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Autore: Revenge    02/03/2014    1 recensioni
Un Futuro Incerto, poche parole per definire un'avventura drammatica che vivremo in questo racconto nei panni di un esemplare raro di Kirlia Shiny.
Lei è uno spirito libero, tutto quello che vuole è vivere in libertà anche se è consapevole di quanto il genere umano sia crudele e schiavista, sa dentro di se come per istinto, che loro usano catturare i suoi simili per poi sfruttarli per i propri scopi. Anche se non ha mai assistito a un evento del genere e non ha mai incontrato un umano in vita sua, fa di tutta l'erba un fascio e la definisce una razza che non merita di esistere, che andrebbe cancellata. Ha giurato più volte a se stessa di non farsi mai prendere, piuttosto la morte, se il prezzo da pagare era la sua libertà.
in questo mio racconto, che sarà un ''Avventura-Dramma'' le cose non prenderanno proprio una bella piega in certi casi si parla di scene piuttosto cruente e dettagliate, ma dopotutto penso sia un po' per tutti quelli che gli piacciono i racconti Fantasy in prima persona, con lunghe descrizioni delle sensazioni che prova il protagonista e i suoi pensieri.
vi auguro una buona lettura.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Giovanni, N, Nuovo personaggio, Team Rocket
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Anime, Manga
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E rieccoci qui, oggi è domenica e penso prenderò questo giorno per gli Update, visto che ho il pc disponibile solo nel fine settimana. 
Come avrete intuito il capitolo precedente era una specie di flashback che la nostra protagonista ricorda e inconsciamente rivive come se fosse un incubo.. 
 
Mi spiace un po' per il basso afflusso di gente che ha visualizzato il primo capitolo,  sicuramente un po' colpa delle tag che hanno influito sicuramente quasi quanto una trama buttata sulla buona per mancanza di tempo e pazienza visto che dal cell mi faceva scadere il login ogni 5 minuti, e ho compilato miliardi di volte il modulo […] ma ora è tutto sistemato. 
 
Ma sono dettagli, vi lascio con il secondo capitolo.. E vi invito a lasciare un parere o una critica o anche complimenti sempre ben accetti, buona lettura :) 
 
 
Il Risveglio 
 
(tic tic tic) 
 
sentivo delle gocce d'acqua bagnarmi il viso come quando piove.. Aprii lentamente gli occhi, ero sdraiata su qualcosa di morbido simile all'erba, poco sopra la mia testa c'era solo una luce fioca a illuminare la zona in cui mi trovavo ma sufficiente da poter capire cosa mi circondava: il suolo era ricoperto di piccoli sassi e terra mista a polvere, era tutto buio intorno ma vedevo che c'erano delle pareti, non c'era la luce naturale del sole quindi ero in una grotta forse.. Ma aspetta.. SONO VIVA?!? 
 
Ma non è possibile, io ero ferita mortalmente avevo perso tantissimo sangue e... o forse era stato solo un brutto sogno? 
 
Mi alzai velocemente di scatto, tastai il punto dove il feroce Mightyena selvatico mi morse, c'era una fasciatura piuttosto stretta fatta di foglie e sentivo in rilievo la ferita composta da diversi buchi lasciati sulla parte tra la spalla e il collo dal morso del Pokemon che mi aveva aggredita. Mi accorsi che avevo anche una fascia sul braccio con un simbolo sopra, ora ne avevo la certezza, no non era stato un incubo, ero stata soccorsa, in qualche modo riportata in vita e condotta in questo posto, ma chi era stato? 
 
Sentii un rumore e sussultai, un raggio di luce bianca invase il luogo dove mi trovavo, socchiusi gli occhi per il fastidio che provai per il brusco cambio di illuminazione, qualcuno e si avvicinò, era un Pokemon, un esemplare di Abra.. 
 
*Ben tornata nel mondo dei vivi* disse sorridendomi con tono amichevole. 
 
*Dove mi trovo? Tu chi sei? Perché sono qui? Cosa è successo?* gli chiesi telepaticamente con tono deciso, volevo sapere subito tutto quello che era accaduto. 
 
*Ehi ehi, una domanda alla volta, innanzitutto ti trovi dentro alla tua cella..* 
 
*La-la...mia..cella?* lo interruppi, non conoscevo questa parola, mi guardai in giro: questo luogo particolare nore una grotta, ha un nome e si chiama cella, mai sentita questa parola.. 
 
*Si esatto.. Dimenticavo che vivevi nella foresta, potresti avere difficoltà a imparare tutti i termini di cose che non erano presenti nella natura.. Proviamo a fare una cosa: fidati di me* disse prendendomi per una mano con una delle sue zampe e posizionando l'altra sulla mia fronte .. I suoi occhi si spalancarono completamente e divennero viola, all'improvviso provai un mal di testa fortissimo, quasi come quando ti infilzano mille chiodi nel cervello.. Aspetta, chiodi? Questa parola mi è nuova.. Nella mia mente era chiaro cosa significasse, ma in vita mia non ne ho mai visto uno.. Come facevo a sapere cosa era? 
 
*Ma-ma, cosa diamine é successo* chiesi stordita mollando la zampa del Pokemon di psiche e appoggiandomi alla parete della stanza per non cadere al suolo. 
 
*Semplice, ho condiviso la mia conoscenza con te, la parte che riguarda la tassonomia, ciò che non hai mai visto in vita tua ora sai come si chiama e come funziona.. Almeno quello che so io..  comunque, io sono #3, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Abra se lo desideri, tu invece hai un nome a parte quello scritto sulla fascia, #4?* 
 
*Un no-nome? No.. non ne ho uno.. Quindi questo simbolo significa "#4" ed sarebbe il mio nome, adesso?* chiesi massaggiandomi le tempie ancora un po' confusa... 
 
*Esattamente, Kirlia, tornando a noi, ti ha portata qui il mio Master, eri gravemente ferita e io ti ho medicato come meglio potevo, sei stata k.o per 3 giorni..* 
 
*3 GIORNI?!? E Chi è "il tuo master"?* lo interruppi per l' ennesima volta, sconvolta dalla notizia di essere rimasta svenuta per cosi tanto tempo. 
 
*Si, bhe è quasi normale rimanere incoscienti per archi di tempo lunghi quando si viene strappati alla morte per un soffio... Il mio Master è la persona a cui appartengo...* 
 
La porta si aprì entrò qualcuno, quando si richiuse vidi chiaramente chi era entrato, era un essere umano: lo stesso che mi perseguitava nella foresta.. 
 
"3, esci e torna nella tua stanza, subito" ordinò, Abra chinò la testa sospirando, lasciò la stanza e richiuse la porta, io provavo disgusto misto a rabbia alla presenza di quel uomo orribile. 
 
"Bene, allora #4 passiamo alle presentazioni, il mio nome è Andrew" disse con tono arrogante e con un sorriso beffardo "E sono il tuo Master.." 
 
*Lasciami andare Andrew!! voglio tor..* lo interruppi ma non feci in tempo a finire la frase che mi colpì con la sua mano aperta a ventaglio sulla mia guancia tanto potente da sbilanciarmi e farmi cadere al suolo. Mi rialzò afferrandomi per il collo con una mano e mi attaccò contro il muro, strinse proprio sulla ferita provocandomi un dolore lancinante, mi sentivo soffocare tra le sue grinfie, mi guardava con i suoi occhi sprezzanti di rabbia e ricominciò a parlare alzando la voce. 
 
"ASCOLTAMI BENE PICCOLO Mostriciattolo INGRATO,Prima di tutto non mi devi MAI e dico MAI interrompere mentre parlo, seconda cosa tu DEVI CHIAMARMI Master e infine tu adesso appartieni a me, dimentica la parola "liberta", tu da ora appartieni a me ed obbedirai ad ogni mio comando senza nessuna esitazione o protesta, altrimenti te ne pentirai amaramente, hai afferrato?!?" 
 
Annuii, sapevo che non potevo fare niente per cambiare la situazione, ormai appartenevo a lui, ero diventata schiava di quell' essere come quel Absol e Abra.. 
 
Rilasciò la presa e si voltò di spalle. 
"Vediamo se ci siamo capiti stavolta, dimmi il tuo nome e chi sono io.." disse dandomi uno sguardo con la coda del occhio. 
 
*il mio nome è #4, e tu sei il mio Master* 
Risposi chinando la testa da un lato e guardando per terra rassegnata mentre stringevo il pugno sinistro fortissimo per la rabbia che provavo in tutto il corpo. Avrei voluto ucciderlo, ma non avrei mai potuto, non era nella mia natura, non sono una assassina. Non penso che in vita mia di aver mai ucciso o fatto del male a un essere vivente... Un attimo!! Non ricordo niente, ho perso la memoria! Il sangue in corpo mi si gelò.. 
 
"molto bene, vedo che capisci in fretta" disse uscendo della mia stanza e sbattendo la porta dietro di lui. 
 
Ero sconvolta, io ero tutto quello che avevo e adesso la mia vita era di Andrew, e in più mi ero appena resa conto di aver perso la memoria, niente prima di quell'incubo.. Zero, nulla di nulla.. Solo la fuga, l'aggressione e il buio le uniche immagini che passavano per la mia testa e si continuavano a ripetere.. 
 
Iniziai a piangere singhiozzando seduta sul mio letto, con la schiena appoggiata contro il muro e la faccia nascosta dalle braccia conserte appoggiate sulle ginocchia.. 
 
Piansi a lungo, quando all'improvviso sentii uno strano rumore, non era quello della porta che si apriva, alzai la testa e vidi una luce viola e subito dopo apparì Abra. 
 
*ehi, cosa succede?* chiese 
 
Non risposi, lui si avvicinò e si sedette di fianco a me e mi prese la mano destra tra le sue due zampe *che succede, Kiry?* ripeté la domanda con un tono dolce. 
 
*Quel tipaccio, Andrew, mi ha fatto del male e ha detto che da ora ora è il mio Master, che dovrò obbedire a lui ma io non voglio essere schiava di un essere umano, voglio essere libera e inoltre.. il mio passato...non ricordo NIENTE DI NIENTE, come vivevo, dove vivevo, con chi vivevo, niente!! AVREI PREFERITO MORIRE CHE ESSERE RIDOTTA IN SCHIAVITÙ DA QUELL'ESSERE DISGUSTOSO!* risposi telepaticamente con rabbia mentre mi asciugavo le lacrime sul viso con il polso sinistro. 
 
Abra sospirò con aria triste, era visibilmente mortificato, dispiaciuto di avermi soccorsa, di vedermi soffrire. Allungò una mano sulla mia spalla destra, io chinai la testa sulla sua e ripresi a piangere disperata. 
 
*Mi spiace, se avessi saputo della situazione avrei agito diversamente forse, ma io ti prometto una cosa visto che la colpa è mia, io ti farò uscire da qui, un giorno, ma dovrai aspettare un po' ed eseguire gli ordini del Master intanto, ed attendere il momento giusto per scappare, ti fidi di me?* disse alzandomi la testa gentilmente con la sua zampa e guardandomi dritto negli occhi. 
 
Smisi di piangere e annui con mezzo sorriso per la promessa che mi aveva fatto, un giorno sarei ritornata libera se mi sarei fidata di lui. Potevo fidarmi di lui.. Si era gentile e cordiale con me.. 
 
*Bene, ho portato una cosa per te, questo è uno zaino, penso che non ne hai mai visto uno ma sai già cosa è.. ho preso qualcosa da mangiare e dell'acqua, penso che sarai affamata dopo 3 giorni a letto* disse mettendo una mano all'interno dello zaino e tirando fuori e porgendomi in mano 2 BaccaMela e una borraccia che conteneva l'acqua. Era cosi premuroso con me.. 
 
Quando finii di consumare il mio pasto Abra si alzò *Ora devo andare, se hai bisogno io sono nella stanza dopo questo muro, con i tuoi poteri telepatici dovresti riuscire a contattarmi comunque, ora riposa, domani quando ti sveglierai ti insegnerò altre cose, sogni d'oro, amica* e se ne andò con lo stesso suono e la stessa luce di quando apparse nella mia stanza. 
 
*Anche a te, amico* dissi quando scomparve. 
 
Mi sdraiai sul letto, chiusi gli occhi, non vedevo l'ora di rivedere Abra, non vedevo l'ora di ritornare libera.. 
 
E quindi ragazzi ho finito anche questo capitolo, scusate ho voluto evitare un continuo di descrizioni troppo dettagliate e in certi casi anche un po'"ingenue" con quella azione che esegue Abra.. Dopotutto non potevo perdere e farvi perdere tempo nel descrivere una porta o altre cose simili, spero che non vi sia dispiaciuta questa cosa :D 
 
Ricordo che la protagonista era già tanto se aveva un dizionario non indifferente per essere vissuta (per quanto ricorda) da sempre nella natura,  immaginatevi se parlava come un "Tarzan" ;-) 
 
Quindi al prossimo capitolo tra 7 giorni :) 
  
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