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Autore: Flam92    27/02/2014    1 recensioni

- Anja –
Tre anni prima . . .
Basta, me ne vado, sono arrivata al limite della sopportazione . . . È questo che ho ottenuto per essermi sacrificata all’inverosimile?! Il fatto che tra meno di un decennio sarò morta e sepolta, la donna che mi ha dato la vita mi ha insultato in ogni lingua conosciuta e non, e che devo lasciare tutto e tutti per andare oltreoceano?
- Loki –
Un anno prima . . .
In una cella, di nuovo!! Maledizione, odio stare qui dentro, mi manca l’aria, non posso muovermi . . . almeno mi hanno levato quel dannato bavaglio. Uff . . . che cosa dovrei fare per i prossimi due secoli? No, se non esco prima di qui finisce che divento pazzo sul serio.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 17: "Siamo fregati, assolutamente e indiscutibilmente fregati"



 
- Loki  -
                - Quello spiazzo, così strategicamente collocato e costruito, era stato fatto per uno scopo e uno solo: raccogliere e amplificare la forza del Seidr abbastanza a lungo da consentire di aprire un portale, esattamente come il Tesseract è in grado di fare-
- Cosa stai dicendo, esattamente?- esordisce Rogers, la voce controllata che non riesce, tuttavia, a nascondere del tutto l’apprensione. – E soprattutto, può accadere ancora?-
         Loki sbuffa spazientito, tuttavia la rapida occhiata che lancia ai presenti, unitamente alle loro espressioni perplesse, lo convince a rispondere.
- Sto dicendo che hanno trovato il modo per sfruttare la stessa fonte di energia che alimenta il loro mondo e lo tiene unito. E per rispondere alla seconda domanda- soggiunge con un ghignetto divertito – evidentemente è già successo, visti i cadaveri sparsi nella piana qui fuori e sotto osservazione nel vostro… magazzino-
- Quindi siamo sull’orlo di una guerra perché…?- Stark lo squadra con un sopracciglio alzato, invitandolo a proseguire con secco gesto della mano.
- Fondamentalmente perché siete un branco di idioti impiccioni. In secondo luogo, mi pareva di avevi detto di non interrompermi mentre sto parlando, patetico manipolo di imbecilli! Se mi lasciaste finire, sapreste anche perché mi stanno dando la caccia. Oh, c’è un’altra cosa- aggiunge sempre più irritato –Di solito chiavi e lucchetti si tengono ben separati le une dagli altri!-
         Il dio prende a camminare furiosamente avanti e indietro per la squallida stanza, che gli sembra sia diventata talmente angusta da risultare asfittica. Sente il peso degli sguardi altrui su di sé e sa che deve concludere il racconto che ha iniziato, pur non avendone alcuna voglia. D’altro canto, però, serve che sappiano che cosa hanno combinato prima che le conseguenze di aggravino più del dovuto.
         E sì, forse si sente in dovere di farlo almeno per Anja, una delle tante persone innocenti che si sono trovate sulla sua strada e ne hanno pagato lo scotto. Con la sola differenza, se le cose stanno come Loki immagina, che lei e la pietra della sua collana sono la chiave del successo o della disfatta.
Ma l’esito della partita a scacchi dipende solo ed esclusivamente da lui.
         - Quindi, Loki, che cosa è successo poi?- la voce pacata di Banner lo costringe a fermarsi dov’è e ad accantonare le sue riflessioni, almeno per un po’.
- Afvaldr fece portare dai suoi servi un oggetto coperto da un drappo, che si rivelò essere uno scettro con un frammento della Gemma di Svartálfaheim- rispose il dio con il medesimo tono piatto di poco prima – Usare le Gemme per incanalare il potere significa che deve essere la Gemma stessa a riconoscere il suo possessore-
- Alt, un momento- sbotta Barton, posando gli avambracci sul tavolo e chinandosi in avanti –Quindi hanno una sorta di volontà propria?-
-Esattamente. Perciò è proibito a chiunque di toccare tali artefatti, a meno di non essere il proprietario designato-
- Perciò era per Afvaldr quello scettro, e tu glielo hai sottratto con l’inganno?- interviene la Romanoff dall’alto della sua – ben simulata- apatia.
- Non glielo ho sottratto, la Gemma mi ha riconosciuto come suo degno padrone, visto che era già entrata in contatto con me- replica Loki con un ghigno apertamente soddisfatto, sia per com’erano andate le cose all’epoca sia per le facce assolutamente sconcertate di quegli eroi da quattro soldi.
         - Come è successo? Cioè, dovevi entrare in contatto con quell’affare no?-
-I miei complimenti Stark, non sei l’insulso e borioso piccolo ometto che immaginavo. Sì, era necessario un contatto a pelle e un servo, che è provvidenzialmente inciampato sulla pedana, cadendomi addosso con l’alabarda, mi ha fornito la scusa ideale. Mi è bastato sfiorarlo con la mano perché si attivasse e rispondesse solo a me… anche se nessuno se n’è accorto finchè non è stato troppo tardi-
- Hai ingannato un intero popolo di stregoni solo per ottenere una bacchetta magica?- sbotta il monocolo e nel farlo pesta con forza le mani sul tavolo –Li hai messi in ginocchio per soddisfare le tue voglie?!-
 - Nessuna voglia, solo necessità- ribatte il moro, lapidario e freddo come il vento artico –In più, ho anche fatto un favore a più di un Regno, quando ho distrutto mezzo Svartálfaheim prima di andarmene-
         Per la prima volta è il vocione roboante di Thor a rompere il silenzio che ha avvolto come una spessa cortina la sala.
- Aiutaci a capire cosa è successo… Nessuno di noi può immaginare tutto ciò che hai visto e conosciuto, perciò è essenziale che tu ci racconti ogni cosa. Ti prego-
Per le porte di Éljúdnir! Thor che si umilia, pregandomi di raccontare loro quello che successe?! Thor che chiede e non pretende?! Che cosa gli fa pensare che sia disposto ad assecondarlo nei suoi capricci, come ho fatto per i passati millenni, quando mi ha voltato le spalle e nonostante ciò in me aveva sempre un alleato?
- Almeno hai imparato a porre le tue richieste con un minimo di cortesia, figlio di Odino. Ma cosa ti fa pensare che sia disposto a darti una risposta? Se volessi andarmene in questo preciso momento, potrei farlo e non ve ne accorgereste nemmeno. Vi lascerei a crogiolare nei vostri dubbi, pentendovi del momento in cui mi avete costretto a venire con voi-
         Sette teste si chinano sconfitte sotto le accuse del Dio degli Inganni e a Loki non serve che gli diano ragione ad alta voce, perché sa perfettamente di averne. Non è pentito di quello che ha detto –non lo è praticamente mai- ed è abituato a fare leva sui sensi di colpa altrui per ottenere ciò che vuole, senza farsi scrupoli di sorta.
         - Tuttavia, e solo perché ne va della mia incolumità, vi dirò molto in breve quel che successe. Nel momento stesso in cui Afvaldr toccò lo scettro, e quello non rispose ai suoi comandi, capì che c’era un mago più potente e risoluto al quale la Gemma aveva scelto di legarsi. Me. Rischiando di venire screditato davanti ai suoi, ingaggiò un furioso combattimento con il sottoscritto per il possesso di tale artefatto. Ammazzai quell’idiota guerrafondaio senza il minimo sforzo e utilizzando le sue stesse tecniche contro di lui. Si resero tutti conto di aver firmato la loro condanna nel momento esatto in cui mi lasciarono vivere anziché spiccare la mia testa dal collo.
         Sfruttando l’energia della Gemma, uccisi tutti i presenti dal primo all’ultimo, e l’onda d’urto che ne scaturì distrusse una buona metà di Svartálfaheim, compresa la grotta dove era situata la parte restante della Gemma, che si frantumò in migliaia di schegge-
- Hai distrutto metà di un mondo solo per capriccio?!- sbotta Thor, incapace di rimanere seduto e riflettere sul favore che Loki gli aveva fatto, seppur involontariamente, circa quattro secoli addietro.
- Era necessario per potermene andare indisturbato, senza contare che vi ho comunque fatto un favore, visto che avevano stretto un’alleanza segreta con Jotunheim per attaccarvi su due fronti. Non c’è di che, comunque- ribatte Loki parimenti stizzito –Arrivai su Asgard, più morto che vivo, non appena ebbi l’energia sufficiente per creare un piccolo portale che mi conducesse lì. Ricordo solo di aver travolto un treppiede e di aver perso i sensi, quando sono arrivato; qualcuno deve avermi riportato nelle mie stanze, perché quando ho ripreso i sensi ero lì. Sta di fatto che Odino, ovviamente, venne a sapere l’accaduto e due settimane dopo il mio ritorno mi convocò. Vi risparmio i dettagli, vi basti sapere che sigillò i poteri dello scettro e lo fece sparire nello spazio profondo, mentre nascose la chiave per trovarlo, cosicché non potessi sfruttare appieno le mie capacità… Che altro? Oh, giusto, da quel giorno, e sono passati quattro secoli, mi ha tenuto al guinzaglio come un cane. E questo è quanto. Ora, se volete scusarmi, mentre digerite l’allegra notizia ho altre faccende da sbrigare-
         Loki fa per avviarsi di gran carriera verso la porta della sala, ma Thor riesce a bloccarlo appena prima che varchi la soglia. Il moro scrolla via infastidito la mano dell’altro dalla spalla e incrocia le braccia sul petto, fronteggiando il biondo e gli altri a testa alta.
- Che altro c’è ora?!- abbaia al loro indirizzo, mentre i penetranti occhi verdi scorrono senza pietà sui loro volti –Sapete quello che dovete per porre rimedio ai danni che vi siete tirati addosso portandomi qui. Perché non potete lasciarmi in pace, maledizione?!-
- Prima hai detto che “chiavi e lucchetti si tengono ben separati le une dagli altri”- esordisce Fury, mentre si risiede e congiunge le punte delle dita –Che cosa intendevi?-
         Il sopracciglio alzato di Loki è una risposta più che eloquente, tuttavia il dio sa perfettamente che Fury non mollerà il colpo finchè non avrà ottenuto ciò che vuole.
Pur essendo mortalmente stufo di dover essere alla mercé di chi considera inferiore a lui, cerca comunque di volgere la situazione a suo favore.
- Esattamente quello che ho detto, e se mi aveste davvero ascoltato, sapreste anche a cosa mi stavo riferendo poco fa. Ora, venendo a noi, questo è quello che farete: come stabilito, la ragazza ne rimane fuori, e la riportate ovunque viva prima dell’alba del quarto giorno, inoltre, mi lascerete andare e vi dimenticherete della mia esistenza. Questo significa- e scocca un’occhiata perentoria a Fury e Stark –che non mi cercherete nè adesso né in seguito. Davano la caccia a me e vi siete messi in mezzo: congratulazioni, ora il vostro intero pianeta è un bersaglio. Non c’è altro da dire-
         Prima che chiunque abbia il tempo di bloccarlo o di replicare, Loki esce dalla sala sbattendo la porta dietro le spalle.
 
         Avviandosi pensieroso per i corridoi, e gratificando chiunque lo guardi storto con occhiatacce raggelanti, lascia la sua mente agile e acuta libera di vagare, concentrandosi su tutto e nulla in particolare. La situazione si prospetta critica, è inutile negarlo: il contingente che li ha attaccati non era dei più numerosi, eppure sono centinaia i cadaveri di Nani ed Elfi che Loki ha contato nella piana dove sorge la base. Probabilmente passeranno anche meno di quattro giorni prima che gli Elfi Neri colpiscano di nuovo… di sicuro non ci vorrà molto perché chi è dietro agli attacchi si chieda il motivo della mancanza di notizie.
         Prende a strofinarsi le tempie per scacciare l’emicrania incipiente; nonostante tutto, però, la soluzione al problema non arriva, nemmeno dopo le infinite elucubrazioni che gli stanno mandando in fumo le meningi.
Così non va per nulla, non riesco ad avere un’idea decente che sia una per cavare d’impiccio questa massa di idioti… e la ragazza potrebbe avere la chiave per riavere il mio scettro. Se riuscissi a recuperarlo, forse potrei dare a tutti una sonora lezione e poi sparire. Scrollarmi di dosso le morbose attenzioni di quell’impiastro che si ostina a chiamarmi fratello, non avere più chi mi fiata sul collo o mi osserva sprezzante dall’alto in basso, ostentando una superiorità che non ha mai avuto.
Un re senza corona,una reliquia sottratta per soddisfare i piani di un vecchio, disprezzato e odiato perché diverso da loro.
         Scuote la testa per scacciare i ricordi che gli annebbiano il giudizio, ma la verità è che c’è sempre un tassello che manca per completare il mosaico, una tessera essenziale per la riuscita del suo piano: deve trovare la chiave che spezzi il sigillo del suo scettro, e per farlo con ogni probabilità ha bisogno della ragazza.
La ragazza… tutto punta verso di lei, ma che cosa è andato storto? Cosa c’era di così difficile nel conquistare la sua fiducia, adularla e poi sparire con la collana? Certo, dopo averla presa avrebbe potuto andarsene silenzioso come un’ombra, ma pur avendoci provato non ci era riuscito. E allora ecco la grande idea! Restituirle il maledetto monile, ovviamente, la cosa in assoluto più astuta da fare.
 Eppure, l’ultimo frammento della Gemma di Midgard aveva reagito alla sua magia… ma allora che senso ha tutto questo, mi domando? Per quale dannato motivo il Destino si accanisce così contro di me?!
         - E guarda dove accidenti vai, miseria ladra! Saltami sopra già che ci sei!-
L’urto improvviso con un corpo solido, decisamente più sottile e minuto del suo, e la vivace serie di proteste che lo seguono hanno l’effetto di una doccia gelata che lo riporta coi piedi ben piantati in terra.
Oh, al peggio davvero non c’è mai fine… Di tutti quelli con cui poteva scontrarsi, proprio Anja?!
La donna lo inchioda coi suoi occhi violetti che bruciano di irritazione, luminosi come lanterne nella notte.
- Tu mi devi delle spiegazioni. Molte spiegazioni, e molto dettagliate. E spera per te che siano chiare e comprensibili, altrimenti ti strangolo con le mie mani-
 
- Natasha –
 
         Di tutto ciò che Nat immaginava, quello che Loki ha appena raccontato loro esula da qualunque schema mentale.
Se non sapessi che dei, mostri e magia sono reali giurerei di essere finita sul set di un film di Harry Potter o de Il Signore degli Anelli. Ricapitolando: Loki vuole un qualcosa per sfruttare il suo potere al meglio, si infiltra tra mercenari e stregoni e porta via suddetto qualcosa al loro re, lo ammazza e distrugge mezzo regno… e poi Odino lo stronca, lo tiene al guinzaglio e tanti saluti a scettro e chiave per riattivarlo. Cosa sia questa chiave, poi, chi lo sa…anche se…
Oh, la mia testa.
         Sia come sia, stando a quel che dice Loki, sono fregati sul serio. Tutti, nessuno escluso. Nat si massaggia le tempie, ancora frastornata dall’enorme mole di informazioni che Loki gli ha scaricato addosso, e sotto loro precisa richiesta, perdipiù.     Venendo al dunque… In effetti, al dio moro bisogna riconoscere una capacità di adattamento e un istinto di sopravvivenza fuori dalla norma; difficilmente, infatti, qualcuno che non avesse avuto riserve infinite di genialità e forza di volontà sarebbe sopravvissuto tanto a lungo in un ambiente ostile e popolato di persone, o dèi, o quel che sono, che non aspettavano altro che un passo falso per liberarsi di chi non avevano mai considerato altro che un prigioniero di guerra, di una merce di scambio per garantire trattati di pace duraturi.
         Come se non bastasse, poi, Loki era arrivato accompagnato da Anja, tedesca tutta d’un pezzo con un passato alle spalle che nulla ha da invidiare a quello della stessa Natasha; la ragazza in questione, tra le altre cose, sin dall’esatto momento in cui ha messo piede sull’Helicarrier non ha fatto altro se non rinfacciare a ciascuno di loro quanto siano ipocriti, con le mani che grondano sangue, e pure continuano ad atteggiarsi da grandi eroi…
         Dei due è stata proprio Anja a tenere la spia sveglia la notte: non le è quasi mai capitato di trovarsi di fronte una donna più che in grado di tenerle testa, o almeno, non una abituata quanto la stessa Natasha a scovare menzogne e cresciuta sul campo di battaglia, forgiata dal pericolo e dall’odio che il loro lavora comporta, piuttosto che in una famiglia che le volesse bene. Però lei la ha avuta una famiglia, genitori, fratelli e parenti che l’hanno amata come mai nessuno ha fatto con me… Ed è finita comunque al mio stesso punto: nulla più di un’esca, una pedina nelle mani d’altri, che non si può rifiutare di fare nulla… e ha tirato fuori le unghie e i denti per rivendicare se stessa, a dispetto di tutto.
         - Signori, rompete le righe. Ci riaggiorneremo fra tre ore, quando tutti avremo avuto modo di riflettere su ciò che abbiamo sentito- La voce stanca di Fury, così diversa da quella pacata e tranquilla che esibisce di solito, li autorizza ad uscire da quella stanza dove hanno passato le ultime tre ore circa. Tra la battaglia e tutto ciò che ne è seguito, hanno davvero un gran bisogno di riposare.
         Nat e Clint si avviano assieme verso la spoglia sala mensa, intenzionati a recuperare qualcosa di commestibile e magari una tazza fumante di caffè, o di qualunque altra bevanda calda. Tutti gli altri Vendicatori, invece, si sono allontanati alla spicciolata, Stark e Banner in testa, presumibilmente diretti al magazzino dove hanno lasciato i due corpi e i loro mezzi di trasporto.
         In lontananza, lungo il corridoio, scorgono due figure assai familiari, una con i capelli corvini e l’altra con una lunghissima chioma castana sciolta sulle spalle, che discutono concitate.
Natasha si ferma di scatto e Clint quasi le rovina addosso.
- Ehi Nat! Non inchiodare così!-
- Scusa Clint, ma hai visto quei due laggiù?-
- Oh, è ricomparsa Anja! E Loki non deve aver fatto molta strada prima di incrociarla-
- Già- commenta la donna asciutta –Chissà se Anja riuscirà a farsi dare spiegazioni più dettagliate di quelle che Loki ci ha fornito-
- Per lei, spero di sì… Anche perché, facci caso, tutto sembra ruotare attorno a lei e alla sua collana. Cosa ne pensi della storia di Loki, Nat?- le chiede quindi l’amico, che si strofina il collo indolenzito.
         La russa si prende del tempo per riflettere; una volta che si sono seduti l’una di fronte all’altro al tavolo della mensa, Nat si schiarisce la voce e gli espone le sue idee.
-Allora, cominciamo col dire che forse Loki –non posso credere a quanto sto per dire- l’abbiamo sottovalutato tutti quanti. Evidentemente sotto la sua facciata c’è molto più di quanto sembra. E qui, bisogna dare ragione ad Anja: probabilmente abbiamo perso di vista una delle prime cose che insegnano alle spie, e cioè di non dare mai giudizi affrettati- la donna fa una pausa, prendendo un lungo sorso di caffè.
- Su questo punto siamo d’accordo; ognuno di noi aveva i propri motivi per avercela con lui e ne siamo stati fuorviati. Cos’altro, poi? –
-Poi… beh, poi c’è tutto il discorso di Anja che ha richiamato Loki qui, e della collana di lei che sembra essere chissà che pietra mistica o qualcosa del genere… Non ci avevano preparato a nulla di simile, vero?- Nat quasi abbozza un sorrisino mesto, la stanchezza ormai comincia a farsi sentire. Persino i fatti che più le sembravano improbabili, non solo sta cominciando a crederli possibili, ma anzi, addirittura plausibili. È ufficiale: si sono bevuti il cervello tutti quanti e l’unico davvero sano di mente, lì dentro, sembra proprio essere il responsabile di quel macello.
         -Decisamente no…- concorda Clint nel riemergere dalle profondità della tazza di caffè – Ma dopo aver trovato il martello di Thor in New Mexico, diciamo che mi si è aperto un mondo… Anche se del lavaggio del cervello ne avrei fatto volentieri a meno-
Nat gli stringe appena il braccio in un gesto di conforto; è un contatto minimo, rapido, visto che nessuno dei due è mai stato molto espansivo in merito, pur essendosi trovati sempre a loro agio tra di loro, che si trattasse di combattere o di andare per pub tracannando litri di birra.
- Quindi, morale della favola, Loki è il nuovo eroe, Anja la sua Fata Madrina e noi i brutti orchi cattivi che si sono tirati la zappa sui piedi-
- Potresti scrivere favole per bambini, sai?- la prende in giro Clint per alleggerire un po’ l’atmosfera e la donna lo guarda con un’espressione mezza divertita e mezza perplessa.
-Nat?- chiede poi, tornando serio.
-Cosa?-
- La storia dello scettro di Loki… E se fosse per questo motivo che siamo riusciti a batterlo, a New York?-
- Intendi che l’abbiamo battuto solo perché non era al massimo della forza? E che, stando a quello che lui stesso ci ha detto, se avesse avuto la sua alabarda, o quello che è, non ci sarebbe stata partita?- replica la donna, improvvisamente sul chi vive.
- Proprio così- assente gravemente l’altro, cupo in viso –E ho paura che se lo recuperasse, potrebbe friggerci tutti quanti e andarsene indisturbato-
- Bisogna avvisare tutti di tenerlo d’occhio… e che non scappi con la collana di Anja. Se ho ragione, senza di quella lo scettro non può essere trovato-
- Dobbiamo avvisare Fury, secondo te?- domanda Clint, ancora più perplesso.
-No, rischieremmo di fare lo stesso errore di prima, cioè saltare alle conclusioni anzitempo. Però dobbiamo dirlo ad Anja, questo sì, come anche che Loki la vuole fuori dai piedi tra quattro giorni. Secondo te, perché poi?-
         La mente di Natasha, dopo lo stordimento iniziale, sta tornando a lavorare a pieno regime. Una volta assimilata tutta la mole di informazioni che ha ricevuto, è perfettamente in grado di formulare una linea di condotta che tenga conto dei fatti salienti e anche di quelli accessori.
-Evidentemente è come sospettavi: il casinista in qualche modo bizzarro ci tiene molto a lei, anche se ancora mi sfuggono i particolari- le risponde Barton, dopo averci riflettuto su per un po’.
- Clint, sei un genio!-
- Me lo dicono spesso, ma posso sapere perché me lo stai dicendo ora?!-
- Perché il punto è proprio questo- ribatte la rossa ai limiti dell’euforia –Rifletti: Loki avvicina Anja, poi i due diventano sempre più intimi e il dio le sottrae la collana. Potrebbe andarsene, ma non lo fa: né sfruttando il parapiglia dopo che Anja è stata male, né dopo che ha ottenuto la collana. Cosa ti dice questo?-
         Clint la fissa per un momento negli occhi; Natasha pian piano vede l’espressione sul viso del compagno passare da confusa a sorpresa a convinta: anche lui ha capito dove vuole andare a parare.
- Anja lo tieni inchiodato qui- esordisce l’uomo in un sussurro, e la rossa annuisce.
- Già, quindi è evidente che, parlando metaforicamente di serrature e lucchetti, Anja è la chiave per sfruttare la pietra e quest’ultima ha qualcosa a che vedere con lo scettro di Loki –
- Il buon vecchio sistema delle scatole cinesi… quello funziona sempre, eh?! Nat, lo sai che tutto questo non ha alcun senso?-
- Me ne rendo conto, Clint, ma tu hai idee migliori?-
- Direi di no, a questo punto. Però possiamo fare un tentativo. Che dici, aspettiamo che Loki e Anja finiscano di uccidersi, prima di dirle quello che pensiamo?-
- Io tra quei non voglio metterci becco- ribatte la rossa con un risolino e Clint, sorprendendo entrambi, si sporge sul tavolo e la serra in un affettuoso abbraccio.
         Cliint?! Che stai facendo Barton? Accidenti mollami… oh, però è così… così…
Bello? Conclude la coscienza di Nat per lei e questa consapevolezza la fa arrossire fino alla punta dei capelli, cosicchè il suo viso diventa un tutt’uno con la chioma rosso fuoco.
-Lo sai che ti adoro, Nat, vero?- le sussurra l’uomo, prima di sciogliere l’abbraccio e tornare a sedersi, anche lui di una poco sana sfumatura rosso ciliegia.
Nat annuisce, le corde vocali che si rifiutano categoricamente di emettere qualunque suono. Senza contare che la parte più femminile della donna –che Nat credeva fosse andata persa sotto le nevi siberiane in una delle tue infinite missioni in patria- protesta vivacemente per la mancanza di contatto tra lei e l’uomo che le sta di fronte.
         Entrambi distolgono lo sguardo l’uno dall’altra e Nat sussurra sottovoce, rivolgendosi a entrambi –Sarebbe il caso di dormire un po’, eh? Tanto più che fra poco più di due ore Fury ci rivuole in sala riunioni…-
- Sarebbe il caso, sì… Andiamo- replica Clint, ed entrambi si avviano fuori dalla mensa, senza mai guardarsi e nel più completo silenzio.
 
- Steve –
 
         Per tutto il tempo in cui Loki ha raccontato ciò che accadde secoli prima, Steve non è riuscito a distogliere l’attenzione nemmeno un momento dal dio. Però, ora che la narrazione è conclusa, e che il Dio degli Inganni è andato via, liberandoli dalla sua presenza magnetica, il Capitano riesce a concentrarsi sui suoi pensieri e su tutte le implicazioni, sia emotive che pratiche, portate dalle confessioni sconcertanti che quella voce suadente ha espresso loro in modo tanto chiaro.
         Gli riesce difficile, tuttavia, separare i suoi sentimenti dai fatti obiettivi: se da un lato, per lui è inconcepibile sterminare interi popoli o minacciare pianeti per affermare se stessi, dall’altro nondimeno comprende perfettamente che cosa si provi ad essere emarginati, non considerati sulla base del mero aspetto fisico, giudicato inadatto all’esercito e alla guerra. E quando il mondo attorno non vede che la logica del conflitto e la disciplina dell’esercito non c’è molto che si possa fare, se si viene esclusi da tutto questo. Le alternative sono due: subire passivamente le decisioni altrui oppure rimboccarsi le maniche e dimostrare che il sistema ha commesso un errore nel lasciare in disparte quegli elementi giudicati inadatti.
         Sorpresa delle sorprese, sia Steve, sia Loki, appartengono a questa seconda categoria, con la sola differenza che hanno scelto modi diametralmente opposti di dimostrare il loro valore.
         È tutto così confuso… settant’anni fa le cose erano bianche o nere, c’erano gli Alleati e si combatteva contro i Nazisti per liberare l’Europa ed evitare che il Tesseract finisse nelle mani sbagliate. Ora tutto il mondo sembra essersi fuso in un’unica scala di grigi e ogni confine non è più così netto… Davvero il peggior nemico può diventare il migliore alleato, quando la situazione è disperata?
Ora ne sono convinto più che mai… Hanno detto che abbiamo vinto la guerra, ma non cosa abbiamo perso.
         - Signori, rompete le righe. Ci riaggiorneremo fra tre ore, quando tutti avremo avuto modo di riflettere su ciò che abbiamo sentito-
La voce stanca e provata di Fury dà loro il permesso di alzarsi da quelle scomode seggiole sulle quali hanno trascorso quante ore? Chissà.
         Steve si sgranchisce gambe e braccia, da bravo soldato è rimasto seduto composto per tutto quel tempo senza nemmeno muovere un muscolo; ancora spaesato e in preda ad un’emicrania lancinante come mai ne ha avute prima, si affretta a seguire Thor: magari, si dice, parlare con lui di tutto quanto potrebbe schiarirgli le idee… anche se non è più certo che il Dio del Tuono conosca bene quanto crede il fratello adottivo.
         - Thor, hai un momento?- gli domanda Cap, affiancandosi al dio.
-Certamente, Steve. Che cosa ti turba?-
- Devo parlare con qualcuno di ciò che abbiamo appena saputo. Non mi riesce di fare il punto e ho un mal di testa feroce proprio per questo motivo-
         L’altro guarda Steve con un sopracciglio inarcato e un’espressione piuttosto perplessa e incuriosita, che ricorda, sia pure da lontano, quella che è solita albergare sul viso di Loki quando sta studiando la situazione.
- Permetti una domanda?- esordisce Thor, e prosegue al cenno d’assenso di Steve –Come mai vuoi parlare proprio con me? Non fraintendere, non ho nulla in contrario, ma me ne sfugge il senso-
- Vedi, Thor, siamo entrambi soldati, e sei l’unico, qui dentro, che veda le cose in modo simile al mio, per questo ti ho chiesto aiuto-
L’altro assente con un cenno grave del capo, i lineamenti del viso più distesi, ed entrambi si avviano lungo il corridoio, alla ricerca di un angolo relativamente tranquillo dove potersi confrontare in tutta calma. Hanno solo tre ore, perciò è bene farle fruttare.
         - Venendo al dunque, pensi che Loki sia stato sincero su quanto ci ha detto?- Steve pone la domanda senza indugi e tutta d’un fiato, come se avesse paura che, scandendola più lentamente, le parole possano tornare indietro e rifiutarsi di uscire dalle sue labbra.
- Sì, ne sono convinto… Anche perché mi ricordo del suo ritorno, visto che sono stato io a trovarlo in quel corridoio, con l’alabarda in mano e più morto che vivo, e a riportarlo nelle sue stanze prima che qualcuno se ne accorgesse. Fortuna ha voluto che fosse apparso in un’ala poco usata del palazzo…-
- Fermati un momento. Quindi mi stai dicendo che non solo non si è inventato tutta la storia di sana pianta, ma che anche quello scettro esiste davvero? E che ora è disperso chissà dove?-
         Thor annuisce prontamente; dopo qualche attimo di riflessione, aggiunge – Ricordo anche che per sigillare il potere dello scettro Padre Odino ha dovuto utilizzare quantità enormi di energia, tanto più che Loki aveva marcato con la Runa Ur, capovolta, e altre due Rune la pietra dello scettro stesso. Di solito questa è una pratica che viene sconsigliata, perché è pericoloso provare a contenere un tale potere. Madre infatti aveva pregato Odino di non farlo, ma lui non ha voluto sentire ragioni-
- Perciò, se Loki è in grado di sfruttare tutto quel potere, aggiungendovi anche il suo personale…-
- Sì, sarebbe estremamente difficile, se non quasi impossibile, fermarlo- replica Thor, cogliendo al volo dove Steve vuole arrivare.
- Ed ecco perché vostro padre li ha separati- chiosa quindi il Capitano.
         Il mal di testa che affligge Steve serra la sua dolorosa morsa con ancora più forza e alla sua preoccupazione ora si unisce anche una sana dose di paura.
         Inoltre bisogna anche considerare un’altra variabile, e cioè la ragazza, che a quanto sembra ha un ruolo pregnante in tutto questo marasma che è nato quando lei e il dio moro si sono incontrati per la prima volta.
- E di Anja cosa dici? Perché lei è il fulcro della storia, vero?- domanda Steve al dio nordico, che ricambia il suo sguardo smarrito.
- Credo sia molto probabile. In caso contrario, non mi spiegherei il rapporto privilegiato che mio fratello sembra avere con lei. Nel carattere si somigliano molto, ma Anja ha un’anima molto più sensibile e incline a dire la verità. E poi, perché Loki avrebbe dovuto prenderle la collana? È questo punto che mi risulta difficile da capire-
- Prima Loki ha accennato a delle chiavi e dei lucchetti… a cosa credi si riferisse?-
- Non lo so, mi spiace Steve – replica Thor un po’ abbacchiato –Non sono nemmeno certo che possa essere un’informazione importante, in ogni caso. Non sarebbe strano, da parte sua, inserire nel discorso falsi indizi per confondere le acque. È proprio questa sua capacità a renderlo un avversario imprevedibile, unitamente ad una mente acuta come mai ne ho viste in vita mia-
         Un agente si avvicina a loro in punta di piedi, quasi temesse di disturbarli; con voce malferma, riferisce a Thor che Fury vuole parlare con lui per verificare la storia di Loki e i possibili sviluppi che questa potrebbe avere. Il dio prende congedo da Steve, che ora si ritrova solo coi suoi pensieri.
         Il Capitano si dirige a passo svelto verso la palestra; l’esercizio fisico lo ha sempre aiutato a prendere le dovute distanze dalle sue riflessioni, in modo tale da poterle poi guardare da un punto di vista più obiettivo.
Tra un montante e un jab tirati al sacco, che oscilla pericolosamente dopo ogni colpo, si risolve a fare il punto della situazione.
         Allora, veniamo a noi: la storia che Loki ha raccontato è vera e Thor la conferma –e non c’è dubbio sulla sua onestà-, siamo tutti convinti che Anja sia più o meno il perno dell’intera faccenda, mentre rimane il problema circa il furto del ciondolo della ragazza, e anche dell’uscita di Loki su chiavi e lucchetti che vanno tenuti separati.
Che i due abbiano un rapporto molto stretto è chiaro… un momento! La collana c’entra davvero qualcosa, è una delle prime cose che Loki ha sottolineato! Il fatto che sul suo scettro e sul pendente del gioiello ci siano le stesse rune non è affatto un caso..
         Felice di aver risolto perlomeno una piccola parte del puzzle, Steve smette di allenarsi e siede su una panchina, asciugandosi il sudore da viso e collo con una piccola salvietta; il fatto che si arriverà a combattere, verosimilmente molto presto, lo angustia parecchio, però probabilmente i due dèi daranno loro una mano a stendere un piano d’attacco che eviti di farli ammazzare. O almeno, Thor sicuramente li appoggerà, ma Loki? Metterà da parte le divergenze che ha con tutti loro per aiutarli? O, più probabilmente, li userà come vittime sacrificali per ottenere ciò che vuole, per poi abbandonarli a loro stessi? Si potrebbe chiedere ad Anja di intercedere per loro con lui…
Già, ma Anja non ti può vedere dopo quello che lei hai detto solo l’altro giorno, gli ricorda la sua coscienza, a volte fastidiosamente puntigliosa.
         Bene, a questo punto la prima cosa da fare è scusarsi con Anja, e poi supplicarla di convincere Loki a dare loro una mano per combattere Nani ed Elfi Neri. In secondo luogo, nel poco tempo che hanno a disposizione devono imparare come sconfiggere quelle creature in modo rapido ed efficiente. Terzo punto, questa volta Loki ha ragione e c’è poco da fare: non avrebbero dovuto immischiarsi, ma ora che l’hanno fatto, sono diventati tutti un bersaglio da terminare senza pietà.
         Mio Dio, si dice Steve esterrefatto, come siamo arrivati a questo punto?
Perché, in effetti, da tutto questo caos, non sono certo i Vendicatori ad esserne venuti fuori in buona luce, ma anzi, la figura migliore l’hanno fatta una ragazza che ne ha passate davvero troppe, e senza mai perdere la propria onestà, e il Signore del Caos in persona, che pur avendo le mani grondanti di sangue non ha mai negato nulla delle proprie malefatte.
         “Cattivi” 1- “Buoni” 0? Forse sì e forse no, di certo è rimasto ben poco.
Ma può esistere un mondo dove distinguere i buoni dai cattivi sia  davvero possibile? O veramente, come dice Anja, non puoi sapere nulla di una persona prima di averla conosciuta? Tutto si riduce ad un’infinita scala di grigi, vero? È sempre stato così.
 
N.d.A.
Rieccomi qui!! Vi chiedo immensamente perdono per avervi abbandonato così a lungo; tuttavia, tra esami in università, impegni vari con relazioni di laboratorio e quant’altro, e non da ultimo la vena creativa che se n’è bellamente andata alle cozze ben prima di Natale, sono riuscita a terminare e postare questo capitolo solo ora. –Implora in ginocchio il vostro perdono, misera a tapina-
Bene, finalmente giunti alla fine dell’antefatto XD si svelano alcuni altarini, mentre per quelli che mancano temo dovrete attendere il prossimo capitolo, ma tranquilli, stavolta arriverà in tempi più che ragionevoli XD (se non sarà a distanza di una settimana, non sforerà comunque le due, promesso!!)
Capitolo forse ancora un pelino noioso, però è di passaggio anche lui e dal prossimo si riprende con la narrazione della storia, niente più flashback così lunghi!!
Come da copione, ecco l’angolo dei ringraziamenti:
Per le recensioni: Thiare, Alexien e Ebi Tempura, La_Polly e ILike , PollyHiddles, MrsLaufeyson -  un caloroso ringraziamento per le vostre recensioni!-
Per averla inserita nelle preferite: akiralovemanga, caspi, DarthGiuly, Elena_Laufyson, ILike, PollyHiddles, Stella_Ely, Thiare, Tony Stark, Welcome to the dark side, _montblanc_  - sono felice di vedere che siete aumentate!!-
Per averla inserita nelle seguite: Alexien, big gio 98, Destiel_Doped, nakimire, sakura92, Silvermoon00, simo95, tykisgirl, La_Polly, Ebi Tempura, dama galadriel, Welcome to the dark side, ponyothewitch, veronika87, dbclaudia, maura77, TaylorAllisonSwift, angelika4ever, Lady of the sea, ILike e Geranium Dark_Red, Elena_Laufyson, Foxx, IlrespirodelleOnde, marilu396, mystique, PollyHiddles, Sharleen - wow, aumentate ogni giorno di più! XD infinite volte grazie, sono contentissima!!-
Per averla inserita tra le ricordate:   Feelings, Zakurio e  Elenoriel- un grazie speciale anche a voi, che vi ricordate della mia follia! Che bello vedere che siete aumentate! XD
Sono strafelice e molto, molto sorpresa di vedervi così aumentati nonostante la mia latitanza. Ragazzi, davvero, sono commossa dall’affetto che mi avete dimostrato XD
Un bacione grande grandissimo e mi raccomando, recensite!!
Con tanto, tanto affetto,
Mòrrigan <3


 
  
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