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Autore: payneistheway    02/03/2014    2 recensioni
Visto che la mia vita sentimentale è francamente una merda, visto che l’uomo dei miei sogni non mi filerebbe neppure se gli ballassi la Macarena sui piedi e visto che sono single più o meno dalla scoperta del fuoco...perchè non ingaggiare per me un finto fidanzato?
Tutto iniziò con una malaugurata idea di mia sorella.
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“Amber...come hai potuto noleggiarmi un...un.... PUTTANO? COSA DIAVOLO STAI FACENDO?”
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Speravo fosse un incubo.
Speravo fosse un errore.
Speravo fosse tutta colpa dei fagioli in scatola. E invece no. Perchè lui era
veramente lì per me.
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“Il mio nome è Styles. Harry Styles: e le uniche merci che io vendo, qui, sono il “mio fantastico corpo” nonché “l’inestimabile piacere della mia compagnia”.
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GIA’. Il suo nome è Styles, Harry Styles.
Ma io, lo chiamo in un modo solamente: GUAI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9. The "Calm" Before the Storm 
 
17 BLACK?” l’insegna luminosa sopra le nostre teste lampeggia ad intermittenza rilasciando, come se non bastasse, poche minuscole scintille.
Iniziamo bene.
“Perché il nome non mi è nuovo? Non sarà uno dei tuoi locali, vero Styles? Ti giuro sulla tinta platinata di Horan che se hai consigliato a Lou di prenotare in un locale di spogliarello, io ti...”
“Non è un locale di spogliarello Taylor” sbuffa Harry, spingendomi verso l’ingresso.
Okay: per ora niente di rotto, anche se sento che non potrò affermare lo stesso quando la serata sarà finita.
Harry!” grida un uomo sui venticinque anni, completamente ed unicamente vestito di nero, accogliendo Harry come se si trattasse di un ospite abituale.
Come se...
Styles è  un cliente abituale di ‘sto posto, altroché.
“E questa bella fanciulla chi sarebbe?” chiede quello che riconosco, alla fine, come il gestore del locale. Harry si irrigidisce e, come se si fosse appena ricordato della mia presenza, cambia radicalmente atteggiamento. Con il dorso della mano mi sfiora leggermente una guancia, portandomi poi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Lei è la mia ragazza.”
ASPETTATE UN MOMENTO. Cos’è questa fissa di sbandierare cose (NON VERE) al mondo? Perché ha sentito il bisogno di mentire al suo amico, presentandomi a lui come qualcosa che non sono? Ah, già.
 Perché questa è tutta una finzione, non me lo posso dimenticare.
Eppure...
Eppure, perché se tutto quello successo fino ad ora doveva essere finto, tutte le strette, il bacio, le parole dette fino ad ora, sembravano invece... così reali?
“Che giovane tanto fortunata. I vostri amici sono già arrivati, dovreste raggiungerli! Devo dire che...”
“Che?”
“Che il ragazzo, quello basso dagli occhi di ghiaccio è proprio un bel bocconcino. Avrebbe potuto illuminarmi tutto il locale con un solo battito di ciglia! Mai visto occhi così, mai!”
Già, mi ritrovo a pensare, gli occhi di Louis. Sono una di quelle cose che ti rimangono impresse nella mente per sempre; così azzurri, felici e pieni di vita. Sono un bel ricordo: il suo sguardo apprensivo e scherzoso lo è sempre stato, anche se sento che è davvero difficile visualizzare nella mente l’immagine degli occhi di Louis con il loro colore così fresco, quando un verde più caldo lo sostituisce velocemente.
Gli occhi di Harry. Il suo sguardo sempre così curioso e protettivo, dalle sfumature verdi scure come se si trattasse di un bosco rugiadoso, qua e là reso più intrigante da ampie macchie verdeggianti di ombra.
Louis , d’altra parte, è esattamente come i suoi occhi: una ventata d’aria fresca nella vita di una persona; Harry invece, come quel verde, è il calore che ti fa ribollire il sangue, facendoti sentire vivo.
“Lou, guarda! Sono loro! Ehi Tay, ho fatto bene a far rimuovere il suotè di gamberi dal tuo menù? Louis mi ha detto che sei allergica, e che l’ultima volta che li hai mangiati ti sei gonfiata come la sua prozia Cassidy prima della dieta ipocalorica!”
L’urlo di Eleanor che, perfettamente incurante dei clienti del pretenzioso locale che la fissano stupefatta,  starnazza indicando a spasmi me e Harry, mentre saltella sul posto, mi riporta alla realtà.
Il gestore del locale aggrotta la fronte, visibilmente sconvolto.
“Santa pazienza...-Commenta, prima di dirigersi verso le cucine -...davvero “occhi blu” sta con quella tizia? Cielo! E dire che potrebbe esserci qualcuno con molta più classe a cenare con lui : come ME, per esempio. Le ingiustizie di essere nato senza una vagina!”
Con una risatina isterica, maledicendo mentalmente Eleanor per aver reso edotto l’intero ristorante di quanto il mio aspetto possa diventare perfettamente disgustoso dopo un’overdose accidentale di crostacei, realizzo improvvisamente la gravità della situazione.
FERMI TUTTI. Ma DAVVERO mi stavo facendo filmini mentali su quattro paia di palle degli occhi?
“Taylor...HARRY....ben arrivati!”- Non appena raggiungiamo il centro della sala Louis scatta subito in piedi, con un sorriso tirato, accostando con estrema cavalleria la mia sedia al tavolo. E’ evidente che ce la sta mettendo tutta per essere gentile, ma è più forte di lui: continua a rivolgersi a Harry con lo stesso palpabile amore di Paris Hilton per la sua unica, odiata doppia punta.
I suoi occhi azzurri fissano infatti con palese ironia la bandana a scacchi bianchi e neri che Harry indossa, mentre io schivo per miracolo il soffocamento. Merda: eppure, ero sicura di essere ormai in salvo una volta allungati cinque dollari a Ramiréz con la promessa che avrebbe fatto sparire quell’abominio: e invece, non mi resta che prendermela con la sua totale mancanza di senso del dovere ora, se Styles ha potuto conciarsi comunque come il fratello gemello di Arafat.
“Louise....cioè...LOUIS...”- Si corregge prontamente (ma con estremo sforzo) Harry, totalmente ignaro dei miei tormenti.
RI-FERMI TUTTI.
A quanto pare Ramiréz ( oltre a non essersi preoccupato minimamente di sequestrare l’obbrobrio israelopalestinese che Harry si è appiccicato in fronte) mi ha pure fottuto cinque dollari.
Dopo questo ulteriore colpo di scena, non c’è che dire: la serata inizia da Dio.

Al termine di una serie di convenevoli più falsi di mia zia Muriel (tipica zitella imbellettata che, quando la incontri, bacia l’aria anziché la tua faccia) in stile “Oh, quanto mi piacciono i tuoi sandali (da vomito) con le perline (inguardabili), El?! Si può sapere (no, grazie) dove li hai comprati? “, realizzo con orrore che Osama Bin Styles sta scrutando sia me che Louis con uno sguardo che non promette nulla di buono.
 “Devo ammettere che c’è una cosa che mi sono sempre chiesto, benché Tay non abbia segreti per me..”- Inizia infatti, con un’espressione soddisfatta -“...com’è che vi siete conosciuti, esattamente, voi due?”
A queste parole, Louis rischia l’asfissia, quasi ingoiando una delle amabili polpette da mezzo chilo che completano i suoi spaghetti alla Bolognese tutta intera.
Io simulo improvviso interessamento per il doppio mento dell’imponente uomo calvo che siede nel tavolo di fianco al nostro (hey, funzionerà come ferma carte?)  mentre Eleanor, con una risatina idiota, incita me e Lou a sputare il rospo: mio Dio, ma da che parte sta?
E soprattutto, perchè non sono nata intonaco ? Hanno l’aria di divertirsi parecchio a stare tutto il giorno immobili e spiaccicati  ai muri, evitando totalmente situazioni altamente imbarazzanti come QUESTA.
Mentre, tuttavia,  mi riprometto mentalmente di far ritrovare a Styles, per esprimere tutto il mio apprezzamento per la sua improvvisa vena investigativa, una nutria morta nel letto, Louis si schiarisce la voce.
“Io Tay siamo amici da quando ne ho memoria...”- Spiega, sorridendo leggermente -.”.e, per la precisione, da quando io e Amber ci ritrovammo a collaborare per il progetto di scienze. Realizzammo un vulcano e creammo la lava mescolando  salsa all’arancia e Cheddar: immagino che il sapore fosse disgustoso ma l’effetto visivo non era niente male.
In ogni caso, non riuscimmo a consegnarlo.
Taylor si mangiò la lava e poi la vomitò tra le begonie di Nonno Ferguson.” 
Harry inarca un sopracciglio mentre io, fingendo di scrutare il pavimento in cerca di un’inesistente forcina perduta, mi ritrovo a desiderare con tutta me stessa di evolvermi, da umiliato essere umano, in quinta gamba del tavolo.
“Wow, sono commosso..”- Ironizza poi, versandosi una lauta dose di champagne -“Un’amicizia forgiata da lodevole impegno scolastico e dai succhi gastrici. E poi?”
Louis sbatte le palpebre, con aria disorientata.
“E poi, lei mi è sempre stata vicino...”- Tentenna, perplesso dall’insistenza del Saddam di Holmes Chapel - “Mi è stata vicino in ogni giorno che ho vissuto..”
“.. Almeno fino a che non hai pensato bene di metterti con un’altra.”
 “Sentimi bene, fricchettone dei miei stivali...”- Ormai evidentemente giunto al culmine della sopportazione,  Louis scatta in piedi con ira, puntando il dito indice in direzione di Harry: manco a dirlo, gli sguardi dell’intera sala si inchiodano immediatamente su di loro mentre io intuisco che, a quanto pare, proprio ciò che ero risoluta ad evitare non tarderà ad accadere.
“Me ne fotto il culo di chi tu sia, okay? Anche se ci scommetto che c’è qualcosa di strano, in tutta questa storia...-Riprende Louis,  agitato - “Ma tu non hai diritto di giudicare me e le mie scelte, intesi? Devi stare calmo.”
“Modera i termini e abbassa la voce, signorina..”- Per tutta risposta, Harry emette una risatina seccata, senza scomporsi troppo  -“ C’è gente che si vuole godere una serata tranquilla, qui: e se sei mestruata non frega un cazzo a nessuno, d’accordo? Io dico quello che mi pare e piace. Tu vedi di infilarti un Tampax dove sai e di mettere a tacere i bollenti spiriti, grazie.”
Mentre io e Eleanor, improvvisamente solidali, osserviamo la scena del tutto impotenti, Louis ha la brillante idea di firmare la propria condanna a morte:  schiumante di rabbia, scaglia infatti una delle  polpette che condiscono i suoi spaghetti dritta addosso ad Harry, colpendo esattamente la preziosa bandana da Kamikaze di Styles.
E’ la fine.
Con incredibile rapidità infatti, Harry scatta in piedi, immobilizzando Louis come un salame.
Punto primo, razza di coglione..”- Gli sussurra quindi all’orecchio, beffardo -“Più che ‘fricchettone dei tuoi stivali’, semmai, posso essere ‘il fricchettone delle tue ballerine’. No,  dico...ma che cazzo di scarpe ti metti?Sei virile quanto Peppa Pig..”.
“Lasciami andare, o giuro che...”
Punto secondo. Mai toccare la mia bandana. O io ti apro la fronte.
E il punto terzo  è il più importante di tutti, lo  sai?”
Dopo aver lasciato andare Louis di scatto, Harry lancia al suo nemico, mentre Eleanor si precipita a soccorrerlo, un ultimo sguardo di disprezzo estremo.
Il punto terzo è che la differenza tra me e te, benché io sia un “fricchettone piovuto fuori da chissà dove” sta nel fatto che,  comunque vada, io sceglierei Taylor.
Sceglierei Taylor sempre, sceglierei Taylor comunque: la sceglierei oggi, domani e di fronte a qualsiasi altra perchè, se non la scegliessi, non mi resterebbe altro che la consapevolezza di aver compiuto il più grosso errore della vita”.
Mentre Louis e Eleanor ci fissano ancora sconvolti, mentre chiazze di sugo macchiano qui e là il lindo parquet del locale ed un manipolo di curiosi (probabilmente, addirittura accompagnati dalla Sicurezza) si avvicina a passo di carica, Harry mi porge risoluto la sua mano.
Ok; è chiaro che sta scherzando: non penserà di certo che gli basti aver pronunciato una frase ad effetto per convincermi a tagliare la corda, dopo aver quasi mutilato l’uomo dei miei sogni, trasformato uno dei locali più ricercati di Londra in puttanaio e, per giunta, con una macchia di sugo in fronte.
“Sto per parafrasare Terminator.”- Si limita ad aggiungere tuttavia, con una risata roca che mi appare, stranamente....IRRESISTIBILE (?!??!) -“E per questo, signorina Devonne, le dirò soltanto: Vieni con me, se vuoi vivere.”
 
E a quanto pare sì, quindi.
Gli basta.
Perchè io (contro ogni logica) gli do retta e sparisco con lui, imboccando rapida la porta sul retro, alla volta di solo Dio sa dove.





ANGOLO AUTRICI

Ed ecco qua: non siamo morte, s'è trattato solo di uno stand-by mensile (date come sempre la colpa a moody perché io non ne ho).
Spero sinceramente che qualcuno possa notare ancora questa storia, perché in questo mese, dopo averci riflettuto tanto, siamo giunte alla conclusione che per noi è davvero importante scrivere, perciç andremo avanti in ogni caso.
Con tutto il cuore, ringrazio che spende sempre un po' di tempo per recensire senza abbandonarci mai.
Siete i mondani del mio cuore <3
A mercoledì ordunque, con un capitolo molto DHEHEHEHHE

M&P
  
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