Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: dolls_    02/03/2014    1 recensioni
- Quindi mi stai dicendo che non ti importa più nulla di quello che siamo stati? - sussurrai, le lacrime che minacciavano di scendere.
- Certo che mi importa piccola - mormorò Harry accarezzandomi una guancia con il pollice e asciugandomi una lacrima, non mi ero accorta che fosse caduta dalle mie ciglia - Non piangere - aggiunse.
- E come faccio? Mi stai lasciando -
- Non ti sto lasciando scricciolo, ti sto salvando -
Certo, lui era famoso, anche se non lo voleva detto, faceva parte degli One Direction e come tale era adorato da tutte le sue fan. Ma quello che mi faceva più male era vedere che Niall, Louis e Liam non avevano lasciato le loro ragazze per questo, invece Harry si.
Strinsi i pugni, mi voltai e corsi via.
*Cosa succede quando quattro ragazze e cinque ragazzi si incontrano?*
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5
Miall
A Monica, cerca di fartelo piacere perché ci ho messo tutta
Me stessa per scriverti questo capitolo. Un bacio cicci <3

Domenica. Un giorno bellissimo direte. No, non lo era. Non lo era se avevi dimenticato di staccare la sveglia il giorno prima e di conseguenza quest’ultima era suonata alle 7:00 del mattino. Non lo era se eri arrivata in ritardo a messa e avevi ascoltato la processione in piedi ma con un sorriso che accoglieva Dio, anche se quest’ultima cosa era positiva. Non lo era se a pranzo avevi macchiato la tua maglietta preferita e non lo era se era da più di un’ora che guardavi il soffitto della tua camera stesa sul letto con le mani intrecciate sullo stomaco cercando di non pensare a nulla ma non riuscendo nella tua impresa. Si, perché io non ero capace di non pensare, più ci provavo e più cose affollavano la mia mente.

Le note della canzone Hot di Inna si librarono nell’aria. Ma da dove sbucavano? Mi guardai in torno e vidi il mio cellulare lampeggiare sulla scrivania. Vero! La mia suoneria. Afferrai il cellulare e lo portai all’orecchio.

- Pronto? – chiesi sbadigliando per la troppa noia.

- Oddio Chiara! Non ci crederai! Oh! È la notizia più bella che ti abbia mai annunciato! La cosa più bella che mi sia mai capitata! Neanche nei miei sogni avrei mai pensato di arrivare a tanto! Non sei contenta!? -  era Monica, non l’avevo mai sentita così euforica, che le era mai capitato?

- Si, lo sarei se mi dicessi di cosa stai parlando – che guastafeste che ero!

Per fortuna Monica non si tirò giù di morale e strillò così forte al telefono che quasi ci rimettevo un orecchio – Niall mi ha invitata a uscire! –

Strillai con lei dalla gioia. Il suo più grande sogno si era avverato! Finalmente una bella notizia in una giornata così noiosa – Quando? – domandai impaziente quando ci calmammo dall’urlare: “Non è pazzesco!?” “Si, è pazzesco!” “Pazzesco!” “Stupendo!” “Sono felicissima per te!” “Anch’io sono felice per me!” “Pazzesco!” “Stupendo” “Pazzesco” “Stupendo” e così via …
- Cosa quando? –

- Quando uscite? –

- Stasera! –

- Uh uh. Allora io, Giò e Sere siamo autorizzate a venire lì per vedere cosa indosserai, come ti truccherai, la tua faccia quando lo dirai a tua mamma … - risi sotto i baffi.

- Okay, okay, solo … non aggreditemi –

- Evviva! –

Le chiusi il telefono in faccia e chiamai subito Serena e Giordana. Ci mettemmo d’accordo sull’orario. Giò sarebbe passata a prendere me e Serena con il suo motorino e poi saremmo andate da Monica a farle, come si dice, una testa tanta.

Alle cinque bussammo al campanello della nostra amica e ci catapultammo nella sua camera. Serena cominciò subito a gettare tutti i vestiti di Monica sul letto mormorando: “Questo no” “Forse” “No” “Non mi sembra il caso” “No, niente pantaloni” “Non va bene”
Giordana si dedicò all’area trucchi scegliendo quelli più adatti e io cercai un paio di scarpe decenti, non che le altre non lo fossero, e qualche gioiello da abbinarci.
Quando Monica entrò nella sua camera fu quasi tentata di ritornare indietro ma Serena la prese per un polso e la costrinse ad entrare. Già, non l’avevamo neanche salutata. Ma che amiche orribili che eravamo …

- Okay, io credo che questo sia perfetto – proferì Serena mostrandoci un vestitino azzurro con le spalline fini e un copri spalle bianco da abbinarci.

- Io credo di aver trovato le scarpe, che ne dite? – chiesi mostrando loro delle ballerine color avorio – E poi ti metti le perle senza discussioni –

- Io ti ho preso dei trucchi bellissimi, chiari e delicati come te, tranquilla starai benissimo stasera –

Notammo tutte lo sguardo confuso di Monica – Ma dove vi pare stia andando? Al Gran Gala? Al Ballo delle Debuttanti? –

- Dove stai andando? – chiese Giò.

- Non lo so, mi ha detto che è un posto segreto, una specie di suo rifugio credo e mi ha detto che non era il solito ristorante o tutta quella roba simile –

- Ah, allora questo è un gran casino! Okay ragazze, rifacciamo tutto daccapo, che ne dite? – dissi.

- Io direi di si – rispose Serena fiondandosi alla ricerca di qualcos’altro da farle indossare.

- Ehm … ragazze! È un problema se mi metto quello che mi piace? – domandò Monica.

Okay, si, eravamo delle amiche orribili, più che orribile.

- Come abbiamo fatto a non capirlo! Facciamo schifo ragazze … è ovvio che Mony vuole mettersi ciò che le piace. Non la biasimo, è ovvio, ovvio! Siamo arrivate qui come un uragano e abbiamo preteso di sceglierle i vestiti perfetti … - mormorò Giordana.

- Senza chiederle un parere … oddio, mi odio, mi odio – mi aggiunsi.

- Okay, avete ragione. Ma io l’aiuto lo stesso a scegliere cosa indossare. Anzi, l’aiuteremo tutte, ma dobbiamo basarci su ciò che piace a lei. Vieni Mony? Cominciamo dai vestiti? – disse Serena.

- Siete delle amiche stupende e anche se siete venute qui così di botto e mi avete smontato mezza camera, vi voglio bene. In fondo siete fatte così, siete entrate nella mia vita senza bussare. Siete delle maleducate patentate! – rispose Monica.

Scoppiammo tutte a ridere e poi ci dedicammo ai vestiti. Alla fine Monica aveva scelto dei jeans un po’ stretti e una maglietta bianca larga, semplice ma elegante al tempo stesso. Aveva piastrato i capelli e aveva messo ai piedi le sue all star preferite. Anche se contro le proteste di Monica, Giordana era riuscita a truccarla un pochino. Le aveva messo un lucidalabbra rosa chiaro, la matita nera e il mascara trasparente . Io le avevo fatto indossare un braccialetto d’oro bianco e giallo e un paio di orecchini con i brillantini, ma non ero riuscita a convincerla ad indossare una collana.

La faccia di Valentina, la mamma di Monica, quando lei gli disse che quella sera sarebbe uscita, fu imperdibile. Era sorpresa e un po’ insicura sul da farsi ma si vedeva che era felice per sua figlia.

Monica le aveva detto queste esatte parole – Mamma, stasera esco con il mio idolo, perciò mi sono preparata, come sto? –

 Verso le sei e mezza lasciammo la casa di Monica. L’appuntamento era alle sette, piuttosto presto come orario, ma sapevamo sarebbe stato perfetto.

Monica’s Pov

 
Ero seduta sul divano della cucina aspettando Niall. Speravo sarebbe arrivato presto. Non vedevo l’ora di scoprire dove mi avrebbe portata e di stare un po’ da sola con lui. Qualcuno suonò al citofono e mi catapultai nell’altra stanza per rispondere.

- Niall, sei tu? – strillai felice.

- Monica aprimi – sentii la voce di mio fratello gracchiare da dietro il citofono e premetti il pulsante per aprire il portone scocciata. Tornai in cucina e cominciai a mangiucchiarmi le unghie. Mi bloccai di colpo ricordando che Giordana me le aveva sistemate neanche mezz’ora prima.

- Monica! C’è un tizio sotto che dice che devi uscire con lui – urlò Mattia dal corridoio prima di chiudersi nella sua camera. Salutai svelta mia madre, pescai la mia borsa dal divano e scesi sotto come una furia.

Niall mi stava aspettando davanti al portone aperto. Aveva un paio di jeans e una maglietta, come me, per fortuna ci avevo azzeccato. Mi salutò con un bacio sulla guancia e mi fece accomodare in macchina. Ma quando l’avevano comprata?

- Allora, dove mi porti? – chiesi quando mise in moto la macchina.

- Non posso ancora dirtelo, ma è un posto bellissimo. Spero ti piaccia – mi sorrise, adoravo quel sorriso.

- Mi piacerà di sicuro – mormorai e le mie guance si tinsero di rosso.

Il viaggio in macchina fu piuttosto spensierato. Mi accorsi che avevamo lasciato Lentini e che stavamo percorrendo, proprio in quel momento, una stradina sterrata in mezzo agli alberi. Ma dove stavamo andando? La curiosità mi mangiava viva.

- Hai cenato? – chiese ad un tratto Niall.

- Ehm … veramente no –

- Perfetto! – era felice, Niall era sempre felice e questo rendeva felice anche me, mi faceva stare bene. Con lui sorridevo di più che con chiunque altro. Non che non sorridessi mai, per carità, ma con lui mi veniva così facile. Niall mi faceva venire voglia di sorridere. Così sorrisi.

Parcheggiò alla fine della stradina e mi guidò lungo un sentiero quasi privo d’alberi. Arrivammo su una collinetta bassa sulla quale si stendeva un meraviglioso prato con qualche fiore qua e là.

- Ma … è stupendo, Niall! – esclamai dalla gioia.

- Sono contento che ti piaccia. Ho scoperto questo posto poco tempo fa e volevo fartelo vedere. Così ti ci ho portata per … no! Il cesto! – disse scoppiando a ridere.

- Cosa è successo? –

- Ho scordato il cesto in macchina. Mi aspetti un minuto? –

- Ehm … certo. Vai pure – risposi.

Dopo pochi secondi da sola mi sedetti sull’erba. Com’era fresca, quel posto era davvero stupendo. Ero felicissima che Niall mi ci avesse portata. Quello era il mio primo appuntamento ed era così perfetto che non riuscivo ancora a crederci: stavo su un prato con il mio idolo. Beh, in quel momento ero sola, ma lui sarebbe tornato. Mi guardai intorno passando una mano sul soffice manto verde del prato e chiedendomi se sarei riuscita mai a ricordarmi tutti i dettagli di questa giornata che, ne ero sicura, sarebbe stata perfetta.
In quel momento tornò Niall con un cestino di vimini dal quale sporgeva uno “spicchio” di una tovaglia rosa.

- Scusa se ti ho fatto aspettare – disse poggiando il cestino sull’erba – Sono uno sbadato – rise di nuovo e mi unii a lui – Comunque. Qui dentro c’è tutto per fare un picnic sull’erba – disse indicando il cestino.

- Che bello! Non ho mai fatto un picnic – esclamai allegra – Ti aiuto a sistemare le cose  -

Io e Niall stendemmo la tovaglia rosa sull’erba e cominciammo a uscire le pietanze. Erano tutte ordinatamente poggiate su un piatto e avvolte dalla carta stagnola.

- Quanta roba! Harry ha cucinato per un esercito! – trillai vedendo che il cibo sembrava raddoppiare da dentro il cesto anziché diminuire.

- E tu come fai a sapere che ha cucinato Harry? –

- Beh, Liam dice che gli piace molto cucinare, no? –

- Beh, si. Devi essere una vera Directioner allora –

- Ovvio! –

E ridemmo di nuovo. Ci sedemmo sulla tovaglia e cominciammo ad aprire le pietanze. C’era di tutto: Tramezzini, dolcetti, pasta al forno, frutta, persino frittelle e c’era anche una cheesecake. Io mangiai qualcosa, era tutto buonissimo, ma Niall trangugiò quasi tutto quello che c’era facendo bis, tris e … non so definire quanto tanto mangiò.

- Ti è piaciuto? – chiesi quando smise di mangiare.

- Si, cavolo era un sacco di tempo che non mangiavo così tanto. I ragazzi mi hanno messo a dieta ma, ogni tanto, di nascosto, faccio qualche spuntino fuori pasto. A te è piaciuto? –

- Si, Harry cucina bene –

- Io l’ho aiutato! –

- Bravo! –

- Si, l’ho aiutato mangiando qual cosina di qua e di là ogni tanto. Sono un bravo cuoco – e rise di nuovo.

- Si, lo sei! – risi anch’io.

- Posso farti le trecce? –

- Le trecce? –

- Si, hai un elastico? – domandò sorridendomi.

Gli porsi due elastici neri e poco tempo dopo lo sentii armeggiare con i miei capelli.

- Ecco fatto! – esclamò quando ebbe finito – Sembri Pippi Calzelunghe! Aspetta che ti faccio una foto – e uscì il telefono dalla tasca.

Gli feci un finto sorriso per prenderlo in giro ma in quel momento lui scattò la foto e lo sentii scoppiare dalle risate. Me la fece vedere e disse che l’avrebbe mostrata ai suoi amici così lo rincorsi per il prato nel tentativo di strappargli il telefono dalle mani.
 
Nel frattempo si erano fatte le nove e il cielo era buio.

- Ti va di guardare le stelle con me? – mi chiese ad un tratto.

- Volentieri – risposi sorridendo.

Ci sdraiammo sull’erba e guardammo le stelle. Ogni tanto Niall mi indicava qualche costellazione e diede alla stella Polare il mio nome. Disse che da quel giorno, per lui, si sarebbe chiamata la stella Monica Polare e poi disse che lui era la Luna Niall così stavamo vicini nel cielo e così lui diventava più importante. No, non me l’ero presa. Scherzava come scherzavano sempre loro cinque. E questo era bello. Era bello perché voleva dire che Niall ci teneva a me, che si sentiva libero di comportarsi per com’era davvero e non di fingere di essere qualcuno che non era. Ero così felice di questo!

Cominciò a piovere e mi rotolai lontano da Niall per alzarmi ma lui mi afferrò la mano e mi riportò accanto a sé, più vicino di prima. Mi guardò negli occhi per un istante prima di avvicinarsi di più e poggiare le sue labbra sulle mie. Si, stavo sognando. Era solo un sogno. Eppure sembrava così reale, come poteva essere che sentissi le gocce di pioggia sul viso, che mi sentissi tutta bagnata, che sentissi Niall così vicino a me, il suo respiro, il suo odore. No, quello non potevo averlo sognato, non potevo aver sognato il suo odore. Allora era tutto vero! Allora stava accadendo nella realtà! Allora Niall era davvero accanto a me, ci stavamo davvero baciando. Che cosa … meravigliosa! Così, confortata da quella piccola verità, mi lasciai andare al sogno più bello che io avessi mai realizzato.
 
 
Ciaoooo Nicuzzole Nichitte!
Vi amo, l’ho già detto? Si perché mi avete visitato in 42!!!! Si vi amo!
Scusatemi per il ritardo sono terribile ma ho avuto troppi impegni!
Spero che mi perdoniate e che il capitolo vi piaccia.
Un bacio a presto <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: dolls_