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Autore: Neve_Marty    28/02/2014    0 recensioni
Harry, sua madre, la fine di tutto, un nuovo inizio.
Una vita si spegnerá.
Nascerá un amore.
Nasceranno nuove amicizie.
La vita va avanti, ricominciare è possibile.
Questa storia racconterá dei nostri amati one direction e di come la loro vita cambierá grazie a due ragazze speciali.
Questa storia parlerà di Harry Styles, dei suoi dubbi e delle sue conquiste. Del suo coraggio e delle sue paure.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Harry era distrutto. Decise di non scendere per colazione. Gli atri quattro ragazzi invece scesero, anche perche' Harry aveva bisogno di stare un po' da solo. «E' distrutto.» disse Liam mentre metteva in bocca una cucchiaiata di gelato. «Lo so... E... Mi dispiace davvero tanto.» rispose Zayn. Niall aggiunse:«Non credo che riuscira' a cantare nel concerto di domani, dovremmo annullarlo, o quantomeno spostarlo.» «Ne parlero' col manager.» fini' Louis. Harry era solo, in camera. Le lacrime ormai uscivano da sole e senza che riuscisse a fermarle. Stava male, aveva un mal di testa pazzesco ed in piu' sapeva che non avrebbe potuto nemmeno partecipare al funerale di sua madre. Gli squillo' il telefono. Era Eveline. Harry non rispose, non ce la faceva, ma le scrisse:«Scusa Ev. ma ora non riesco a risponderti, scusa. Problemi familiari.». Intanto lo schermo del telefono si era coperto di lacrime. Niall, Liam, Louis e Zayn nel frattempo finirono colazione poi Louis chiese ai tre: «Scusate, posso parlare un momento da solo con Harry? Lo conosco da piu' tempo e spero di riuscire a risollevargi il morale.». «Per me va bene.»disse Zayn e gli altri acconsentirono annuendo col capo. «Okay, allora vado!»disse Louis e torno' in camera. Trovo' Harry seduto sul letto, con la testa appoggiata al muro. Gli si avvicino' e Harry disse sempre piangendo: «Perche', perche' proprio lei? Non doveva morire! Louis... Se scopro chi e' quell' assassino che l' ha investita io... Io non so cosa gli faccio!». Louis: «Harry, e' dura da accettare, lo so, ma prima o poi dovrai farlo e, Harry, io mi preoccupo per te. Di qualunque cosa avessi bisogno, di sfogarti, di parlare, lo sai che io faro' di tutto, e dico tutto, per aiutarti.». Harry allora si alzo' e disse: «Nei momenti come questi vorrei non essere mai nato.». Usci' dalla camera e se ne ando'. Non li sopportava, fino al giorno prima non gli parlavano nemmeno ed ora che era morta sua madre si facevano tutti immediatamente piu' gentili. «Che schifo di vita.»,penso'. Incontro' gli altri tre ragazzi per le scale, fece finta di non vederli, non stava piu' piangendo, erah semplicemente arrabbiato, che razza di amici si ritrovava... In realta' sapeva che gli volevano bene ma pensarci gli faceva solo male cosi' decise di uscire e chiamo' Eveline che gli rispose: «Ciao Harry!» «Ciao Ev, come va?» «Bene, tu Harry?» «...» «Harry, hai riattaccato?» «No, e che... Non... Non e' che possiamo vederci?» «Harry, ho saputo, al telegiornale... Hanno parlato di tua madre, mi dispiace tantissimo...». «...» «Harry, dove vorresti che ci incontassimo?» «Dove?... Nello stesso posto dell' altra volta ti va bene?» «Si okay, fra quanto?» «Mezz' ora.» «Okay, ciao Harry!!!» «... Ciao ...» Intanto nell' albergo Liam, Louis, Zayn e Niall stavano parlando. Quest' ultimo chiese: «Cos' e' successo quando hai parlato con Harry, Louis?» «Mh?... Niente di particolare, non ci siamo detti quasi niente, poi lui e' uscito, perche'?» «Ma... Avete litigato?» chiese Liam. «No, pero' forse non aveva voglia di stare in compagnia...». Ai giardini pubblici: «Ciao Harry, sono quaggiu'!» «Ehy!» «Harry?» «...» «Di cosa volevi parlare?» «...» Harry si mise a piangere. «Harry...» «Perche'?... Eveline... Io non sono forte, io... Io non... Io non ce la faccio...» «Harry, ci sono qua io, puoi fidarti di me!» «Eveline, cosa dovrei fare... Io non capisco piu' nulla. Perche' non sono morto io al suo posto? ... Io non voglio vivere senza di lei... E ora... Ho bisogno di lei...» «Harry, sono sicura che riuscirai a superare anche questo momento.» Gli occhi di Harry erano rossi e le sue guance bagnate. «Voglio morire.» disse Harry prima di tornare a singhiozzare. Lui ed Eveline restarono abbracciati a piangere per parecchie decine di minuti finche' il cellulare di Harry squillo cosi' quest' ultimo rispose: «Niall?» «No, sono Louis.» «Perche' mi chiami dal cellulare di Niall?» «Il mio era scarico... Comunque Harry, dove sei? Ti faccio venire a prendere da un taxi, e' ora di pranzo.» «Sono al Parco Nord.» «Ok, ci vediamo, ciao.» Dopo dieci minuti arrivo' un taxi cosi' Eveline ed Harry si salutarono. Harry arrivo' all' albergo. Ando' in sala da pranzo e si sedette con i suoi amici. Arrivo' il cameriere che chiese ad Harry cosa volesse da bere. Harry prese dell' acqua frizzante. «Con chi eri?» chiese Niall. «Un' amica...» rispose Harry. Quando arrivo' l' ora di ordinare il primo Harry si accorse che non se la sentiva di mangiare cosi' non prese niente e torno' in camera. L' immagine di sua madre quando era viva gli svolazzava per la testa e lui era triste, triste perche' sua madre c' era sempre stata per lui e lui mai per lei. Voleva raggiungerla. Rincontrarla e chiederle scusa per tutto quello che non aveva fatto per lei. Cosi' prese un taglierino, lo apri' e lo schiaccio' contro la carne dei suoi polsi, una, due, tre, troppe volte. Urlava. Senti' dei passi avvicinarsi e si chiuse in bagno, fasciandosi i polsi. Era Zayn che busso': «Harry, noi abbiamo finito pranzo! Dovrei farmi la doccia, fra quanto pensi di uscire?». Harry usci' e Zayn vide che aveva i polsi fasciati cosi' gli chiese: «Cos' hai fatto ai polsi?» «Oh, niente, e' solo un graffio...» «HARRY, CHE DIAMINE TI SEI FATTO AI POLSI?» «Ho detto niente! E ora lasciami stare.» rispose Harry urlando. Harry scese al piano inferiore ed ando' nella sala relax, nella quale incontro' Niall ma Harry non lo raggiunse bensi' ando' dall' altra parte della stanza dove c' era un caminetto. Si sedette su una poltrona situatagli vicino e penso' a cio' che aveva appena fatto. Faceva male. Zayn fini' di farsi la doccia ed in camera entro' Louis. «Devo parlarti.» gli disse. «Spara amico!» rispose Louis. «Ehm... Si tratta di Harry...» «... Harry?» «Ho paura che si sia tagliato i polsi...» «Co-cosa? Come? No! Non puo' essere vero! ...?» «Spero di essermi sbagliato.» «Oh... Dimmi che e' uno scherzo, ti prego...». Louis usci' di corsa dalla camera investendo Liam che stava entrando proprio in quel momento e cerco' Harry per tutto l' albergo. Finalmente lo trovo', era nella sala relax, stava bene... Tiro' un sospiro di sollievo e gli si avvicino': «Harry... Oh, per fortuna stai bene... MA SI PUO' SAPERE COSA DIAMINE TI ERA SALTATO IN TESTA?» «...» «HARRY!» «... Louis...» «Cavolo Harry!» «...» «Non farlo mai piu'!» A quel punto Harry si alzo' e disse: «Louis... Cavolo!... Mi vuoi lasciare vivere la MIA vita a modo MIO?!» «No. Harry, se questo significa perderti per sempre no.» Harry guardo' sorpreso l' amico e sorrise, poi disse: «Promettimi che quando moriro' non soffrirai.» «No, non te lo prometto Harry perche' tu non morirai, non oggi, e non finche' io saro in vita perche' lo impediro'!» Harry abbasso' lo sguardo e sussurro': «Tu mi vuoi bene veramente?» «Si, io ti ho sempre voluto bene.» Louis abbraccio' l' amico che si abbandono' completamente alle sue braccia calde e possenti. «Ti prego Harry, non farlo piu' okay? E ora torniamo in camera che e' tardi...» Harry annui' col capo e gli amici, ormai raggiunta la camera, si stesero sotto le proprie coperte ed entrarono nel mondo dei sogni.
  
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