CAPITOLO 2- THE AWAKENING
LOUIS POVDopo aver recuperato la ragazza e dopo più di un quarto d’ora di viaggio arrivammo al nostro appartamento. Bill parcheggiò e scese dall’auto per aprirci gli sportelli ma non gli demmo il tempo. Mentre scendeva, Harry, che era seduto dal lato del nostro appartamento aprì lo sportello e scese, correndo verso la porta di casa e lasciando a me il compito di portare la ragazza dentro. A guardarla adesso non era affatto male anzi era molto carina. Era magra ma non troppo oserei dire al punto giusto con dei capelli castani e ricci, un piccolo naso che era perfettamente proporzionato al suo viso e delle labbra rosee e carnose, non era ne troppo alta e ne troppo bassa ma si manteneva su una certa altezza ‘media’.
“Avrai tempo di squadrarla dalla testa ai piedi quando ci saremo riparati dalla pioggia!” disse Zayn abbastanza spazientito in quanto io sarei dovuto essere il secondo a scendere e quindi avevo bloccato il passaggio.
“Si scusa stavo pensando” risposi e scesi dall’auto correndo verso la porta d’ingresso che, nel frattempo, Harry aveva aperto. Entrai e sentì subito il calore di casa, salì di corsa le scale insieme a Niall che mi aprì la porta della stanza in fondo al corridoio. Gliela passai tra le braccia mentre corsi verso camera mia e di Harry.
“Dove vai? Me la lasci a me?!?” chiese Niall inarcando le sopracciglia.
“Non vedi che è fradicia?!? Le prendo un mio pigiama pulito e la cambi” risposi.
“La CAMBI?!? Cazzo Louis è una donna!” disse Niall alzando il tono di voce.
“Vorresti dire che non ti piacerebbe vederla in intimo? Vedi che è un bel bocconcino!” risposi sorridendo e facendo l’occhiolino.
Niall mi guardò accigliato prima di rispondere “Non sono pervertito come te Louis!”
“Stavo solo scherzando! Comunque appoggiala sul letto la cambio io” dissi dirigendomi verso Niall.
“Tu non cambi proprio nessuno Louis Tomlinson!” disse una voce femminile dietro di me. Sobbalzai e mi girai di scatto trovandomi Bella che mi guardava accigliata con le mani sui fianchi e un piede che batteva ritmicamente a terra. Bella era la nostra Colf se così la si può chiamare, abitava di fronte casa e si era offerta di farci le pulizie e di cucinare sotto compenso. Ormai era più di un anno che lavorava per noi ed era diventata come una sorella maggiore. Quando bisognava sfogarsi lei era la compagna ideale.
“Va bene” sbuffai e le consegnai il pigiama che avevo tra le mani lei sogghignò e, dopo aver fatto poggiare a Niall la ragazza sul letto, si tirò la porta alle spalle chiudendola a chiave.
BELLA POV
La feci appoggiare sul letto, presi il pigiama che Louis aveva tra le mani e entrai nella stanza chiudendo poi la porta a chiave. Accesi il lumino sul comodino perché non volevo si svegliasse con la luce accecante del lampadario. Le toccai la fronte, scottava, perciò iniziai a spogliarla prima che potesse prendere una broncopolmonite. Le tolsi prima il maglioncino di lana che le andava talmente grande da portarlo a monospalla poi la canotta e infine il jeans e le ballerine. La appoggiai di schiena sulla spalliera del letto e le infilai la maglia del pigiama di Louis e, in seguito, il pantalone. Le avvolsi un asciugamano in testa per far asciugare i capelli e tirai via le coperte per poterla coprire. Dopo averla stesa la coprii per bene e spensi la luce del lumino. Aprii la porta e uscii chiudendola poi delicatamente.
ANGELA POV
Mi svegliai, avevo il sole che mi batteva in faccia con una luminosità tale che i primi trenta secondi pensai di essere morta. Poi pian piano la vista tornò. Mi trovavo in uno stupendo letto matrimoniale in una stanza interamente ricoperta da bianco e derivati. Le pareti erano di un bianco che più bianco non si può e di fronte a me c’era un armadio color crema. Ogni anta dell’armadio aveva uno specchio decorato. Alla mia destra c’era una scrivania (rigorosamente bianca) e, alla mia sinistra, c’erano quattro finestre una di seguito all’altra. Quella alla sinistra del mio letto era l’unica aperta e filtrava da essa un incredibile luce, la stessa che mi aveva accecato poco prima. Ci volle ancora qualche secondo perché il mio cervello collegasse tutti i pezzi del puzzle. Mi catapultai giù dal letto e aprii di scatto la porta. Mi ritrovai davanti un lunghissimo corridoio tappezzato da una moquette rossa e dalle pareti giallo canarino. Il lato sinistro e il lato destro avevano 5 porte ciascuno e, in fondo al corridoio, c’erano delle scale che portavano al piano di sotto. Mi incamminai verso la rampa di scale quando notai che tre delle porte sul lato sinistro avevano delle lettere attaccate alla porta. In ordine da sinistra a destra erano disposte così:
- H-L
- L-Z
- N
Spazio dell'autore
Salve a tutti!
Eccovi postato il secondo capitolo della fanfiction. Vedo che il numero delle visite cresce giorno per giorno e questo non puo' farmi che piacere! Vuol dire che almeno il "trailer" e' riuscito ad incuriosirvi. Sarei felice di trovare una vostra recensione :).
Scusate la freddezza nei vostri confronti ma la timidezza e' tanta :/
A.
P.S.Lei e' Diana:
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