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Autore: aki_penn    28/06/2008    2 recensioni
Mi chiamo Red, no anzi, mi chiamo Ephram, ma tutti mi chiamano Red per colpa dei capelli, vivo coi miei finti fratelli, la mia finta madre e un occasionale finto padre (anche finto psicologo a parer mio), sono la leggenda della mia città con la maggior parte dei ricordi cancellati, sono il ragazzo nato due volte, non credo nel destino, non credo nell'amore di coppia, ma nonostante tutto non credo che ci sia persona al mondo che è stata più amata di me...* Mi chiamo Nadine, ma non sono Francese, vivo con mia madre e mia sorella in un micro appartamento, sono superstiziosa e credo che nonostante tutto da qualche parte ci sia la nostra anima gemella..
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Soliti avvertimenti prima di cominciare, la mia tastiera non funziona,perciò potreste trovare alcuni errori, mi piace dare nomi strani(e quindi mi sono sbizzarrita dato che la storia non e’ ambientata in Italia) quindi non fateci troppo caso.

Ultima cosa: per chi ha letto il primo capitolo, ho cambiato il nome di battesimo di Red in Ephram. (ci vediamo in fondo…buona leura!!)

 

Capitolo secondo

[Carne fresca]

[Amici]

By

[ReD]

 

 

Scarpino fino a casa di Phil.  Non e’ che ce l’abbia con Phil, ma intendiamoci, non e’ nemmeno che mi faccia piacere quando mi squadra.

La prima volta che l’ho visto e’ stato due anni fa, quando ho avuto l’insanita’ mentale di farmi il piercing alla lingua. Dato che non avevo l’autorizzazione di mamma Bayard ho dovuto farmelo di nascosto, e a quel punto e’ entrato in scena Phil. All’epoca non avevo capito che provava interesse per me, ero troppo concentrato sul dolore che mi faceva il buco sulla lingua. Questo e’ uno dei miei pochi ricordi passati, forse l’unico ricordo che non vorrei avere.

Sotto casa del tatuatore ci sono già tre ragazzi, anche da lontano potrei riconoscerli tra mille persone. Milo, basso, con i suoi ricci biondi che lo fanno tanto sembrare un cupido venuto male; Hermes perennemente in canottiera, con le orecchie piene di chincaglieria e i capelli divisi in tre o quattro treccine, infine Baloon, con la faccia cupa e gli occhiali scuri, lo chiamiamo Baloon perché ha la testa grossa come un pallone. Non ho mai capito  se il soprannome lo offende o meno, ma quando mi sono svegliato , tre anni fa, il soprannome esisteva già. Hermes dice che glil’ho affibbiato io. Ovviamene non me lo ricordo. 

Questi sono i miei tre amici, gli amici per eccellenza, gli amici che quando sono stato bocciato perché ero in coma e non sono andato a scuola per sei mesi, si sono fatti bocciare apposta per rimanere in classe con me. Certo per Hermes e Milo non e’ stato un gran sacrificio, hanno solo dovuto smettere di copiare le verifiche da Baloon, invece Baloon ha continuato a studiare lasciando però le verifiche in bianco. Questa e’ roba di tre anni fa, ma i sentimenti che ci legano, sono sempre gli stessi.

“Alleluia Red!” trilla Hermes allegro “Saliamo?”

“Guarda non vedo proprio l’ora di vedere Phil!” rispondo io sarcastico. Hermes mi passa un braccio intorno alle spalle.

Eddai Red, piantala di fare l’antipatico! Oggi si cucca!” fa lui per convincermi a non fare la faccia scura, mentre saliamo le scale. Che sono tante, Phil abita all’ultimo piano.

“Ma va là, Red cucca sempre vero Red? Te la sei fatta la biondina ieri sera ehhh?” mi fa Baloon sgomitando e ammiccando, io non posso fare altro che fare un sorrisetto dal quale la mia risposta e’ più che ovvia.

Me la sono fatta prima di vomitare. Devo bere meno forse, a volte mi da dei problemi…

Nel frattempo siamo arrivati davanti alla porta di Phil, che abita in una soffitta, o in un appartamento particolarmente squallido, non saprei dirlo.

“Ciao ragazzi” ci fa lui pieno di moine. E’ sempre così, e’ una persona carina Phil, ed e’ molto amico di Hermes, ma che ci posso fare, faccio fatica a rapportarmi con lui.

“Non ci sono ancora le donne?” fa Hermes subito.

“No, caro, Sylvia e la sua amica dovrebbero arrivare a minuti, mi hanno chiamato per dire che in strada c’e’ un po’ di traffico”.

Phil ci accoglie a petto nudo e scalzo, il suo unico indumento sono dei pantaloni indiani con una cintura di perline e conchiglie, i capelli sono lunghi e scuri legati in una coda bassa, il viso e’ smunto e appuntito, il torace ha qualche tatuaggio maori. Nel complesso dimostra molti più anni di quelli che ha. Sembra consumato.   

“Ehi Baloon, lo sai che hai sempre la testa più grossa?”

“Il mio e’ fascino, e non accetto commenti del genere da uno che si tinge i capelli!”

“Io mi tingerò i capelli, ma tu ti fai la ceretta!”

“Io mi faccio la ceretta perché faccio ciclismo e sono obbligato!” mi fa Baloon con voce stridula, sembra proprio una prima donna.

“Dicono tutti così!”

La casa di Phil e’ una soffitta arredata in modo etnico, ci lanciamo tutti e quattro su un divano smorto, davanti a noi sta un manichino con un cappello di paglia, chissà poi dove gli vengono in mente certe idee d’arredamento.

Facciamo giusto in tempo, io a inciamparmi del gatto, Phil a portarci del tea, Baloon a mettersi il cappello di paglia,  Hermes ad accendersi una sigaretta e Milo a mettersi degli occhiali da sole a goccia che lo fanno sembrare una rockstar venuta male(chissà perché quando Milo assomiglia a qualcuno sembra sempre venuto male…) che suonano alla porta.

Noi quattro ci alziamo dal divano in modo sincronizzato, arriva la carne fresca!  Phil si mette a ridere e Milo rischia di ribaltare il tea.

Il padrone di casa va ad aprire, e una ragazza con i capelli castano scuro lunghi fino alla vita entra con aria circospetta, ha il naso a patata e si guarda in giro con aria perplessa. E’ decisamente troppo magra, sedere poco, seno ancora meno.  I vestiti probabilmente sono costati più di tutti quelli della banda Bayard al completo(e vi assicuro che non siamo pochi in casa), e’ bella, ma ha decisamente il sex appeal  del manichino col cappello di paglia.

Per seconda entra una ragazza minuscola. Non posso far altro che guardarla, ha i capelli neri e gli occhi ambra, un ciuffetto liscissimo rischia di coprirle un occhio, non e’ magra come l’amica, ha le sue forme e sono proprio carine.  Cavolo questa qui sì che mi piace! Anche lei si guarda in torno e a un certo punto mi fissa negli occhi.

 

 

Capitolo secondo

[Carne fresca]

[Dolore fisico]

By

[NadinE]

Casa di Phil non e’ granché ma la giudicherei alternative-accogliente. Non so se Sylvia approverebbe questa mia idea, ma a me infondo non dispiace.

Tolgo l’attenzione dall’arredamento e guardo il tizio che dovrebbe fare il piercing alla lingua alla mia amica. Ma si fida di sto qui? Ha una tremenda aria da drogato ed e’ tutto rinsecchito! Sembra un vecchio!

Do un occhio al resto della stanza dove ci troviamo, mentre sono ancora sulla porta e Sylvia parla fitto di manicure con Phil. Mi volto e vedo che c’e’ un cretino che mi fissa con la faccia da ebete. E si ostina a guardarmi negli occhi.

E’ moro, coi cappelli  non troppo corti,  gli occhi nocciola,sembra decisamente magro, ma sotto i pantaloni larghi e la felpa non si vede bene. Distolgo lo sguardo,che non pensi cose strane!

 C’e’ un tipo con delle treccine accanto a lui che sta fumando una sigaretta fatta in casa, speriamo sia solo drum, un altro con un sacco di boccoli e degli occhiali a goccia, sembra una rockstar venuta male.

E infine un tipo con la testa grossa e degli occhiali da sole nerissimi, che forse e’ il più carino tra i quattro.

Sbuffo e mi volto ad ascoltare la conversazione tra Phil e Sylvia appena in tempo per sentirlo dire “Sylvia cara , vai pure a sederti su quella sedia.”

Sylvia si mette a sedere sulla sedia indicata, al contrario, con le braccia appoggiate allo schienale e tira fuori la lingua con aria sfacciata.

Phil allo stesso modo si siede davanti a lei e le prende la lingua con una pinza. Poi prende l’ago. Mi volto, e mi copro gli occhi, mi farebbe troppo senso!

Sento Sylvia che mugugna , mi volto appena in tempo per vederla scappare e Phil urlare “Tesoro! Il bagno e’ a destra!”. I quattro idioti stravaccati sul divano applaudono e ridono.

Che cavolo avete da ridere?” ruggisco io isterica. I quattro si chiudono immediatamente in un incredibile mutismo. Ma faccio così paura?

Solo il moro con gli occhi nocciola mi continua a guardare e fa un sorrisetto sghembo. Ma cosa diavolo vuole?

Non faccio in tempo a dirgli qualcosa che Sylvia torna dal bagno con la mano sulla bocca.

“Come va?” faccio io premurosa, lei e’ a metà tra il dolore e la soddisfazione.

“Mah, pensavo peggio”. Alla faccia. 

E tu?”

Mi volto , Phil mi sta guardando con un sorriso pieno di denti. “Io cosa?” faccio un po’ preoccupata.

“Il piercing… Sylvia mi ha pagato per due”. Guardo Sylvia con aria omicida. Non penserà mica che…  me lo faccia anche io!

Sylvia tira in fuori le labbra come per darmi un bacio e poi congiunge le mani per pregarmi. “Così ce lo avremo uguali!” mi fa.

Non so perché ma mi giro verso i quattro ragazzi (il tipo con le treccine e’ impegnato a mimare un rapporto sessuale con il manichino. Che orrore!)

“Perché non te lo fai anche tu, a me non ha fatto male” mi fa a un certo punto il moro che mi fissava, e tira fuori la lingua per farmi vedere il suo piercing. Ha una pallina verde.

Non so perché, ma ha un’incredibile faccia da schiaffi.

 Non so perché ma io e Phil ci guardiamo, lui e’ ancora lì che mi sorride.

Non so perché mi siedo a cavalcioni sulla sedia davanti a quella di Phil, dove stava prima la mia amica e dico prima di tirare fuori la lingua “Solo perché Sylvia ti ha già pagato, ma se mi fai male ti picchio”.

Phil sorride e mi fa “Brava ragazza” e subito dopo mi arpiona la lingua con le pinze. Ahi! Mugugno. “Ti fa male?”

Dico di   con la testa. “Bugiarda!”strilla allegro buttando la testa indietro, e poi mi inforca con l’ago.

Non posso urlare perché ho la lingua arpionata, ma gli occhi mi si riempiono di lacrime e non vedo più nulla.  Phil apre le pinze e la mia povera lingua torna al suo posto, strizzo gli occhi e mando giù il sangue.

“Tutto Ok?” fa Sylvia mettendomi una mano sulla spalla. Non le rispondo neanche e guardo il moro con gli occhi iniettati di sangue.

“TU!!” sbraito con quel brandello di carne che mi e’ rimasto al posto della lingua “Mi avevi detto che non faceva troppo male!”

Il moro mi guarda con aria innocente e come se avesse ragione mi fa “Ti stavo prendendo in giro” . Ma che faccia tosta!

Sylvia e’ già sulla porta che saluta tutti. “Scusateci, scusateci , il taxi e’ giù che  ci aspetta” fa gioviale mentre mi trascina via.

“Grazie Phil!” mi urla nelle orecchie. E il moro mi fa “Comunque piacere io sono Red!”, gli mostro il mio dito medio.  

Mentre la porta si chiude alle mie spalle sento uno dei suoi amici che dice sarcastico “Cavolo Red, hai proprio fatto colpo…come ci sai fare tu con le donne… non ci sa fare nessuno!”.

 

 

Allora questo e’ il secondo capitolo, spero che non vi abbia deluso.

Sinceramene appena ho postato la prima parte mi sono detTa, no! Fa schifo! E lo volevo riscrivere, non mi aspettavo addirittura  3 commenti! Mi avete fatto un gran piacere!

BabyzQeeny: sono contenta ti sia piaciuta, spero che questo capitolo non Ti abbia deluso..

Emily ff : grazie per i complimenti! non ho ancora deciso se farla fumatrice o meno, ma pensavo di sì…

Betty O_o: mi fa piacere che i piaccia Otto J … lo so che era scontato che si vedessero dal tatuatore, spero mi perdonerai J

 

Baci ♥ al prossimo capitolo

Aki_Penn

 

 

 

 

 

        

   
 
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