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Autore: B_Tonks    02/03/2014    2 recensioni
E se una strega si innamorasse di un babbano? Questa storia vede protagonista la figlia di Luna e Neville (inventata da me) che si innamora di un babbano la loro storia d'amore è romantica ma allo stesso tempo triste. Legati dal destino per via del loro nome (nomi di due maghi che sono stati sposati).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti | Coppie: Luna/Neville, Teddy/Victorie
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Giunti al limite

Dora si alzò dal letto e vedendo la camera a soqquadro rimembrò quello che era successo il giorno precedente e rimise tutto apposto con un movimento di bacchetta. Andò a lavarsi la faccia per riprendersi dal pianto incessante della notte appena passata poi tornò in camera per cambiarsi. Si stava infilando i pantaloni quando sentì un rumore provenire dalla finestra, si girò e vide un gufo con una lettera nel becco che picchiettava sul vetro. Lo fece entrare e prese la lettera, era diversa dalle solite lettere che riceveva: la carta era candida non come le pergamene che di solito hanno un colorito giallastro e aveva un profumo che a Dora pareva familiare ma non riusciva a riconoscere. L'aprì e lesse la firma alla fine di essa. Era di Remus, iniziò a leggerla lentamente immaginandosi la sua voce.
 
12 Settembre 2019
Carissima Dora,
sono felice di ricevere la tua lettera perché mi manchi moltissimo, e a proposito di incubi dove ci siamo noi due, ultimamente ho fatto un sogno molto strano. Eravamo in un parco insieme, ci stavamo fissando negli occhi e non servivano parole per capirci, ma improvvisamente il cielo si fece scuro e una figura umana che non riuscivo a scorgere bene si avvicinava a noi. Tu eri visibilmente preoccupata poi vidi un lampo verde dirigersi verso di me. Caddi e sentii il freddo in tutto il mio corpo, ti sentivo piangere sopra di me e percepivo la tua presenza e il tuo respiro, ti parlavo, urlavo di non preoccuparti, di non piangere perchè ero lì con te ma tu non mi sentivi. Non riuscivo a vederti, ti sentivo solo, poi ti sei alzata e hai urlato delle parole che non capivo, sembravi furiosa e disperata.
Non ho capito bene cosa fosse successo, so solo che quando mi sono svegliato sono stato assalito da un senso di malinconia. Forse sto iniziando a capire che la nostra relazione sarà difficile da mantenere, ma sono disposto a tutto pur di averti, perfino di andarmene via di casa e scappare con te.
Spero di vederti il prima possibile.
Ti amo,
Remus.

La ragazza si sentì male a sapere che anche lui aveva avuto quell'incubo atroce, ma era sollevata dal fatto che non avesse compreso cosa fosse veramente successo e al momento non voleva dirglielo per non turbarlo troppo. Inserì la lettera nel primo libro che trovò con l'intento di rileggerla per rispondere nel pomeriggio, poi andò a fare colazione.
In Sala Grande trovò John seduto tutto solo intento a bere una tazza di the scuro, gli si avvicinò. “È libero qua?” gli chiese indicando la panca vuota di fianco a lui. “Sì...” “Perchè tutto solo Capra?” “Non lo so, forse perchè ogni volta che sei nei guai ti seguo per consolarti e tutti si convincono che sia innamorato di te e tu hai anche il coraggio di urlarmi addosso.” disse lui con un tono sprezzante. “Scusami John, ma ieri volevo solo stare da sola...” “Sì lo so... Fatto sta che ora sono 'il ragazzo della Paciock'.” “Se ti turba così tanto essermi amico allora non parlarmi più... Bel Tassorosso altruista che sei.. Io vado a lezione.” disse lei riempiendosi la tracolla di dolci che avrebbe mangiato nel tragitto e si diresse verso l'uscita.
Mentre camminava per i corridoi un ragazzo maldestro le andò addosso facendole cadere la tracolla e facendo uscire tutti i libri ma non se ne accorse. Dora si chinò per raccogliere i libri e sentì una presenza sopra di lei, vide una mano accingersi a prendere la lettera che era scivolata da un libro. “Che strana lettera... non è gialla come al solito.” disse quella persona. Dora alzò lo sguardo e vide che Albus stava per leggere la lettera che aveva ricevuto da Remus, si alzò e gliela strappò dalle mani arrabbiata. “C'era scritto “Ti amo”? Ma chi ti ha scritto una cosa del genere?” “Non sono affari tuoi!” “Ma soprattutto, chi potrebbe amare una persona come te? Una diversa?” “Taci!” i capelli cambiarono colore improvvisamente. “Che c'è, ti da fastidio? Forse te l'ha scritta quel tuo amico... Quel John... Sarebbe pensabile visto che è strano pure lui...” “Stai zitto, non sono strana e lui non è strano. Non l'ha scritta lui!” “Allora chi?” “Te lo ripeto, Potter, non sono affari tuoi!” “Bene, lo scoprirò da solo allora.” disse il ragazzo allungando la mano verso il foglio stropicciato nelle mani di Dora. Lei allontanò la mano da quella dell'amico (sempre che si possa chiamare amico uno così) e con l'altra gli tirò un pugno sul naso lasciando cadere la tracolla e facendolo sanguinare. “Tu, piccola bastarda!” disse Albus avventandosi su quella ragazza mingherlina e afferrandole i capelli tirandoglieli facendola gemere ed urlare dal dolore. La ragazza gli tirò uno schiaffo e lo spinse lontano da lei, prese la tracolla e si girò per andarsene. “Non così in fretta, Paciock!” disse il ragazzo dietro di lei girandola bruscamente e dandole un pugno sulla bocca spaccandole il labbro. “Ora siamo pari!” disse lasciandole il braccio che poco prima stava tenendo stretto per non farla scappare.
La ragazza scappò in bagno piangendo e si sedette stremata a terra,. L'amica Rose, che era appena uscito da uno dei gabinetti, la vide e le si avvicinò. “Ni... Perché piangi?” La ragazza alzò la faccia sanguinante. “Perché tuo cugino mi ha fatto questo. Fortunatamente nessuno ci ha visti.” “Ommioddio, devi dirlo ai professori.” “No! Ho iniziato io la rissa, quindi non me la caverei... Mi metterebbero in punizione e sarei la vergogna di mio padre.” “Suvvia, tuo padre ti vuole bene, non saresti mai la sua vergogna.” “Tutti i professori verrebbero a conoscenza che l'adorabile e delicata figlia del professor Neville Paciock è in verità una ribelle arrivata alle mani con il figlio del grande Harry Potter solo perché lui voleva leggere una lettera che le era arrivata. Poi vorranno leggere la lettera e scoprirebbero tutto.” “Tutto cosa?” “Il mio segreto...” “Che sarebbe?” “Non te lo posso dire.” “Ok, ora alzati e lavati la ferita prima che ti si gonfi il labbro.” Rose la aiutò ad alzarsi e a lavarsi la faccia. “Se vuoi provo a curarlo.” le disse sorridendo. “Vai.” Lanciò un incantesimo che risanò il gonfiore e la ferita fino a farne restare solo una piccola fessura rosso scuro. “Non posso curarla completamente.” “Tranquilla, copro io.” disse lei facendo cambiare il colore delle labbra in un rosso scuro uguale a quello della ferita. “I babbani usano una specie di tintura per le labbra... Rossetto lo chiamano. Ecco, se mi chiedono il perchè di questo colore dirò che ho usato una di quelle cose comprate a Londra per curiosità.” “Perfetto direi.” disse la giovane ginger sorridendole. Dora si guardò lo specchio e cambiò il colore e la forma dei suoi capelli per farli assomigliare a quelli della madre da giovane. “Fai sempre impressione quando lo fai...” “Perchè? È una cosa normale.” disse Dora che era abituata fin da piccola ad apportare tali modifiche al suo aspetto. “Mh... se lo dici te. Ora andiamo a lezione.”.
Arrivata a lezione Dora di avvicinò a John e gli sussurrò “Ho picchiato Albus perché sosteneva mi amassi, quindi mi sono sdebitata.” Poi chiese a Rose che si mettesse lei vicino a lui per non aumentare i pettegolezzi errati sui due ragazzi. “Hai picchiato Albus?” disse il ragazzo incredulo. “Sì! Ma ora lasciami ascoltare la lezione.”. In verità non stette molto attenta durante quella lezione perché intenta a scrivere una lettera a Teddy.

13 Settembre 2019
Caro Teddy,
Remus mi ha scritto una lettera dove mi raccontava un incubo che ho avuto pure io, fortunatamente non ha capito che dopo che quel raggio verde (un Avada Kedavra) lo aveva colpito lui era morto. Non penso glielo dirò, ma sinceramente voglio parlarti di un'altra cosa.
Oggi io e Albus ci siamo picchiati perchè lui sostiene che nessuno possa amare una persona diversa come me... A quanto pare 'la figlia di Paciock' è una persona da evitare, perfino John mi ha evitata stamattina ed io con capisco perchè. Sono diversa in che senso? Io mi sento normalissima, sono solo un po' particolare come mia madre ma lei non la odiavano mica. Rose mi ha detto che fa impressione vedermi cambiare il mio aspetto ma io penso sia una cosa normale non capisco perchè non lo sia per lei. Forse te puoi dirmi perchè cavolo qua la gente mi evita.
Ho voglia di andarmene da qui.
Baci,
Ninfadora.


Dora ignorava il fatto di essere una specie di metamorfomagus, sapeva cos'erano ma non si riconosceva in essi perchè loro potevano cambiare completamente aspetto, trasformarsi in animali od oggetti. Lei poteva solo cambiare colore alle sue parti del corpo o a ciò che toccava: era in pratica per metà metamorfomagus ma ne era ignara. In sei anni però non le aveva pesato l'essere diversa forse perchè non riusciva a capire o forse perchè ora lei era veramente diversa, era quella che amava un babbano e anche se gli altri non lo sapevano si sentiva diversa e sbagliata per quello. La giornata della ragazza passò normalmente dopo quello scontro che cercò di cancellare della mente.


n.d.a. Sono lieta di annunciarvi che sono piena di idee e quindi sfornerò vari capitoli approfittando anche delle vacanze. Ringrazio un mio amico che mi ha aiutata nella correzzione dell'ultima parte per la prima invece devo ringraziere as usual WhoLovesLife.
  
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