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Autore: aki_penn    23/06/2008    3 recensioni
Mi chiamo Red, no anzi, mi chiamo Ephram, ma tutti mi chiamano Red per colpa dei capelli, vivo coi miei finti fratelli, la mia finta madre e un occasionale finto padre (anche finto psicologo a parer mio), sono la leggenda della mia città con la maggior parte dei ricordi cancellati, sono il ragazzo nato due volte, non credo nel destino, non credo nell'amore di coppia, ma nonostante tutto non credo che ci sia persona al mondo che è stata più amata di me...* Mi chiamo Nadine, ma non sono Francese, vivo con mia madre e mia sorella in un micro appartamento, sono superstiziosa e credo che nonostante tutto da qualche parte ci sia la nostra anima gemella..
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve a tutti, chi per caso ha letto Striped Lobster conosce i miei problemi di Tastiera , e la mia propensione per i nomi strani. Allorquindi, non sono una romanticona, ma da un sacco volevo scrivere una storia incentrata su una coppia. E guarda caso mi sono capitati Red e Nadine.

Dopo questa breve presentazione vi lascio a ciò che ho scritto…buona leTTura!

 

[ReD]

 

Non so che ore siano sinceramente, so solo che non vorrei essere svegliato, eppure una freccia di luce mi arriva dritta in faccia. Sento gli schiamazzi di Otto che corre via e la voce di mamma Bayard che lo rimprovera per avermi svegliato. Mamma lo sa che cosa ho fatto ieri sera, mamma sa sempre quando il mio tasso alcolico nel sangue supera certi limiti.

Ma ora che sono sveglio che altro posso fare se non alzarmi? E allora mi alzo e spalanco la porta, un nuovo oceano di luce mi toglie la vista per qualche secondo. E i trilli della banda Bayard mi riempiono le orecchie. Le orecchie funzionano sempre. I trilli di Otto sopra a tutti, come solito. Qualcosa di molto piccolo, forse uno gnomo a giudicare dalla statura, mi abbraccia le gambe:Otto.

Il primo viso che vedo quando riacquisto la vista e’ quello di mamma Bayard annegata in un mare di tulle. Mia sorella ventenne Maya, si sta per sposare con un settantenne petroliere. Per amore. Io dico, tutti i petrolieri si mettono con le conigliette di Playboy perché loro vogliono i soldi. E lei che fa? Si innamora di un vecchietto? Mamma Bayard e’ molto orgogliosa di lei.

E in fondo anche noi forse siamo felici per lei , anche se Maya e’ la più insopportabile tra i miei fratelli, le vogliamo bene. A lei l’unica vera figlia di August Bayard. Tutti gli altri fanno finta. Anche io.

“Come stai Red? Non hai bevuto troppo vero?”. Mi fa dolce. La risposta la sa, ma me lo chiede lo stesso.

“Devo andare in bagno” faccio io senza risponderle. Ho la vescica che sta per esplodere e un terribile cerchio alla testa. Mi e’ passato un tir sul cervello ieri sera probabilmente.

Chiudo il rumore della banda fuori dal bagno.

Mi poggio al lavello e mi guardo nello specchio, il riflesso di un ragazzo moro con la ricrescita e gli occhi nocciola mi restituisce lo sguardo.

Mi chiamo Red, anzi mi chimo Ephram, ma tutti mi chiamano Red, per i capelli. Sono rosso di nascita, ma moro di tinta. Che ci posso fare? Non sopporto essere un pel di carota!

Noi Bayard siamo il fenomeno cittadino, mamma Bayard , vedova, con un sacco di figli, e nessuno che sia suo, a parte Maya. E poi ci sono io, il fenomeno per eccellenza, il ragazzo senza passato. O meglio il ragazzo che non se lo ricorda, a meno che non si parli del passato degli ultimi tre anni. 

Insomma un vero spettacolo, i giornalisti che si sono sprecati a parlare della nostra famiglia negli ultimi cinque anni sono a dir poco innumerevoli. Ovviamente io non mi ricordo gli albori, ma posso dire che varie televisioni locali e non solo, hanno cercato di strapparmi un’intervista.

Soffio per aria, ho bevuto troppo ieri sera, e come al solito ho vomitato, sulla mia maglia, la mia preferita tra altro! L’ho lasciata alla sorella di Milo da lavare. Santa donna la sorella di Milo. Ci coccola tutti quanti! 

Ho una faccia orrenda, le occhiaie cadono copiose e sembro uno zombie anemico.

Appena esco Otto torna all’attacco. E per poco non mi fa perdere l’equilibrio!

Reddd! Mi porti al parco? PER FAVORE!!!!!”. Otto e’ adorabile, se posso dirlo, forse e’ il mio fratello preferito.

E va bene”

“Ringrazia Red, Otto, che preferisce uscire con te invece che con i suoi amici.  Uno che va e viene dalla galera, un altro che ci finirà tra poco e l’ultimo che non ci finirà solo perché morirà prima…”

“Mamma!” sbotto io. Ne parla così, perché infondo un po’ e’ vero…però vuole loro molto bene.  Otto ride. Almeno lui e’ contento, mentre io a torso nudo arrossisco. Quando sono a petto nudo le mie sorelle trovano sempre nuovi aggettivi per ricordarmi che sono rachitico. Non pensavo che esistessero tanti modi per dire la stessa cosa:eccessivamente magro, mingherlino, striminzito, fragile, stentato, debole, poco sviluppato… eccetera …

Sta di fatto che due degli uomini Bayard imboccano la porta per andare al parco. Arrivati alla meta Otto si lancia felice sullo scivolo,beata infanzia, io non me la ricordo…come un sacco di altre cose.

Non faccio in tempo a sedermi su una panchina per accendermi una sigaretta che il mio cellulare suona.

à CHIAMATA HERMES

“Pronto?”

“Sono Hermes”

“Lo so chi sei c’e’ scritto sul display! Cha c’e’?”rispondo forse un po’ più brusco di quello che vorrei.

“Cos’e’ ho interrotto qualcosa? Sei ancora con la biondina di ieri sera?” fa Hermes tirando sulla difensiva.

“No, sono fuori con Otto…”faccio con un tono quasi colpevole per averlo un po’ aggredito.

“RED! Guarda che faccio la ruota!” mi urla Otto nel frattempo da tutta altra parte.

“Avevi bisogno?”

“No, sei tu che avrai bisogno di me quando avrò detto le due paroline magiche” fa lui cospiratore.

“Sentiamo”

“CARNE FRESCA!!” strilla come se mi stesse rivelando di aver trovato un modo per svaligiare il deposito di Paperone.

Dove?” faccio io di botto. In effetti e’ vero… sono due parole magiche, basta che le dica per farmi correre.

“Da Phil!”

E, no! Da Phil no! Per il compleanno di Milo ci ha provato con me!!”. Tutto ma non Phil!

Ma gliel’ho spiegato che ti piacciono le donne”sbuffa lui.

“E lui probabilmente non ha capito,perché continua a farmi gli occhiolini quando mi vede!”

Ma va la ”mi fa Hermes schioccando la lingua.

Ma non ho capito cosa centra la carne fresca con un tatuatore a cui piacciono gli uomini.

E la carne fresca?”

“Udite udite… due ragazze bellissime vanno a farsi il piercing alla lingua a casa sua oggi…”

“Capisco…OTTO! ANDIAMO A CASA! HO DA FARE!!!” sbraito a mio fratello, che veloce come un lampo scende dallo scivolo e mi corre in contro.

“Hermes ha detto che ci sono delle ragazze?” mi fa con la sua vocina da bimbo. Questo pargolo ne sa una più del diavolo!

“Sì come fai a saperlo?”

“Tu mi molli solo per le ragazze! Se lei ci sta poi mi racconti!” cinguetta allegro. Se questo e’ un bambino delle elementari…mah…sarà la mia influenza?

 

 

 

 

[NadinE]

 

Esplode nella mia testa come una bomba la suoneria del mio cellulare. Striscio fino al comodino per prenderlo, ho ancora i sogni mezzi a peri, e sono nella fase mattutina  in cui non sei nemmeno  sicuro di conoscere il tuo nome.

Guardo il display.

 à CHIAMATA SYLVIA

Diamine Sylvia…cosa vuoi a ques’ora? A proposito, che ore sono poi?

“Pronto?” rispondo con la voce ancora impastata dal sonno.

“Nadine!”

“Lo so come mi chiamo…”

“Fai la simpatica? Ti so aspettando da mezz’ora!” fa un po’ scocciata.

Perché mi aspetta poi?

“NADINE MAUDIE HARRISON! Avevi promesso di accompagnarmi a fare il piercing…!”

Ma che ore sono?”

“Tardi”

Guardo la sveglia di mia sorella. E’ vero cavolo! E’ tardi sul serio!

Mi caccio giù dal letto con la foga degna di un assassino. “Dove sei?”

“Sotto casa tua, con un taxi, e un taxista sclerotico…”

“Sono giù tra un  secondo”, le sbatto il telefono in faccia e corro in quella che nel mio micro appartamento dovrebbe essere la sala. Ci trovo Bluette, mia sorella, che fuma fuori dalla finestra , quel nome assurdo glielo ha dato suo padre. In realtà lui voleva darlo al suo cocker quel nome,ma mia madre ha inteso male. Ed ecco qui la sfavillante Bluette, con un vestito di lustrini e i capelli tinti di azzurro e blu.

Suo padre e’ scappato quando mia madre gli ha detto di aspettare un bambino, il mio invece e’ stato ammazzato da qualche malavitoso. Mia madre e’ sempre stata un asso nel trovarsi uomini che la facessero soffrire.

“Ti sei svegliata!” gongola mia sorella vedendomi arrivare trafelata  in sala.

“Sì, e tu da quando sei sveglia?”

“Non sono ancora andata a letto…”

“Dovevo immaginarlo!”

Scappo da Sylvia.

Così questo e’ un risveglio tipo di Nadine Harrison, prossimo futuro: estetista. 

 

 

Non ho ancora deciso se Nadine fuma oppure no…(acceTTo consigli)

Spero di avervi un po’ incuriosito, e spero vogliaTe leggere il seguiTo, lo so da quesTo capiTolo non si capisce molTo, ne dell’uno ne dell’alTra, ma non volevo che i personagi facessero un monologo rischiando poi di annoiare, così ne e’ venuTo fuori quesTo… spero non vi sia dispiaciuTo, e grazie a TuTTi quelli che hanno leTTo fin qui.

 Al prossimo capiTolo

Baci♥♥Aki_Penn

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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