Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: tazeel    01/03/2014    1 recensioni
(Il mio computer mi dava noia con la vecchia, così l'ho cancellata e ora la rimetto)
Vector nel cercare di uccidere Yuma, assolda un essere antico e potente, che però lo tradisce, e dopo aer infettato Kite, Yuma e Shark li ricatta per trascinarli in un viaggio tra le dimensioni, per un motivo conosciuto solo da lui...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Approfitto di questo spazio per rendervi edotti di una cos: a Sargasso hanno sparato castronerie sui buchi neri a manetta. I buchi neri non vanno  e vengono, esercitano sempre la loro forza attrattiva.  Non gli si può sfuggirgli, e non fanno il putiferio che si vede nel cartone. Sono dei bastardi silenziosi: o li vedi o sei morto.
 
"Ti ho sconfitto, perciò ora devi lasciarci andare!" disse Yuma
"Mi hai presa per una spergiura? Portategli i loro vestiti"
Dovettero aspettare un po’ perché quelli i loro vestiti erano ancora alla fabbrica, ma alla fine il problema peggiore fu vestire Shark, che era diventato completamente matto, e fu un pò difficile rivestirlo senza farsi mordere.
Quando ci riuscirono si avviarono verso l'uscita, ma le guardie lasciarono passare tutti meno Yuma.
"Che storia è questa? Hai detto che potevamo andare!"
"I tuoi amici si, ma tu no. Per legge, tu resterai qui per il resto dei tuoi giorni"
"Che cosa? Non me l'avevi detto!"
"Ops me ne devo essere dimenticata di dirtelo! Ma ora ti renderò edotto..." con un sorrisetto gli spiegò la faccenda "Chi sconfigge l'imperatrice è certamente un individuo forte, come dovrà essere anche la successiva imperatrice. Pertanto egli è il consorte perfetto per assicurare che le discendenti siano adatte a governare. Dato che io ho già una figlia, tu sposerai lei per dare origine a una nuova generazione!"
"Aspetta! Io una vita in altro mondo, sono umano e sto pure mutando! Ne sei sicura?"
Ursula si fece avanti e disse "Non c'è problema: vedrai ce i nostri scenziati troveranno una soluzione. Corregerti colore di pelle e orecchi non sarà un problema. Per quella storia della mutazione, anche quello non sarà troppo problematico. Aspetta... ho capito! Sei innamorato di una delle due ragazze che sono con voi e la preferisci a me giusto? Guardie, prendete le due!"
Le guardie presero Rio e Tory e le misero di fronte Yuma. Ursula gli chiese "Allora, chi è la tua fidanzatina? Indicacela così la uccidiamo e non ci sarà più nessuno tra me e te"
Yuma non sapeva davvero cosa fare. Qualunque risposta avesse dato avrebbe portato alla morte di una sua amica. 
 
Vector si rialzava a fatica dal pavimento della sua cella. Gli faceva male dappertutto. LUI si avvicinò con aria beffarda.
"Sapevi di non avere speranze" gli disse "Tu sei invincibile finché puoi fare i tuoi Cha cha chan! Ma tu non sai niente su di me, perciò non potevi fare niente per sconvolgermi l'esistenza. Anzi la so io una cosetta su di te: so cosa avete fatto quella notte...."
Vector ebbe un tuffo al cuore. Qualcuno sapeva della sua più grande vergogna: ricordava bene quella notte, ma preferiva non farlo. La pioggia, la notte, il bar, Yuma, l'aggressione....
Fu una cosa terribile, e una delle più imbarazzanti nella vita di Vector. Se qualcuno sapeva... andava eliminato.
 
Yuma stava lì di frante alle sue amiche, senza sapere cosa dire. Dopo un pò Ursula disse "Mi pare evidene che tieni a tutte e due. Perfetto. Guardie, uccidetele entrambe!"
Quando le guardie puntarono le loro armi contro le ragazze accadde una cosa stramba: a Yuma scappò una puzzetta, ma invece che una puzzetta normale gli uscì da davanti ed era nuvola unticcia e fitta, che coprì le ragazze e e guardie. Queste ultime le si sentiva urlare cose come "Che succede?" "Non vedo più niente!"
Si gettò all'interno della nube (dove ci vedeva perfettamente)  e le tirò fuori. Poi urlò "Scappiamo!" E corse fuori dall'uscita, seguendo gli altri.
Grazie all'istinto che Shark aveva sviluppato riuscirono ad evitare le guardie (Se Shark puntava in una direzione, bastava andare in quella opposta) e a fuggire dal palazzo. Fuori fu più difficile, perchè Shark puntava OVUNQUE.
"Qualcuno mi dia il cambio! Cominciano a farmi male le braccia!" disse Rio, che lo teneva al "guinzaglio" ossia la giacca di shark.
"Resisti, siamo quasi arrivati!" le rispose Tory. O almeno, lo sarebbero se se un gruppo di guardie non si fosse messo in mezzo. Ma lo shock causò a Yuma un altra trombetta, che ammorbò l'area intorno a lui. Questa era verdognola e tutti quanti si misero a vomitare, compreso Astral che cominciò a vomitare una strana poltiglia azzurro-biancastra.
Li trascinò fuori in malo modo dato che lui sembrava non essere affetto dalle sue puzzette.
 
L'imperatrice vide dal suo palazzo che il futuro sposo di sua figlia e isoi amichetti stavano riuscendo a scappare. Urlò "Xereniani! Il promesso sposo dell'erede al trono sta scappando! Fermatelo prima che raggiunga la macchina infestata!" chiamavano così il mezzo su ui erano arrivati gli umani due settimane fa perché appena si erano avvicinati orribili creature erano uscite per allontanarli.
Una folla uscì da ogni parte e circondò lo strano veicolo, a distanza di sicurezza per non irritare le creature che la custodivano.
All'improvviso sua figlia urlò alle sue spalle. Si voltò e le chiese "Ursula, che succede?"
Lei non rispose, ma indicò la sua mano. Lei se la guardò e ammutolì per l'orrore.
La sua mano si stava ingrossando mentre la pelle si spaccava, rivelando la carne nera sottostante. Pochi secondi dopo il voltò cominciò a ruotare verso l'alto, mentre la testa rimaneva normale.... per il momento.
Lei non poteva fare altro che chiedersi che stava succedendo, e la risposta arrivò. "Non sapevi che stare troppo a contatto con il Caos provoca effetti collaterali? La carta ti proteggeva finché non hai perso. E ora la corruzione che hai accumulato si sta riversando tutta"
Si girò e alla finestra c'era LUI che la osservava severo. "Questo è ciò che meriti per aver trattato gli uomini come bestie senza cervello: diventerai tu stessa un essere senza cervello! Era da quando scoprì questo popolo che volevo fare una cosa simile, ma tu sei stata l'unica così stupida da accettare il mio aiuto" e poi svanì, lasciandola nello sgomento.
Mentre altre cento deformazioni la percorrevano, l'imperatrice fece l'unica cosa possibile. In qualche modo, ignorando gli sguardi di orrore di chi la vedeva e il dolore che la percorreva, raggiunse il santuario dedicato al loro dio. Si inginocchiò di fronte alla statua dorata ce lo riproduceva e urlò disperata "Xeranos, nostro progenitore, ti prego, salvami! guariscimi!"
Ma la statua rispose "Tu hai portato una corruzione indicibile nella mia casa. Chiedi agli dei oscuri che servi ora di salvarti!"
"Non so di quali dei oscuri parli, davvero!" le ripose lei in lacrime. Ma era oramai troppo tardi. Mentre le ultime parvenze di normalità svanivano, la sue mente svanì con esse.
 
Ursula guardò con orrore ciò che rimaneva di sua madre. Poi questo si voltò e la fissò con tre occhi.... e le saltò addosso. Lei si preparò alla morte, ma un raggio di luce scese dal cielo e distrusse l'abominio primo che potesse toccarla.
La statua si mosse e prese l'unica cosa che era rimasta integra: la corona. Poi protese la mano verso di lei. Pensò che la fine fosse vicina, ma non le successe nulla. Si ritrovò solo la corona in testa. La sua statua si alzò e disse guardando verso la folla che si era radunata di fronte al santuario "Inchinatevi di fronte alla nuova imperatrice"
 
"Coraggio, manca poco!" disse Astral.
In effetti potevano vedere da lontano il Dirigibile Dimensionale. Ma quando vi arrivarono trovarono la strada bloccata da centinaia di Xereniani, capeggiati da una Ursula in trono e con la corona imperiale in testa. Gli disse "Avanti Yuma, ti decidi ad arrenderti? i matrimoni non si organizzano certo da soli"
Cominciava a pensare che fosse una buona idea. Non c'era modo che loro da soli passassero attraverso quella folla.
Astral gli disse "Non disperare. Non siamo soli" e poi si portò le dita alla bocca e fischiò.
Dal Dirigibile vennero fuori i Numeri, che si avventarono contro la folla. Dopo pochi secondi, era stata dispersa. perfino Ursula era stata costretta alla ritirata.
"Forza, saliamo!" il raggio verde li trasportò dentro, e da lì riuscirono a farla ripartire. Chiunque l'avesse costruito, l'aveva fatto davvero robusto.
Riuscirono a farlo tornare in cielo e da lì si preparavono a proseguire, ma sembrava che qualcosa li trattenesse. Guardando negli schermi videro che uno stormo di arpie dorate li tratteneva.
"Che nuova diavoleria è mai questa?" chiese KIte.
"Io la definirei miracolo" disse una voce tuonante dall'alto. Le nuvole si squarciarono mostrando una colossale figura dorata che teneva in mano un bastone.
"Io sono il dio di questa terra. I poteri del Mondo Astrale qui non valgono niente, perciò vi consiglio di arrendervi e lasciar andare Yuma verso il suo destino"
Astral non rispose. Disse solo "A tutto gas!".
Il Dirigibile tirò come un matto, ma la controspinta degli esseri dorati era troppo forte.
Allora i Numeri uscirono di nuovo per tentare di staccarli. La battaglia finì con la rapidità con cui era iniziata: Sequenza Fortunata colpì un nemico scagliandolo verso il suolo, che chissà perché colpì un trampolino che due stavano portando lì per errore. L'essere dorato rimbalzò contro un suo simile, il che diede il via a una reazione a catena che mise fuori gioco tutti i nemici grazie a una serie di rimbalzi casuali, che terminò con il dio travolto da una palla di esseri dorati che lo abbatta.
Gli altri Numeri non poterono che guardare 7 con espressioni che potevano essere interpretate come "Fortunello" e rientrarono nelle loro colonne.
"Via prima che si riprenda!" il Dirigibile finalmente poté entrare nel portale e sparì.
 
Ursula guardò sconsolata la strana navicella degli umani che entrava nel portale, che poi si chiudeva.
"Peccato" pensò "In fondo quell'umano un po’ mi piaceva..."
Il dio si riazò e le disse "Non disperare, imperatrice. Io posso aiutarti a ritrovarlo"
Lo guardò speranzosa "Davvero?"
"Certo" le disse. Schioccò le dita  e un portale apparve di fronte a lei.
"Ti porterà da lui. Ma se dovessi avere ancora bisogno di me...." uno starno oggetto dorato con un pulsante in mezzo le apparve in mano "Questo ti consentirà di chiamarmi. Intercederò per te verso le divinità di altri mondi affinché ti aiutino"
Ursula si prostrò a terra e disse "Grazie, grande dio. Grazie dal profondo del cuore!"
Lui sorrise e si ritirò nei cieli. Ursula si rialzò e disse alle guardie intorno "Preparate tutto. Tra tre ore si parte, e non dite che è troppo pericoloso! Porterò Yuma all'altare con le mie braccia, e non accetterò che nessun altro lo tocchi tranne per catturarlo! Sono stata chiara?"
 
Il Dirigibile procedeva lungo il tunnel. Tutti erano silenti, tranne Shark che ringhiava e ruggiva, cercando di slegarsi.
Erano ancora scandalizzati dall'orrore che avevano visto. Uomini usati come oggetti. Ancora non riuscivano a crederci.
Tanto per alleggerire l'atmosfera  Tori si avvicinò a Yuma e gli chiese "Scusami Yuma, ma se non ci fosse stato il rischio che morissimo, tu chi avresti scelto?"
Quella era la giornata delle domande trabocchetto. Yuma vide Rio scoccargli uno sguardo cariche di promesse minacciose, così tento un "Non lo so, siete entrambe carine...."
Tori divenne paonazza "Siamo entrambe carine eh? Bene, allora vai da lei, se ti piace tanto!"
E si allontanò sdegnata. Rio gli rivolse un occhiata furiosa prima di voltarsi.
"Femmine!" pensò Yuma. Poi sentì un rumore come di qualcuno che bussava e sentì chiedere "Permesso?". Dopo un po' sentirono "Ci vuole ancora molto?" non avevano bisogno di guardare le telecamere: LUI era sul Dirigibile, e per prenderli in giro si comportava come davanti a un bagno pubblico.
Gli uscirono alle spalle (Meno Astral che si era rintanano per la paura) e provarono ad attaccarlo, ma lui si voltò e con il manico del suo godendang li respinse.
LUI disse "Cattivi! Non si attacca alle spalle la gente! A proposito, come è andata su xerenia?"
Mentre si rialzavano (E cercavano di evitare l'ennesima puzzetta venefica di Yuma) lo coprirono di ingiurie e insulti a proposito di ciò che era successo a causa sua.
"Qual è il problema? Vi ho fatto vedere qualcosa di nuovo, e voi fatte tutte ste storie!"
"Senti, facciamo una cosa: duelliamo qui e ora e chiudiamola subito, va bene?"
LUI ci pensò un po'su e poi disse "Va bene. Ma ti avviso che non sarà un duello come tutti gli altri...." e gli mise in mano una spada, che Yuma riusciva si e no a tenere su.
"Ma io pensavo che...."
"Ora è troppo tardi per pensare!" disse LUI. Lanciò un poderoso ruggito e roteò il martello con forza incredibile contro di lui.
Lo schivò a malapena, ma di fronte a quella raffica inarrestabile di colpi dovette arretrare. L'unica nota positiva era che aveva capito come funzionava il suo sistema intestinale ora: ogniqualvolta aveva paura gliene scappava una.
Lo respinse fino sulla punta, e poi usò una delle punte del godendang per farlo finire a terra.
Ora poteva vedere nei suoi occhi. Ed era più terrificante di LUI stesso: Erano la finestra verso una terra in fiamme, squassata da terremoti ed eruzioni.
Aveva sempre visto LUI come una specie di Vector, solo un pò più forte.
Un pò più forte? Era un macellaio inarrestabile!
Alzò il godendang sopra la sua testa e si preparò all'attacco finale, ma si bloccò lo tirò giu.
Attaccata all'arma c'era Tory, che tentava di strappargliela di mano. LUI non disse nulla e levò in aria il martello, sollevandola da terra.
Yuma non aveva salvato la sua amica per vederla morire poco dopo. Perciò si lanciò anche lui contro il colosso a sei braccia e gli afferrò il martello.
LUI ora era davvero furioso. Roteava il godendang con forza inarrestabile, tentando di staccarli, Alla fine la forza centrifuga si fece troppo forte e vennero tutti e due scagliati lungo il tunnel.
Ora non aveva più la faccia furiosa, ma di chi era appena stato colto di sorpresa.
Si girò verso gli altri e disse "Aspettate un momento" vomitò un telefono e chiamò qualcuno.. Dopo un pò disse "Sono io. Tutto secondo i piani? M'è volata anche la ragazzina fuori! Questo non l'avevi detto! Almeno con te pensavo di poter andare sul sicuro! Si posso continuare, va bene, però tu.... Non fare anche il contradditorio adesso! Uffa..."
cHiuse la chiamata e si rimangiò il telefono.
Li guardò e disse 2Scusate, doveva volare giù solo Yuma. Va beh, tanto sapete dove andare..." e svanì nel nulla. Quando se ne fu andato, il Dirigibile aumentò considerevolmente la sua velocità, mandando Kite e Rio a gambe all'aria.
"E adesso cosa c'è?" chiese Kite.
Scesero giù e trovarono la risposta. Astral aveva usato i suoi poteri per aumentare al massimo la velocità del Dirigibile. Non c'era bisogno di domande: voleva raggiungere Yuma, e niente l'avrebbe fermato.
 
Il mondo che raggiunsero era peggio del precedente. Era tutto di metallo, comprese le strade e le case. La terra era completamente ricoperta di metallo, e il cielo era oscurato da nubi di smog.
"Che luogo orribile" disse Rio.
"Probabilmente anche la terra diventerà così" le rispose Kite.
Astral sentiva la chiave di Yuma, e questo gli avrebbe permesso di trovarlo anche in capo al mondo.
Posteggiò vicino a un edificio che aveva tutta l'aria di una fabbrica.
Scesero assieme a Shark che Rio teneva sempre per la collottola. Ma lì sembrava che l'atmosfera inquinata e il metallo avessero confuso il suo olfatto, perchè nasava in giro senza puntare.
Astral si fermò di fronte a un muro. "Yuma è lì dentro, in questa direzione più o meno"
"Allora cerchiamo un entrata" disse Kite,e  si avviò assieme a Rio. Poi sentirono un rumore di Lamiere spaccate e ritorte dietro di loro, Videro che il muro era stato distrutto, e Astral stava entrando nek nuovo varco.
Si guardarono e poi lo seguirono. Quando lo raggiunsero, Astral stava procedendo inarrestabile lungo il corridoio. schiacciava gli abitanti e spaccava i muri
Rio gli si avvicinò. Gli chiese "Sei preoccupato per Yuma vero?"
Le rivolse uno sguardo stupito. "Mi chiedo cosa farei se Yuma non ci fosse più. Lui è la cosa più preziosa che ho al mondo"
Rio capì e rimase in silenzio mentre avanzavano attraverso la distruzione scatenata da Astral, che usava ogni cosa che ricordava per arrivare da Yuma.
 
Alla fine sfondarono una muro e dietro videro due tipi che armeggiavano con qualcosa. Quando li videro, scapparono via in preda al panico.
Quando si tolsero, rivelarono due barelle su cui c'erano Yuma e Tory. Astral si lanciò subito sulla barella di Yuma, ignorando l'altra. Così mentre Yuma fu subito libero grazie ai poteri di Astral, Rio e Kite dovettero fare a forza di braccia dopo aver dato a Shark qualcosa da rosicchiare.
Notarono subito che c'era qualcosa di strano: i due sembravano per buona parte robotici, e non si svegliavano. Anche per Yuma, che aveva il sonno pesante, era dura non svegliarsi se gli urlavano contro in tre.
"Qua c'è qualcosa di strano" disse Rio.
"Cosa c'è di starno?" chiese una voce dall'ombra.
E da dove era uscita la voce uscirono i due tipi di prima.
"E voi chi sareste?" chiee Kite
"Io sono l'ingegnere Cromvadion, e lui è il mio collega Acciatitanio. Stavamo perfezionando quei due soggetti che a quanto posso vedere sono di vostre conoscenza...."
"Certo"
"Bene, allora vi spieghiamo tutto.. la nostra specie è sempre stata tecnologicamente avanzata, e usammo questa nostra intelligenza  per assicurarci il benessere totale. Purtroppo nel farlo non considerammo una cosa: che il nostro pianeta aveva delle risorse limitate. Alla lunga tutte si esaurirono, e l'inquinamento trasformò queste terre. un tempo fertili, in una landa desolata ininterrotta. Per sopravvivere non ci rimase che una cosa da fare: trasformarci in macchine e sopprimere ogni bisogno biologico. Funzionò. Funzionò così tanto bene che arrivammo a odiare ciò che non era meccanico, e da allora meccanizziamo tutto ciò con cui veniamo in contatto, come i vostri due amici"
"Molto interessante, certo, ma adesso che ne dite di svegliarli così ce ne andiamo?"
I due si guardarono e poi coppiarono a ridere. "And... and... andarvene avete detto? Voi non lascereste questo luogo!"
Si precipitarono verso Yuma, fecero qualcosa che nessuno di loro capì molto, poi Yuma aprì gli occhi e si alzò.
Astarl corse subito verso di lui, ma Yuma gli passò attraverso dicendo "Prot-toc-ollo 17-96 at-ti-va-to! Dis-trug-ge-re for-me di vi-ta non mec-can-ic-e!" e si lanciò contro Rio e Kite!
  
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