5_...you
come with me.
Negli
ultimi tempi doveva
ammettere che Malfoy stava decisamente cercando di mandarla al
manicomio: non
faceva che cambiare umore ogni volta che era nei paraggi; era in grado
di far
il carino e due minuti dopo insultarla con parole intrise di veleno.
Non che
normalmente le cose fossero cambiate, in fin dei conti era dal primo
giorno che
si irritavano a vicenda...
“Però
da un po’ è strano.
Fa cose strane. Si comporta in modo strano. Certo non è che
la sua presenza sia
poi positiva come sembra...oh Merlino! Sono in ritardo a
incantesimi!”
Scese
svelta fino al terzo
piano ma qualcosa la trattenne dall’entrare in classe: un
folla di studenti,
suoi compagni se ne stavano davanti la porta chiusa.
-Scusa,
ma perché non
possiamo entrare? Dov’è Vitious?- chiese.
-Si
è assentato appena
entrato in classe. Miss Tyler l’ha mandato a chiamare con
urgenza, come tutti
gli altri professori a quanto so. Ci ha detto che se entro 15 minuti
non torna
possiamo fare quello che vogliamo perché la lezione salta.-
-Allora
io me ne vado
adesso.-
Pensò
di passare a dare
un’occhiata al Club dei Duellanti, ne aveva tanto sentito
parlare.
Entrò
e salutò Kevin
Witby, uno dei fondatori del Club.
-Ti
va di fare un duello
di prova con me, tanto per passare il tempo? Ho sentito che sono
saltate le
lezioni di Incantesimi oggi!-
-Già..
Bè allora vediamo
chi di noi due è più forte, ok?-
Si
misero in posizione ma
prima che uno dei due potesse iniziare, fecero il loro ingresso quattro
studenti: malfoy, Pansy, Theodore e Blaise.
-Witby,
fuori dai piedi,
sono due settimane che ti chiediamo di passarci la sala dei duelli per
oggi!-
Nicole
abbassò la
bacchetta e si avvicinò cauta ai Serpeverde. –Non
credo che io invece me ne
andrò!-
-Per
me va bene!-
acconsentì euforico Theodore.
Draco
gli rivolse
un’occhiata di fuoco poi si rivolse alla ragazza che aveva
davanti –bambolina,
per quanto mi riguarda puoi anche restare o andartene. Per quanto si
possa
badare a te non credo che saresti un problema!- passò oltre
e si tolse come i
suoi compagni il mantello preparandosi ad un duello.
I
primi due che si
sfidarono furono Nott e Pansy.
Si
muovevano con grazia,
entrambi concentrati sulle mosse dell’altro; sapevano
esattamente il momento
più opportuno per lanciare all’avversario
l’incantesimo giusto per cogliersi
impreparati.
Pansy
schivo per un soffio
uno schiantesimo ben assestato di Theodore, ma non riuscì ad
evitare il
petrificus che gli lanciò cogliendola nel momento in cui si
era spostata. Il
duello finì con la vittoria di Nott. Ora era il turno di
Malfoy e Zabini. Si
misero in posizione pronti ad iniziare.
-Voglio
duellare io con te!-
li fermò Nicole.
-Tu
vorresti duellare con
me?! Non resisteresti due minuti!-
-Tu
dici....?- gli rispose
maliziosa.
Nott
le lasciò il posto e
si mise di fronte a Draco pronta al duello con uno strano sorrisetto
stampato
in faccia.
-Expelliarmus!
La attaccò
subito, ma lei si spostò agile a destra e si
abbassò un po’ sulle ginocchia
sussurrando –Rictusempra!-. Lo colpì in pieno allo
stomaco facendolo arretrare
di qualche passo.
-perché
non facciamo sul
serio?- la provocò lui lanciandole uno schiantesimo.
-Come
vuoi...ma poi non ti
lamentare se ti faccio male! Glacius!- l’incantesimo lo
congelò al braccio
sinistro.
-Incendio!-
una potente
fiammata partì dalla bacchetta di Malfoy per dirigersi
rapida verso Nicole.
Rapida più che poteva saltò sulla sinistra
gettandosi subito a terra per
evitarla. Il fuoco la prese solo di striscio bruciacchiandole giusto un
tantino
la gonna della divisa.
-Volevi
uccidermi per
caso?!-
-E
tu? Mi hai congelato un
braccio!?-
-Reducto!-
l’incantesimo
colpì in contemporanea le lampade appese alle parete e il
buio calò su di loro.
Pansy fece apparire con un incantesimo un cielo stellato per
rischiarare la
stanza.
-Candele
no eh?- commentò
sarcastico Zabini.
-Zitto
che così è più
suggestivo!-
Entrambi
i duellanti erano
di nuovo in posizione per proseguire l’incontro.
Si
squadravano in attesa
della mossa dell’altro, studiandosi in ogni minimo movimento.
Infine Malfoy
l’attaccò scagliandole contro delle sfere
d’acqua. Lei le evitò prontamente
come lui evitò subito lo schiantesimo con cui lo
attaccò in risposta.
Entrambi
momentaneamente
stanchi si fermarono per riprendere un po’ di fiato. Draco ne
approfittò per
guardarla in viso e si bloccò come aveva fatto nella radura
nella Foresta
Proibita. Non riusciva a capire perché ma qualcosa di strano
si stava
insinuando dentro di lui, sempre più in
profondità e non ne voleva sapere di
lasciarlo.
-Reducto!-gridò
all’improvviso Nicole approfittando
dell’inaspettata distrazione del
Serpeverde. Senza neanche rendersene conto si trovò sbattuto
violentemente
contro la parete alle sue spalle.
-Duello
concluso direi.
Draco come va? Ma si può sapere che stavi facendo!? Guardavi
le farfalle per
caso?- lo soccorse Nott –Complimenti Granger! Ottima
preparazione nel duello,
spero di potermi misurare con te un giorno...così vediamo se
contro di me
riesci a vincere così facile, ah ah ah!-
-Theo!?
Non fare l’idiota
con lei adesso! Piuttosto, si può dire che io e te,
Bambolina, abbiamo
combattuto ad armi disuguali, mi sono distratto apposta per lasciarti
vincere!
In fondo ho pensato che se ti lasciavo vincere lo scontro magari ti
dimenticavi
di farmi rispondere a quelle tue insulse domande!-
-Mi
stai comprando,
Malfoy? Sia chiaro che mi sono alquanto trattenuta negli incantesimi,
se ho
vinto è perché nessuno dei due ha dato il massimo
e tu ti sei distratto.-
-Non
mi sono distratto!?
Sei tu che colpisci a sorpresa!-
-Un
motivo in più per
restare attento nel duello e non perdendo tempo a fissare
l’avversario! Meglio
che vada ora, ho dei compiti da fare.-
Lasciò
la sala piena di
domande e con una confusione atroce che le vorticava nel cervello. Si
era
perfettamente resa conto che si era distratto guardandola con uno
sguardo
diverso dal solito, per di più aveva sentito come una strana
sensazione addosso
durante tutto il duello, solo sapendo che di fronte a lei
c’era Malfoy. Anche
alla radura l’aveva guardata in quel modo ma credeva che
fosse per valutare se
dirlo subito o il giorno seguente ai professori della sua gita
notturna.
“Magari
oggi l’ha fatto
per concentrarsi meglio su quale fattura lanciarmi...”
Camminando
con la testa
piena di punti irrisolti si trovò nella sala dei trofei. Si
lasciò cadere a
terra sotto la finestra che dava sul cortile interno. Chiuse gli occhi
e si
rese conto di che effetto stava iniziando a fargli la sola presenza di
quell’arrogante e presuntuoso. Era come estasiata di vederlo,
seppure sapeva
benissimo che la sua presenza nello stesso ambiente in cui si trovava
lei
poteva significare solo guai.
-Dormi?!
Ma sei matta a
dormire lì per terra?! Svegliati!?-
-Sono sveglia!? Che diavolo vuoi?!-
aprì un occhio per ritrovarsi a
pochi centimetri dal viso pallido di Malfoy.
-La
principessa ha
dimenticato nella sala dei duelli la borsa con i libri...considera
questo gesto
come la penitenza per aver perso contro una mezzosangue come te!-
Si
riscosse subito e si
appoggiò al davanzale.
-Mi
stai stancando sai?
Come fai ad essere così certo che io sono una mezzosangue?-
Draco
fu stupito dalla
domanda e resto impietrito a guardarla ponderando una valida risposta
che però
non riusciva a trovare.
-Io e
Hermione siamo sì
sorelle, am sei certo che abbiamo lo stesso padre? Mia madre era una
strega
sai? E lo era da generazioni la sua famiglia.- sospirò
voltandosi verso la
finestra. “Ma perché gli sto raccontando della mia
vita? Che mi prende? Non
riesco neanche a guardarlo che mi sento la testa girare”.
-Io...Ehi!
ma che ti
aspetti che ti chieda ora scusa per averti sempre chiamata mezzosangue? Bè, nn lo
farò! È comunque un modo per insultarti!-
-Chiedere
scusa? Neanche
ne saresti capace! Non mi aspetto niente da te, era solo
un’informazione di
troppo che non so per quale assurdo motivo ti ho dato.-
-Ti
ho portato la borsa,
adesso me ne devo andare. È stato un piacere discutere con
te Bambolina!-
allontanandosi da lei il senso di fastidio che lo coglieva sempre in
sua
presenza si dissolse. Tirò un sospiro di sollievo e
ricordò all’improvviso un
dettaglio che lo fece esultare.
“Te
lo assicuro Bambolina,
se io affondo tu vieni con me e di certo ora lo stiamo facendo in
due!”. Non
gli era di certo sfuggito infatti che avesse distolto lo sguardo da lui
mentre
gli parlava.