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Autore: Letsneko_chan    02/03/2014    3 recensioni
(Len)
La verità è che mi faceva pena. Non volevo vederla così. Per tutti sono il rubacuori di turno. Non c'è ragazza della scuola a cui non piaccia. La verità? Con il suo comportamento, l'unica di cui sono innamorato (sul serio) è lei. Rin. La mia compagna di banco. Mi perdo ogni volta che mi guarda, con i suoi occhi azzurri.
(Rin)
per tutti i miei compagni sono la classica secchiona, introversa, asociale, ecc..insomma la classica persona che studia e sta zitta durante le lezioni presa di mira da tutti. Passo le giornate in silenzio, nessuno vuole parlare con me, io lo vorrei ma..la timidezza mi blocca sempre.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Shion, Len Kagamine, Miku Hatsune, Rin Kagamine, Un po' tutti | Coppie: Kaito/Miku, Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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(Len)
Nessuno si degna di spiegarmi cosa sta succedendo... Rin si comporta in modo parecchio strano, Lenka sembra che voglia uccidermi, gli altri mi considerano come se fossi un malfattore...Non capisco proprio! Eppure ieri sera non ho fatto nulla: dopo il contest me ne sono tornato a casa subito: ho solo salutato i miei. Stavo davvero male! Ma nessuno sembra disposto a crederci... Rin e Lenka se ne sono andare in camera di Rin e Kaito mi ha trascinato in camera da lui.
-Devo parlarti! Subito!- 
Mi siedo sul letto e lui mi si para davanti, sedendosi su una sedia e fissandomi negli occhi.
-Beh, perché vi comportate tutti in modo strano?-
-Se Rin sta così è tutta colpa tua!-
-Mia!? Cosa...cosa ho fatto?-
-Non solo traditore...anche ipocrita sei!-
-Tra-traditore?!-
Cosa?!

(Rin)
Fortuna che c'è Lenka! È l'unica con cui sono riuscita a sfogarmi... Mia mamma mi sta addosso da ieri sera, Miku vuole sapere tutto, Luka mi dice che devo lasciarlo ad ogni costo, lui non ti merita!, Meiko mi ha consigliato di affogare il dolore nell'alcol, Kaito nel gelato e Gakupo di passarlo da parte a parte con una spada. Ottimi consigli devo dire... L'unica che ha preso sul serio la faccenda è Lenka, forse perché è quella che lo conosce da più tempo e forse perché sa come trattare quell'idiota di mio fratello in situazioni del genere. Detto da una che ha fatto boxe fa un po’ paura… Vorrei parlargli ma c'è qualcosa che mi blocca; dovrei dirgli tutto ma non ci riesco: ho paura. Mi sembra di essere tornata la ragazza che  riesce solo a stare in un angolo perché ha paura di parlare con gli altri, la ragazza che non voleva ammettere i sentimenti per il ragazzo che conosce da anni... Ho sempre avuto il terrore del giudizio degli altri... Forse ho commesso un errore a concedermi al primo che si è dichiarato, sperando che tutto potesse cambiare in un attimo... Forse la colpa è solo mia a sperare che la nostra storia durasse per sempre...

(Len)
Ora è arrivato anche Gakupo. Non ho voglia di litigare con i miei migliori amici ma come si stanno svolgendo le cose sembra inevitabile...
-Se avessi fatto io cosa hai fatto te, Len, a quest'ora la cara Luka mi avrebbe già mandato all'altro mondo...-
-Miku, invece, mi avrebbe fatto scontare una punizione a base di porri...-
Ma a quanto può arrivare la loro stupidità? Nessuno è mai riuscito a dare una risposta.
-Cosa ho fatto?-
Sono esasperato. Alludono e basta! Nessuno mi spiega! Nessuno cerca di farmi capire cosa dovrei aver fatto! Tutti mi accusano e basta!  
Gakupo e Kaito mi guardano allibiti.
-Da...davvero non capisci?-
-Cos'hai in quella testa? Solo gelato?-
Gakupo ridacchia.
-Sta serio Gakupo! La faccenda è seria!-
Gli tiro un cuscino in faccia.
-E va bene. Len se proprio volevi far soffrire Rin potevi almeno parlarle prima che vedesse tutto!-
-Tutto cosa?-
-Sveglia! Il bacio! Ieri sera sulla spiaggia! Dopo il contest!-
Bacio? Spiaggia? Dopo il contest? No, non è possibile!
-Ma se sono tornato a casa subito dopo! Stavo male!-
-Ceeerto...peccato che la povera Rin ti abbia beccato sul fatto!-
Spalanco gli occhi. Ora ho capito! Sapevo che prima o poi sarebbe successo!  Santo cielo! Rin ha scambiato Rinto per me! L'avrà visto mentre baciava la ragazza di turno e avrà pensato che fossi io! Che guaio! Tiro fuori il telefono e chiamo Rinto!
-Pronto?-
-Rinto! Che diavolo hai fatto ieri sera! Mi hai messo nei pasticci, disgraziato di un cugino!-
-Len...calmati...-
-Vieni a casa di Kaito subito!-
-E...dov'è?-

Sbuffo.
-La villa sul promontorio-
-Oh...quindi sei amico di quei ricconi. Il mio caro cuginetto passa le vacanze in una tale casa e non mi invita? Sei davvero cattivo Len!-
-Guarda che non c'è neanche Lenka...-
-Lo so, guarda che sono IO a sopportare TUA sorella adesso!-
-Vieni e non fare storie!-
-Arrivo, arrivo...-

Chiudo la chiamata senza salutare. Ho urlato, mi sento la gola secca. Gakupo e Kaito mi guardano a bocca aperta.
-Quindi...pensi che sia lui...-
Mi avvivo verso la camera di Rin con il cellulare in mano.
Sto per bussare quando sento il campanello suonare. Scendo le scale a corsa e apro la porta. Rinto è qui.
-Ciao cugino! Come va?-
Ora come ora avrei voglia di picchiarti a sangue per avermi messo nei guai e aver fatto soffrire la mia Rin.
Mi trattengo a stento dal tirargli un pugno sulla faccia.
-Niente convenevoli!-
-Ehi! Che fine ha fatto il mi adorato cuginetto dolce e sensibile?-
Mi mette una mano tra i capelli e mi spettina. Risposta: una gomitata in pancia che lo convince a diventare serio. Nella nostra famiglia Lenka è considerata la genia di turno, io il cantante e Rinto il dongiovanni di turno. Bella famiglia, no?

(Rin)
Il campanello è suonato. Mi chiedo chi sarà a quest'ora... Le altre sono tutte qui, Kaito e Gakupo hanno detto che volevano fare un bel discorsetto a quel traditore mangia-banane comunemente chiamato "Len". Stanno cercando in tutti i modi di strapparmi un sorriso ma il dolore che mi opprime mi fa vedere in ogni cosa il lato negativo.
Speriamo solo che non sia mia madre... Quella è capace di torturarmi più di Luka, Miku e Meiko messe insieme finché non sputo il rospo.
-Vado a vedere chi è!-
Alzo la testa dal cuscino ormai bagnato completamente dalle lacrime; vedo due codini verdi sparire per poi tornare dentro.
-Umh... Giù ci sono Kaito, Gakupo, Len e un altro tizio biondo che non so chi s...-
Lenka la interrompe.
-È Rinto, mio cugino... Se è qui ha combinato un bel disastro... Len mi aveva pregato di tenerlo lontano da lui durante la nostra permanenza qua... In genere non vanno molto d’accordo-
Scuote la testa, poi si alza e la sento scendere le scale. Le altre escono dalla stanza e si mettono a sedere sugli ultimi gradini della scala. Mi decido ad alzare finalmente la testa dal cuscino e scendere dal letto. Mi risistemo un attimo i capelli: così sono davvero impresentabile! Mi asciugo le lacrime con il bordo del vestito -fazzoletti in giro non ne vedo- e esco dalla stanza. Da sotto si sente la voce di Len e quella che penso sia di Rinto. Sembra che stiano discutendo... Intravedo tra capelli rosa, verdi e marroni tre teste gialle e, seduti su un divanetto Kaito e Gakupo. Mi sembra di stare a guardare un reality o qualche programma del genere... Len e Rinto stanno discutendo, Lenka tenta invano di mettere pace tra loro.
Supero le tre ragazze e scendo le scale. Tutti gli sguardi sono rivolti verso di me e i due litiganti hanno smesso per un attimo di discutere: nella stanza l'unico suono è quello dei miei passi, rimbomba, l'atmosfera è cupa, molto cupa... Un po' preoccupante forse... Arrivo in fondo alle scale. Il silenzio fa da padrone. L'orologio a pendolo segna le ore. Mezzogiorno. 12 rintocchi che rompono il silenzio, poi di nuovo la stessa atmosfera di prima.

(Len)
E ti pareva! Come Rinto e io abbiamo iniziato a parlare siamo degenerati subito a una discussione.
Miku si sporge dal corrimano delle scale, immagino che le ragazze vorranno sapere chi è il pazzo che suona il campanello poco prima di pranzo... Poco dopo Lenka compare alle mie spalle. L'avevo vista scendere le scale a tutta velocità ma non mi ero accorto che fosse già arrivata. Beh, d'altronde cosa vuoi aspettarti da chi fa parte del club di atletica? Quella ragazza non finisce mai le energie... E il problema è che è mia sorella... La discussione continua, Kaito e Gakupo si stanno godendo la scena dal divanetto nella sala: forse pensano di essere ad un talk-show... Miku, Luka e Meiko si posizionano sugli ultimi gradini della scala: a quanto pare non vogliono perdersi lo spettacolo... Ma non vedo Rin. Spero stia bene, non siamo in una bella situazione: rischiamo davvero di far finire la nostra storia per colpa di un cugino rubacuori...
Scende il silenzio quando Rin compare in cima alle scale. Tutti si voltano verso di lei, la guardo anche io. In questo momento è così bella,  non so cosa farei se la dovessi perdere... Scende le scale, sembra davvero un regina: il vestito giallo si muove leggermente, tiene la testa china, credo voglia nascondere gli occhi rossi per il pianto...
L'imbarazzo prende il sopravvento: la stanza è immersa nel silenzio, nessuno fiata, l'unica cosa che si sente è l'orologio a pendolo che batte 12 rintocchi. Mezzogiorno. L'ora più calda non mi dà noia, mi dà più fastidio l'atmosfera tesa che si è formata: io sono solo contro Rin e Lenka (che mi considerano un criminale), gli altri (che danno per buona la versione di Rin e non mi lasciano parlare) e Rinto (che mi ha messo nei guai ma non lo vuole ammettere).
Un colpo di tosse smuove l'atmosfera, non so chi è stato ma ha avuto l'effetto che pensavo. Rin alza la testa e mi guarda negli occhi. Mi sento gelare: sembrano di ghiaccio, ha uno sguardo accusatore. Non ce la faccio: abbasso gli occhi e fisso il pavimento. Lenka incrocia le braccia: se si mette in quella punizione non è un buon segno: quando eravamo piccoli significava che l'avevo combinata grossa...ma stavolta è solo un malinteso ma nessuno mi crede!

(Rin)
Mi fermo accanto a Lenka e fisso negli occhi Len: è visibilmente imbarazzato e dopo poco abbassa lo sguardo; Lenka incrocia le braccia e lo fissa. Ha già fatto capire che per lei è colpevole.
-Allora Len non hai niente da dire a Rin?- la sua voce smuove il silenzio.
-Io...io...io...-
-Mbeh Len? Ti si è inceppato il disco?-
Gakupo e Kaito scoppiano a ridere alla battuta di quest'ultimo. Si zittiscono all'improvviso, credo per un'occhiataccia di Meiko.
-Allora Len? Voglio solo sapere la verità, se volevi lasciarmi potevi benissimo dirmelo!-
Alza lo sguardo, ha le lacrime agli occhi.
-Io non potrei mai, Rin, mai e poi mai. Credimi sono sincero!-
Tende le braccia verso di me, io mi limito a scuotere la testa. Basta questo per far venire le lacrime agli occhi a Len. Abbassa lo sguardo, sento che piange: mi si stringe il cuore. Una parte di me gli crede, un'altra no. Non riesco a decidermi.
-Ho capito...- sussurra, la sua voce è rotta dal pianto -vado a fare una passeggiata, a dopo.-
Se ne va, rimaniamo in silenzio, lo sgomento è grande.

(Len)
Nessuno mi crede, fa male questa cosa. Non capisco il motivo, Kaito e Gakupo che avrebbero dovuto sostenermi fanno battutine idiote e ridacchiano. Mi scoppia la testa, non sopporto più quest'aria opprimente, me ne devo andare. Le lacrime ormai non si fermano, sono solo, ho tutti contro.
-Io non potrei mai, Rin, mai e poi mai. Credimi sono sincero!- Dico il vero.
Tendo le braccia verso di lei, la vorrei abbracciare, dirle che è stato un grosso malinteso. La sua reazione, scuote la testa senza dire una parola, mi ferisce. È così fredda adesso nei miei confronti. Abbasso la testa, capisco che non è aria. La mia voce è un sussurro, non so in quanti la sentono. Me ne vado in silenzio, l'unica cosa di cui ho bisogno è stare da solo, fuori da questa casa. Chiudo la porta dietro di me. C'è un venticello fresco, la giornata è stupenda, sarebbe perfetto andare tutti in spiaggia a divertirci. Sto un attimo a guardare il panorama poi mi avvio verso il mare. Visto che è mezzogiorno non credo ci sia molta gente in spiaggia, o almeno, lo spero. Le lacrime mi rigano le guance e gl occhi lucidi mi impediscono di vedere bene. Mi fermo sull'ultimo gradino delle scale, nascondo la testa tra le mani e piango.

(Rin)
Dopo che Len se n'è andato, siamo rimasti a guardarci negli occhi.
Nessuna parola, solo sguardi.
Mi butto a terra sulle ginocchia, le mani stringono il tappeto.
-È tutta colpa mia... Solo mia! Non l'ho ascoltato e poi, in tutto questo tempo non mi ha mai nascosto nulla. Sono una stupida!-
-Rin...-
Corro su per le scale e mi chiudo in camera. Mi appoggio con la schiena alla porta e piango. Il vento fa svolazzare la tenda, a quanto pare prima non ho chiuso la finestra. Il profumo dei fiori invade la stanza, in genere mi sarebbe piaciuto ma ora come ora mi fa aumentare la tristezza e basta. Mi alzo per chiudere la finestra, quando mi affaccio vedo Len seduto sull'ultimo gradino che piange.
Vorrei urlargli che mi dispiace, ho capito che ho sbagliato ma la voce non esce, se non flebile per una canzone. Len, spero la sentirai...
 
E 'stato condannato , la storia di questa povera anima
 E 'stato condannato , l'uccello in gabbia
Una ragazza graziosa , una voce melodiosa ,
Macchiato per la sua innocenza
Essa cade, buio , invitato da notte
Lei cade in una catarsi , sapendo che nulla potrà prendere il
Chiuso , limitato , uccello prigioniero scuote i suoi bar
Giovani canarini , giovane canarino vede le ali sporche
Fuorviato , ingannato , l'uccello è incantato
Egli viene catturato , viene catturato , il corpo colto in figlio
Il figlio di un peccato vile , che il Signore ha detto ...
Condannato a vagare, è destinata a vagare
Ah ... I due lati della sua personalità spettacolo
Plasmando qui e ora la storia di questa ragazza
Soffocato il respiro , vomito sua voce , sussurra dal fondo della sua gabbia :
" Ah , ma naturalmente ... naturalmente ... Sono una cattiva ragazza "
Se basta credere in un incubo , lei pinzerebbe le guance
" Ah , ma certo ... certo ... Io sono l'uccello in gabbia "
Chiuso , limitato , uccello prigioniero scuote i suoi bar
Giovani canarini , giovane canarino vede le ali sporche
Fuorviato , ingannato , l'uccello è incantato
Egli viene catturato , viene catturato , il corpo colto in figlio
" Dies irae ! "
Scosso , scosso , l'uccello prigioniero rompe i suoi bar
Giovani canarini , canarino giovane , finalmente vede il colore del cielo
Inquieto , agitato , l'uccello incanta
E così elegante , così elegante , la sua vita viene portato via da lui
Il Signore lo ha detto . " ... Questo sarà il resto della tua storia ! "
http://www.youtube.com/watch?v=2L_MQJNLyfU 


(Len)
Piango, piango, le lacrime non si fermano. Il vento sembra cantare una canzone, forse è Rin e non il vento, non ho il coraggio di alzare la testa.
Mi asciugo le lacrime con una manica e scendo in spiaggia. Forse un bagno in mare mi calmerà... Chissà se Rin è sempre appoggiata alla finestra, vorrei essere con lei invece che da solo.

(Rin)
So che la canzone l'hai sentita Len. Le tue spalle hanno smesso di muoversi mentre cantavo ma non hai avuto il coraggio di guardarmi. Perché? Sai che ci sto male vero?
Ma tu te ne vai, lasciandomi alla finestra a osservare il mare azzurro come i tuoi- i nostri- occhi senza alzare lo sguardo verso di me. Andrai in spiaggia, vero? Andrai a fare un bagno, vero? Me l'hai detto che quando sei nervoso o arrabbiato la cosa che ti fa stare bene è immergerti nell'acqua. Vorrei essere lì con te, solo per guardarti, anche solo per quello. 

(Len)
Ho fatto una corsa per arrivare qua, ho il fiatone. Fa caldo, molto caldo. Sarà meglio che aspetti un po' prima di fare un bagno... Non voglio andare all'ospedale.

(Rin)
Aspetto alla finestra finché non scompare dalla mia vista, è così carino con i capelli al vento... Che stupida che sono! Me lo sono lasciato scappare! Mi siedo in terra, sotto la finestra, la tenda bianca mi accarezza la testa. Qualcuno bussa.
-Rin...posso entrare? Devo parlarti...-
È una voce che non conosco: immagino sia Rinto. Mi alzo e apro la porta.
-Vieni-
Entra nella stanza e mi si mette davanti, poi mi scosta i capelli dagli occhi e mi asciuga le lacrime.
-Non piangere-
-Cosa vuoi?-
-Ehi! Non essere dura! Voglio solo parlarti, nient'altro.- Scoppia a ridere, mi ricorda molto Len.
Si siede sul letto e mentre io mi distendo accanto a lui, fissando il soffitto.
-Allora, cos'è che volevi dirmi?-
-Vedi Rin, Len non ha colpa. Quella sera sulla spiaggia ero io, hai visto me, non Len. Non ti è venuto un dubbio?-
-Sinceramente, no. Ero talmente arrabbiata che non volevo, non potevo crederci. Era troppo assurdo per essere vero ma lì per lì, non capisci nulla...-
-Credo che tu gli debba delle scuse.-
-Si... Sono stata una stupida non l'ho lasciato parlare, l'ho solo accusato... Ma cosa posso fare?-
-Fossi in te, preparerei una torta alle banane, fidati ne va pazzo!-
Annuisco in silenzio. Ma non sono ancora convinta. C'è qualcosa che continua a turbarmi e  non riesco a credere del tutto alle parole di Rinto.
Si alza. -Conto su di te Rin. Fai pace con Len. Per lui sei tutto.-
Chiude la porta, rimango un po' sul letto: le parole di Rinto mi tornano in mente.
Conto su di te Rin. Fai pace con Len. Per lui sei tutto. Perché se la stessa cosa vale ance per me non riesco a darmi pace e a perdonarlo? Devo decidermi a alzarmi dal letto, prendo la prima borsa che mi capita e scendo a corsa le scale, mentre mi sistemo il fiocco.
-Rin? Dove vai?-
-Esco! Non so tra quanto torno!-
Cinque persone mi guardano in modo molto strano.
-E... Si può sapere dove vorresti andare?-
-Vado a prendere delle banane!-
-A cosa ti servono?-
-A...fare pace con Len!- O meglio, a tentare e ad avere una scusa per uscire un po'.
Esco di casa a corsa per evitare l'interrogatorio di quarto grado di Miku  e mi dirigo verso il centro. Lì ci dovrebbe essere qualcuno che vende banane.

(Len)
Non è divertente venire al mare da solo... L'acqua è piuttosto calda, si sta bene! Ho trovato una conchiglia stupenda. La voglio conservare, se io e Rin faremo pace gliela regalerò! Non tornerò a casa per pranzo visto che ormai è già tardi...

***quella sera, verso l'ora di cena
(Rin)
Ho girato un po' e via prima di trovare delle banane ma alla fine le ho trovate!
Finalmente la torta è pronta! È venuta bene, spero che gli piaccia: ci ho messo tutta me stessa! Kaito e Gakupo hanno ricevuto una botta in testa per aver provato ad assaggiare la torta. È solo e soltanto per Len!
Ho riflettuto molto sulla mia posizione verso di lui... Ho capito di aver sbagliato: Rinto aveva ragione. Non l'ho lasciato parlare, l'ho solo accusato.
L'unica cosa è che mi sto cominciando a preoccupare: non è ancora tornato...

(Len)
Forse dovrei tornare... Mi staranno aspettando, saranno preoccupati. I miei pensieri vanno a Rin. La sua canzone mi è rimasta impressa. Speriamo che abbia parlato con Rinto, almeno avrà capito qualcosa...
Indugio a tornare: il mare ha qualcosa che mi fa da calamita. Vorrei solo fare pace con lei, che tutto tornasse come prima di quella sera, quella maledetta sera! Il sole sta tramontando, ho deciso! Rimango qui a vedere il tramonto e poi vado a casa.
È uno spettacolo stupendo!
Oramai è già buio, prendo le mie cose e mi avvivo verso casa; il cielo scuro non promette nulla di buono.
Certo che la strada è davvero buia!

(Rin)
Cammino nervosamente su e giù per la stanza, ogni 5 secondi mi affaccio alla finestra: perché Len non torna?
-Eddai Rinny! Smettila di preoccuparti!-
Mi volto verso di lei per un attimo. Le lancio un'occhiataccia e poi ricomincio a scrutare fuori dalla finestra. Ha iniziato a piovere, uno dei soliti temporali estivi: adesso si che è davvero buio... Noto comunque qualcuno dall'altra parte della strada: il cuore mi balza nel petto. È Len! Tiro un sospiro di sollievo, quindi sta bene.
Qualcuno mi mette una mano sulla spalla.
-Andiamo a cena, ormai è ora-
Annuisco, ormai sono tranquilla visto che Len sta per tornare. C'è una torta che lo aspetta! Speriamo voglia fare pace...
-E poi io ho fame!- Che strano Kaito...Davvero strano.

(Len)
È iniziato anche a piovere! Ci mancava solo questo! Inizio a correre voglio arrivare a casa prima di trovarmi completamente inzuppato.
Dietro ad una finestra c'è qualcuno, io riesco a vedere solo l'ombra: noto che ha un fiocco. Rin...mi manchi...voglio fare pace con te!  Ormai manca poco, attraverso la strada: non vedo macchine. Questo temporale è davvero forte! Non si vede nulla a causa della pioggia... Sono quasi dall'altra parte quando sento il suono di un clacson. Faccio appena in tempo a voltarmi e vedo una macchina, poi il nulla.

(Rin)
Mentre mangiamo un forte rumore attira la nostra attenzione.
-Cos'è stato?-
-Boh...forse un tuono...-non ne sono per niente convinta.
- A me non sembrava-
Perché Len non è ancora tornato? Era dall'altra parte della strada...tempo tre minuti al massimo e doveva essere a casa. Quel rumore poi... Lascio cadere il bicchiere che si rompe e bagna tutta la tavola. Ho un brutto, bruttissimo, presentimento.
-Rin? Che succede?-
-Ho un...un presentimento...- I miei pensieri sono altrove. Corro fuori, gli altri mi seguono sbalorditi. Quando arrivo alla porta non posso credere alla scena che ho davanti agli occhi. Sembrava che tutto sarebbe tornato perfetto e invece...
Post Scriptum
Ecco qua il 10 capitolo! L’ho riscritto un  paio di volte e poi l’ispirazione è venuta dopo aver sbattuto la testa al bordo in piscina… All’inizio a Len non succedeva nulla ma ho voluto dare un tocco come dire tragico ^^”
(no Len non morirà, non voglio dare il tocco veramente tragico visto che ho già l’ultimo capitolo pronto). Ho passato molto tempo a cercare una canzone su Youtube visto che non volevo metterne una scontata: alla fine ho optato per Dies Irae, tra questa, Regret Message e Paradise of Light and Shadow (mi scuso per la traduzione ma ho trovato solo il testo in francese e google traduttore è quello che è).
Alla prossima!
   
 
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