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Autore: Firnen bjartskular    03/03/2014    1 recensioni
Un punto verde baluginó all'orizzonte.
Non poteva essere lei, non poteva essere tornata così, senza preavviso per rompere la pace e il debole equilibrio che si erano formati negli anni in cui avevano perso il contatto, eppure il suo amore per lei restava immutato, un sentimento profondo e sincero, un ardore forse anche aumentato nel corso degli anni con il desiderio di vederla
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Eragon, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Eragon/Arya
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Breoal'
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L'Helgrind 
- Eragon, sveglia! Ti devi preparare.
La voce di Saphira risuonò nella mente del cavaliere, facendolo destare da un sonno senza sogni.
- Sì 
Rispose stancamente Eragon, alzandosi a malinquore dal letto, per dirigersi nella sala da bagno.
Il cavaliere indossò una tunica blu, sulla tonalità delle squame della sua dragonessa.
- Caspita come sei carino! Com'é che ti sei tirato a lucido?
- Ma naturalmente per rendervi onore e rispetto Saphira bjartskular.
Rispose lui ironico, esibendosi in un        profondo inchino, accomagnato da un gesto svolazzante della mano.
Dal canto suo Saphira stette al gioco.
- Oh, ma vestito così bene offuscherete la mia presenza. Sundavar vergandì.
- Come potete pensare questo? Non potrei mai offuscare la vostra presenza. Io, lo ammetto, sono luminoso. Ma una sola delle vostre squame é più lucente di mille soli.
La dragonessa aprì le ali in tutta la sua bellezza, poi entrambi si misero a ridere. Era da tanto che non scherzava così con la sua compagna di mente e di cuore, e le era profondamente grato per avergli donato quel momento di ingenuità e spensieratezza prima del lungo viaggio verso i cancelli della morte.

Eragon arrivò per primo nel luogo stabilito per la partenza. 
La volta celeste era ancora tinta delle tonalità scure del blu. Nel piccolo spiazzo regnava il silenzio. Il cavaliere espanse la mente. Trovò molti animali. Si soffermò sui passeri che dimoravano tra i rami dei pini, e, come aveva fatto Brom molti anni addietro, disse a un uccello
- Fethr blaka, eka wehonnata, neihat haina ono. Blaka eom iet lam.
Una sola creatura planò dal ramo, per posarsi leggiadra sul suo palmo aperto, e lo guardò con curiosi occhi nerissimi. Cantò all'uccello la storia della sua vita, dalla morte di Garrow, tutti i dolori che aveva
dovuto sopportare, all'uccisione di Galbatorix. Si soffermò sui sentimenti non corrisposti da parte di Arya, per poi proseguire alla scoperta di Isiweya, e poi l'amore che gli aveva donato proprio lei, la donna della sua vita, nonchè l'elfa che lo aveva rifiutato, e ora una nuova minaccia: lo spettro.
Quella creaturina sembrava capire i suoi dissidi interiori e compatirlo
é simpatico
Si ritrovò a pensare Eragon
- Oh, andiamo. Sei davvero così solo da fare amicizia con un passero?
Lo canzonò Saphira.
In quel preciso istante Arya, Murtagh e i loro allievi, arrivarono nello spiazzo. Lo sguardo di Eragon non poté che soffermarsi sulla regina. Bella e altera come sempre. Al cavaliere si strinse il cuore, quando la vide fredda e distaccata, come ai tempi della battaglia nel Farthen Dur.  
Eragon le andò vicino e le sussurrò in un orecchio
- la riporteremo a casa. Non ti preoccupare, yunod-iet
Arya si rifugiò tra le sue braccia e pianse, pianse lacrime che aveva tenuto dentro da quando Blodgharm le aveva comunicato la notizia, che avevano logorato la sua anima. Lasciandola incompleta e ferita nel profondo.


Il viaggio procedeva a rilento. Venti contrari sferzavano le ali dei cinque draghi, rallentandoli; tutto sembrava voler'impedire loro di raggiungere la meta.

La traversata durò molto più tempo di quanto avevano previsto. Solo al quarto giorno riuscirono ad'avvistare la montagna.
Un enorme torre di roccia nera, che svettava su un'arida pianura come un pugnale estratto dalle viscere della terra. Atterrarono proprio alla base del monte. Eragon fece segno a Murtagh di prendere la mappa. Il cavaliere rosso la appoggiò sul terreno, fermandola agli angoli con dei sassi. 
-L'Helgrind presenta due entrate
Disse Eragon, indicando due punti sulla cartina con un bastone.
 - Ci divideremo. Io e Arya prenderemo l'entrata di destra, mentre tu, Arategh e Jalika quella di sinistra.
I cavalieri annuirono seri
- Tutti i cunicoli sbucano in un'ampia sala centrale
Proseguì l'ammazzatiranni indicando una sezione circolare al centro della piantina.
- Qualunque cosa succeda, se arrivate per primi in quella sala, non proseguite oltre e aspettateci.
Disse Eragon
- Vista la dimensione ridotta delle gallerie, i nostri draghi devono rimanere fuori, per fare da sentinelle.
Proseguì Arya
- Atteras e Nirnel, voi rimarrete qui, per proteggerci da eventuali pericoli provenienti da terra. 
Fìrnen, Saphira e Castigo, voi volerete in circolo sulle pareti della montagna.
Concluse l'elfa rivolgendosi direttamente ai draghi.
Detto ciò Eragon e Arya montarono in groppa a Fìrnen, che si diresse verso destra, mentre Murtagh e i ragazzi salirono su Castigo e presero la direzione opposta.

In pochi istanti, regina e cavaliere, si ritrovarono dentro la buia caverna. Un puzzo nauseabondo li investì facendoli barcollare, appena entrarono. A distanza di anni si potevano ancora vedere i segni della violenta lotta contro i Ra'Zac. 
Macchie di sangue, ormai ossidato, spiccavano sulle pietre nere.
Il cadavere di un Lethrblaka giaceva a terra, ancora integro e perfettamente conservato.
Per ore ed ore i cavalieri errarono nei cunicoli, esplorando ogni più piccolo anfratto e fessura, ma nella caverna, nessun segno di vita. Neanche gli insetti osavano dimorare in quel luogo.
Per tre volte Arya ed Eragon tornarono sui loro passi, ricominciando la ricerca dal principio, e per ben tre volte trovarono solo cadaveri e mucchi di ossa; e altrettanto fecero Murtagh, Arategh e Jalika. 

Si ritrovarono tre ore dopo nella sala centrale.
- Trovato nulla?
Chiese Murtagh al fratello
- No, e voi? 
- Solo cadaveri.
Eragon grugnì sconsolato.
Per l'ennesima volta ritornarono indietro fino all'uscita.



Angolo dell'autrice
Eccoci di nuovo qui. É da tanto che non ci sentiamo. In questo capitolo Eragon, con il suo seguito, raggiunge l'Helgrind, ma non c'é nessuna traccia dello spettro al suo interno. Sarà una trappola??
Lo scoprirete nella prossima puntata!!! ( hahahaha ) 
Continuate a recensire!!!! ^^
Se onr sveddar stija havass
  
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