Rieccomi con il quarto capitolo!
Ci ho messo un sacco ad aggiornare rispetto ai miei standard, mi scuso, ma
adesso sono di nuovo qui!
Come al solito la mia
tastiera e’ rotta e io do nomi assurdi ai miei personaggi! (Uomo avvisato
mezzo salvato)…
Ci rivediamo in fondo!!!
Buona lettura!
Capitolo quarto: Buona notte Dafne!
Stiamo tutte e tre per un po’ a fissare con aria
ebete l’insegna dove sotto la scritta sta una
grossa e grottesca aragosta a righe.
“Allora entriamo?” fa dopo qualche minuto di
silenzio Lella risvegliandosi dalla sua trance.
“Sì, sì andiamo”risponde Claudia
dirigendosi dritta come un fuso alla segreteria, e così, chi strisciando
per terra il sacco a pelo, chi il tavolo e chi il fornello da campo, entriamo allo Striped Lobster.
Il bancone della segreteria e’
altissimo e Claudia che non e’ una stanga si mette sulle punte per
guardare meglio negli occhi un vecchio incartapecorito e arcigno che sta seduto
alla scrivania con aria autoritaria.
“Buon Pomeriggio!” strilla, l’uomo
sobbalza sulla sedia e guarda la minuscola Claudia.
“Siamo Caselli Claudia, Bianca Dafne e Kühn Greta; ho chiamato ieri notte verso le due per
prenotare…non so se si ricorda…” spiega gioviale.
Il vecchio arcigno sogghigna con un velo di rancore
“Certo che mi ricordo di lei signorina Caselli…mi ricordo sempre
chi mi sveglia nel cuore della notte!” fa mentre
Claudia ribatte “Meglio
così allora” non rendendosi assolutamente conto di ciò che
l’uomo intendeva.
“Vi accompagno alla vostra zolla di terra, solo un
attimo” e sparisce nel retro borbottando “Se in questo campeggio si
può anche non prenotare ci sarà un motivo forse! Magari per non svegliare il custode che dorme!”
Claudia sorride contenta che il custode si ricordi di
lei.
“Dafne!” mi sento chiamare e
mi volto,un ragazzo che sembra aver infilato due dita
nella presa della luce a giudicare dallo stato dei suoi capelli biondo scuro,sventola
la mano nella mia direzione.
“Cavaliere!”, tal Nicola Bizzarri,come per il Greco, questo e’ un soprannome che gli ho
appioppato io, dati i suoi racconti
spinti di cui e’ il protagonista. Tutti puramente inventati. Diciamo che la finta fama del latin lover non gli e’
venuta molto bene, ma a parte le vaccate e’ un ragazzo simpatico. Dopo quattro
anni che sono in classe con lui non sono ancora
riuscita a capire se e’ bello o meno. E’ una bellezza strana, o
forse non e’ bellezza e basta così…
Mi batte una mano sulla spalla con fare paterno,mentre mi chiede che ci faccio lì. Mi pare ovvio, faccio campeggio!
“Il mio amico ti ha appena dato del brutto
anatroccolo,sai?”.
La mole di
racconti porno del Cavaliere e’ solo
uguagliabile alla sua assoluta mancanza di tatto. Mi sto già cominciando
a inasprire(vorrei vedere voi a sentirvi dire
così su due piedi che siete dei cessi come vi sentireste!).
Lancio un’occhiata dietro al Cavaliere,
c’e’ un ragazzo con una canottiera bianca, e la pelle di un colore
simile all’arancione che cerca di nascondersi dietro i suoi enormi
occhiali da mosca. Probabilmente quando ha fatto quel
commento su di me non aveva calcolato che il Cavaliere me lo sarebbe venuto
subito a dire. Lella intanto sta dimenando i pugni per aria, e’
molto protettiva quando si tratta di me e Claudia.
Strizzo gli occhi per vederlo bene, per poco non mi
prende un colpo quando per un secondo si volta, per
poi rigirarsi.
“Si chiama Matteo?”
“Sì perché? Come fai a
saperlo?”mi fa il Cavaliere, mentre Lella abbassa
i pugni.
“E’ un mio compagno delle medie”. Lella
e Claudia si guardano.
“Non sarà mica…”cominciano in coro, annuisco depressa. “Vi giuro che
non era così all’epoca”. Claudia e Lella cominciano a
scuotere la testa
e a incrociare le braccia in modo sincronizzato.
“Ve lo giuro alle medie
non era così…”. Loro non ci credono…ma
e’ vero!
Credo che questa situazione abbai bisogno di essere
spiegata: bene,allora Matteo e’ il mio amore non
corrisposto delle medie, ragazzo che Claudia e Lella non hanno mai visto. E
adesso, così a vederlo dopo tanto tempo…e’
decisamente un tamarro…
Claudia e Lella continuano a scuotere la testa con
decisione, mentre il Cavaliere si riprende la parola.
“Ah senti Dafne…non e’
che potresti non dire niente a Matteo di quello che i sono venuto a dire? Mi e’ sorto ora il dubbio che forse non dovevo
dirlo…”
“FORSE EH?!” fa
Lella da dietro sarcastica. Rabbrividisco per un secondo poi tento
di cambiare discorso. ( ma il custode e’ morto?
Che venga a tirarmi via da questa conversazione
imbarazzane!)
“Quando siete arrivati voi
due?”
“Un paio di ore fa…
Matteo doveva finire un lavoro in officina, un tedesco si e’ presentato
con una macchina senza ruote! Tra l’altro sto tipo tedesco lo abbiamo
incontrato in autostrada, ci salutava sempre dal
finestrino…e se non vado errando devo averlo visto anche qui allo Striped Lobster ”.
Un attimo! Ricapitoliamo: tedesco, automobile senza
ruote, in autostrada, allo Striped Lobster…non dirmi
che…?
“Greta!” ci giriamo tutti a guardare il
signor Kühn che avanza verso di noi.
“Papà ” esclama Lella, e lo so che sta
covando il mio stesso astio. Signor Kühn preghi
che ci sia un valido motivo per la sua apparizione qui ,
perché per come siamo messi ora potrei commettere tranquillamente un paio di
omicidi senza alcun rimorso.
“Greta tesoro, sono venuto appena ho
potuto…per aiutarvi a montare la tenda.”
O.K. , quest’uomo
non ha un motivo valido per essere qui! Allora intendiamoci, non e’ il signor Kühn il
problema, il problema e’ che
ha fatto aggiustare la macchina in poco tempo e se noi avessimo aspettato , non
saremmo rimaste tre ore in stazione a far pena ai barboni, io non sarei rimasta
chiusa in bagno, non ci avrebbero fatto la multa, eccetera eccetera
eccetera… e saremmo anche arrivate prima.
Sento la vena di pazzia che sta per esplodere. Lella sembra del
mio stesso umore, mentre Claudia pare l’unica contenta. “Ma che
gentile signor Kühn!!! Aspetti che apro la tenda e poi ci aiuta a
montarla!” dice tirando fuori un fagotto che dovrebbe essere la tenda e
che si rivela…gialla a pois multicolore.
“Che cos’e’?” facciamo in coro io , il Cavaliere e Matteo , che si e’ avvicinato
all’ultimo momento mostrando al meglio il suo colorito da carota lampadata.
Lella e’ troppo impregnata a litigare con suo padre per darci attenzione. “Carina
vero?” fa Claudia soddisfatta. Nessuno ha il coraggio di contraddirla, e
quando orna l’incartapecorito tutti lo seguiamo
senza fiatare( a parte Lella che inveisce contro suo padre) .
“Il campeggio non e’
male” mi fa a un certo punto il Cavaliere mentre seguiamo il signor Kühn che si allontana.
“Sarà...ma
a me questo posto non convince del tutto...e poi perché abbiamo una
tenda a pois? Con le righe dell’aragosta ci fa a pugni...”
La nostra zolla di terra e’
delimitata dalle altre da uno seccato multicolore, e’ una cosa inusuale
nei campeggi, o almeno io non avevo mai visto nulla del genere.
Sta di fatto che i due Kühn
si mettono a montare la tenda mentre Matteo e il Cavaliere fumano al di fuori
della zolla.
Più in là ci sono due ragazze probabilmente
Canadesi(a giudicare dalla bandiera che hanno piantato per terra). Il Cavaliere
pare illuminarsi.
“Adesso vedrete come si rimorchia” fa
avviandosi verso le due che cercano di montare la tenda. Matteo scuote la testa
e ghigna fra i denti “come no… come no”.
“Ragazze volete vedere come monto una
Canadese?” esclama il Cavaliere.
Io , Claudia e Matteo sgraniamo
li occhi allibiti. “Non posso davvero credere che abbia fatto una battuta
così vecchia brutta e scontata!”
“Magari non sanno l’italiano, e non hanno
capito”fa Claudia speranzosa. Dopo tre minuti il Cavaliere torna con una
cinquina stampata in faccia.
“Non hanno gradito la battuta”
“Ma va” fa di
rimando Matteo sarcastico. Mi sono accorta ora che otre ad avere un colorito da
carota, degli occhiali da mosca, e una canottiera, Matteo ha anche una collana
di perle…oddio!
E un piercing al sopracciglio
proprio dove ce l’ha Panino…ma cos’e’
si sono messi d’accordo? Così tutte le volte che lo guardo mi
viene in mente lui…
Quando Lella e suo padre tornano da noi, la nostra
canadese, già oltremodo ridicola perché a pois, e’ conciata come un bunker, credo che resisterebbe
anche a un tifone, una tromba d’aria, un uragano…qualsiasi cosa, ci
sono anche due parafulmini.
Il signor Kühn viene invitato gentilmente a uscire dal campeggio
dall’incartapecorito, che gli
dice che se si tratterà ancora per molto sarà costretto a fargli
pagare il prezzo del visitatore giornaliero al campeggio. E
così anche il povero padre di Lella(troppo apprensivo) se ne va seguito
dagli insulti della figlia. Noi tre rimaniamo davanti alla nostra tenda bunker,
e dopo un secondo di esitazione vi ci tuffiamo dentro.
“Sta sera ci siete alla festa del
campeggio?”mi fa il Cavaliere da fuori.
“Ma sei scemo? Noi andiamo
a letto!”
“Ma sono solo le
sei!”
“E’ lo stesso!”. Chiudo la cerniera, mi
tolgo la maglia e mi lancio nel mio sacco a pelo.
Buona notte Dafne!
Lo so cosa state pensando ora, tanta attesa per
un capitoletto del genere, piuttosto fiappo? Mi dispiace
avete ragione, fa un po’ schifo, ma queste tre
dovevano pure arrivare allo SL, e non potevo certo mettere un club di monaci
buddisti con tamburello ad accoglierle!
E per quanto riguarda il tempo beh, prima di
pubblicare qualcosa devo per forza scrivere anche il
capitolo dopo per stare più sicura… e il quinto capitolo e’
stato un po’ difficile da scrivere, tra l’altro ho postato una
nuova storia di genere romantico, sono andata al mare e il lavoro mi tiene
fuori casa fino alle sette di sera ecc ecc…
Delirio a parte, grazie a tutti quelli che hanno
letto il capitolo scorso e in particolare Urdi che ha commentato (ADORABILE DAVVERO!!! *___*),sono
felice che tu abbia trovato movimentato il capitolo, e ti assicuro che odio i treni
non so tu!!!!^__^
Baci ♥ e al prossimo capitolo
Aki_Penn