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Autore: MikieUSMILE    03/03/2014    1 recensioni
Avere un gemello, è come sapere di avere qualcuno accanto, nonostante tutto:
Sono Justin Bieber e ho un gemello: Jason.
Io e Jason siamo sempre stati legati, più che fratelli, avevamo qualcosa di forte che ci legava… Eppure è bastato l’amore per separarci.
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Essere nati gemelli è un dono il tuo gemello, che tu voglia o no, è il tuo migliore amico perché nessuno ti conosce e capisce come lui.
Sono Jason Bieber e sono il gemello di Justin Bieber.
“IgemelliBieber” Come ci chiamavano tutti, il nostro legame faceva invidia, non c’era niente come me e il mio gemello insieme. Eppure questa nostra forza fu spezzata da una cazzata: L’AMORE.
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Essere figli unici, è orrendo, tante volte ho sentito dire “beata te che sei figlia unica”, col cazzo!! Io desideravo un fratello o una sorella, qualcuno con cui litigare, scherzare, qualcuno a cui fare dispetti, da amare ed odiare allo stesso tempo…Il legame tra fratelli o sorelle era qualcosa che mi aveva sempre affascinato, e mi dispiaceva cosi tanto non poterlo provare sulla mia pelle....
Sono Jane Smith e sono figlia unica.
Io sono la cattiva della storia, o almeno cosi sembra, perchè io sono la stronza che ha separato ileggendarigemelliBieber
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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I HATE YOU.!

Come può essere?! Come si può credere a questo? Allora è vero che la felicità non dura più di un attimo, allora è vero  che la gente è semplicemente cattiva e se dai troppo amore non ne ricevi quanto ne vuoi.  Io che mi ero fidata di lui, io che l’avevo amato, io che l’avevo fatto entrare nel mio cuore,  mi ero fidata di lui, ma che stupida, doveva essere logico,  l’agnellino che si innamora del leone è solo un fottuto masochista. Io sapevo che lui amava le donne, sapevo che lui non era mai stato un angelo, eppure la cosa non mi importava perché lui, era lui e non volevo altro, e sembrava tutto perfetto, ma la perfezione non esiste.
Quella foto, quella e-mail, lui sul corpo di quella troia, entrambi nudi, entrambi a godere del mio dolore. Le parole mi muoiono in gola, mentre le lacrime mi scendono sul viso. Perché mi hai fatto questo Justin? Ho fatto di tutto per renderti felice, ho giurato di amarti e scelto te sopra ogni cosa; neanche questo ti è bastato? Porco, stronzo, pezzo di merda, non sai con quanti aggettivi vorrei definirti ora, ma cosa dovrei credere che sia colpa mia? Che non ti ho dato abbastanza? Che io non sono abbastanza?! Dammi un perché ti prego Justin.
Continuo a piangere in silenzio, senza spostare gli occhi da quella foto, Jason continua a guardami preoccupato, mentre si avvicina piano, quasi per paura di farmi del male, sono fragile come un cagnolino smarrito, lasciato solo sul ciglio della strada, abbandonato e tradito dal suo padrone.
“Jane, allora che succede piccola?!” mi chiede preoccupato, per poi guardare la foto che si presentava sullo schermo del mio computer.
 Il suo sguardo è indecifrabile, sembra arrabbiato, deluso, preoccupato, mentre io, io riesco solo a piangere cercando nella mia mente ancora un perché.
“Jane, guardami, Jane smettila ok?! Non è assolutamente il caso di piangere per questo tizio, tu sei bella, sei dolce,  sei di un intelligenza stratosferica,  chiunque ti abbia accanto vince alla lotteria, e io farei carte false per avere quel biglietto vincente.”
Mi dice Jason sorridendo e accarezzandomi il viso, il suo tono e la sua dolcezza riescono a strapparmi un impercettibile sorriso.
“Non tutti la credono come te, Jason… Non vedi?!” Dico delusa e amareggiata.
“No, quello è solo essere stupidi, coglioni, non ti merita. Forse non sa il tesoro che ha perso, mettiti nella testa che la colpa è sua e di quella puttana e non tua, perché tu sei perfetta.”
Lo guardo per un secondo, poi mi fiondo tra le sue braccia, poggio la testa sul suo petto, e piango, anche se tra le sue braccia, il dolore sembra diminuire.  La sua mano mi accarezza i capelli per calmarmi.
“E se ti cucinassi delle crepes?!” Mi dice divertito mentre mi alza il mento.
“Tu non sai cucinare le crepes.” Rispondo ridendo mentre mi asciugo le lacrime.
“Come no? Ti sorprenderò piccola.” Mi dice prendendomi per mano, e ridendo andiamo in cucina.
 
Un quarto d’ora dopo, siamo in una ex cucina distrutta e sporca, a buttarci la farina addosso, mentre ridiamo come dei cretini.
“Ok, forse avevi ragione, non so fare le crepes.” Mi dice toccandosi la nuca mentre ride.
“Davvero Jason? Non l’avrei mai detto..” Dico sarcastica ridendo.
“Ora dobbiamo pulire questo casino.” Continuo guardandolo.
“Oppure possiamo ballare.” Mi dice lui ridendo.
Mette la musica col suo cellulare e iniziamo a ballare per tutta la casa ridendo.
E qui, nascosti in questo mondo solo nostro, mi sembra che il dolore sia stato chiuso fuori, qui in questa utopia, sono protetta e nulla sembra farmi male e il cuore ha quasi ripreso a battere.

#Il mattino dopo.

Ieri io e Jason ci siamo addormentati sfiniti, avrei preferito che quella serata non passasse, perché ora mi tocca fare i conti con la realtà, quella crudele, quella che mi fa male, che mi ha tradito.
Stamattina mi sono svegliata e Jason non c’era, forse sarà andato via presto, chi lo sa.
Mi avvicino a passo lento verso scuola, vado sempre più piano, sperando di non arrivare mai a destinazione, ma purtroppo eccola qui, la mia realtà, e la devo affrontare a testa alta, senza farmi abbattere, devo vincere il dolore, sto male, ma la rabbia sta prendendo la meglio sul dolore.
E giuro che tu Justin soffrirai quanto sto soffrendo io, perché il male è come un boomerang, prima o poi ti torna indietro.
Faccio un sospiro profondo ed entro nell’istituto.
Di Justin nessuna traccia per ora,  cosi mi chiudo nell’aula di chimica e gli scrivo tutto quello che sicuramente non avrò il coraggio di dirgli, sono stata una stupida a fidarmi di lui, sono stata una stupida a credergli, ma ora basta ho smesso, di essere la buona e dolce Jane, ora saranno gli altri ad avere le bastonate in culo non io. Sono stanca di soffrire, Avrò il mio scudo e mi difenderò, nessuno mi più mi distruggerà, nessuno più mi farà il male, che mi ha fatto Justin.
Continuo a scrivere, arrabbiata e frustrata, finché non sento dei ragazzi urlare. “RISSA, RISSA…”; non ci penso più di un minuto, che raccolgo tutte  le mie cose e inizio a correre verso le voci.
 
#Part of Jason.
Ieri Jane era distrutta, e questo ha distrutto anche me, farò di tutto per farla stare bene, lui non aveva il diritto di farle questo, lui non doveva, avrebbe dovuto lasciarla a me, che avrei potuto farla felice, a me che le avrei fatto solo del bene, io che l’avrai amata, ed è quello che farò d’ora in poi.
Justin dovrà pagare per quello che ha fatto, ha illuso Jane e le ha fatto del male, senza averne alcun diritto, come puoi ferire un diamante cosi grande.
Gliela farò pagare lo giuro.  Nessuno può fare del male a Jane, non lo permetto, per nessun motivo.
“JUSTIN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlo a squarciagola in palestra, e la mia voce rimbomba con l’eco di quella grande sala.
“Ma  sei impazzito? Che cazzo urli?” Mi dice Justin furioso, uscendo dallo spogliatoio.
“Io sarei impazzito?! Tu pezzo di merda, come ti è saltato in mente. Giuro che ti ammazzo.” Dico correndo verso di lui e gettandomi su di lui aggredendolo.
“Ma sei impazzito, io non ti ho fatto un cazzo cosa vuoi.” Dice lui spingendomi lontano.
“A me non hai fatto un cazzo, ti sei solo scopato una troia, e hai fatto del male a Jane, non ne avevi nessun diritto pezzo di merda.”
Continuo arrabbiato, lui si irrigidisce e rimane fermo senza parlare.
“Lei lo sa?” Mi chiede poi spaventato, con gli occhi spalancati.
“Certo che lo sa coglione, e giuro che la pagherai.”
“Ma che cazzo centri tu eh? Non ti deve riguardare minimamente, che credi che ora starà con te coglione? Devi farti i cazzi tuoi.”
Mi dice spingendomi nuovamente.
Spero stia scherzando questo PEZZO DI MERDA.
“Non hai diritto di parlare TU, che sei un animale, dovevi lasciarla a me io l’amo, io le farei del bene, non come te che sei solo un essere senza sentimenti e senza cuore.”


Iniziamo a prenderci a botte di nuovo, mentre intorno a noi si forma un cerchio che di ragazzi e ragazze, che urla, ride, bisbiglia…
“BASTA, BASTA.” Sentiamo urlare, entrambi ci voltiamo alla vista di Jane in lacrime
“Amore…” Dice Justin avvicinandosi a lei.
“Stai bene?” Dice lei, Justin sta per rispondere, quando lei si avvicina a me e mi accarezza la guancia.
Annuisco lentamente, per poi guardare in cagnesco Justin, gesto che lui ricambia.
“Jane amore, io…” continua  lui avvicinandosi.
Mi metto davanti a Jane, come per difenderla.
“Devi sparire non l’hai capito?!” Dico arrabbiato, stiamo per ricominciare, quando Jane mi tira per un braccio.
“Non ne vale la pena.” Dice col viso calato, piangendo ancora.
La tengo stretta a me abbracciandola e accarezzandole i capelli.
“Andiamo via di qui…” Le sussurro piano.
“Aspetta Jane ti prego… amore…” Continua Justin quasi disperato.
Come si azzarda solo a parlarle ancora, è solo un povero illuso, non lo lascerò può avvicinare a Jane.
“Non ho niente da dirti Justin. Tutto ciò che ho da dirti è scritto qui, ma ti giuro che la mia voce non l’ascolterai mai più, e tantomeno rincontrerai i miei occhi.”
Justin prende  quella che sembra essere una lettera, e resta fermo in silenzio, mentre Jane esce di corsa dalla palestra, seguita a ruota da me.
 
#Part of Justin.
Che cazzo ho fatto? No ti prego amore mio no. Vorrei correrle dietro, farle capire che sono un coglione, che ho sbagliato, ma non posso perdere la mia vita, la mia anima gemella, l’unica che abbia amato. Sono un povero stronzo, ma non posso perderla solo per questo. Jane, è come se già mi mancasse, cosa sono io senza di lei? Nulla.
Non ho coraggio ad aprire la lettera che mi ha dato. Nei suoi occhi ho letto l’odio, e sicuramente si leggerà anche tra queste parole…
Con il poco coraggio che ho apro la lettera e comincio a leggere.

“Caro Justin,
Non so perché ti scrivo queste parole, forse sono troppo vigliacca per parlarti e affrontare questa realtà, credevo che tu fossi diverso, credevo che tu mi amassi, come io ho amato te, ho creduto all’illusione di essere felice.  Ma tu mi hai portato via quest’illusione distruggendomi, come se niente fosse.  Sono stata distrutta da quello che ho scoperto, e sono distrutta tutt’ora, spezzata in due, col cuore infranto. Ma il dolore e la sofferenza, stanno lasciando spazio all’odio e alla rabbia. Prima mi sono chiesta perché l’hai fatto, ho creduto fosse colpa mia, ho creduto di essere sbagliata, ma no non è cosi, io non sarò perfetta, ma questa non è colpa mia, questa è solo colpa tua, del tuo cuore freddo, ti odio Justin, ti ho amato e ora ti odio e non posso evitarlo.  Mi hai fatto del male, quando io ti ho dato tutto quello che potevo, e spero tanto che questo dolore ti torni indietro e capisca, come ci si sente.
Leggi attentamente, ora sto per dirti che non avrò paura di restare senza te. Se adesso te ne vai non me ne frega niente, domani è un altro giorno ricomincerò. Nasconderò il dolore come non ho fatto mai, e non chiedermi di capire, perdonami ma io non ti perdonerò.  Adesso te ne vai facendo crollare il mondo su di me, lo so mi abituerò a camminare senza averti accanto, non è lo stesso per te che lo sapevi già. Ora tutto cambierà, anzi è già cambiato, qualcuno ti ha portato via da me, e spero solo che  sia per sempre, perché non permetterò che tu ritorni a farmi del male. Non ci sarà più posto dentro me per te, ti giuro d’ora in poi io non so più chi sei. Sparisci tu, la tua cattiveria, e le tue bugie. Ora grazie a te, alzerò uno scudo col quale mi difenderò, da quelli come te. E maledico il giorno che ci ha unito.  Questo è il nostro addio Justin, mi hai reso il cuore più freddo di quanto già non fosse, mi hai distrutta, ma ti giuro che mi rialzerò e sarai tu a cadere.
Jane.

 




Spazio Autrice.
Allora ecco il nuovo capitolo, che ne dite della Jane cattiva? Spero che la
storia continui a piacervi, e che continuiate a seguirla, aspetto vostre critiche e recensioni
come sempre. :)
 
 
  
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