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Autore: aki_penn    24/06/2008    2 recensioni
“Striped Lobster?Aragosta rigata? Ma che razza di nome e’ per un campeggio?” *** La scuola è finalmente finita, e cosa c'è di meglio di una vacanza per rilassarsi? E perchè no un campeggio? Sforunata vita da camping tra dee in pigiama e paillettes, cugini greci ossigenati(ma anche mori, verdi blu rossi,dipende dai giorni),motorini truccati,bagnini truccati, cani,cagnolini,cavalli e cavalieri, canadesi(in tutti i sensi),amori vecchi e nuovi,sempre e comunque non corrisposti,zanzare e zampironi,ninfomani onnipresenti, monsoni tropicali un po’ fuori rotta,scarpe rosse ,sfighe nere,deejay cinquantenni che credono di avere ancora diciotto anni,infusi di sedano a go go e una tenda a pois sovrappopolata. Sono il palcoscenico di un’ultima vera estate da minorenne, anche se poi non si cresce mai del tutto... *** “Sarà...ma a me questo posto non convince del tutto...e poi perché abbiamo una tenda a pois? Con le righe dell’aragosta ci fa a pugni...”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccomi con il quarto capitolo! Ci ho messo un sacco ad aggiornare rispetto ai miei standard, mi scuso, ma adesso sono di nuovo qui!

Come al solito la mia tastiera e’ rotta e io do nomi assurdi ai miei personaggi! (Uomo avvisato mezzo salvato)…

Ci rivediamo in fondo!!! Buona lettura!

 

 

Capitolo quarto: Buona notte Dafne!

 

Stiamo tutte e tre per un po’ a fissare con aria ebete l’insegna dove sotto la scritta sta una grossa e grottesca aragosta a righe.

“Allora entriamo?” fa dopo qualche minuto di silenzio Lella risvegliandosi dalla sua trance.

“Sì, sì andiamo”risponde Claudia dirigendosi dritta come un fuso alla segreteria, e così, chi strisciando per terra il sacco a pelo, chi il tavolo e chi il fornello da campo, entriamo allo Striped Lobster.

Il bancone della segreteria e’ altissimo e Claudia che non e’ una stanga si mette sulle punte per guardare meglio negli occhi un vecchio incartapecorito e arcigno che sta seduto alla scrivania con aria autoritaria.

“Buon Pomeriggio!” strilla, l’uomo sobbalza sulla sedia e guarda la minuscola Claudia.

“Siamo Caselli Claudia, Bianca Dafne e Kühn Greta; ho chiamato ieri notte verso le due per prenotare…non so se si ricorda…” spiega gioviale.

Il vecchio arcigno sogghigna con un velo di rancore “Certo che mi ricordo di lei signorina Caselli…mi ricordo sempre chi mi sveglia nel cuore della notte!” fa mentre Claudia  ribatte “Meglio così allora” non rendendosi assolutamente conto di ciò che l’uomo intendeva.

“Vi accompagno alla vostra zolla di terra, solo un attimo” e sparisce nel retro borbottando  “Se in questo campeggio si può anche non prenotare ci sarà un motivo forse! Magari per non svegliare il custode che dorme!”

Claudia sorride contenta che il custode si ricordi di lei.

 “Dafne!” mi sento chiamare e mi volto,un ragazzo che sembra aver infilato due dita nella presa della luce a giudicare dallo stato dei suoi capelli biondo scuro,sventola la mano nella mia direzione.

“Cavaliere!”, tal Nicola Bizzarri,come per il Greco, questo e’ un soprannome che gli ho appioppato io,  dati i suoi racconti spinti di cui e’ il protagonista. Tutti puramente inventati. Diciamo che la finta fama del latin lover non gli e’ venuta molto bene, ma a parte le vaccate e’ un ragazzo simpatico. Dopo quattro anni che sono in classe con lui non sono ancora riuscita a capire se e’ bello o meno. E’ una bellezza strana, o forse non e’ bellezza e basta così…

Mi batte una mano sulla spalla con fare paterno,mentre mi chiede che ci faccio lì. Mi pare ovvio, faccio campeggio!

“Il mio amico ti ha appena dato del brutto anatroccolo,sai?”.

 La mole di racconti porno del Cavaliere e’ solo uguagliabile alla sua assoluta mancanza di tatto. Mi sto già cominciando a inasprire(vorrei vedere voi a sentirvi dire così su due piedi che siete dei cessi come vi sentireste!).

Lancio un’occhiata dietro al Cavaliere, c’e’ un ragazzo con una canottiera bianca, e la pelle di un colore simile all’arancione che cerca di nascondersi dietro i suoi enormi occhiali da mosca. Probabilmente quando ha fatto quel commento su di me non aveva calcolato che il Cavaliere me lo sarebbe venuto subito a dire. Lella intanto sta dimenando i pugni per aria, e’ molto protettiva quando si tratta di me e Claudia.

Strizzo gli occhi per vederlo bene, per poco non mi prende un colpo quando per un secondo si volta, per poi rigirarsi.

“Si chiama Matteo?”

“Sì perché? Come fai a saperlo?”mi fa il Cavaliere, mentre Lella abbassa i pugni.

“E’ un mio compagno delle medie”. Lella e Claudia si guardano.

“Non sarà mica…”cominciano in coro, annuisco depressa. “Vi giuro che non era così all’epoca”. Claudia e Lella cominciano a scuotere la  testa e a incrociare le braccia in modo sincronizzato.

“Ve lo giuro alle medie non era così…”. Loro non ci credono…ma e’ vero!

Credo che questa situazione abbai bisogno di essere spiegata: bene,allora Matteo e’ il mio amore non corrisposto delle medie, ragazzo che Claudia e Lella non hanno mai visto. E adesso, così a vederlo dopo tanto tempo…e’ decisamente un tamarro

Claudia e Lella continuano a scuotere la testa con decisione, mentre il Cavaliere si riprende la parola. 

“Ah senti Dafne…non e’ che potresti non dire niente a Matteo di quello che i sono venuto a dire? Mi e’ sorto ora il dubbio che forse non dovevo dirlo…”

“FORSE EH?!” fa Lella da dietro sarcastica. Rabbrividisco per un secondo poi tento di cambiare discorso. ( ma il custode e’ morto? Che venga a tirarmi via da questa conversazione imbarazzane!)

Quando siete arrivati voi due?”

“Un paio di ore fa… Matteo doveva finire un lavoro in officina, un tedesco si e’ presentato con una macchina senza ruote! Tra l’altro sto tipo tedesco lo abbiamo incontrato in autostrada, ci salutava sempre dal finestrino…e se non vado errando devo averlo visto anche qui allo Striped Lobster ”.

Un attimo! Ricapitoliamo: tedesco, automobile senza ruote, in autostrada, allo Striped Lobster…non dirmi che…?

“Greta!” ci giriamo tutti a guardare il signor Kühn che avanza verso di noi.

“Papà ” esclama Lella, e lo so che sta covando il mio stesso astio. Signor Kühn preghi che ci sia un valido motivo per la sua apparizione qui , perché per come siamo messi ora potrei commettere    tranquillamente un paio di omicidi senza alcun rimorso.

“Greta tesoro, sono venuto appena ho potuto…per aiutarvi a montare la tenda.

O.K. , quest’uomo non ha un motivo valido per essere qui! Allora intendiamoci, non e’ il signor Kühn il problema, il  problema e’ che ha fatto aggiustare la macchina in poco tempo e se noi avessimo aspettato , non saremmo rimaste tre ore in stazione a far pena ai barboni, io non sarei rimasta chiusa in bagno, non ci avrebbero fatto la multa, eccetera eccetera eccetera… e saremmo anche arrivate prima.

Sento la vena di pazzia che sta  per esplodere. Lella sembra del mio stesso umore, mentre Claudia pare l’unica contenta. “Ma che gentile signor  Kühn!!! Aspetti che apro la tenda e poi ci aiuta a montarla!” dice tirando fuori un fagotto che dovrebbe essere la tenda e che si rivela…gialla a pois multicolore.

“Che cos’e’?” facciamo in coro io , il Cavaliere e Matteo , che si e’ avvicinato all’ultimo momento mostrando al meglio il suo colorito da carota lampadata.

 Lella e’ troppo impregnata  a litigare con suo padre per  darci attenzione. “Carina vero?” fa Claudia soddisfatta. Nessuno ha il coraggio di contraddirla, e quando orna l’incartapecorito tutti lo seguiamo senza fiatare( a parte Lella che inveisce contro suo padre) .

“Il campeggio non e’ male” mi fa a un certo punto il Cavaliere mentre seguiamo il signor Kühn che si allontana.

Sarà...ma a me questo posto non convince del tutto...e poi perché abbiamo una tenda a pois? Con le righe dell’aragosta ci fa a pugni...

La nostra zolla di terra e’ delimitata dalle altre da uno seccato multicolore, e’ una cosa inusuale nei campeggi, o almeno io non avevo mai visto nulla del genere.

Sta di fatto che i due Kühn si mettono a montare la tenda mentre Matteo e il Cavaliere fumano al di fuori della zolla.

Più in là ci sono due ragazze probabilmente Canadesi(a giudicare dalla bandiera che hanno piantato per terra). Il Cavaliere pare illuminarsi.

“Adesso vedrete come si rimorchia” fa avviandosi verso le due che cercano di montare la tenda. Matteo scuote la testa e ghigna fra i denti “come no… come no”.

“Ragazze volete vedere come monto una Canadese?” esclama il Cavaliere.

Io , Claudia e Matteo sgraniamo li occhi allibiti. “Non posso davvero credere che abbia fatto una battuta così vecchia brutta e scontata!”

“Magari non sanno l’italiano, e non hanno capito”fa Claudia speranzosa. Dopo tre minuti il Cavaliere torna con una cinquina stampata in faccia.

“Non hanno gradito la battuta”

Ma va” fa di rimando Matteo sarcastico. Mi sono accorta ora che otre ad avere un colorito da carota, degli occhiali da mosca, e una canottiera, Matteo ha anche una collana di perle…oddio!

E un piercing al sopracciglio proprio dove ce l’ha Panino…ma cos’e’ si sono messi d’accordo? Così tutte le volte che lo guardo mi viene in mente lui…

Quando Lella e suo padre tornano da noi, la nostra canadese, già oltremodo ridicola perché a pois, e’ conciata come un bunker, credo che resisterebbe anche a un tifone, una tromba d’aria, un uragano…qualsiasi cosa, ci sono anche due parafulmini.

Il signor Kühn viene invitato gentilmente a uscire dal campeggio dall’incartapecorito,  che gli dice che se si tratterà ancora per molto sarà costretto a fargli pagare il prezzo del visitatore giornaliero al campeggio. E così anche il povero padre di Lella(troppo apprensivo) se ne va seguito dagli insulti della figlia. Noi tre rimaniamo davanti alla nostra tenda bunker, e dopo un secondo di esitazione vi ci tuffiamo dentro.

“Sta sera ci siete alla festa del campeggio?”mi fa il Cavaliere da fuori.

Ma sei scemo? Noi andiamo a letto!”

Ma sono solo le sei!”

“E’ lo stesso!”. Chiudo la cerniera, mi tolgo la maglia e mi lancio nel mio sacco a pelo.

Buona notte Dafne!

 

Lo so cosa state pensando ora, tanta attesa per un capitoletto del genere, piuttosto fiappo? Mi dispiace avete ragione, fa un po’ schifo, ma queste tre dovevano pure arrivare allo SL, e non potevo certo mettere un club di monaci buddisti con tamburello ad accoglierle!

E per quanto riguarda il tempo beh, prima di pubblicare qualcosa devo per forza scrivere anche il capitolo dopo per stare più sicura… e il quinto capitolo e’ stato un po’ difficile da scrivere, tra l’altro ho postato una nuova storia di genere romantico, sono andata al mare e il lavoro mi tiene fuori casa fino alle sette di sera ecc ecc

Delirio a parte, grazie a tutti quelli che hanno letto il capitolo scorso e in particolare Urdi che ha commentato (ADORABILE DAVVERO!!! *___*),sono felice che tu abbia trovato movimentato il capitolo, e ti assicuro che odio i treni non so tu!!!!^__^

 

Baci ♥ e al prossimo capitolo

Aki_Penn

 

 

 

   
 
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