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Autore: Perla Bane    01/03/2014    1 recensioni
Lentamente le cose sembrano sistemarsi in istituto accogliendo un nuovo Shadowhunter:
Jonathan Christopher Morgenstern.
Riabilitato dal conclave e incredibilmente innamorato segue le regole alla lettera.
Purtroppo un demone del passato verrà a reclamarlo.
Genere: Erotico, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La vita dei cacciatori angelici'
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Quattro giorni dopo: PERLA

 

Respiro.. ho ancora le mani.. riesco a muovere i piedi.. non sento un forte dolore solo un piccolo fastidio sul petto.. ho paura.. ho la mia magia, la sento scorrere nelle vene..

Inspiro profondamente con il naso ed espiro con la bocca..

Un rumore, sbarro gli occhi e creo uno scudo che mi circonda alla perfezione..

Mi metto seduta con il cuore che mi sfonda il torace. Vedo volare sedie e un comodino.. il rumore mi fa rabbrividire..

Mi guardo attorno confusa.. sono nell'infermeria dell'istituto.. ma come ho fatto ad arrivare qui.. delle figure.. tremo.. saranno dei demoni.. cerco di mettere a fuoco strizzando ripetutamente le palpebre senza abbassare lo scudo..

“Perla.. sei al sicuro..” sussulto nel sentire la voce di Izzy.. sta piangendo..

Mi volto ed ecco finalmente un viso amico, indossa una semplicissima tuta grigia scolorita.. la fisso incredula, ha le occhiaie e gli occhi lucidi, i suoi meravigliosi capelli sono uniti in una scompigliata coda, mi guarda alzando le mani.. salto giù dal letto e barcollo verso di lei.. mi corre incontro e mi perdo tra le sue braccia iniziando a singhiozzare..

Mi stringe le spalle e inspiro profondamente il suo profumo di caramella così familiare.

Piange, singhiozza e la voce le esce a fatica:”sei viva.. stai bene.. tutti stiamo bene... Lilith è svanita.. mi sei mancata..”

Mi avvicino al suo orecchio con un unica domanda nel cuore:”dimmi che è vivo.. ti prego..” la voce esce ferendomi la gola.

Mi stringe ancora più forte e annuisce.. Sospiro ricominciando a piangere.. è vivo.. non potevo perderlo così..

Mi accarezza i capelli, finalmente inizio a rilassarmi con il viso appoggiato sulla sua spalla e il delizioso profumo di casa che mi avvolge.

Sento una nuova mano sulla spalla e scatto, in un secondo spingo Izzy lontana da me, mi giro, afferro quella mano sconosciuta alzando il pugno per colpire immediatamente. Nessuno mi farà più del male!

Magnus alza la mano che gli ho lasciato libera e mi fissa con lucidi occhi da gatto:”Tesoro mio, sono tuo padre”

Anche lui ha le occhiaie ed è terribilmente pallido. Gli lascio la mano e subito incrocia le braccia sul petto portandosela alla bocca che stringe per trattenere la disperazione.. non penso d'essere messa così male..

Indossa una semplicissima dolcevita nera e dei jeans blu.

Inspiro guardandomi attorno e tremo.. ho paura di vederlo accanto a me.. ma non c'è..

Mi guardo attorno spaventata, ci sono così tanti letti in questa infermeria, una volta dovevano esserci innumerevoli cacciatori.. Dalle finestre entra una luce delicata, è freddo qui dentro..

Vedo Jace appoggiato alla porta dell'infermeria. E' teso come se stesse lì per evitare che qualcuno possa entrare a farmi del male.. Hanno i visi tutti tirati..

Mi volto verso Izzy:”sta bene?”

Si stringe le braccia alzando le dita, di morde un labbro e fissa Magnus, scuoto la testa guardando mio padre. I suoi occhi si sono fatti una fessura, addirittura scuriti.

Schiocca la lingua, mi fissa e inizia a gesticolare nervoso:”oh si, il tuo aguzzino sta bene, è stato interrogato ad Alicante e purificato dai Fratelli Silenti, non hanno intenzione di fargli nulla visto che ha agito sotto controllo di un demone, comunque non ha il permesso di vederti. É meglio che volgi avanti il tuo sguardo e inizi a pensare a te figlia mia, ho ricontattato il mio amico stregone in Francia, è entusiasta di accoglierti appena ti sarai rimessa”

Scuoto la testa e mi appoggio una mano alla fronte.. con l'altra afferro la sponda del freddo letto bianco in metallo dell'infermeria per evitare di cadere e lo guardo incredula. Che diavolo sta dicendo? Strizzo gli occhi per riuscire a comprendere il significato delle sue parole, mi sento confusa:”io non sono una nascosta Magnus, sono una cacciatrice, non intendo rifugiarmi in Francia per imparare meglio a mescolare pozioni.. il mio compito è uccidere i demoni..Non ho la minima intenzione di andarmene da qui.”

A quel punto sbotta aprendo entrambe le mani, le porta accanto al viso e inizia ad urlare:”sei ancora minorenne, io decido per te!” è arrabbiato e a dir poco spaventato... dev'essere stato orribile vedermi in quelle condizioni..

Chino la testa e mi giro verso Izzy ignorando quello che sta dicendo.. Sento dei passi avvicinarsi veloci, mi volto e vedo Jace accanto a mi padre. Gli posa una mano sulla spalla e gli afferra un braccio intenzionato a calmarlo:”Magnus, si è appena svegliata, non puoi comportarti così, andiamo a fare due passi e torna più tardi, così ti tranquillizzi.” ha usato un tono pacato ed educato, mi piace la sua voce... mi infonde sicurezza..

Mio padre alza la mano scaraventandolo sul pavimento. Si inchina leggermente puntandolo con il dito tremante:”non azzardarti mai a toccarmi stupido cacciatore!”

Jace con uno scatto si alza in piedi e stringe i pungi sui fianchi. Alza il mento fiero come al solito e lo fissa..

Sono basita.. ha usato i suoi poteri su di lui.

Un brivido mi attraversa il corpo sentendo i suoi occhi da gatto addosso, lo fisso inorridita dal suo comportamento:”puoi andartene Magnus, si vede che nella tua vita hai amato e perso troppe volte per capire realmente il senso del vero amore. Non abbiamo più nulla da dirci per il momento.”

Spalanca gli occhi scioccato dalle mie parole..

Mi giro senza concedergli la minima emozione accomodandomi sul mio nuovo letto, appoggio la schiena alla spalliera, tiro le ginocchia sul petto e le circondo con le braccia. Guardo fuori dalla finestra, una luce tenue entra illuminando i vetri incrinati, le sfaccettature colorate mi catturano i pensieri.. sorrido, resterei ad osservarli una vita intera.. sento parlare attorno a me ma non mi interessa.. Sento i passi di Magnus dirigersi fuori dall'infermeria e Izzy urlare con Jace per obbligarlo a lasciarmi in pace.

Poi una pressione sul letto, Izzy si appoggia al cuscino del mio letto e si addormenta in un minuto tenendomi stretta una caviglia, si vede che mi ha vegliata fino ad ora..

Un enorme peso nel petto si irradia dentro di me. Chiudo gli occhi e vedo quell'ombra che divora dall'interno il mio unico amore, quegli occhi neri così terrificanti.. le sue mani che mi picchiano.. Le braccia mi si ricoprono di brividi.. inizio a piangere senza emettere il minimo rumore.. mi guardo attorno spaesata... giro gli occhi e torno sui riflessi della finestra e ricomincio a respirare regolarmente..

Per l'Angelo.. mi mancano terribilmente i suoi occhi...

 

 

Cinque giorni dopo: Jace

 

Entro lentamente in infermeria, non c'è nessuno tranne lei.

Eccola in quel piccolo e freddo letto stesa di spalle, è dimagrita terribilmente.. vedo le spigolose ossa della schiena affiorare sulla pelle.. Per l'Angelo.. mi avvicino lentamente, si è accorta di me, ma non dice nulla, ha in mano un ciuffo di capelli scuri e si studia le punte. La guardo e lentamente si spinge sul bordo del letto creando uno spazio.. mi vuole accanto a lei..

Trattengo il respiro e mi infilo le mani nelle tasche dei jeans..Per l'Angelo.. non c'è niente di male ad accoccolarsi con una persona a cui voglio bene.. mi avvicino e mi stendo accanto a lei, inspiro il suo profumo di mandorla e le accarezzo una spalla.. è fredda.. indietreggia leggermente aderendo completamente il suo corpo al mio..allunga una mano e intreccia le sue dita con le mie.. si sta nutrendo della mia luce angelica.. è così delicata, una sensazione di piacere mi invade...

”Grazie per avermi salvata Jace” la voce è strozzata e non mi guarda.. dopo quello che ha passato il nel suo cuore c'è solo dolore..

Le stringo la mano e le accarezzo i capelli:”sei importante per me, non posso perderti.”

Volta lentamente il viso verso di me, il suo nasetto arriva a pochi centimetri dal mio, sorride leggermente, sospiro nel vederle gli occhi cerchiati di rosso e l'arancione dell'iride mostruosamente chiaro.. Ah.. l'amore.. gioie e dolori..

“ti voglio bene Jace” mi fissa e vedo finalmente un bagliore di felicità sfiorarle lo sguardo, le guance si colorano dolcemente di rosso. Le sposto delicatamente i capelli dal viso, è bello averla vicina. Mi avvicino e le bacio la fronte:”pensavo fossi morta”

Stringe forte la mano allacciata alla mia e inspira il mio profumo, siamo abbracciati nella fredda infermeria di questo istituto, la prima volta che la vidi ero io il paziente.. e ora mi sto deliziando i sensi con il suo contatto..sono felice di provare per lei un sentimento così pulito, un affetto sano e tenero verso una persona amica, è parte di me e lo sarà per sempre.

Sorride rallegrata dalla vicinanza che abbiamo in questo momento, non è assolutamente infastidita, anzi, la vedo stare meglio, le gote si sono colorate di rosa, le labbra sono tornate ad essere rosse e il pallore sta svanendo.. la luce angelica le fa bene.

La stringo a me mettendole un braccio attorno al collo e accarezzandole i capelli, l'altra mano è intrecciata alla sua appoggiata alla sua pancia.

Restiamo così per un tempo indeterminabile.. Ci sentiamo completi quando stiamo assieme..

E' rilassata, il torace si muove regolarmente:”come sta Clary?”

Sorrido guardando in alto:”sta meglio, è ancora un po' scossa per quello che è successo, le ho chiesto di sposarmi..” La mia splendida ragazza dai capelli rossi ha promesso di passare il resto della vita con me, il cuore mi batte forte dall'emozione.

Perla mi stringe la mano e ride:”ti ha dato un pugno?!”

Mi piace la sua risata..

Rido anch'io:”no, effettivamente me lo sarei aspettato.. l'ho spiazzata, ci ha messo un attimo a recuperare le idee, ma ha detto di si” la voce mi è uscita gioiosa.

La sento sorridere contenta:”è una ragazza splendida” è sincera..

Respira profondamente sorridendo.. è così dolce.. è felice per noi..

 

All'improvviso si irrigidisce, il respiro si accelera e stringe con forza la mia mano:”Jace.. hai parlato con Jonathan?”

Sbuffo.. ecco cosa la logora.. Per l'Angelo.. si, ci ho parlato, gira per l'istituto con le mani in tasca e lo sguardo basso, nessuno gli parla molto, si sente solo, incredibilmente in colpa per quello che è successo e sporco a causa del sangue di demone che ancora gli scorre nelle vene.. cosa posso dirle.. sospiro:”sta bene, i Fratelli Silenti l'hanno interrogato con la Spada Angelica, hanno capito che ha agito senza volerlo, sarebbe potuto succedere a chiunque altro.. ogni volta che ci incrociamo mi chiede di te.. non vorresti vederlo?” la stringo forte, ha bisogno di sentirsi al sicuro..

Il cuore le batte forte e tira su con il naso.. sta piangendo..:”ho paura di vedere ancora l'uomo che mi ha torturata..” singhiozza tra le mie braccia “e di non riuscire più ad avvicinarmi a lui”

Le passo una mano nei capelli, ricordo il viso di Clary scioccato mentre vedeva con gli occhi del fratello.. Per l'Angelo.. dev'essere stato atroce vedere la persona che ami infliggerti tante pene..

Afferra un fazzoletto dal comodino e si mette seduta con le gambe a penzoloni. Osserva la punta dei suoi piedini nudi e resta lì senza parlarmi, inspira ed espira profondamente cercando un modo per calmarsi:”ho parlato con Fratello Zaccaria.. gli ho chiesto in che modo io possa avvantaggiarti in battaglia visto che, fino a questo momento, sono stata io a trarne beneficio usando la tua luce angelica per ricaricarmi di magia come se fossi una batteria a luce solare..”

Sorrido e le accarezzo la schiena:”e non basta questo? I tuoi poteri incredibilmente forti, quando sarai maggiorenne potrai evocare i demoni superiori ed ucciderli muovendo semplicemente la mano, insomma, penso che basti.”

Si volta verso di me e punta i suoi occhioni arancioni nei miei, le si sono addirittura illuminati.. che cavolo sta pensando?

Sorride:”la mia magia è come la tua luce, la sento scorrere dentro di me, con il giusto esercizio potrai averne accesso e dominarla come faccio io finché stiamo assieme”

Sono basito, gli occhi mi si spalancano e la bocca mi si apre senza volerlo. Mah.. cosa sta dicendo.. è seria? Non riesco a capire o forse ho capito e non voglio crederci. Mi porto una mano sulla fronte e mi massaggio le tempie.

Mi afferra il braccio spostandomi la mano dal viso, sorride alzando solo un lato della bocca:”Jace, saremo davvero invincibili, mai nessun demone potrà ancora fare del male alla nostra famiglia, libereremo il mondo dal male. Con te accanto la mia magia è illimitata, ci alimenteremo a vicenda!” E' entusiasta e io mi sento confuso..

Mi alzo di scatto dal letto e scuoto la testa, ho in mente una sola parola.. magia.. non mi piace la magia.. è pericolosa:”io non voglio usare la magia, a me piace usare la spada.”

Si siede sulle ginocchia sul letto e punta le mani davanti a lei, mi sorride:”sarà una figata Jace! Swip e tutti morti!” Gli occhi le luccicano con più intensità..

Rido scioccato e mi tiro indietro i capelli, guardo il soffitto con le crepe. Sono un cacciatore.. non un mago. La guardo, è ancora lì che mi fissa. Scuoto la mano con nonchalance:”non ti prometto nulla, ma ci penserò.. vado a parlarne con Clary” mi avvicino e la bacio sulla guancia “rimettiti in fretta, ti voglio bene, a dopo”

Mi volto respirando velocemente, magia..

Chiudo la porta ancora scioccato e mi avvio verso il mio amore...

 

Sei giorni dopo: CLARY

 

Nè tra la carta o fra le lenzuola v'echeggerà miglior lingua o parola...

Strabuzzo gli occhi e giro il libro che mi ha prestato Jace rileggendo il titolo sulla copertina.. -Contrattare con i demoni-.

Sorrido scuotendo la testa, secondo me ha cambiato la copertina.. furbetto..

Stiracchio le gambe sul divano in casa di mia madre, manca poco alla data presunta del parto, ha delle leggere contrazioni..

Ci sono vestitini ovunque, pannolini, lenzuola, ciucci, spazzoline, body... di quante cose hanno bisogno i bebè? Incredibile! Fortuna che Perla ha fatto apparire tantissime cose.. lettino, fasciatoio, una montagna di pannolini...

Guardo in alto, mi ci vuole un caffè, mi alzo dal divano a fiori e mi dirigo in cucina.. sussulto nel sentire il campanello, sorrido, non vedo l'ora di vedere la foto dell'ecografia, devono essere mia madre e Luke...

Apro la porta con un sorriso e mi blocco, il cuore mi batte fortissimo:”Ciao Jonathan”.

Per l'Angelo.. è stanco, indossa una giacca in pelle nera aperta e una camicia blu. I jeans gli stanno bene, ci ha infilato le mani, è nervoso..

Abbassa lo sguardo e agita i piedi.. sorrido..

“Sono venuto a vedere come sta la mamma, non volevo disturbarti...” alza gli occhi su di me.. sono di un verde chiaro.. nulla a che vedere con il buio che lo possedeva.. mi fa tenerezza.

Gli sorrido e lo vedo rilassarsi:”E' andata con Luke a fare una ecografia, ma entra, sto per fare il caffè, lo beviamo assieme?”

Un sorriso gli compare sulla bocca mostrando i denti bianchi.

Ricomincia a respirare regolarmente ed entra i casa. Ci dirigiamo in cucina e si accomoda al tavolino rotondo accanto alla finestra, sfiora le tutine del piccolo appoggiate sul termosifone con infinita dolcezza..

Accendo la macchina del caffè e ci metto sotto due tazzine..

Respira rumorosamente, batte le dita sul tavolo come se stesse suonando il pianoforte:”hai visto Perla?”

Mi vengono le palpitazioni.. l'ho vista due volte, la prima quando era priva di sensi, la seconda volta stavo entrando in infermeria e appena mi ha vista ha iniziato a piangere perchè i miei occhi gli ricordavano i suoi.. prendo le tazzine con le mani che tremano, mi volto e si accorge della mia reazione.

Mi fissa stringendo la mascella:”puoi parlarmi almeno tu? sei mia sorella, dimmi tutto Clary..” Stringe il pugno, è seccato.. non se la passa bene in istituto..

Appoggio le tazzine e mi copro il viso con le mani, mi strofino gli occhi e guardo in altro, non voglio vedere la sua reazione alle mie parole:”Magnus mi ha fatto bene una pozione, ho potuto vedere con i tuoi occhi per una decina di minuti..” respiro profondamente cercando di tralasciare le emozioni “avevo paura di beccarvi mentre facevate sesso” mi esce una risata nervosa “invece la stavi picchiando..” sento la voce strozzarsi, non riesco a tenere a bada le mie emozioni.. gli occhi mi si riempono di lacrime, vedo ancora nella mente il suo viso.

Restiamo in silenzio, incrocio le braccia e lo guardo mortificata. Ha lo sguardo fisso sulla tovaglia a fiorellini con i pugni appoggiati sopra, sono talmente stretti da avere le nocche bianche.. non so cosa dirgli..

Inghiottisco il nodo che mi si è appena creato in gola, mi schiarisco la voce e respiro:”ti ama Jonathan.. era disperata quando ti hanno rapito, stava impazzendo, ha evocato dei demoni nella palestra dell'istituto e li ha interrogati per trovarti, non si è fermata un attimo. Sei la sua anima gemella Jonathan, dubito che quello che è successo la fermerà. Lasciale un po' di tempo per riprendersi.. ha sofferto tanto..”

Mi avvicino e lo abbraccio, trema, ha un buon profumo, sono felice che sia tornato, non potevo perderlo:”ti voglio bene Jonathan.”

Inizia a piangere... non pensavo ne fosse capace.. mi stringe forte e inizia a singhiozzare:”Grazie”

Si aggrappa alle mie braccia in cerca di un po' di affetto..

Per l'Angelo.. quella ragazza gli ha proprio cambiato la vita...

 

,.,.,.,

Allora? Manca pochissimo alla fine <3 come al solito siete tirchissime con i commenti ma generosissime con le letture, FURBETTE!!!

Grazie, a prestissimo con il prossimo E ULTIMO capitolo, kisssss

P.

   
 
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