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Autore: 3sm3    02/03/2014    0 recensioni
Lei e lui... Esmeralda e Costantin, lui più giovane di lei, ma un amore che nemmeno l'età riesce a distruggere.
Costantin ha 13 anni, Esmeralda 15. Si incontrano per la prima volta in parrocchia per incominciare il dopo-scuola, non si conoscono ancora ma già si stanno simpatici, con l'andare del tempo incominciano a conoscersi, imparano a divertirsi insieme, imparano ad amarsi...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella sera Esme era talmente felice che si addormentò senza piangere. Giovedì andò al dopo-scuola.. lui era già li, ad aspettarla, la vide e sorrise. Esme era felice. Quel pomeriggio ci sarebbe stata la gita, dovevano andare in piazza a Forlì per la cerimonia di Don Bosco. Finiti i compiti scesero tutti compresi Iurie,Perla,Esme e Costa. Fecero merenda, le ragazze del dopo-scuola gli diedero dei piatti,fischietti e altre cose per far rumore, partirono, i bambini delle elementari andavano con Nadia l'altra ragazza del dopo-scuola e ci andò anche Iurie, invece Esme,Costa e Perla andarono con Elena. Un viaggio divertente, arrivarono in piazza, dovevano arrivare fino alla chiesa ma Esme,svenne per il troppo rumore,Costa la prese in braccio davanti a tutti e davanti anche al ex di Esme, la porto direttamente in chiesa quando ancora non c'era nessuno, passarono sotto la pioggia, arrivarono alla chiesa, entrarono e la mise seduta, la guardò finchè non si svegliò. Esme si svegliò,aveva capito che era appena svenuta,ma non aveva capito perchè non c'era nessuno ancora in chiesa, guardò l'ora sul cellulare e si accorse che erano le 15, la messa incominciava alle 16, pensò,cercò di capire, e capi che forse l'aveva accompagnata prima allora gli chiese:" M-ma perchè mi hai accompagnato prima in chiesa?" lui le rispose:"Perchè sei svenuta,allora ti ho preso in braccio e ti ho accompagnata qui perchè è l'unico posto all'asciutto,a me no che tu non volessi che ti mettessi seduta per terra, in mezzo alla piazza mentre piove?" Esme gli ripose:"Ahahah,ok ok, hai ragione tu va bene?" Costa sorrise, per tutta la messa non smisero di guardarsi e di sorridere, intanto Iurie ci stava provando con Esme, Costa se ne era reso conto ed era incazzato nero, finita la messa, usciti dalla chiesa, Costa menò Iurie. Il tragitto verso le macchine fù molto piacevole e divertente, giocavano sempre, Perla e Esme guardarono i negozi che c'erano, si soffermò su una camicetta a fiori, Costa si avvicinò a Esme delicatamente e sottovoce gli disse nell'orecchio:"Te l'ha regalo per il tuo compleanno o per il nostro anniversario" Esme si girò verso di lui e le sorrise, arrivarono alle macchine, Costa e Esme mano nella mano e abbracciati, Costa diede un bacio sulla guancia a Esme, Esme lo guardò e gli chiese:"Pe-perchè questo bacio?" lui si limitò solo a sorriderle. Per tutto il viaggio in macchina dormirono, Esme aveva appoggiato la sua testa sulla sua spalla e Costa la sua testa sulla testa di Esme, erano cosi teneri. Ovviamente ritornarono alla parrocchia anche se erano le 18:30, e ovviamente tornati ognuno andava a casa propria coni genitori. Esme si svegliò alle 6:30 il giorno dopo perchè doveva andare a scuola, fece colazione,si lavò, si vesti e la madre l'accompagnò a scuola. Passarono 6 ore. Il pomeriggio Esme andò al dopo-scuola, Costa non c'era ma c'era Iurie. Finiti i compiti scesero per la merenda e poi a giocare, Iurie e Esme si andarono a sedere su un tavolo con i piedi appoggiati alla panchina e incominciarono a parlare, Iurie le chiese:"Si vede che vi piacete voi due" Esme rispose chiedendogli:"Co-come scusa?" lui le rispose:"Dai non fare la finta-tonta, hai capito benissimo quello che intendo!" lei rispose:"Ah si ho capito cosa intendi,ma non penso che ci piacciamo, c'è a me piace e anche molto, ma io non piaccio a lui e questo è sicuro!" Iurie le disse:"Ne sei proprio sicura?" Esme fece un cenno con la testa, Iurie allora le disse:"Guarda che io ho parlato con Costa è il mio migliore amico cazzo, mi ha detto che è innamorato di te, e tu sei innamorato di lui, fagli una lettera, magari non lunga 2 pagine perchè non la leggerebbe mai" Esme gli disse:"eh eh ehm, una lettera e ci dovrei scrivere su sta lettera che lo amo come non ho mai amato nessuno? Ma stai scherzando spero" Iurie:"Tu scrivila e poi martedì gli dai la lettera", e cosi fece, Esme scrisse la lettera sabato e domenica, lunedì la rilesse e martedì era pronta. Esme arrivò al dopo-scuola aveva l'intenzione di riscriverla ma quando Iurie la vede dice:"Ti avevo detto no di 2 pagine o di più" allora Esme, strappa un foglio dal quaderno, ci scrive sopra:" TU MI PIACI non come nonna e nonna" va nell'altra stanza e glielo mette li vicino, ma Costa quel giorno era incazzato e buttò via il biglietto, Esme sentì che il suo cuore andò in frantumi, e il tempo incominciò a cambiare, il sole scomparì dietro le nuvole grigio-nero che arrivarono, e nemmeno dopo due minuti un fulmine cadde sul campo da calcio, aveva incominciato a piovere. Scesero per fare merenda, Esme non degnò di uno sguardo Costa e Iurie. Uscì per stare un po' sola per pensare ed ascoltare la musica, si sedette e incominciò o almeno cercò di piangere ma le lacrime non uscivano e allora andò a giocare a calcino con gli altri. Entrò dentro al calcino ma dentro c'erano solo Iurie,Costa e Perla. Esme prese uno sgabello e si sedette vicino a Perla in mezzo hai due calcini (calcio barilla) Costa incominciò a parlare e disse:"Esme perchè sei arrabbiata?" Esme rispose:"Non sono arrabbiata sono depressa, triste" Costa:" Perchè sei depressa?" Esme:"Perchè una persona qui presente a buttato via il foglietto che gli ho dato con scritto che lo amo, si un po' impulsivo, io volevo fare una lettera di 2 pagine ma il qui presente Iurie Birca ha detto:"Noooo, 2 pagine non le leggerà mai" e allora io ho scritto il biglietto" Costa alza gli occhi verso Iurie, lo stava guardando malissimo. Costa dice:" Esme ce l'hai ancora la lettera vero?" Esme:"Si ce l'ho ancora" Costa si avvicina a Iurie e lo incomincia a menare, lo porta dietro a un coso, io li seguo e dico:"COSTA BASTA, fermati, ti prego" Costa si ferma e mi guarda, gli do la lettera, lui la legge e dice:"E' bellissima" si avvicina a Esme e gli da due schiaffetti molto delicati come se fossero due carezze sul viso, intanto il tempo era tornato normale, era spuntato il sole dietro alle nuvole. Costa guardò Esme e si diresse verso la bici, salutò tutti e tornò a casa.... Passò la sera ma Esme si chiedeva che cosa volessero dire quei 2 schiaffetti che gli aveva dato Costa sul viso. fece varie ipotesi...
  
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