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Autore: FleurDa    01/03/2014    4 recensioni
Dal capitolo 20:
Correvano come dei pazzi, mentre il Lupo, più indiavolato che mai, li inseguiva ruggendo. Vic non aveva mai visto in vita sua uno spettacolo così spaventoso. L'adrenalina e la paura le scorrevano nelle vene, il cervello era attento ma su di giri per il terrore. Ogni sforzo del suo corpo era concentrato nel correre più veloce.
Arrivarono nella stanza con l'accesso al tunnel, Sam chiuse con forza la porta della stanza in faccia al Lupo mannaro mentre Fred spingeva di forza Vic e poi Molly nel passaggio. Vic poteva sentire gli incantesimi urlati da Sam e Ted per impedire al Lupo di buttare giù la porta, mentre cercava di riscendere nel tunnel il più velocemente possibile. Si cappottò verso il basso e avvertì Fred urlare sopra di lei:
-Io sono dentro!!!-
Ci fu un boato mentre Vic scivolava verso il basso, Molly sbatteva il suo corpo sulle gambe di Vic a intervalli.
-Fred!!!- urlò Vic -..sono entrati?!-
Nessuna risposta.
-TED!!!- urlò disperata, rallentando la discesa.
Pietre e terra scivolavano verso il basso con lei. Si fermò, Molly le andò addosso, ma Vic cercò comunque di restare ferma e voltarsi indietro.
-Lumos!-
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley Jr, Molly Weasley Jr, Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il giorno dopo fu il primo giorno di lezione. Il programma del sesto anno era molto pesante, pensò Vic, ma dopo il terribile quinto anno, con tanto di G.U.F.O. superato eccellentemente, niente la spaventava più. I M.A.G.O. erano al settimo quindi quest'anno voleva prenderlo con calma. Comunque due ore di Cura delle Creature Magiche con la professoressa MacHein e due ore di Aritmanzia già la mattina del lunedì si rivelarono più pesanti del previsto. Fred non si fece vedere a lezione dandosi per raffreddato (cavolate, sussurrò Vic a Molly nella prima ora), ma a pranzo le raggiunse ansimando ed euforico al tavolo di Corvonero.

-Vic, Molly, mi serve il vostro aiuto! Stasera! Alla fine delle lezioni alle cinque davanti al ritratto della Signora Grassa.. Torre di Grifondoro, sapete...-

-Certo che sappiamo, Fred, che storia è questa? Dov'eri stamattina? Che combini?- disse Vic.

-Stasera lo saprete!- Fece loro un sorriso con tanto di occhiolino e fuggì con in bocca una pagnotta e in mano una coscia di pollo e un bicchiere di succo di zucca.

-Ma che gli prende già il primo giorno? Le lezioni sono una palla senza di lui..- commentò Vic, ma Molly non rispose.

Il pomeriggio fu lentissimo, quando finirono Pozioni all'ultima ora, Victoire infilò alcuni dei libri nella borsa a tracolla, prese in braccio i restanti libri e fogli di pergamena con gli appunti e si avviò verso la torre di Grifondoro insieme a Molly.

-Sai chi ci sarà vero?- chiese lei.

-Sì, Ted...- Vic si era confidata solo con Molly riguardo a lui, Fred era troppo suo amico per esserne messo al corrente.

Arrivarono davanti alla Signora Grassa ma vi trovarono solo Fred.

-Bene ragazze allora, adesso vi spiego il motivo....-

-Perchè oggi non sei venuto? E' stata noiosissima questa giornata, cosa diavolo....-

-Hey, Weasley, lascialo parlare, ti stava spiegando..-

Vic si voltò e vide Ted, con un Sam sorridente affianco, avanzare verso di lei. Li squadrò beffarda e sicura di sé. -Bene, ora che ci siamo tutti....-

- Vi spiegherò il fatto, ma dobbiamo andare su in camera di Ted e Sam, per essere sicuri di non essere sentiti..- esclamò sempre raggiante Fred.

-Sì, certo..- dicendo questo, Vic entrò nel buco del ritratto seguendo degli studenti del terzo anno di Grifondoro che avevano anche loro appena finito le lezioni della giornata.

 

Si ritrovarono tutti nella camera dei due ragazzi. Vic si guardò in giro. I letti erano sei, tre a castello con baldacchino. Ted e Sam dormivano nello stesso, Ted nel letto di sotto. Aveva alcuni poster del Quidditch affissi sulla parete, il baule vicino al letto, la gabbia vuota del gufo Black, che al momento si trovava nella Guferia. I suoi vestiti erano sparsi e disordinati. Vic si voltò verso di lui a guardarlo. Anche i suoi capelli neri erano disordinati. Era abbastanza alto, bel fisico, sguardo assente e uno splendido sorriso che sfoggiava raramente. Occhi neri profondissimi, assorti. Per un attimo lui si voltò a guardarla e i loro sguardi si incrociarono ma lei li distolse subito, sperando che lui non se ne fosse accorto.

-Ecco quello che abbiamo fatto oggi, abbiamo sottratto questa al vecchio Gazza! Me ne ha parlato mio padre!- disse Fred mostrando una particolare pergamena.

-Era in un cassetto nel suo ufficio, ma è così vecchio e rintronato che gliel'abbiamo soffiata da sotto il naso! E' la Mappa del Malandrino, ma mio padre non mi ha rivelato l'incantesimo che la apre, perciò ci servite voi geniacci, le vostre menti sono più acute!- Fred era euforico.

Le ragazze si fecero spiegare cos'era la mappa, e conoscendo George Weasley il padre di Fred, iniziarono pensare a cosa potesse servirgli quando era a scuola. Così iniziarono a provarne un po' (“Apriti di scatto, io farò il matto”, “Rivelati come un razzo, girerò come un pazzo” “Prometto di creare tanti guai” ecc ecc).

Le idee erano molte ma la mappa non si rivelava. Mentre lavoravano Vic notò che Sam le dava molto spesso ragione sulle idee che proponeva e molte volte la guardava sorridendo. Era carino, certo non come Ted, ma notevole. Avevano gli allenamenti di Quidditch il giorno seguente, avrebbe potuto andarli a vedere allenarsi con Molly. In fondo c'era sempre qualcuno, non avrebbero dato nell'occhio, e voleva capire se quel Sam era interessato a lei. Molly e Fred scesero a cena a fare scorte di cibo per tutti, e mentre erano soli gli altri tre a scarabocchiare idee su pergamene, Ted disse, apparentemente a nessuno in particolare ma guardando distratto Vic: -Immagini se questa mappa finisse nelle mani sbagliate?- il suo sguardo era beffardo.

-Tipo le tue, seguiresti le ragazze nei bagni probabilmente...-

-Che idea ti sei fatta di me Victoire?-

-Direi che sono un po' di anni che ti conosco..-

-Io direi di no.-

-No??-

-Conoscere è un'altra cosa.- La guardò col suo sguardo.

-Che scemo...-

-No, Weasley, è la verità, non mi conosci.- Stavolta le sorrise più gentilmente. Lei non rispose e lui le fece l'occhiolino, giusto un secondo prima che entrassero Fred e Molly con le provviste.

Che diavolo intendeva Ted?? Era l'unico che la imbarazzava così, con quattro parole in croce. Andarono avanti ancora per qualche ora finchè, quasi alle dieci, trovarono la frase! “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” e la mappa rivelava il suo straordinario potere.

Fecero alcuni giri per la scuola per studiare bene il funzionamento della mappa e tornarono nella Sala Comune di Grifondoro decisamente fuori orario stabilito. Non c'era già più nessuno. Ted salì in camera sua un attimo con Sam e tornarono giù muniti di Burrobirre a volontà e una bottigliona di Whisky Incendiario. Iniziarono a bere passandosela a vicenda. Era da un po' che a Vic non capitava di passare serate così con Ted, e pensò che probabilmente quest'anno avrebbero passato più tempo assieme anche perchè quel Sam sembrava così rapito da lei. Vic di tanto in tanto gli faceva qualche sorrisino per infastidire Ted, che però non la considerava minimamente e beveva come un lavandino senza dare segni di cedimento.

-Come sta andando il mio fratellino?- gli chiese Vic con le guance arrossate dall'alcool e la testa leggera.

-Benone. Troppo fico Louis. Tutte quelle del primo anno gli muoiono già dietro. Un po' come a te quando sei arrivata al primo anno. Peccato che non sei finita in Grifondoro.-

-Perchè?-

-Avremmo trascorso più tempo insieme in questi sei anni.-

-Ma piantala, non credo che una Casa diversa abbia mai fermato il tuo desiderio per una ragazza.-

-Credi che sia interessato a te, Weasley?- sorrise beffardo e lei avvampò.

-Come tutti al primo anno, Lupin!- lo prese in giro con le sue stesse parole.

Ted si alzò dalla sedia dove era seduto e si avvicinò a lei che era accasciata in modo scomposto su una poltrona. Lui appoggiò le mani sui braccioli avvicinando il suo viso a quello di Vic.

-Cara Vic, le tue arti da Veela non funzionano su di me.-

-Sicuro?- disse lei convinta. Gli altri li stavano osservando.

-Che c'è, vuoi sfidarmi a chi resiste di più?-

-Ma di che diavolo parli!- lei lo spinse indietro. Lui si passò una mano fra i capelli fissandola e risedendosi al suo posto. Si accese una sigaretta magica con la bacchetta.

-Me ne passi una?- gli chiese Sam. I due si misero a fumare a chiacchierare di Quidditch e della mappa. Fred, Molly e Vic se ne andarono verso l'una e mezza. Dovevano tornare alla loro torre senza essere visti e andare a dormire non troppo tardi per non arrivare in ritardo alle lezioni il giorno seguente. Fred non poteva saltare di nuovo.

 

 

 

 

L'allenamento di Quidditch fu una noia mortale, Victoire pensò tutto il tempo agli affari suoi e poi si mise addirittura a fare i pochi compiti che avevano. Molly non aveva avuto voglia di accompagnarla e così ci era andata da sola, visto che era una giornata molto soleggiata ed era un peccato restare nel castello dopo le lezioni. Ted era il Capitano della squadra e al primo allenamento li fece solo praticamente volare, con ogni tipo di difficoltà, e tirò fuori una pluffa solo gli ultimi venti minuti delle due ore di allenamento. Vic era convinta che fosse così preso da non averla neanche notata. A fine allenamento Sam volò verso di lei.

-Ciao Vic!- Le disse in sella alla scopa.

-Ciao tesoro- gli sorrise lei. Lui parve soddisfatto.

-Ti va un'altra Burrobirra in camera mia stasera?-

-Certo-

-Ma non ti portare anche Molly e Fred stavolta..- le sorrise malizioso e volò via.

Era anche la camera di Ted. Ci sarebbe stato anche lui? Oh, chissene frega, si disse Vic. Al diavolo Ted.

 

A cena la raggiunse Louis. -Ehi, sorellina!- le sorrise. Gli occhi di tutte le ragazze del primo anno di Grifondoro e anche qualcuna delle altre case erano puntati su di loro. Vic era troppo orgogliosa di suo fratello. -Tesoro!-

-Come stai? Hai visto sono in Grifondoro, papà mi ha già mandato un gufo, tutto gasato!- il ragazzino scoppiò a ridere felice.

-Grande Lo, finalmente qualcuno che lo soddisfa!- rise lei e gli fece l'occhiolino.

-Le prime lezioni sono andate bene! Stanno organizzando una festa in Sala Comune di Grifondoro venerdì sera, venite anche voi?- disse rivolto anche a Molly e Fred.

-Certo grazie fratellino- -Sì, volentieri!- -Ma certo, grande!-

-Allora se non ci becchiamo prima ci vediamo venerdì, vado a fare due chiacchiere anche con Dom. Ciao!-

Guardando Louis andar via, pensò a come era diverso dalla sorella di mezzo. Lei non aveva mai fatto così, si faceva sempre gli affari suoi a meno che non dovesse frequentare Vic nel castello per altre cause e non per sua decisione. Vic non era intimorita da Dom, ma chiunque altro lo sarebbe stato al suo posto. Era certa che Louis avrebbe invitato anche lei e Lucy alla festa di venerdì anche se erano Serpeverde, da sempre nemici dei Grifondoro. Ma nessuno si sarebbe permesso di fare infelice il bellissimo Louis, né di infastidire Dom impedendole di venire.

 

Vic salì alla torre di Grifondoro anche quella sera e davanti al ritratto trovò Sam che l'aspettava. Era ancora più carino di come se lo ricordava, eppure l'aveva visto quel pomeriggio.

-Ehi Vic, vieni..- Salirono nel dormitorio ma nella stanza non c'era nessuno. Sam la chiuse a chiave con un incantesimo e la cosa non le piacque.

-Bene, Burrobirra?- e tirò fuori due bottigliette. Chiacchierarono e sorseggiarono. Risero anche insieme. Sam non ci provò. Vic si trovò molto bene. Ad un certo punto la conversazione finì su Ted.

-Sì, è molto esigente negli allenamenti, ma nelle partite poi ci fa forza e non pretende mai più di quello che possiamo realmente fare. E' capace, quel bastardo..- rise e bevve un sorso.

-Forse ha ragione, non lo conosco bene come credevo..-

-Cosa sai di lui?-

-Bhe... So che è orfano dalla nascita. I suoi genitori sono morti combattendo Tu-Sai-Chi nel giorno della sua caduta. Lui è vissuto con la nonna Andromeda e dai Potter.. Sicuramente ha sofferto e per combattere la sofferenza si è chiuso in sé stesso..-

-Sì, però da quest'anno si sta un po' aprendo sai... Forse perchè sta vedendo la fine del suo percorso scolastico e non vuole uscire di qui completamente solo..-

-Credo anche io..-

-Però non lo giudico sai? In fondo non so cosa vuol dire crescere così, io sono Purosangue, i miei hanno sempre lavorato al Ministero, non so cosa vuol dire..-

-Già forse hai ragione.. Anche se questo non lo autorizzava a far soffrire d'amore tutte le ragazze di Hogwarts e a scagliare incantesimi sui ragazzi più sfigati o quelli che gli stavano antipatici, ridicolizzandoli davanti a tutti.. E' vero che dall'anno scorso si è un po' calmato..-

-Sì, mi ha detto che è perchè gli piace una un po' più sul serio, ma non mi ha detto chi sia..- Il cuore di Vic prese a tamburellare -Ah no?-

-No.. Si apre di più ma non arriva a questi punti.. e forse non avrei dovuto dirtelo- aggiunse con un occhiolino. Le Burrobirre erano finite ma Vic voleva ancora parlare.

-Comunque non hai neanche un'idea?-

-No, perchè, ti interessa?- lui la squadrò.

-Uff, no.. ci mancherebbe!- Vic cercò di apparire disinteressata al massimo. Certo che dai primi anni la cotta le era scesa, ma in questi ultimi tempi era troppo spesso con lui per non pensarci, se in più le faceva anche le battutine poi..

-Bhe ormai i miei compagni di stanza vorranno entrare..-

Vic guardò l'ora. Undici e mezza. Cazzo.

-Hai ragione vado, comunque mi sono divertita..-

Lui le si avvicinò, le prese la mano e le sussurrò all'orecchio raggelandola: -Anche io..-. Lei spostò indietro la testa e lo fissò qualche secondo negli occhi. -Ciao Sam..- e uscì.

 

Scendendo la prima persona che trovò fu proprio Ted che saliva.

-Uh-uuh- le sussurrò scostandosi per farla passare. Lei passò spingendogli via il petto con una mano, senza guardarlo.

-Buona la Burrobirra?- le ghignò dietro mentre lei si allontanava del tutto. Allora Ted sapeva che Sam l'aveva invitata, e comunque aveva assecondato la cosa! Le apparve un'unica idea chiara nella mente “la ragazza che gli piace non sono io..”. Se lo fosse stata lo avrebbe detto a Sam, chiedendogli di non invitarla.

“Al diavolo! Pensa a Sam, è adorabile!” ma l'immagine di Ted che si passava la mano fra i capelli per farsi notare, fumando la sigaretta apparve più nitida di quella di Sam con cui aveva chiacchierato tutta la sera. “E' solo perchè la cotta per Ted è del primo anno, mentre Sam l'ho notato solo da due giorni” si tentò di convincere. Ma poi perchè Sam non ci aveva provato? Forse lei lo intimoriva. Molti ragazzi glielo avevano detto prima di allora. In camera sua si guardò allo specchio, struccandosi con una semplice magia. Perchè intimoriva Sam? Gli aveva sorriso tante volte. E perchè non era abbastanza carina da piacere a Ted? Ormai lui era al settimo anno, l'anno prossimo sarebbe sparito! Non era impossibile che intimorisse anche lui. No, non era possibile. Non Lupin.

  
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