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Autore: littlevampire    24/06/2008    3 recensioni
Questa è la storia di alcuni ragazzi che durante la loro adolescenza scoprono cosa vuol dire amare, soffrire, odiare, morire.È la storia di una profezia che cambierà la vita a due persone e solo una di queste determinerà da che parte la bilancia penderà. Di nuovo il male contro il bene. L´ombra contro la luce. Ma il finale è la scelta fra la vita e la morte. LEGGETE E RECENSITE GRAZIE!
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La settimana era trascorsa abbastanza velocemente tra le lezioni , i primi compiti in classe, gli allenamenti di Quidditch, i vari litigi e la preparazione per il ballo di inizio anno. Come accennato da Lavanda i Caposcuola erano stati tutti coinvolti nell´organizzazione della festa e le minacce di Dalton e Malfoy non servirono a far desistere quelli del Comitato studentesco. Era venerdì mattina ed erano nell´aula dove i responsabili delle Case si riunivano per stabilire i turni serali delle ronde. Hermione Granger era seduta compostamente su una poltrona a stava riflettendo seriamente sulla decisione di togliersi o meno la vita. Accanto a lei c´era Edward stravaccato e per niente interessato a ciò che stava dicendo la presidentessa sulle ultime disposizioni prima di quella sera. Dall´altra parte della stanza Draco Malfoy fumava svogliatamente una delle sue sigarette per evitare di saltare addosso a quelle oche. Sulla poltrona accanto Pansy Parkinson guardava annoiata in giro. Ron Weasley, in piedi davanti alla finestra aperta, fissava con uno sguardo corrucciato il paesaggio fuori. Dal giorno della loro ultima litigata lui e la grifona non si erano rivolti la parola. Le uniche interessate sembravano Susan Bones, caposcuola di Tassorosso, e Liliam Coole di Corvonero. Erano passate quasi due ore e non ne potevano più.
-    Allora è tutto chiaro?- Alicia Whoole era considerato l´essere femminile più odioso in tutta la scuola. Con quella vocetta stridula e le sue idee assurde avrebbe fatto scappare persino Voldemort in persona. In risposta ricevette due sguardi accesi per l´eccitazione e sei sguardi che ritornarono in quel momento alla realtà.
-    Ragazzi non ditemi che non avete sentito niente!-
-    Whoole sono talmente elettrizzato da questa festa che dopo la prima parola che hai detto ho deciso di non ascoltarti più-
-    Dalton sei il solito presuntuoso! Dovresti collaborare e anche voi altri! Insomma siete i Caposcuola e avete il dovere di sostenere le iniziative proposte- Malfoy alzò lo sguardo e la inchiodò facendola tremare.
-    Mettiamo in chiaro una cosa. Non sono mai stato d´accordo con tutte le cazzate che ti passano per l´anticamera del cervello. L´idea di questa festa mi rende tutt´altro che felice perché sprecherò il mio tempo a tener d´occhio dei marmocchi che riescono a ubriacarsi anche con una burrobirra-
-    Avanti Malfoy, secondo te ci beviamo la storia che tu ti metti a controllare i ragazzini più piccoli? Non ti è mai fregato niente di loro e ti sei sempre fatto i tuoi comodi-
-    Dalton bisogna far valere l´apparenza…- - Beh allora la fai valere veramente da schifo. Ti manca la classe amico…- il serpeverde lo guardò scettico - E vorresti insegnarmela tu che frequenti mezzosangue e rinneghi la posizione della tua famiglia in società?-
-    Chissà perché devono saltare sempre fuori i mezzosangue. Sai stai diventando ripetitivo proprio come quell´idiota di Armell. È una malattia contagiosa o è proprio il cervello di voi serpi ad essere tarato in questo modo?- l´aria si stava facendo abbastanza tesa – Granger nessuno ha chiesto il tuo parere e…- non finì la frase perché venne interrotto - Oh perdonami Principe degli Slytherin ma nel momento in cui parli di mezzosangue la maggior parte delle volte ti riferisci a me! Se credi che me ne stia zitta te lo puoi anche scordare bello!- lo sguardo del ragazzo divenne minaccioso e le iridi assunsero il colore del piombo.
-    Tu… come ti permetti? Vuoi per caso che ti tagli la lingua mezzosangue?-
-    Credi di riuscirci stupido furetto?- una risata catturò l´attenzione dei due impedendo al ragazzo di ribattere.
-    Lo trovi divertente Weasley?- il rosso neanche lo degnò di uno sguardo. Erano passati i tempi in cui si faceva prendere dall´ira e reagiva di impulso alle provocazioni della serpe – Molto Malfoy. Hai scelto la persona sbagliata con cui affrontare una discussione. Hermione non riuscirai mai a piegarla…- in quel momento lanciò un´occhiata alla ragazza che ricambiò con un sorriso dolce.
-    Ed eccolo il pezzente azzurro sul cavallo bianco che corre a salvare la povera mezzosangue. Non intendo accettare quella sottospecie di sfida che mi hai lanciato. Ne ho già in ballo una che mi renderà l´anno veramente interessante…- un ghigno malvagio si dipinse sul suo volto e questo fece avere a Ron un presentimento molto negativo. Un silenzio quasi imbarazzante rimase sospeso nella stanza. Tutti si fissavano. Chi con odio, chi con indifferenza e chi con complicità. Alla fine la presidentessa del Comitato studentesco prese coraggio e parlò di nuovo.
-    Bene…ehm..allora..come ho detto prima, quando non mi avete ascoltata, tutti i responsabili dovranno essere i primi a raggiungere la sala per accogliere gli studenti. L´abbigliamento deve essere formale e il coprifuoco per le classi fino al quarto anno è previsto per le 23.00, dal quinto in su fino all´1.00-
-    I professori si sono proprio sbilanciati quest´anno.. bene hai finito?- la ragazza indispettita ribatté acida – No Edward non ho finito! Il ballo inizierà alle 21 in punto. Ora ho finito Dalton!- - Che meraviglia…- si alzò battendo le mani – bene.. signori vorrei dire che è stato un piacere ma sarei ipocrita. Vi saluto gente, vado a rifugiarmi in qualche luogo dove non possa sentir parlare di vestiti e accompagnatori- gli altri presero il suo esempio e se andarono pronti psicologicamente alla serata che avrebbero dovuto affrontare.
Ron ed Hermione camminavano fianco a fianco senza nemmeno sfiorarsi e senza parlare. Per i corridoi c´erano orde di ragazzine strepitanti che si stavano dirigendo ad Hogsmeade per fare gli acquisti dell´ultimo minuto. Fortunatamente lei e Ginny si erano mosse in anticipo proprio per evitare le interminabili code e lo stress. Il suo vestito le piaceva molto, l´aveva notato subito appena entrata nel negozio di  Stratchy&Sons abbigliamento per maghi e quando l´aveva provato anche Ginevra ne era rimasta entusiasta. Il problema era che non sapeva con chi andare al ballo. A causa di tutti quegli impegni non aveva avuto modo di cercare una soluzione e questo la turbava un po’. Girò il viso verso il suo migliore amico e una strana idea balenò nella sua mente.
-    Una noia oggi vero?- disse tornando a guardare davanti a se. Il ragazzo rimase un po’ stranito per il fatto che si stava rivolgendo a lui – Sì- da quel monosillabo capì che Ron era ancora arrabbiato con lei e faceva un grande sforzo per risponderle. Ma continuò imperterrita.
-    Un inutile spreco di energie per uno stupido ballo-
-    Già- certo che quel ragazzo aveva una fantasia da paura. Decise di passare all´argomento che più le premeva.
-    Senti Ron sai per caso con chi va Harry al ballo?-
-    No- adesso lo uccideva.
-    Ah…e tu con chi ci vai al ballo?- finalmente il grifondoro la degnò di uno sguardo ma non era affatto amichevole – Perché?-
-    Così per sapere…- c´era rimasta male per quella risposta e non riuscì a nasconderlo completamente.
-    Non lo so ancora- ormai erano quasi arrivati e doveva muoversi.
-    Ron?- gli prese il polso prima che lui potesse dire la parola d´ordine. Lui guardò la sua mano e lei lo lasciò subito.
-    Senti… mi stavo chiedendo se volevi venire al ballo con me. Siamo anche i caposcuola e forse sarebbe meglio andarci insieme. Cosa ne pensi?- lui rimase piacevolmente colpito e il suo cuore perse un battito. Che cosa doveva dirle? Poteva per una volta sotterrare il suo orgoglio e passare una serata serenamente in compagnia della ragazza più bella della scuola?
-    Per me va bene- si girò e sparì oltre il ritratto. Un sorriso di gioia comparve su entrambi i volti dei due giovani.

***

Fra qualche minuto avrebbe dato fuoco all´inteno dormitorio e tanti saluti ai Griffyndor. Mancava un´ora all´inizio della festa e lei era ancora seduta a braccia e gambe incrociate sul suo letto a baldacchino con uno sguardo poco rassicurante. All´interno di quella stanza c´era il caos più totale. Scarpe, vestiti, trucchi ingombravano ogni superficie presente a parte il suo letto che era stata in grado di difendere con le unghie e con i denti. Tutto questo a causa di quelle due pazze delle sue amiche. Dafne e Sarah erano su di giri. Quel pomeriggio si erano recate, come molte altre, a Hogsmade alla ricerca di qualche cosa di davvero stupendo e ora si trovavano chiuse in camera da tre ore buone. Anita e Rose, le altre due sue compagne di stanza, se ne erano andate più di un´ora fa abbastanza sconvolte. Stava davvero per perdere la pazienza perché rischiava di arrivare in ritardo e il suo accompagnatore non glielo avrebbe mai perdonato.
-    Ragazze?- le due parvero non sentirla poiché stavano urlandosi addosso sotto cumuli e cumuli di roba.
-    Ragazze?- ancora niente e lei non era molto famosa per la sua pazienza. Inoltre un urlo disumano che arrivò da Sarah fu la goccia che fece traboccare il vaso.
-    Ora BASTA!- le due si fermarono stupite – Vi do dieci secondi per prendere le ultime cose e sparire. Guardate che casino avete fatto!-
-    Dai Gin non fare così! Non siamo minimamente pronte!- allo sguardo ironico della rossa la ragazza avrebbe voluto rimangiarsi tutto.
-    Non fate le stupide! Siete perfette, bellissime e immagino che i vostri cavalieri sbaveranno per voi. Ora filate così posso prepararmi decentemente anche io- le due fecero per protestare ma Ginevra le bloccò – Niente obiezioni. Ora fuori!- sconfitte presero le loro cose e si specchiarono un´ultima volta salutando la loro migliore amica prima di uscire. Rimasta finalmente sola Ginevra diede un sospiro di sollievo. Quelle due l´avrebbero fatta ricoverare presto al San Mungo. Era mai possibile che un semplice ballo potesse danneggiare così fortemente le menti degli adolescenti? Mah..era uno dei tanti misteri della vita. Guardò l´orologio e poco mancò che cadesse giù dal letto. Le rimanevano solo 45 minuti per lavarsi, vestirsi, truccarsi e pettinarsi. Oh si, quelle due avrebbero passato dei tempi bui se non fosse riuscita a prepararsi in tempo. Balzò giù dal letto e con uno schiocco di dita risistemò quella stanza. Mentre gli abiti ritornavano nell´armadio, così come le scarpe e altri oggetti poco identificabili, si diresse verso il bagno per una doccia veloce. L´acqua calda riuscì ad allentare una strana tensione che si era insinuata in lei dopo che quelle due se ne erano andate. Non riusciva a spiegarsene l´origine. Insomma era un semplice ballo! Tolse gli ultimi residui di shampoo rimasti tra i suoi capelli e poi uscì. Sul letto era già comparso quello che sarebbe stato il suo vestito. Al contrario di Hermione, che l´aveva trovato subito, lei aveva dovuto girare per tutti i negozi di quel paesino, ma alla fine ne era valsa la pena, come le aveva detto la sua amica. Solo lei l´aveva visto, nemmeno a Sarah e a Dafne aveva concesso la possibilità di vederlo. Voleva che fosse una sorpresa. Si asciugò e prese dal cassetto della biancheria il necessario, dopodiché indossò l´abito e scelse un paio di scarpe fra quelle nell´armadio. Con un altro schiocco di dita sistemò i capelli. Ora mancava solo il trucco e poi sarebbe stata pronta. Ricontrollò l´orario e vide che aveva tempo a sufficienza così prese tutto l´occorrente e si mise all´opera.
Alle 20 in punto un insistente bussare alla porta anticipò l´ingresso della Caposcuola di Grifondoro.
-    Senti Gin ho assoluto bisogno del tuo aiuto!- entrando come un uragano si era diretta spedita verso il letto dell´amica e vi ci si era buttata sopra – Sono un disastro! Non riesco a sistemarmi questi cavolo di capelli! Devi aiutarmi assolutamente!- la rossa rimase un po’ di stucco. Hermione non si era mai agitata così tanto per andare ad un ballo e poi non capiva cosa avevano i suoi capelli per non piacere alla proprietaria. Era a dir poco stupenda.
-    Herm rilassati…- - Rilassarmi??? Come faccio a rilassarmi???Sono impresentabile!- ok la cosa si stava facendo a dir poco preoccupante. Ad un tratto la grifona si mise seduta e sembrò accorgersi veramente solo in quel momento della presenza di Ginevra. Spalancò la bocca e gli occhi sembrarono uscirle dalle orbite. A quel cambio di comportamento Ginevra temette di dover chiamare sul serio il San Mungo questa volta, o di correre immediatamente da Madama Chips.
-    G-gin…S-sei bellissima!- adesso le avrebbe tirato una sberla. Sembrava caduta in uno stato catatonico.
-    Grazie Herm. Anche tu sei perfetta e infat…-ma non riuscì a terminare la frase – NO GIN! Io non sono perfetta!!Guardami!-
-    Tesoro ti sto guardando. Sei perfetta credimi. Non capisco da dove arrivi questa tua agitazione. È solo un ballo come tutti gli altri. È successo qualcosa per caso? A proposito, con chi ci vai?- all´ultima domanda la grifona girò il viso da un´altra parte senza però riuscire a nascondere il colorito roseo che le era comparso sul volto.
-    Ah ah!!Ti ho scoperta! Ecco perché sei tutta agitata! Avanti sputa il rospo… chi ti porta al ballo?Lo conosco?-
-    Lo conosci molto bene Gin…- la sua voce era poco più di un sussurro.
-    Bene bene… dai avanti dimmi chi è!- l´amica ormai aveva preso a torturarsi le mani per il nervoso.
-    …uo..ello…- - Eh?? Herm scusa ma non ho capito. Potresti ripeterlo per favore?- Hermione non aveva il coraggio di dirlo e le parole non le uscivano dalla bocca – Tuo…tello…- Ginevra che intanto stava rimettendo a posto le ultime cose tornò accanto alla grifoncina – Mio tello??? Scusa cosa vorrebbe dire?- Hermione cerco di comunicarle con lo sguardo la soluzione e alla fine la ragazza capì. Il poco colore sul suo viso dovuto al trucco che si era messa poco prima svanì, lasciando posto ad un bianco cadaverico.
-    Oh no…Oh no no no… Herm non dirmi che è la persona che penso io!-
-    Temo proprio di si Gin- la rossa si buttò sul letto a fianco dell´amica – Dai Gin non è così tragica!-
-    Oh no Herm… non è così tragico il fatto che la mia migliore amica voglia rovinarsi la serata accanto ad un perfetto idiota che non si accorge ancora di ciò che prova e di ciò che ha davanti!-
-    Cosa vorresti dire?-
-    Niente Herm- guardò l´ora. Cavolo era in ritardo! Questo equivale a dover passare la serata con un accompagnatore che non fa che ricordarti la tua mancata puntualità. Che prospettiva allettante. Mannaggia ad Hermione e alle sue paranoie! Ma ora che ci pensava… - Scusa Herm ma tu a che ora dovevi essere in Sala Grande?- la grifona saltò giù dal letto.
-    Per Merlino! Gin che ore sono?-
-    Le 20.30…sei in ritardo di 45 minuti credo- quello che vide dopo le sue parole fu un una massa di capelli e stoffa che si dirigeva a tutta velocità verso la porta. Il tonfo che seguì segnalò la sua uscita. Questa ragazza è proprio matta.

Una corsa per i corridoi con i tacchi e un vestito che non fa che intralciare  non era certo l´inizio della serata che si era immaginata. Ma come aveva potuto essere così in ritardo! Lei era una Caposcuola! La migliore studentessa di Hogwarts! Con l´immagine in testa del suo accompagnatore che, a causa del suo ritardo, se ne andava con un´altra si mise a correre più forte. Arrivata quasi in prossimità della Sala si scontrò con una figura che stava andando nella direzione opposta. L´impatto fu piuttosto violento ed entrambi finirono a terra. Era già pronta ad urlare contro il malcapitato o la malcapitata ma quando alzò gli occhi non riuscì più a parlare. Esattamente di fronte a lei e nella stessa posizione si trovava uno dei pochi ragazzi che mai avrebbe pensato di incontrare in quel momento. Con un completo nero della più pregiata qualità, una camicia di seta blu oceano che rispecchiava il colore degli occhi, i capelli color petrolio pettinati in modo da creare un effetto ribelle, la carnagione leggermente abbronzata e un sorriso, quasi un ghigno, Blaise Zabini la fissava curioso. il suo cervello era come bloccato così come la sua voce. Il ragazzo si alzò e si ripulì i vestiti. Si voltò di nuovo verso di lei e le tese una mano. Vedendo che lei non reagiva le passò la mano davanti al volto più volte.
-    Hey Granger ci sei??- la ragazza si riprese indispettita.
-    Si ci sono Zabini. Non preoccuparti!- continuando a sorridere le porse di nuovo la mano ma lei stavolta la rifiutò malamente.
-    Ce la faccio anche da sola grazie!-
-    Rilassati Granger, volevo solo aiutarti- intanto la ragazza si era rialzata e stava cercando di risistemare il risistemabile.
-    Beh ti ringrazio Zabini ma come vedi ce l´ho fatta da sola. Ora se vuoi scusarmi…- fece per sorpassarlo ma una mano le afferrò gentilmente un braccio bloccandola. Le si avvicinò fino a ritrovarsela di fronte a pochi millimetri di distanza. Era nettamente più alto di lei. Hermione non aveva parole. La sua presenza sembrava intossicarla, e di certo non era una cosa positiva. Lo vide terrorizzata abbassarsi sul suo viso fino a raggiungere il suo orecchio e poi il suono caldo della sua voce la invase – Il tuo accompagnatore è fortunato Granger, stasera sei bellissima- scioccata per ciò che sentì si scostò bruscamente mettendo una notevole di stanza fra loro.
-    Non so a che gioco stai giocando, ma non provarci mai più- detto questo si voltò e corse verso la sala grande non udendo le ultime parole del ragazzo – Non contarci Hermione…-
Quando intravide il portone placò la sua corsa. Era ancora abbastanza scossa da quello che era successo qualche istante prima. Che diavolo è saltato in mente a quella serpe? E io come una scema ho fatto la figura da pesce imbambolato. Speriamo solo che Ron non sia arrabbiato, anche se sono imperdonabile. Ma proprio oggi doveva accadere tutto questo?? Fortunatamente vide due figure conosciute accanto alla soglia dell´entrata e per la seconda volta in quella sera le si mozzò il fiato.

-    Insomma ma dove cavolo è finita?-
-    Ron non iniziare ad agitarti. Vedrai che arriverà. Magari ha avuto qualche problema-
-    Si o magari ha deciso di andarci con qualcun´altro- il bambino sopravvissuto roteò gli occhi dall´esasperazione.
-    Amico quando diventi così paranoico non ti sopporto. Lo fai sempre quando ti piace una ragazza e anche-e a-ades…- ma Harry si bloccò guardando con occhi spalancati l´amico. Ron non sentendolo più parlare si girò verso di lui e incrociò il suo sguardo.
-    Beh? Che hai?-
-    Ti piace Hermione!!!!- il rosso avvampò – Ma che cavolo spari! Come può piacermi Hermione! Andiamo Harry siamo amici da una vita! La considero quasi come una sorella…- eppure dovette ammettere con se stesso che in quell´ultimo periodo le sensazioni che provava ogni volta che lei si avvicinava non erano proprio simili a quelle che aveva con le altre.
-    No no…a te piace Herm!- sul volto del ragazzo si dipinse un sorriso gioioso.
-    Harry se non la smetti di sparare cazzate ti giuro che ti arriva un cazzotto…diventerai l´ex bambino sopravvissuto è chiaro?-
-    Ok come vuoi…- il tono con cui aveva pronunciato quelle tre parole, però, faceva intendere che avrebbe fatto tutto fuorché lasciar perdere la questione. Rimasero in silenzio osservando le coppie entrare compresi alcuni luridi serpeverde che non risparmiarono le loro occhiatacce ai due. Harry si voltò verso le scale che portavano verso il loro dormitorio e quando vi posò i proprio occhi rimase senza parole.
-    R-r-r…- l´amico si volse verso di lui sentendolo emettere dei strani versi.
-    Harry tutto bene?- ma il bambino sopravvissuto non riusciva a pronunciare parole connesse fra loro così prese la testa dell´altro fra le sue mani e la voltò verso le scale. Ron ebbe una reazione più “singolare”, visto che la sua mascella sfiorava quasi il pavimento. È una dea. La Mia dea. Hermione Jane Granger era in cima alla scalinata e stava guardando il suo accompagnatore. Un sorriso spuntò sul suo viso e prese a scendere lentamente le scale. I capelli, parzialmente raccolti, le ricadevano lisci lungo le spalle incorniciando un volto dalla pelle color ambra, leggermente truccato. Le labbra risplendevano col il loro colore ciliegia. Ad ogni passo il cuore di entrambi rimbombava sempre più forte tanto che temettero che qualcuno potesse sentirlo. Il suo corpo era fasciato da un abito color pesca che le ricadeva lungo i fianchi evidenziando le curve perfette del suo corpo. Semplice e pulito, come lo era lei. Senza spalline ma con un leggero strascico. Le scarpe, sandali aperti con un leggero tacco, risaltavano le sue gambe. Una dea che si mischiava ai comuni mortali, con i suoi occhi dorati sottolineati dalla matita del medesimo colore. Quando ebbe quasi raggiunto l´ultimo scalino Ron le si avvicinò porgendole un braccio. Non una parola, solamente sguardi, che da soli significavano molto di più di alcuni discorsi. Insieme si avviarono verso il loro migliore amico e nel mentre un lieve sussurro raggiunse la ragazza – Sei bellissima..- sorrise in ringraziamento, troppo emozionata per poter rivolgergli la parola.
-    Hermione…sei bellissima-
-    Grazie Harry! Scusatemi per il ritardo. Sono imperdonabile!-
-    In realtà ci stavamo quasi preoccupando. Ron stava dando in escandescenza- il rosso fulminò l´amico con lo sguardo.
-    Davvero?-
-    Mione non ascoltarlo…Harry ricordati ciò che ho detto prima- la ragazza era un po’ confusa.
-    Scusate ma mi sono persa qualcosa-
-    Niente Herm..fai finta che non abbia detto niente. Entriamo?-
-    Certo. Ma Harry..la tua accompagnatrice?- il bambino sopravvissuto si grattò la testa con fare imbarazzato.
-    Ecco..le ho chiesto di aspettarmi dentro…- i due suoi amici lo guardarono sospettosi.
-    E di grazia perché mai?- ora era nei casini.
-    Beh non volevo che si annoiasse per l´attesa. Così le ho detto che l´avrei raggiunta dopo-
-    Non ti starai vergognando vero Harry James Potter?-
-    M-ma n-no Herm. Che dici! Allora entriamo?-
-    Stai attento Harry. Ti controllo- dopo queste ultime parole precedette gli altri due entrando in sala.
-    Quando fa così mi terrorizza-
-    Non solo a te fratello- e anche loro si unirono alle danza.

Sicuramente lui l´avrebbe uccisa e così sarebbe morta prematuramente senza poter godere delle bellezze della vita. Tutto grazie a quella pazza della sua migliore amica. All´alba delle 21.30 Ginevra Molly Weasley si incamminò verso la sua destinazione, ovvero il suo più grande incubo: la Sala Grande. I corridoi erano leggermente illuminati e silenziosi. La luce della luna brillava come un diamante quella notte. Si accostò ad una finestra leggermente aperta e da cui filtrava una leggera brezza e godette della visione di quel paesaggio e della calma che la circondava. Facendo girovagare il suo sguardo notò una figura accanto alla riva del lago e la riconobbe subito. Si guardò intorno circospetta, dopodiché si smaterializzò.

Di nuovo due occhi gioirono e un ghigno malvagio deformò quel viso.









Note: finalmente oggi sono riuscita a finire questo capitolo che era in ballo da non so quanto tempo! Mi sento realizzata!

isabell89: si amo l´hai scelto tu il nome del draghetto della marty! Te lo devo riconoscere. Come hai scelto tu anche la sua specie.. X quanto riguarda la coppia di Dan & Ginny la mia risp è NO!Hihihihi...preparati perchè nel prox capitolo ci sarà una sorpresina..hihihi che diabolica ke sono!

hila: grazie Hil per i tuoi complimenti!M fai arrossire!! Meno male che almeno a te è entrato in testa il concetto...dai ragazze sarebbe troppo scontato...guardate che voglio un vostro commento nel prox chap!Baci



  
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