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Autore: Everlast98    02/03/2014    2 recensioni
Ciao a tutti sono una ragazza di 15 anni mi chiamo Simona e frequento il 2° liceo scientifico. Sono una ragazza molto socievole e molto semplice. Mi vesto quasi sempre con un paio di jeans una felpa e un paio di nike. Non amo vestirmi con tacchi o vestitini corti perché mi sento anche un po’ in disaggio per la mia età e poi perché non mi stanno neanche bene. Ho i capelli biondi. Diciamo che non mi piace molto parlare di me perché non ho molta autostima di me stessa e non mi piace averne. L’unica cosa a parer mio positiva di me è il mio carattere. La mia passione è suonare il pianoforte lo suono già da cinque anni. Mi piace molto il disegno e la matematica. Nel tempo libero mi piace guardarmi le partite, ascoltare i One Direction. La mia migliore amica si chiama Selvaggia mentre il mio migliore amico Mario. Quando sono con loro mi passano tutti i pensieri perché sanno davvero farmi stare bene. Non sono mai stata fidanzata fino ad ora perché ovviamente nessuno mi accetta per come sono.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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"Ecco lui è Mario."ci avviso' Sveva.

Marco mi guardò stupito, con una faccia pallida ed abbassò lo sguardo.
"Ehm...ciao, piacere Selvaggia."si presento' Selvaggia facendo finta di niente.

Abbassai lo sguardo anche io, volevo chiarire questa faccenda. Mi dispiaceva per Sveva, magari se ne era già innamorata.

"Ehmm, che succede?"ci chiese la diretta interessata.

A questa domanda ne' io ne' lui rispondemmo.

"Ma vi conoscete?"ci richiese di nuovo Sveva.
"No, no. Piacere Mario."prese parola stupedomi del fatto che lui fosse un bravo attore, o almeno piu' di me.
Mi porge la mano. Feci anch'io finta di nulla, tanto prima o poi la verità doveva venire a galla.
"Ciao, piacere."risposi seguendo l'esempio di Selvaggia e Mario.
"Ehm andiamo a bere qualcosa tutti insieme?"propose Sveva.
"No, no. Devo andare in ospedale."
"Ospedale? Perché? E' Successo qualcosa?"disse con voce alterata Mario ponendomi diverse domande.

Sembrava un interrogatorio. Gli importava ancora di me, si vedeva benissimo. A queste domande Sveva si irrigidì. 

"Si', Simona ha un problema al cuore e deve fare controlli ogni sera. Come mai sei così preoccupato?"gli chiese indispettita.
"No, no. Sai mi preoccupo sempre per gli altri."si giustifico' Mario.

Abbassai di nuovo lo sguardo. Era tutta colpa sua se adesso dovevo andare in ospedale. Era stato lui. Mi arrivò una chiamata. Guardai lo schermo del cellulare ed era Apollo.
"Pronto amore."risposi disinteressandomi della presenza di Mario.
"Ehi, che fine hai fatto?"mi chiese preoccupato, ma anche sollevato.
"Sono qui con Selvaggia, Sveva e...ehm...quando vieni a prendermi?"gli chiesi cambiando argomento.
"Amore, aspettami 5 minuti e sono lì."
"Ok, amore. Ciao."
"Ti amo."
"Anche io. A dopo."

Staccai e vidi Mario innervosito. Aveva capito che era Apollo. Si vedeva dal suo stupido viso. Ma non sembrava tanto arrabbiato. Diciamo che era solo un po’ infastidito.
"Allora?"mi chiese Sveva riportandomi nel mondo dei vivi.
"Apollo viene fra 5 minuti."risposi con tutta onesta'.
"Io vado con un mio amico, a dopo."si congedo' Selvaggia.
"Solo con u
n amico."la punzecchio' Sveva.
"Si', un AMICO."
"Ciaooo."disse ridendo.
"Ma...non dovev…"iniziai a dire, ma fui prontamente fermata da Selvaggia.
"Ci vediamo a casa."urlo' facendomi capire che dovevo stare zitta.

Non appena Selvaggia se ne andò venne una macchina. Era Apollo. Scese dalla macchina e…
  
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