Ci risvegliammo alle 6 di mattina, lui era sveglio da prima. Mi accarezzava dolcemente i capelli, e mi guardava. "Hei... buon giorno bellezza." "Ciao Christopher" Facemmo colazione nella sala pranza dell'hotel. Presi solo una brioshe, non avevo fame. Christopher riempi` il piatto con tutti i cibi del mondo. Parlammo di cosa potessimo fare per salvare Ashlee. Chiamai il numero 911, e dissi tutto quello che e` successo, la ragazza che parlava al telefono mi ha detto di andare alla caserma di polizia piu' vicina. Christopher mi accompagno', e chiesi di vedere qualsiasi poliziotto per il fatto di Ashlee. Ad aiutarci era il commissario O'Connor. Un uomo sulla cinquantina con un po' di pancia e baffi. Aveva il bicchiere di Starbucks pieno di caffe'. "Accomodatevi ragazzi! Sono il commissario O'Connor, come posso aiutarvi?" Raccontai il sequestro di Ashlee dopo il concerto dei Mars. Ascolto' attentamente, e prese degli appunti in un blocchetto giallo. Ci disse che sara` lui ad aiutarci, insieme all'FBI e alla sqaudra speciale per i sequestri ed attacchi terroristici. Ci chiese le informazioni di Ashlee, e dei suoi genitori. Sapevo tutto, risposi con tono fermo a tutte le domande. Non avevo forza di piangere, mi sentivo vuota. Christopher era rimasto sempre accanto a me, aveva la mano sopra la mia. Sentivo il suo sguardo, mi guardava. "beh ragazzi, adesso vi porto all'ufficio dell'FBI di Los Angeles". Ci diede un passaggio nella macchina della polizia. Dopo poco meno di mezz'ora arrivammo a destinazione. L'edificio era gigantesco. Entrammo dentro e il commissario ci accompagno in molti uffici, completammo tanti fogli ed infine incontrammo l'investigatore che lavorera' con noi. Joseph Miller. Ad un tratto vidi i Mars entrare dalla porta. Erano venuti ad aiutarci con il ritrovamento di Ashlee. Mi sentivo forte, sentivo che i miei idoli mi stavano aiutando, nel vero senso della parola! Joseph mi disse di chiamare il numero di Ashlee e di mettere la chiamata in vivavoce. Ordino' a tutti di stare zitti. Composi il numero, e l'uomo rispose. "Ciao Victoria, hai bisogno di qualcosa?" "Voglio sapere come sta Ashlee." "Se vuoi puoi parlarci, hai solo cinque minuti, ricorda." L'uomo passo' il telefono ad Ashlee. "Victoria, mi manchi. Voglio ritornare da te, ti prego aiutami! Perche' tutto questo a me?" "Ashlee stai tranquilla, ti sto aiutando, sto facendo il possibile. Saremo da te il piu' presto possibile, ti prego rimani forte per me e per i tuoi genitori!" Inizia a piangere, e piango anche io. Mi sento crollare. "Ragazza, tempo scaduto. Di ciao ad Ashlee. Hai bisogno di qualcos'altro?" Si sentono degli strilli. Ashlee. "ti prego, riportami Ashlee. Perche' l'hai rapita, cosa ti ha fatto di male quella povera ragazza di sedici anni? COSA?" Piango, strillo. E la chiamata si interrompe. Christopher mi sta abbracciando, mi sfogo con lui. Le mie lacrime sono come un fiume in piena, sono infinite. O'Connor e Miller mi dicono di aver capito qualcosa sull'uomo. Shannon e Jared mi guardono, Tomo era dietro di me. "Victoria, sei stata grandiosa. Ashlee ritornera' da te, ti aiuteremo. Ecco i nostri numeri, avvisaci ogni volta che andrai in caserma o all'FBI, vogliamo esserre con te. Prometti?" "Prometto. Grazie, siete i miei idoli, e adesso mi state aiutando nel vero senso della parola, grazie." Miller mi dice di aver capito che l'uomo non e` lontano da Malibu, e hanno gia chiamato la polizia locale di Malibu per fare un'inquisizione in ogni casa di Malibu. O'Connor invece, mi dice di non aver ancora riconosciuto la voce dell'uomo, perche' purtroppo pensa sia modificata. Faranno il possibile ci hanno detto. D'un tratto, mi gira la testa, e mi sento leggerissima. Sto per svenire, lo sento. La prima persona che vedo dopo lo svenimento e` Christopher. Mi da un piccolo bacio sulle labbra e mi chiede se stia meglio. Si erano preoccupati, ma cerco di tranquilizzare tutti quando dovrebbero fare il contrario. Dovrei chiamare mia mamma per raccontargli cos'e` successo ad Ashlee, quindi chiedo di avere il mio telefono. O'Connor mi porge il telefono e compongo il numero di mia mamma. Le racconto tutto e rimmane scioccata. Mi dice che deve chiudere la chiamata perche' qualcun'altro la sta chiamando, e mi ha anche detto che chiamera' la mamma di Ashlee, Amy, per raccontarle tutto. Esco dall'ufficio dell'FBI, torno in hotel e Christopher mi accompagna da Dunkin Donuts "scegli una ciambella, quella che vuoi tu. Quella con la glassa rosa sembra essere deliziosa" "Chris non ho fame, potrei vomitare, e poi non ho portato con me i soldi." "te la pago io, pero' scegliela. Devi mangiare qualcosa o crollerai di nuovo!" Scelgo quella con la glassa rosa, come Christopher mi ha consigliato. Ce ne torniamo all'Holiday Inn e vado a letto. Ero distrutta. Prima di addormentarmi volevo parlare a Christopher. "Chris, sono ancora felice per la cosa che mi hai detto ieri sera. Davvero per te sono stupenda? Davvero mi ami? Sai, adesso ti devo spiegare anche io... E` dal soundcheck che mi sei piaciuto, non so nemmeno io il perche'. Ti amo anche io, sei la persona piu' bella di questo mondo. E ti adoro per tutto quello che fai per me, per come non ti stufi dei miei continui pianti e scleri. Ti amo, grazie Christopher." Mi guarda, e mi bacia, come ieri sera. Sento le "farfalle nello stomaco", e lui mi risponde con un "grazie, sei tutto." e anche questa sera ci addormentiamo abbracciati, vicinissimi per sconfiggere gli incubi e le paure. ​Perche' alla fine, anche lui per e` tutto.