il troppo bere e pensò di uscire nel terrazzo per prendere un pò d'aria. Dopo qualche minuto iniziò a stare meglio, stava per rientrare quando vide Neji dietro di lei. "Neji! Sei tu! Scusa se sono uscita ma avevo bisogno di aria fresca, stavo morendo di caldo!" "Adesso stai bene?" "Si, grazie!" Fra i due piombò il silenzio. Neji non era mai stato molto predisposto al dialogo. Così Ten Ten prese in mano la situazione. "Sai Neji, sono veramente felice che sei ritornato in vita!" "Lo so, me lo hai già detto tante volte!" "Sai, oltre ad essere stata demoralizzata per la tua morte ero anche tremendamente triste per non averti detto una cosa molto importante ... Sono da tempo innamorata di te!" Lo Hyuga sbarrò i suoi occhi perlacei, senza far trasparire nessuna emozione, Ten Ten aspettava una sua risposta, sapeva che gliel'avrebbe data in bene o in male, Neji era fatto così, non lasciava mai le cose a metà. Aveva già pensato che se non fosse stata contraccambiata, il giorno dopo si sarebbe presentata da lui supplicandolo di perdonarla e che a causa della sbornia aveva parlato a sproposito. "Quando stavo per morire ... avevo un unico rimpianto ... Di non averti detto la stessa cosa!" Le lacrime iniziarono a scendere dagli occhi di Ten Ten, Neji le prese il viso fra le mani e con i pollici gliele asciugò ... poi la baciò. Fine flash back "Wow ragazze i miei complimenti ... e così adesso siete tutte accoppiate!" "Già ... adesso manchi solo tu Sakura!" La rosa incassò il colpo duramente ... Sasuke ... il suo grande amore ... il suo amore impossibile. Ten Ten diede una gomitata a Temari. "Oh scusami tanto Sakura ... io non volevo!" "Non preoccuparti è tutto ok ... ma ci vorrà del tempo ... devo ancora incontrare il mio principe azzurro!" "Ma ... noi pensavamo che ... " "Che mi piacesse Sasuke? Bè un tempo l'ho amato tanto ma non sono mai stata corrisposta ... Quindi mi sono messa il cuore in pace, anche perchè da quando mi sono svegliata dal coma l'ho visto solo una volta e il nostro rapporto è completamente rovinato, non sarà facile riallacciarlo ... se mai ci riuscirò! ... Ma, nel bene o nel male saremo costretti a sopportarci ... dopotutto apparteniamo allo stesso team, no?!?!" "Brava Sakura, ben detto!" dissero le ragazze all'unisono. Quando fu nuovamente sola, Sakura ripensò a quello che aveva detto: era ovviamente una bugia, lei amava e avrebbe sempre amato Sasuke, ma con tutto il tempo che aveva avuto a disposizione per pensare, aveva capito che la sua tristezza verso il moro gravava sui suoi amici, quindi era giusto sollevarli da questo peso mentendo a loro, ma non al suo cuore. Avrebbe continuato a soffrire in silenzio. Si sarebbe solo limitata a dimostrarsi un'amica o semplicemente una compagna di squadra, mantendo così la promessa fatta ad Ino e, facendosene una con se stessa: da quel giorno non avrebbe più fatto trasparire i suoi sentimenti nei riguardi dell'Uchiha, non avrebbe più sofferto per lui davanti a nessuno. Il pomeriggio incontrò anche la Hyuga e la Yamanaka che le raccontarono gli avvenimenti degli ultimi due giorni, facendola ridere spensieratamente. Le due amiche si accorsero anche che quando menzionavano il nome di Sasuke, Sakura ascoltava tranquillamente senza mostrare tristezza. La sera stessa le quattro amiche si incontrarono per prepararsi insieme ad uscire con i ragazzi. Iniziarono a parlare del più e del meno, fino a quando non finirono sul discorso "Sakura". Si raccontarono di quello che aveva detto su Sasuke e di come si era comportata nel sentirlo nominare. Concordarono che era un bene: sentire e vedere Sakura triste per l'Uchiha, non piaceva a nessuno di loro, si sentivano demoralizzate ed in colpa nei confronti della rosa: loro erano felicemente fidanzate con i loro amori, mentre lei no. Egoisticamente non volevano stare con persone tristi, quel periodo era per loro gioioso.
  
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