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Autore: B_Tonks    28/02/2014    2 recensioni
E se una strega si innamorasse di un babbano? Questa storia vede protagonista la figlia di Luna e Neville (inventata da me) che si innamora di un babbano la loro storia d'amore è romantica ma allo stesso tempo triste. Legati dal destino per via del loro nome (nomi di due maghi che sono stati sposati).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville, Teddy/Victorie
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Confessioni

Era passata circa una settimana e mezza dall'inizio della scuola e l'umore di Dora era tenuto stabile solo dall'affetto che riceveva da John nei momenti in cui riuscivano ad essere soli, quindi principalmente di notte. Affetto che non andava oltre a qualche abbraccio e qualche carezza ma che riusciva a calmarle l'animo tormentato dagli incubi. Dopo quella settimana e mezza Dora ricevette (finalmente) una risposta da Teddy.

6 Settembre 2019
Cara Dora,
non sono potuto venire a salutarti in stazione, ma avrei voluto e spero tu non te la sia presa per questo fatto.
Detto ciò vado subito al sodo, dunque facendo un po' di conti la lettera dovrebbe arrivarti in tempo, almeno lo spero, per avvisarti che posso venire nella Torre di astronomia la notte dell' 11 settembre.
Sappi che è rischioso per entrambi un tale incontro ma visto che hai bisogno di me rischierò. Per il resto non ho altro da dirti, se non ti vedrò l'11 all'ora TENTERÒ di venire la settimana dopo.
Il gufo è mio e puoi usarlo anche per l'altra persona.
Baci,
il tuo “fratellone” Teddy
.

La ragazza sorrise appena letta la lettera visto che si sarebbe potuta sfogare proprio quella sera dato che era l'11 settembre. Decise prima di incontrare Teddy decise di scrivere a Remus per paura di non poterlo più fare, prese un foglio e l'inchiostro lilla e iniziò a scrivere.
11 Settembre 2019
Caro Remus,
è passata solo una settimana e mezza e già sto morendo assalita da continui incubi dove tra noi finisce male, molto male.
Stasera parlerò ad una persona della nostra relazione perchè non riesco più a tenermi tutto dentro; non so come andrà a finire, potrebbe anche finire tutto subito, non so bene che rischi si corrano a stare con un babbano ma per te sono disposta a correrli.
Dai la lettera di risposta al gufo e lui la porterà a me.Spero che tu risponda presto.
Ti amo,
Tua Ninfadora.

Chiuse la lettera in una busta, la diede al gufo e scese in sala Grande per la cena. Durante la cena evitò il contatto verbale con John, anzi, evitò ogni tipo di contatto per tutto il tempo. Solo alla fine lo guardò negli occhi e gli fece un cenno con la testa che lo fece capire che quella sera non si sarebbero ritrovati come era ormai loro consuetudine visti i continui incubi di Dora.
Finita la cena la ragazza andò in camera sua e si tolse la divisa scolastica per lasciare posto ad un morbido paio di pantaloni bianchi ed una maglia sformata e troppo larga per lei (probabilmente non era nemmeno sua) verde bottiglia. Aspettò che tutte le luci venissero spente poi, circondata da un incantesimo silenziante si diresse verso la Torre d'astronomia attenta a non essere scoperta e lì vide Teddy. Gli corse incontro sciogliendo l'incantesimo e lo abbracciò scoppiando in lacrime. “Hey... Non pensavo fosse successo qualcosa di tanto grave da farti piangere come quando eri bambina.” disse il giovane asciugandole le lacrime leggermente chinato su di lei. “Cosa ti hanno fatto?” “Niente...” disse Dora tirando su col naso “Qui non mi hanno fatto niente di male... Il fatto è un altro.” “Se non me lo dici non capisco” La ragazza fece un grande respiro, chiuse i pugni e gli occhi e ritta in piedi disse “Sono innamorata di un babbano” tutto d'un fiato. “Innamorata di un babbano?” disse Teddy un po' incredulo “Sì... L'ho conosciuto quest'estate” disse lei sedendosi sulla fredda pietra della torre “E lui cosa prova per te?” “Gli stessi sentimenti che provo io, ma non credo che abbia capito cosa sono." “Suvvia, lo dici come se tu fossi un mostro...” “Potrei esserlo, per i babbani potremmo esserlo tutti...” Teddy sospirò e si sedette di fianco a lei “Descrivimelo.” “Beh... Lui... Lui ha questi occhi che mi guardano sempre con dolcezza, come se non fossi per niente strana, e poi il suo sorriso mi mette sempre di buon umore. Porta gli occhiali, lo fanno sembrare un intellettuale, mi piace. E poi ha una barbetta rossiccia come i suoi capelli.” “Sembra carino.” Teddy abbozzò un sorriso che Dora non vide a causa del buio “Poi... Ha quel nome...” “Che nome?” “...Remus.... Si chiama come tuo padre...” “Pensi che siate legati dai nomi?” Dora annuì cercando di trattenere le lacrime “Sei molto legata alla storia dei miei genitori, vero?” “Sì...” “Anche la loro relazione ha riscontrato dei problemi... Sono sicuro che andrà tutto bene tra di voi” “Già...” “Cosa sei disposta a fare per stare con lui?” “Tutto il possibile...” Teddy le mise il braccio attorno alle spalle e la ragazza appoggiò la testa su di lui. “Luna e Neville lo sanno?” “Mh.. No. Non ho il coraggio di dirlo... È già tanto se l'ho detto a te.” “Non credo che farebbero storie...” “Non mi sento ancora pronta nonostante vorrei poter spiegare a mio padre il perché dei miei viaggi fino a Londra e farmi scusare per tutte quelle volte che l'ho trovato addormentato sulla poltrona ad aspettarmi per la cena.” Teddy ridacchiò e le scompigliò i capelli. “Fai tardi la sera, eh? Che ribelle.” “Sì, e rischio l'espulsione perchè te vieni a trovarmi di notte.” rispose lei ridendo a sua volta “Sei stata te a chiedermi di venire.” “Ti ringrazio per questo...”. “Ora è meglio se vado.” disse il ragazzo alzandosi e aiutando Dora ad alzarsi prendendola per mano; si abbracciarono. “Tienimi aggiornato su come va con il tuo ragazzo e scrivimi per qualsiasi bisogno di aiuto.” “Ok, lo farò senz'altro." “Mi devi una burrobirra per questo.” disse infine lui sorridendo e smaterializzandosi. Dora tornò nella sua camera e si buttò a letto stremata, si addormentò subito senza il minimo sintomo di nervosismo o preoccupazione. Quella probabilmente fu la prima notte ad Hogwarts nella quale riuscì a dormire senza mai svegliarsi perché si sentiva male.

n.d.a. Salve. Ok lo so che non ci si può smaterializzare entro i confini di Hogwarts ma dovevo trovare un uscita di scena non banale in pratica è un espediente narrativo. 
  
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