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Autore: SweetLuna    28/02/2014    15 recensioni
{ Jacob ~ Renesmee }
Dalla storia: «Adesso lo sai, non è il lupo ad amarti. Sono io, Jacob Black, ad averti scelto per l'eternità».
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La Saga di Twilight è finita, lasciandoci fin troppe domande senza risposta... Che cosa accade dopo Breaking Dawn?
Edward e Bella possono finalmente cominciare a vivere la loro eternità, ma ben presto si troveranno ad affrontare delle questioni in sospeso: Renée, la madre di Bella, verrà a conoscenza per puro caso dei segreti di sua figlia, ma anche lei e Phil stanno per rivelare ai Cullen qualcosa di inaspettato...
La vicenda vera e propria ha inizio sette anni dopo il mancato scontro con i Volturi. Renesmee è cresciuta, e con lei anche i sentimenti per Jacob sono cambiati: ben presto comprenderanno entrambi che il loro amore va ben oltre l'imprinting, ma a quali conseguenze può portare l'unione tra un lupo mutaforma e una mezza vampira?
Le vite di Renesmee e Jacob, della famiglia Cullen e non solo verranno stravolte da nuovi e inaspettati eventi...
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(Ultima revisione errori effettuata: 2020 | La trama non ha subito variazioni)
DISCLAIMER: La seguente storia non è a scopo di lucro. I personaggi originali di Twilight e il materiale fotografico appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eternity '
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22. NATALE IN CASA CULLEN


Un debole raggio di sole mi illumina il viso, la mia pelle emana un leggero bagliore appena percepibile agli occhi umani. Fa caldo, e indosso solo una leggera veste bianca che mette in evidenza le mie curve arrotondate dai figli di Jacob. Conosco questo posto, è la radura dei miei genitori. Provo a guardarmi intorno, ma vedo solo alberi e fiori, una natura perfetta e incontaminata, un paesaggio bucolico. Mi porto le mani al ventre, e i miei bambini mi fanno sentire la loro presenza tirando dei calcetti proprio dove ho poggiato le mani.
«Renesmee?».
Una voce di donna, gentile e delicata, si rivolge a me come se mi conoscesse. Eppure non vedo nessuno...
«Non ti vedo... Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?». La donna esce dal fitto degli alberi, e si mostra finalmente a me. È bella, ha lunghi capelli neri e ondulati, gli occhi grandi e neri anch'essi, luminosi. Ha la pelle ambrata e un sorriso bianco e abbagliante. È una Quileute, un volto familiare. L'ho già vista, chissà dove... forse in fotografia. Somiglia a qualcuno, qualcuno che conosco anche più di me stessa. Somiglia a Jacob.
La donna si avvicina, fino a prendermi per mano.
«Sono Sarah. Sarah Black». Come è possibile? È Sarah, la madre di Jake. Ecco perché ha il suo stesso sorriso, e gli somiglia così tanto. Ma io non l'ho mai conosciuta, perché è morta tanti anni prima della mia nascita, in un incidente stradale... E allora come è possibile che sia qui davanti a me?
«Siamo nei tuoi sogni, Renesmee. Ma ti assicuro che io sono assolutamente reale. Vieni qui, fatti abbracciare». Mi getto senza pensare tra le sue braccia, solo il mio ventre arrotondato ci divide.
«Sarah... forse non è questa la vita che avresti voluto per Jacob, e mi dispiace...».
«Nessie, piccola mia... Posso chiamarti come ti chiama il mio Jake?».
«Sì, ma certo», le rispondo.
«Ascoltami, io sono felice per Jacob. Perché ha te, e non avrebbe potuto ricevere un dono più prezioso dalla vita. Sei un'anima pura, Renesmee».
«Ma non sono umana, Sarah. Sono una mezza vampira, e Jacob...».
«Shhh, so tutto. Doveva andare così, sapevo che Jacob avrebbe potuto sviluppare il gene dei lupi mutaforma. In fondo è anche grazie al lupo che è in lui che ha potuto "riconoscerti" e amarti. Non mi interessa ciò che sei, ma come sei, Nessie. Sappi che veglio su di voi... e anche sui miei nipotini». Sarah mi poggia una mano sul ventre perfettamente rotondo, accarezzandolo dolcemente.
«Sai, è proprio grazie ad uno di questi bambini se in questo momento puoi parlare con me. Il maschietto. Vorrei tanto riabbracciare Jacob, Rachel, Rebecca. Ma loro non possiedono le facoltà che mi permettono di comunicare con loro», mi spiega.
«Sarah, che cosa intendi dicendo che mi vedi grazie al mio bambino? Non... non capisco», le rispondo.
«Non posso dirtelo, Nessie. Ma ci arriverai da sola, proprio come hai saputo conoscere te stessa per poter avere questi bambini. È arrivato il momento di andare. Bacia Jacob sulla fronte, e digli che quel bacio è da parte mia. Ti voglio bene...».
«Sarah, aspetta!».
L'immagine di Sarah diventa sempre più evanescente, fino a scomparire...
 
Prima di svegliarmi sento delle voci intorno a me: Jacob, zia Alice e zia Rosalie, quest'ultima mi accarezza il pancione.
«Guarda quanto è bella, la mia nipotina», dice zia Rose.
«Già. Ed ha proprio un bel pancione. Perfetto, senza lividi. E Nessie è raggiante anche quando dorme, guarda come sorride...», aggiunge zia Alice prima di uscire dalla stanza, carezzandomi i capelli.
«Non avrei mai pensato di dirlo, Cane Lupo... Ma sono felice che Renesmee abbia te. E i vostri bambini», dice zia Rose.
«Ehi bionda, a cosa sono dovuti questi slanci d'affetto? Ammettilo, sono stato bravo! Due bambini insieme. Il "Grande Capo Jake" non scherza mai! Comunque sono felice anch'io per come le stai vicino... È una situazione del tutto diversa da quella di Bella. Tu la proteggevi in modo ossessivo, ma intanto lei stava sempre peggio. E tutti noi eravamo sull'orlo di una crisi di nervi, ti ho persino lanciato del cibo nei capelli! Dio, quanto ero stronzo! Ma ti sono riconoscente, perché hai amato la mia Nessie fin da subito, anche quando nessuno credeva che sarebbe andato tutto bene. Quando non ci credevo nemmeno io...», le risponde Jake.
«E poi ho dovuto sopportare le tue battute sulle bionde... Eri davvero insopportabile, lo sai?! Dai, ti lascio da solo con Renesmee. Devo aiutare Alice con le decorazioni di Natale, sennò chi la sente?».
«Ci si vede, bionda». Sento zia Rose dare un leggero bacio al mio pancione e "volare" via dalla mia stanza.
Quando decido di aprire gli occhi, la prima cosa che vedo è il meraviglioso sorriso del mio Jake.
«Ehi, dormigliona... hai dormito parecchio, lo sai Ness?». Jake si sdraia accanto a me poggiando il suo viso nell'incavo del mio collo, e la mia mano inizia ad accarezzargli i corti capelli neri, morbidi e profumati di lui.
«Ho fatto un sogno... particolare, Jake», gli dico.
«Ti va di raccontarmelo?».
«Ho sognato tua madre, Sarah. Diceva di essere felice per noi, e che è grazie ad uno dei nostri bambini se è riuscita a mettersi in contatto con me... Non so cosa volesse dire». Jacob era sempre stato scettico su questo genere di cose. Realista, nonostante la sua appartenenza ad un mondo soprannaturale. Ma a me avrebbe creduto, ne sono certa.
«Okay, aspetta Ness. Fammi riprendere dallo shock». Lo sento fare un respiro profondo, per poi riprendere a parlare. Si mette seduto ed io rimango sdraiata, poggiando la testa sulle sue gambe. «Forse uno dei nostri figli possiede un dono che gli permette di comunicare... con chi non c'è più? E... per caso ti ha detto quale dei due bambini ha questa capacità?».
«Sì, è il maschietto. Un dono, come il mio. Non avevo mai pensato a questa evenienza, Jake. E poi nonno Carlisle ha detto che il loro sviluppo mentale potrebbe essere superiore a quello fisico, quindi è una cosa possibile. Sarah ha detto che lo scoprirò da sola... Sai, se non ci avessero già pensato Paul e Rachel a dare alla loro figlia il nome di tua madre, mi sarebbe tanto piaciuto chiamarla Sarah... e il maschietto Billy, se non lo avesse già fatto tua sorella Rebecca». Senza rispondere Jake mi attira a sé e mi bacia, commosso da tutto ciò che gli ho appena detto. Subito dopo gli bacio la fronte, con la dolcezza di... una madre.
«Questo è da parte di Sarah». Ho mantenuto la mia promessa.
 
Nel salone di casa Cullen fervono i preparativi per il Natale. L'albero è già pronto, pieno di luci e colori. Sono appena iniziate le vacanze, quindi niente scuola almeno per un po'. Finalmente posso evitare le felpe di zio Emmett e indossare magliette aderenti che non nascondono la mia gravidanza.
Questo non sarà un Natale come tanti, sarà speciale. Oltre alla mia famiglia umana e alla mia famiglia immortale, ci saranno anche i cugini di Denali e tutti i ragazzi del branco. Solo Sam sarebbe stato assente... Forse aveva dimenticato lo sbaglio commesso prima della mia nascita, credendomi un pericolo. Poi Jacob aveva avuto l'imprinting con me, e tutto si era risolto. Sam si era scusato con Jake, per aver commesso un terribile errore ed aver approfittato di un'autorità che non gli spettava, non essendo il vero alfa. Il vero alfa era Jacob, il nipote di Ephraim Black. E questa cosa a Sam non è mai andata giù. Aveva ricominciato ad essere piuttosto ostile quando si era accorto che i miei sentimenti per Jacob stavano cambiando, e quando Jake, da un giorno all'altro, aveva cominciato a vedermi come una donna, non più come una bambina. Quando erano in branco, sotto forma di lupo, i pensieri di Jake erano alla portata di tutti, ed erano decisamente chiari. Amore sacro e profano, amore per la mia anima e desiderio carnale. E Sam poteva vedere tutto, senza tralasciare alcun dettaglio. E adesso la sua peggiore paura era divenuta realtà: un figlio (anzi, due) mio e di Jacob, un licantropo e una mezza vampira. Nemici naturali. Un abominio, un pericolo per il branco e per i vampiri.
Tutti i ragazzi avevano allontanato Sam, persino Emily aveva provato a farlo ragionare. E nonostante ciò le sue posizioni non sono ancora cambiate. Ma la storia può ripetersi, capirà di aver sbagliato di nuovo e forse allora sarà troppo tardi per recuperare la fiducia di Jacob. L'imprinting di un fratello è sacro, e lui dovrebbe saperlo visto che l'ha provato personalmente, tra l'altro facendo soffrire la mia migliore amica.
Jake ed io lasciamo le zie intente a sistemare gli addobbi natalizi, mentre danno ordini a zio Emmett e zio Jasper sulla disposizione delle ghirlande.
«Io e Nessie andiamo alla Riserva, raggiungiamo gli altri in spiaggia», dice Jake. Zio Emmett se la ride, facendo una delle sue ormai celebri battute a doppio senso. Per fortuna gli è rimasto ancora un po' di buon gusto, ed evita di farle davanti a papà...
«Non divertitevi troppo, ragazzi! Jacob, mi raccomando, trattieni i tuoi bollenti spiriti...».
«Parleremo degli ultimi avvenimenti politici, Emmett. Vero, Ness?».
«Jacob, non ti ci mettere anche tu!», gli dico dandogli una pacca sulla schiena, per poi uscire di casa, lasciandoci alle spalle le risate degli zii. Al nostro ritorno troveremo la nostra casa addobbata a regola d'arte.
 
Arrivati in spiaggia troviamo tutti i ragazzi seduti su dei vecchi tronchi d'albero levigati dall'acqua del mare. Tutti riuniti, come ai vecchi tempi, anche se qualcosa è cambiato.
C'è Leah, con la piccola Lily, che non appena mi vede mi corre incontro poggiando le sue manine sul mio pancione. Poi ci sono Seth, Quil, Embry, Paul, Jared, Collin e Brady. Ci raggiunge anche Rachel, che va a sedersi in braccio a Paul.
«Ehi, ragazzi!», diciamo insieme io e Jacob.
«Allora, qualche idea sui nomi dei bambini?», esordisce Embry.
«È arrivato il momento di far risolvere a Jake i suoi problemi con i nomi...», rispondo.
Jake si mette a ridere, stringendomi più forte a lui.
«Sentiamo un po', quali sarebbero i miei problemi con i nomi?».
«Be', sei stato tu a darmi il soprannome del mostro di Loch Ness. E nonostante mi piaccia essere chiamata Nessie o Ness, sono anche parecchio orgogliosa del mio nome per intero, sai? Tornando a noi... hai in mente i nomi di qualche altro mostro per i nostri bambini?», gli dico trattenendo a stento le risate, mentre gli altri lo osservano divertiti.
«Oh, sì. Pensavo allo Yeti, per il maschietto», risponde lui beffardo.
«Scemo!», gli dico baciandogli la guancia. «Quanto tempo ci ho messo per costringerlo a chiamarmi anche Renesmee... non ne voleva sapere!».
«Non lo sapevo pronunciare bene», mi corregge Jake. «Lo sai che amo il tuo nome, Renesmee. Ma ogni tanto mi piace che tu sia anche la mia piccola Nessie...».
«Be', scherzi a parte, ho già qualche idea...», continuo a dire, suscitando la curiosità di tutti.
«I tentativi di unire i nomi dei nostri genitori non sono andati a buon fine», dico osservando le mani di Jake, mentre penso ai pessimi risultati che ne erano usciti: Sarabel, Edwilly, Billward... No, decisamente no. «Così ho deciso di scegliere qualcosa di meno particolare, ma che abbia un significato per me».
«Vuoi tenerci sulle spine, Nessie? Jacob è piuttosto preoccupato!», interviene Leah.
«Be', ecco... per la bambina ho già scelto, per il maschietto non ancora... Ma voglio aspettare la sera di Natale, per dirlo davanti a tutti». Jake fa una smorfia di dissenso, per poi baciarmi sulla fronte. Si scambia uno sguardo con Quil ed Embry, che si accorgono improvvisamente di avere un "impegno importante".
«Vi raggiungo dopo», gli risponde Jake. Che cosa mi stanno nascondendo?
«Cose da lupi».
Lupi, non li capirò mai...
 
La sera della vigilia siamo tutti riuniti in casa Cullen. Nonna Renée, Phil e Robert sono arrivati stamattina, Nonno Charlie è intento a parlare con Billy davanti al camino, mentre Sue e nonna Esme cucinano per un esercito. Ci sono tutti i lupi, alcuni con le loro ragazze. Seth è con Luna, Quil è con Claire e Jared è con Kim. Poi ci sono Paul e Rachel con la piccola Sarah, Leah e Ryan con Lily. Embry, ancora single, è impegnato a parlare con Collin, ultimamente aveva messo lo sguardo su una ragazza della Riserva, Alyssa. E poi ci sono i parenti di Denali: Eleazar e Carmen, Kate e Garrett e Tanya con Nahuel, seguito da sua zia Huilen, inseparabile dal nipote. Ormai Nahuel e Tanya stanno insieme da dieci anni, si erano conosciuti in occasione della mia festa di compleanno.
Ed ora tutte le persone che amo sono qui, insieme a me. L'amore tra me e Jacob aveva compiuto un vero e proprio miracolo. Aveva unito tutti, indipendentemente dal nostro essere così diversi: vampiri, lupi mutaforma, umani e... me, una mezza vampira. Non più nemici naturali, ma amici e alleati. Guardo la mia bellissima, pazza famiglia allargata, e penso che non potrei essere più felice di così. Mancano solo i miei bambini, che continuano a crescere dentro di me. Vorrei che fosse per sempre, vorrei che niente cambiasse. Ma il tempo passa, e il prezzo da pagare per la mia immortalità è che prima o poi perderò qualcuna delle persone che amo. Nonno Charlie... Sue... Nonna Renée... Nonno Phil. E poi il mio sguardo si posa su Robert. Provo a immaginare due occhi dorati al posto dei suoi, dello stesso colore del cielo e dell'oceano. Non ci riesco. Ma forse un giorno potrà decidere di diventare immortale, chissà. Vorrei averli tutti con me per sempre...
«Renesmee, che hai... sembri pensierosa», mi dice Nahuel.
«Ma no, niente. È solo che sono felice... Forse saranno gli ormoni della gravidanza a farmi questo effetto?», gli rispondo, sorridendo. Tutti sembrano incantati dal mio pancione, il mio piccolo miracolo personale.
«Ho già deciso come chiamare la bambina», dico attirando tutti gli sguardi su di me. «Sophia Elisabeth Cullen-Black. Sophia come "sapienza", "conoscenza". Perché per averla ho dovuto conoscere me stessa», dico ripensando alle parole che Sarah mi aveva detto in sogno. «Elisabeth, ma scritto con la esse al posto della zeta, perché racchiude vari nomi di famiglia... Elizabeth era la mia nonna naturale, la madre di Edward», dico osservando mio padre, rivolgendogli un sorriso. «"Sa" come Sarah, la madre di Jake. "Be" come Bella, mia madre». Jacob mi stringe forte a sé. «Sei un genio, Renesmee Cullen. Ho fatto bene a lasciarti campo libero sulla scelta», prosegue a dire continuando ad abbracciarmi, con le mani sul pancione.
«È bellissimo», mi dice papà avvicinandosi a me e poggiando le sue mani sul mio pancione, dopo tanto tempo. Non ci credo, finalmente papà sta accettando i miei figli...
Tutti ci guardano e ci sorridono, a quanto pare la mia scelta sul nome è stata un successo.
«E per il maschietto?», mi chiede Carmen a nome di tutti.
«... Michael EJ Cullen-Black». Tutti i lupi, i nonni e Robert hanno smesso di mangiare per concentrarsi su di me. «Michael l'ho scelto perché è il nome dell'arcangelo più importante, e più forte... E per una ragione che scoprirete presto». Perché lui con gli angeli ci può parlare, ecco perché ero riuscita a comunicare con la madre di Jacob. Ed Eleazar, esperto nel riconoscere facoltà particolari, ce lo avrebbe confermato. «EJ invece l'ho scelto pensando a te, mamma», le dico voltandomi verso di lei.
«Era il nome che avevi scelto se avessi avuto un maschio... Ed ha un significato molto importante anche per me. Edward e Jacob, gli uomini più importanti della mia vita».
 
Mentre tutti sono impegnati a parlare, vado a prendere una boccata d'aria in balcone, respirando l'odore della foresta. I ricordi tornano al primo Natale della mia vita, a quel 25 dicembre 2006. Io, i miei genitori, nonno Charlie, Sue, Seth e Leah. E ovviamente Jacob, che mi aveva regalato un bracciale intrecciato della tribù Quileute, simbolo del nostro legame. Quante cose sono cambiate da allora... in meglio.
«Renesmee... posso abbracciarti ancora?». Papà mi raggiunge per stare un po' da solo con me. Che bella sorpresa... allora è vero che a Natale sono tutti più buoni!
«Papà... certo che puoi. Ti voglio bene, non immagini quanto. E mi sei mancato, dannazione», gli dico, rifugiandomi tra le sue braccia. E solo ora mi rendo conto di quanto mi sia mancato davvero, in questi mesi.
«Ed io voglio bene a tutti e tre. Però fammi godere gli ultimi mesi da papà, prima che queste due piccole pesti inizino a chiamarmi nonno». Papà aveva ascoltato le parole di mamma. E soprattutto, aveva ascoltato la mia anima.
«Edward... vieni un momento, per favore». Jake arriva interrompendo questo piccolo momento familiare, con il volto corrucciato da una strana espressione. Lui e papà si guardano negli occhi, papà sta leggendo la sua mente.
«Volete spiegarmi, voi due?», gli rispondo infastidita. Odio essere tenuta all'oscuro di ciò che riguarda la mia famiglia.
«Glielo diciamo?», chiede mio padre, leggendo mentalmente la risposta di Jake.
«Ness, va tutto bene. Non è niente di che... Abbiamo solo fiutato una... una nuova scia. Ci sono altri vampiri, qui».


 
NOTA DELL'AUTRICE
Hey! Un capitolo parecchio importante! Spero che vi piacciano i nomi scelti per i bambini di Renesmee, hanno un significato molto importante per lei! Finalmente Edward si è commosso, ce l'ha fatta eh? E adesso chi saranno questi nuovi vampiri in circolazione? Lasciate tante recensioni, mi raccomando. Ringrazio chi recensisce sempre, i nuovi lettori e i vecchi, e chi ha inserito questa storia tra le seguite, le preferite e le ricordate. Ora che la storia si fa più complessa e i capitoli di conseguenza sono più lunghi, volevo avvisarvi che probabilmente aggiornerò una volta a settimana (o forse due!) Un bacio e al prossimo capitolo <3
Greta
  
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