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Autore: _Terens    02/03/2014    6 recensioni
Bristol, Inghilterra.
Lindsay e Hayley. Penultimo anno di liceo. La prima, bella e popolare, ha la vita che ha sempre sognato, o almeno così crede. L'altra, misteriosa e sempre malinconica, ha una guerra dentro di sé che non riesce a combattere. Due ragazze che non hanno niente in comune, almeno all'apparenza. Due ragazze che intraprenderanno la stessa strada e per questo i loro destini si incontreranno. Vivranno amori, delusioni, attimi indimenticabili. Sono due ragazze che per trovare una via d'uscita dal tortuoso cammino che hanno scelto, si ritroveranno ad aiutarsi a vicenda. Un'amicizia che potrebbe nascere nonostante le drammatiche circostanze. Un'amicizia che potrebbe salvarle entrambe, oppure farle sprofondare nel più profondo oblio.
Dal prologo:
"È questa la tua vita, fattene una ragione. E la realtà è che non sarai mai abbastanza per nessuno."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo: Just not enough
 

 

Lindsay

Faccio una giravolta, facendo ondeggiare il mio vestito a balze. È nuovo. È bello. E mi sta d'incanto. Continuo a girare, e potrei andare avanti per ore, se non mi girasse così tanto la testa. Sono costretta a fermarmi, mi appoggio sulla sedia per mantenere l'equilibrio e non cadere in piedi. Quando riacquisto un po' di lucidità, mi liscio un po' la gonna, che ha creato delle pieghe, e vado verso lo specchio.
'Guardati, mentre ti dimeni come una squilibrata, in quell'assurdo vestito bianco, che non fa che aderire ai tuoi fianchi.' 
Mi sposto una ciocca di capelli, che mi è ricaduta davanti gli occhi. Mi tasto i fianchi e la cosa non mi piace. Il vestito aderisce davvero troppo. È stretto. È una 42. Non può starmi stretto. Rimango come in trance davanti lo specchio, mentre non posso fare a meno di notare tutte le imperfezioni del mio corpo, che questo vestito non fa che mettere in risalto. -Vestito del cazzo!- comincio a dimenarmi, mentre tento invano di tirare giù la lampo dietro la schiena. È inutile, non va. È così stretto che neanche riesco nemmeno a toglierlo. -Tesoro, posso vedere come ti sta il vestito?- mia madre bussa alla porta, e io mi ritrovo a urlarle disperata -No! Non entrare!-
-Perché no?-
-Sono nuda. Me lo devo ancora provare.- mento, ma in fondo mi riesce bene. La sento allontanarsi dalla porta, e allora posso riprendere a respirare. E a tentare di tirare giù la lampo.

'Guardati. Guarda quanto sei ridicola, che per quanto sei grassa, non riesci nemmeno a toglierti il vestito.'
Continuo a dimenarmi, cercando un modo per togliermi di dosso quest'assurdo vestito. La lampo scende un po' giù, e si inceppa di nuovo.
Non va.
Delle lacrime cominciano a scendermi prepotenti sul volto, rovinando quel trucco che avevo preparato con tanta cura. Parte True Love dal mio cellulare, mentre io resto immobile, con le lacrime a rigarmi il viso. Dopo un lasso di tempo che mi è parso interminabile, afferro il cellulare, tiro indentro le lacrime, e rispondo.
-Ehi amore! Scusa se non ti ho risposto subito. Non mi sento molto bene, ci vediamo direttamente domani a scuola, ok? Un bacio.- non gli lascio nemmeno il tempo di ribattere, che attacco subito la chiamata. Lui non può vedermi così. Semplicemente non deve. 
Avanzo di nuovo verso lo specchio, mentre per la prima volta vedo la mia immagine riflessa, così per come è davvero. Un completo disastro. Continuo a piangere, ormai non posso più smettere. Guardo il mio trucco, preparato con tanta cura, per il pomeriggio che avrei dovuto passare con il mio ragazzo. Fisso disgustata i miei capelli scompigliati. Sembrano davvero una foresta. Ma la cosa che in assoluto mi dà più fastidio è il vestito. Quel vestito che ho scelto con tanta cura, dopo estenuanti ore di shopping con Zoey, credendo che fosse quello giusto. Lo fisso, ormai stropicciato e fin troppo aderente. Non posso fare a meno che concentrarmi sul mio corpo, e vederlo per com'è veramente.

'Ecco brava. Guardati per ciò che sei veramente. La verità fa male, vero? Ma è così. Non sarai mai abbastanza magra, mai abbastanza carina.'
 

~*~


Hayley

Mi chiudo nella mia stanza a chiave, come se mia madre potesse mai entrare dentro. Afferro il cellulare, posato sul comodino. Nessuna chiamata. Nessun messaggio. Nessuno che mi cerca. Nessuno che mi vuole.
'È questa la realtà. Che ti aspettavi?'
Comincio a frugare nella mia borsa, rovesciando tutto il contenuto sul letto. Butto gli oggetti a terra, tanto non servono a niente. Tanto non si rompono, almeno credo. Tiro su il filtro, preparato con tanta cura più di un'ora fa, e mi metto seduta sul letto. Mi rigiro la canna tra le mani. Non si è schiacciata quasi per niente, e ha ancora una forma perfettamente conica. Mi dispiace quasi sprecarla. Quasi. Prendo l'accendino, e dopo una fiammata, che sembra così rossa, finalmente la cartina prende fuoco. Poggio subito la canna sulle mie labbra. Chiudo gli occhi e inspiro un po' di fumo. Dopo che mi ha inalato le narici, lo lascio andare fuori, mentre il senso di sollievo è così palpabile e piacevole. Mi ritrovo a sorridere così senza motivo. È bello sorridere. È bello lasciarsi andare. Do un'altra boccata di fumo, per poi buttare la canna a terra, senza preoccuparmene minimamente. So che è l'effetto dell'erba, ma non posso fare a meno di sentirmi sollevata. E eccitata. E felice. Comincio a ridere, e ridere, mentre mi rigiro su me stessa. Apro gli occhi e tutto quello che vedo, sono oggetti, mobili, che mi passano davanti e continuano a vorticare. Ed è così insensato che mi ritrovo a ridere più forte. Poi sbatto sul comodino, e alzo gli occhi allo specchio. La vita in fondo è bella.
'Guardati. Sei completamente ridicola, mentre cerchi invano di scappare dalla realtà di vederla con altri occhi. Sei soltanto una bambina che fa delle stupide giravolte intorno a se stessa.'
-Tu sei ridicola!- continuo a ridere davanti allo specchio, rivolta a me stessa. E lo so che è totalmente inutile, del tutto insensato. Io lo sono. Sono così assurda e talmente sbagliata. Però sono io.
'E tu non vai bene così come sei.'
L'effetto di leggerezza comincia un po' a svanire, così mi siedo un attimo sul letto per riprendere un po' di lucidità E in un attimo ritorno nel mio mondo, e vorrei davvero non esserci. È tutto così ingiusto. La vita è stata ingiusta con me. 
Mi alzo in piedi e vado verso lo specchio. La figura che si presenta è davvero tremenda. Piccola, scheletrica e pallida. Il volto è segnato da due pesanti occhiaie, e gli occhi sono privi di alcuna espressione
.
'Basta che ti guardi allo specchio, e capirai perché tuo padre se ne è andato via. Non vali niente, sei soltanto una nullità.'

Una foto appesa al muro cattura la mia attenzione. È passato così tanto tempo che sembra appartenere a un'altra vita, a un'altra persona. Perché quella ragazza allegra e spensierata, che abbraccia suo fratello, con i genitori uniti e innamorati dietro, non posso essere io. È solamente una bellissima illusione.
Mi mordo il labbro e provo una fitta di rabbia, per nessuno, ma in fondo per tutti. Per chi se ne è andato via, per chi mi ha lasciato da sola senza preoccuparsi minimamente di guardarsi le spalle, per chi non ha lottato abbastanza per restare, e per me che ho permesso che la mia vita prendesse questa piega assurda. Presa dall'ira, colpisco talmente forte la cornice, che il vetro si rompe al contatto con le mie nocchie. Comincia a uscirmi del sangue, ma il dolore è sopportabile, almeno quello fisico. Mi viene da piangere, ma mi trattengo. Odio piangere, è da deboli.
Lo odio. E odio ancora di più la mia vita.

'È questa la tua vita, fattene una ragione. E la realtà è che non sarai mai abbastanza per nessuno.'


 

Angolo dell'autrice:
Prima di tutto ci tenevo a ringraziare Anny e dedicarle questo prologo, perhcé mi sostiene per ogni storia che scrivo, e anche con questa mi ha aiutato molto. Grazie infinite.
Okay, venendo alla storia, questa è in assoluto la prima long che pubblico in questa sezione, quindi abbiate pietà di me. È anche la prima volta che tratto di tematiche così delicate, e spero di riuscirci bene. So che il prologo è corto ma serve per dare un'introduzione alla vera storia che partirà dal prossimo capitolo. In ogni modo, spero che questo prologo vi abbia incuriosito e vi sia piaciuto. Se sì, fatemi sapere cosa ne pensate. Accetto anche critiche (costruttive), perché so che mi aiutano a migliorare. Sarei molto felice di avere un vostro parere. In ogni caso, grazie mille per essere arrivati a leggere fin qui. Il primo capitolo è già pronto, e se la storia vi piace, lo pubblicherò a breve. Spero che vi sia piaciuto anche il banner che ho realizzato. È così che mi immagino le due protagoniste.
Comunque, se volete seguirmi anche con altre storie, ho in corso una long nella sezione angeli e demoni, 'Il bacio proibito'  (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2064265&i=1)
E niente, credo di aver detto tutto. Grazie ancora per essere arrivati a leggere fin qui. Per me vale davvero molto.

  
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