* * THE DESTINY OF A LOVE * *
( IL DESTINO DI UN AMORE )
Vicini, il lupo e la donna, completamente opposti, avrebbero messo paura a chiunque.
Se lui era una perfetta arma da combattimento, lei era una
perfetta arma di seduzione.
Da loro scaturiva un’aura incredibile. I ragazzi sentirono
un brivido di terrore attraversargli la schiena, mentre li osservavano.
Sulla radura era calato un silenzio interrotto solo dal
lieve rumore provocato dall’acqua allo spostamento della donna.
Improvvisamente, la donna si fermò. La luce della luna illuminò la sua figura,
facendola illuminare di una tenue luce, rendendola ancora più bella, e illuminò
i suoi occhi, che in quel momento, erano fissi in quelli di Sesshomaru.
I due demoni si fissarono per quella che parve un eternità, poi Sesshomaru, pronunciò un nome che da tanto
non aveva più pronunciato, ma che tanto gli era mancato:
-Eivy- disse incredulo,
osservando la sua amica di infanzia, ora divenuta una donna di infinita
bellezza e potenza.
********
La ragazza si scostò i capelli da davanti al viso con un
leggero movimento della mano e fissò il demone che si trovava di fronte a lei e
che aveva appena pronunciato il suo nome.
I suoi occhi color ghiaccio si persero in una pozza dorata.
Quegli occhi..quanto tempo che non li vedeva.. eppure,
ciò che ci leggeva non le piaceva per niente. Solo il ghiaccio dimorava dentro
di essi.
“ Questo non è il Sesshomaru che conoscevo… che cosa gli è
successo..”
La freddezza di quegli occhi le mandò un brivido su per la
spina dorsale.
Osservò l’uomo che era diventato: alto, le spalle larghe, i
lunghi capelli bianchi che rilucevano di bagliori argentei, accarezzando
delicati il viso perlaceo, spigoloso e maturo.
Assomigliava moltissimo a suo padre..
Una parte di lei era felice di rivederlo, anche se non lo
avrebbe mai ammesso.. eppure, sentiva che tutto era
cambiato, che lui era cambiato..e che per quanto lei si potesse impegnare, lui
non sarebbe mai tornato quello di prima..
“ Che importanza ha? “ chiuse gli occhi respirando profondamente “ Lui è
morto. Per me, Sesshomaru è morto quella notte.” Fissò il demone negli occhi “
Io non conosco quest’uomo.”
Ed era vero. Dopo tanto tempo, erano così vicini..eppure, dannatamente lontani..
Un sorriso sarcastico le increspò le labbra.
-Principe- disse lei in risposta al demone, con una riverenza
esagerata, chiaro segno di derisione. Le parole non dette, anni di distanza e
di rabbia repressa, tutto racchiuso in un inchino.
- Evelin..-
rispose lui..la conosceva troppo bene, sapeva che quando usava quel tono, i
guai erano in arrivo.
- Oh, vedo che conoscete il mio nome..o
forse dovrei dire che ve lo ricordate ancora – un ringhio, lasciato trapelare a
fior di rabbia.
- Penso che dovremmo parlare..-
- E per quale motivo? Io non vi conosco –
Sguardo glaciale.
Sguardo di rabbia.
Sguardo di frustrazione.
Sguardo di indifferenza.
..per lui, una pugnalata al petto.
- Sono venuta qui solamente perché
mi è stato ordinato.. ed anche perché io, mantengo le promesse..a differenza di
qualcuno..- senza un’altra parola, uscì dall’acqua e, ignorando completamente
il demone, si avvicinò al gruppo di
umani, che erano rimasti a fissare silenziosi i due.
Non avevano mai sentito nessuno rispondere così a
Sesshomaru.. in effetti, non avevano mai nemmeno
sentito Sesshomaru parlare con qualcuno!
-Siete rimasti feriti?- chiese Evelin,
rivolgendosi al gruppo.
- N-Niente di grave- rispose Kagome balbettando. Quella
donna era strana. Emanava potere, molto potere, e la freddezza che leggeva nei
suoi occhi era terrificante.
- Vi siamo grati per averci salvato la vita..senza il vostro intervento, saremmo probabilmente morti.- Miroku si avvicinò alla donna baldanzoso.
– Oh bellissima donna io..- iniziò lui, prendendole la
mano.
Un ringhio.
Ringhi di rabbia… o forse, di gelosia.
Miroku lasciò immediatamente la mano della donna, osservando
Sesshomaru incredulo.
Sesshomaru aveva ringhiato..possibile,
che fosse geloso??
Inuyasha osservò il fratello. Cosa c’era fra lui e quella donna?
Il gruppo era stupito.. ma non la
donna, che rivolse un’occhiata sprezzante al demone.
- Stattene a cuccia, cagnolino-
***********
Kagome stentò a credere alle parole della
demone. Aveva mandato a cuccia Sesshomaru?
Chi era quella donna?
Dalla prima volta che l’aveva vista, aveva notato che qualcosa
in Sesshomaru era cambiato.
Lui e quella donna si conoscevano, e anche bene. Questo era
sicuro.
Eppure, lei aveva negato di conoscerlo, era stata
freddissima nei confronti del demone.
Per quale motivo? Che storia nascondevano quei due?
- Lo ha mandato a cuccia..dandogli
del cagnolino?- sussurrò Inuyasha a Kagome,
sconvolto.
Miroku, Sango, Shippo,
Rin.. tutti quanti
osservarono Sesshomaru, temendo il peggio.
- Che cosa hai detto?- ringhiò Sesshomaru, estraendo la
spada e puntandola contro la donna.
- A dire il vero non ho ancora detto niente, ma possiamo
rimediare. Prima di tutto, impara a farti gli affari tuoi. Secondo, sei un
idiota Sesshomaru. Farti sorprendere così in un agguato..
non è da te. Il demone più forte di tutti che si fa prendere così in giro da un
branco di tigri affamate? Si lo ripeto, sei uno stupido.-
Non aveva battuto ciglio quando lui aveva estratto la
spada, e aveva continuato imperterrita con il suo discorsetto..
- Questa ragazza mi piace sempre di più!- esclamò Inuyasha.
Dire che Sesshomaru era arrabbiato, era dire poco. I suoi
occhi diventarono rossi, i canini si allungarono a formare due zanne enormi,
alzò la spada minaccioso.
Nessuno poteva dargli dello stupido. Nessuno doveva osare
sfidarlo.
- Adesso hai esagerato.- disse lui
preparandosi a colpire.
- No, direi che sono stata fin troppo gentile- rispose lei,
estraendo a sua volta la spada.
La rabbia, che in 200 anni era riuscita a seppellire, era
ritornata a galla, più forte e potente che mai. Non bastava convincersi che lui
fosse morto..lei lo voleva morto!
Voleva farlo soffrire, così come
lui aveva fatto con lei. Se ne era andato, era andato via dal “branco di
perdenti”, per diventare il più forte.
Bene, vediamo se era così bravo. Lo avrebbe ucciso, senza
pietà, e lui avrebbe imparato.
Il gruppo trattenne il fiato. Se si fossero scontrati, non
erano certi che Sesshomaru avrebbe avuto la meglio.
******
- NO!- Zummut si intromise fra i
due combattenti, separandoli e impedendogli di attaccare. – Smettetela di
comportarvi come due bambini! Dobbiamo arrivare al più presto al castello. Se
avete dei conti in sospeso, voi due, li dovrete risolvere in un altro momento.-
Evelin rise. Una risata priva di divertimento, una risata fredda.
Rinfoderò la spada.
- Zummut hai ragione, ma su una
cosa ti sbagli. Io e quest’uomo non abbiamo niente da chiarire. Io non lo
conosco.- disse lei, fissando Sesshomaru negli occhi.
-Voi- disse rivolgendosi al gruppo. – Abbiamo perso fin troppo
tempo, dobbiamo muoverci. Chi di voi e ferito, salga su Zummut,
ci penserà lui a trasportarvi.-
I ragazzi, ancora increduli per come la ragazza aveva
trattato Sesshomaru, ubbidirono immediatamente. Kagome, Sango,
Rin e Shippo, salirono sul
grosso lupo, non senza qualche timore.
Inuyasha e Miroku, insieme a Jaken, si misero ai lati di esso.
- Direi che possiamo andare – disse Evelin,
avviandosi verso il bosco. Aveva raccolto i lunghi capelli in un treccia, che ondeggiava sensualmente ad ogni suo passo.
Nel frattempo, Sesshomaru era tornato normale, ed aveva
rinfoderato la spada.
**********
La rabbia ribolliva ancora dentro di lui.
Lei non doveva osare..eppure..quando
aveva guardato nei suoi occhi…
Ci aveva letto un disprezzo, una delusione, una rabbia.. che non credeva possibile fossero rivolti a lui.
Quegli occhi un tempo così familiari,
ora gli erano così estranei.
Sentiva la rabbia che lei provava, sentiva che era tutta rivolta verso di lui, e sapeva di meritarsela.
Eppure, questo creava un problema: lei si era eretta una
barriera attorno, una barriera che sarebbe stata quasi impossibile da distruggere.
La vide passare davanti a lui sprezzante, come se nemmeno
lo vedesse..
Non seppe perché, ma seppe solo che la sua mano si chiuse attorno
al braccio della ragazza, che si fermò immediatamente a guardarlo.
Un occhiata
di disgusto.- Tu per me, sei morto quella notte di 200 anni fa-
Con uno strattone si liberò dalla presa di Sesshomaru e si
inoltrò nell’oscurità del bosco, seguita da Zummut e
dal gruppo di umani, lasciando indietro Sesshomaru.
Strinse i pugni.
Perché? Si chiese Sesshomaru.
Non credevo, che avrebbe fatto così tanto male.. pensò, osservano quella che era stata la sua più cara
amica, la sua unica amica, allontanarsi.
______________________________________________________________________________________________
Tadam!! Ed eccomi tornata!!
Scusate davvero il ritardo XD
Sono imperdonabile lo so..spero
comunque che continuerete a seguirmi!
Un ringraziamento speciale a: very_lupi,
Kaimy_11, kiakkina ( ke mi
segue sempre in tutte le ff grazie!), fra007, Mirokia, kikka_hachi, fifi91, e
tutti coloro che mi seguono e commentano!
Un grazie di cuore e a presto!!