Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    02/03/2014    1 recensioni
Misael Mikaeel tutan iecsaon è un giovane principe di soli vent'anni, è il ragazzo più bello del regno e anche il più desiderato, oltre che per la sua bellezza anche per le sue qualità, doti artistiche, dolcezza, bontà, misericordia, purezza, innocenza, umiltà e modo di pensare. Ma il potere richede delle responsabilità: Tutti! Il popolo, il re e la regina, i suoi amici si aspettano che lui sia come gli altri: farfallone e conquistatore; ma lui è dolce e innocente e ha delle idee ritenute scandalose per un giovane principe dell'antico Egitto: avere una sola moglie, non scherzare coi sentimenti delle giovani fanciulle, abolire la schiavitù e la pena di morte, trattare tutti in modo equo, tutte le persone hanno lo stesso valore e la più scandalosa: concedersi solo alla donna che ama... ma come la prenderà il popolo, suo padre, sua madre, un principe non è libero di scegliere come molti credono, solo governare e sottostare al volere di tutti... uno schiavo, una normale plebeo, è più libero di un principe: può amare, scegliere, pensare, decidere e camminare senza essere riconosciuto da tutti...
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Misael disse mangiando il suo cono di ghiaccio dolce: “Andiamo a fare un giro?”
“Va bene, dove vuoi andare.”
“Tu seguimi!”
Mical seguì Misael gustandosi il suo gelato.
Misael si addentrò nel bosco, aveva appena finito il suo cono e quado Mical l’ebbe finito disse:
“Prendimi se ci riesci!”
Mical lo rincorse ma Misael era troppo veloce, allora ad un certo punto Mical urlò:
“Ah, Misael aspetta mi sono fatta male.” E così dicendo si sedette per terra.
Misael tornò indietro da lei: “Dove?”
“Alla gamba, me la sono sbucciata.”
“Ma dove io non vedo niente.”
Lei sorrise toccandogli il braccio: “Preso!”
“Ah, non vale mi hai imbrogliato.”
“Dovevi stare più attento.”
“Arriverà il giorno che ti farai male veramente e io non mi fermerò perché non ci crederò.”
“Può darsi… però adesso devi prendermi.”
Mical corse dritto sempre più avanti e non sapeva dove stava andando, vide Misael che la rincorreva ridendo dicendo:
“Non mi scappi, sei mia ora ti prendo.”
Fino a che un a un certo punto Mical non vide più Misael e si fermò:
“Misael? Dove sei?”
Da dietro un albero lì vicino sbucò Misael e lei iniziò a correre, ma Misael riuscì a prenderla e quando l’ebbe presa la prese in braccio e disse:
“Adesso… ah ah adesso me le paghi tutte.”
Iniziò a farle il solletico sulla pancia, Mical rideva deliziosamente con la sua risata da topolina:
“Ihihih Misael… basta muoio… ahahahah…”
“Ecco, così ti impari a sfidare il futuro re…” disse Misael facendole solletico sul collo.
“Ihihihi basta mio re… ahahah… ti giuro che non si ripeterà più…”
“Sicura?” disse Misael smettendo un attimo.
“Ma neanche per sogno.” Disse lei facendogli solletico sul collo, Misael non ce la faceva più, l’adagiò per terra e dopo essersi sdraiato sull’erba iniziò a contorcersi ridendo:
“Ahhahahaah… basta questo è alto tradimento della corona… non la passerai liscia…ahahahahah… ti farò torturare di solletico… ahahah”
Ad un certo punto Misael prese le mani di Mical e disse:
“Ecco ora sei mia prigioniera.”
“Va bene. Con Piacere!” disse Mical ridendo.
Ora che si erano calmati si resero conto di essere arrivati in uno spiazzo d’erba, vicino c’era una lanca nutrita da una cascata.  L’acqua scorreva tranquilla, gli alberi regalavano ombra e gli uccellini cantavano.
Misael disse:
“La valle dell’esercito della luna.”
“Che?” disse Mical.
Misael arrossì: “Quando ero piccolo, venivo sempre qui a giocare e questa era la base della sfida finale tra Aladino e i predoni, io ero Aladino perché così vincevo sempre. E l’avevo chiamato così questo posto: la valle dell’esercito della luna.”
“Che cosa dolce.” Disse Mical intenerita.
“Andiamo a fare il bagno?” disse lui
“Adesso?”
“Si.” Disse Misael che si stava già spogliando.
“Ma come… io e te… non abbiamo il costume.”
“Chi l’ha detto che serve il costume?” e così dicendo prese Mical in braccio e si tuffò vestito nella lanca.
Mical rise scostando i suoi capelli bagnati: “Misael! Ora abbiamo tutti i vestiti bagnati.”
“Togliteli, così si asciugano al sole.”
Misael tolse la tunica, i sandali lasciandosi solo in intimo: dei boxer (che nel suo paese si chiamavano delisch) neri.
Anche Mical restò in intimo: reggipetto e mutande.
Iniziarono a schizzarsi l’acqua giocando, poi ad un certo punto Misael si tuffò sott’acqua e iniziò a nuotare, Mical poté osservarlo: era un ottimo nuotatore, ed il suo corpo perfetto si muoveva agilmente tra i flutti argentati.
Anche lei iniziò a nuotare anche se sicuramente non era brava come Misael, non era niente male. Raggiunse Misael nuotando, mentre si stava avvicinando a lui sentì due mani maschili prenderla per i fianchi, smise di nuotare giusto in tempo per accorgersi che erano le mani di Misael. SI lasciò prendere, scesero sott’acqua insieme e riemersero lasciando fuori solo la testa. Misael la strinse sui fianchi, poi con una mano le accarezzò i capelli neri e ricci, lei cinse con le sue braccia le sue spalle e i loro nasi si toccarono, Misael le diede un bacio sul naso. Si strinsero, lei si appoggiò sulla sua spalla mettendogli le braccia intorno al collo, si strinse al suo petto: che buon profumo aveva… quel petto le dava così tanta sicurezza, era muscoloso, liscio e morbido… com’era stupendo: col principe con quell’acqua fresca sulla sua pelle.
Misael la guardò intensamente e lei disse: “Ti prego Mimi non guardarmi così…”
“Come?”
“Così, lo sai in che modo.”
Lui le accarezzò la schiena: com’era liscia, poi portandole una  ciocca di capelli dietro l’orecchio le sussurrò: “Andiamo sott’acqua?”
“Si.” Rispose lei.
Lui la prese in braccio e si immersero, lei si abbracciò a lui sorridendo mentre l’acqua faceva fluttuare le loro chiome scure… lei sorrise e se non fosse stata sotto l’acqua Misael avrebbe potuto vedere una lacrima di felicità cadere dai suoi occhi scuri e intensi.
  
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