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Autore: manga    04/03/2014    7 recensioni
Salve a tutti, questa è la mia prima fiction in assoluto che scrivo, quindi per favore non siate molto severi. I primi capitoli sono monotoni ma essenziali per arrivare alla storia vera e propria ... Vedremo i nostri protagonisti alle prese con una nuova vita dopo la fine della quarta guerra ... presi dall'euforia commetteranno un gravissimo errore, perdendo l'amicizia di Sakura. Faranno di tutto per farsi perdonare, ci riusciranno? Sasuke capirà cosa prova veramente per la rosa? E Sakura cosa dovrà affrontare?
Lo so l'introduzione non è il massimo ma spero di avervi incuriosito almeno un pochino. Cercherò di aggiornare più velocemente possibile, impegni permettendo. Buona lettura e incrociamo le dita su una discreta riuscita della storia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Passarono quattro giorni e Sakura ritornò a Konoha a notte inoltrata. Le luci dell'ufficio dell'hokage erano accese, quindi Tsunade era ancora al lavoro. Doveva andare da lei come promesso. "Buona sera Lady Tsunade, scusi l'ora tarda ma sono tornata solo ora!" Sakura aveva uno sguardo assente ... distrutto. "Vieni pure avanti, accomodati!" Non era una richiesta, ma un ordine espresso in modo gentile. Sakura ubbidì sedendosi di fronte alla sua maestra. "Raccontami tutto ... libera il tuo cuore!" Le parole di Tsunade erano piene di amore e di affetto, inconsapevolmente iniziò a piangere. "Mi scusi, non riesco a fermare le lacrime!" "E' comprensibile ... prenditi pure tutto il tempo che ti serve ... non ho fretta!" Dopo un paio di minuti Sakura riuscì a calmarsi. "Quando sono arrivata ... sono stata accolta dal capo del villaggio ... mi ha raccontato la dinamica dell'incidente ..." Si fermò un attimo per riprendere coraggio, parlare le faceva troppo male "Purtroppo le ferite riportate erano molto gravi e da subito i medici capirono che non c'erano molte speranze ... neppure se ci fosse stata lei Lady Tsunade ... Il loro capo mi ha anche detto che i miei genitori non vedevano l'ora di ritornare a Konoha ... e che erano molto orgogliosi di me ... per quello che ho fatto ..... per quello che sono diventata! Poi mi ha portato nei loro alloggi dicendomi che potevo portare a casa tutto quello che volevo ... non ci sono riuscita, ogni singola cosa me li faceva ricordare troppo .... ho preso solo una foto .... l'avevamo scattata insieme poco prima che iniziassi ad allenarmi con lei ... eravamo insieme ... felici! ... Ho deciso di farli sepellire in quel posto ... i miei genitori amavano le montagne! ... Ci è voluto qualche giorno per organizzare tutto ... ieri li abbiamo sepelliti ... poi il tempo di sistemare la parte burocratica ... e sono tornata!" Sakura aveva fatto un'enorme fatica a raccontare quelle cose, il suo discorso era stato interrotto spesso dalle pause per farle prendere fiato, e alcune volte risultava non del tutto coerente. Ma a Tsunade non interessava aveva capito. "C'è dell'altro Sakura"! "N-no ... le ho detto tutto!" L'hokage sapeva che non era vero, c'era qualcos'altro dentro al suo cuore, ma non insistì ... era già stata fin troppo brava a raccontarle tutti quegli avvenimenti ... le avrebbe dato tutto il tempo di cui necessitava. "Ora cosa pensi di fare? Non ho detto niente a nessuno ... nonostante i tuoi amici mi abbiano chiesto dov'eri andata. Ovviamente gli ho raccontato che ti avevo mandato in alcuni villaggi che necessitavano di pareri medici ..." "Le chiedo di continuare con questa bugia ... non me la sento ancora di raccontare l'accaduto, mi fa ancora molto male ... inoltre adesso non è il momento giusto .... è da poco che hanno ripreso a vivere serenamente, non mi sembra giusto rattristarli con il mio lutto ... ce lo siamo promessi!" "Ma che stai dicendo? Non vorrai mica tenerti tutto dentro vero? Hai bisogno anche te di confidarti ... hai bisogno di un supporto morale ... loro possono dartelo!" "Per favore non insista ... preferisco fare così almeno per adesso ... poi con il tempo glielo dirò, appena mi sentirò pronta .... promesso!" "Come vuoi, non posso dirti niente ... purtroppo questo dolore è solo tuo ... ma se hai bisogno la mia porta per te è sempre aperta ... vieni quando vuoi ... se posso esserti d'aiuto in qualche modo sarò ben lieta di accontentarti!" "Allora le chiedo subito un favore ... mi faccia lavorare ... mi assegni dei doppi turni ... se starò concentrata nel lavoro, avrò meno tempo di pensare all'accaduto e mi passerà più velocemente!" "Ma Sakura! Non ti passerà più velocemente, anzi sarà peggio perchè non avrai modo di pensarci e di fartene una ragione!" "La ragione me la sono già fatta ... purtroppo ho visto i loro corpi privi di vita! ... La prego accolga la mia richiesta!" "Va bene se è questo quello che vuoi ... ma ti darò un altro incarico ... così i tuoi colleghi e amici non sospetteranno niente .... ti affiderò il compito di vice responsabile dell'ospedale con la scusa di aiutarmi nel mio lavoro ...sarà solo una facciata, sei ancora troppo giovane per rivestire questo ruolo anche se le tue capacità mediche sono eccezionali e lo hai dimostrato anche al tuo rientro ... ma non potrò pagarti per quel ruolo e nemmeno per le ore in più che farai nelle varie giornate ... purtroppo i fondi dell'ospedale sono scarsi e ..." "Va benissimo, non mi importa della paga ... a me basta lavorare!" "E per l'alloggio, lo vuoi cambiare?" "No, è perfetto ... sono isolata da tutto e da tutti, così avrò più tempo per pensare alla mia nuova vita ... senza più i miei genitori ... è perfetta come sistemazione ... poi più avanti potremo riparlarne!" "Bene ... sono già le tre del mattino ... vai a casa fatti una doccia e una bella dormita ... domattina presentati alle dieci che inizierò ad illustrarti le tue nuove mansioni!" "Allora a domani ... buonanotte!" Sakura uscì dall'ufficio dell'hokage ripensando a quello che si erano dette: Tsunade aveva ragione, c'era dell'altro, ma non poteva dirglielo. Aveva un grosso peso nel cuore, si sentiva responsabile per la morte dei suoi genitori, era stata lei a convincerli a trasferirsi sulle montagne per mettersi al riparo dalla guerra e dalla morte, invece li aveva mandati proprio incontro a quest'ultima. Quando arrivò a casa, si tolse la mantella appoggiandola sall'unica sedia, (non c'era l'attaccapanni), poi si sfilò la piccola borsina che teneva legata alla cintura dei suoi pantaloni: generalmente la usava per tenere le armi, ma per quella volta era stata usata per contenere la foto che la ritraeva insieme alla sua famiglia. La guardò a lungo, provando un grandissimo senso di colpa e una grande nostalgia, la posò sul davanzale della finestra, accanto a quella del team 7. Andò in bagno a farsi una doccia, uscita, si dedicò al bucato, poi finalmente verso le cinque si coricò nel letto. Non riuscì a dormire molto bene, spesso si svegliava per gli incubi: vedeva l'incidente dei suoi genitori, la sofferenza provata, poi vide Sasuke e sentì nuovamente le sue parole "stammi alla larga". L'ultimo incubo riguardava sempre Sasuke che le diceva che sarebbe stato meglio che fosse morta lei e non i suoi genitori. Si svegliò di colpo, sudata e tremante. Erano solo le otto del mattino, non aveva più sonno e decise di alzarsi e iniziare a prepararsi con molta calma. Raggiunse l'ospedale con circa venti minuti d'anticipo, era solita arrivare sempre prima. Quando le sue amiche la videro le corsero incontro. Sakura doveva cercare di non far capire nulla. "Ehi fronte spaziosa, ti sembra il modo? Vai via senza dirci niente? Lo sai che ci hai fatto prendere un colpo! Poi per fortuna l'hokage ci ha detto che ti aveva mandato in alcuni villaggi che necessitavano di un consulto medico, però potevi almeno dircelo, potevi almeno salutarci!" "Avete ragione ... vi chiedo scusa ... è solo che è stato tutto così improvviso .... e non c'è stato tempo, dovevo partire subito!" "Per questa volta ti perdoniamo, ma dimmi va tutto bene? Ti vedo strana!" "Ti sbagli Ten Ten, va tutto bene .... sono solo stanca ... questi quattro giorni sono stati molto impegnativi .... sono ritornata questa notte e ho dormito poco!" "A proposito di dormire ... dove sei alloggiata?" La domanda di Temari l'aveva spiazzata, non aveva pensato a cosa dire circa quell'argomento. Tutti i suoi amici vivevano in belle case e ora anche Naruto: Shikamaru, Hinata, Neji, Kiba, Ino e Sasuke appartenevano a clan molto stimati e ricchi, alcuni solo di Konoha, come quello Yamanaka e quello Inuzuka, gli altri dell'intero mondo ninja ... Nara, Hyuga e Uchiha. Ten Ten era andata a vivere da tempo in un grazioso appartamento offertole dalla famiglia Hyuga, su espressa richiesta di Neji, ancora prima che si mettessero insieme, anche Temari viveva in un bellissimo appartamento, ma lei era la sorella del Kazekage di Suna. Tutti i suoi amici provenivano da famiglie ninja. Solo Sakura era figlia di civili ma non ci aveva mai dato peso, le differenze sociali non le erano mai interessate ... il suo carattere allegro e solare aveva sempre conquistato tutti: civili e ninja. Viveva comunque in una bella villetta a schiera ... mentre ora .... DIN DLON COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: TUTTO IL PERSONALE MEDICO E' ATTESO IN SALA RIUNIONI! "Ehi ragazze avete sentito? Siamo stati tutti convocati, chissà perchè!" "Non lo so Hinata, andiamo e lo scopriremo!" "Ben detto Ten Ten ... forza seguite tutte me ... la grande Ino Yamanaka!" Il temperamento di Ino era sempre trascendente ma divertente ... le ragazze sorridendo la affiancarono dirigendosi verso la sala riunioni. Sakura ringraziò tutti i kami per quell'interruzione ... Se avesse detto loro la sua attuale sistemazione, conoscendole, avrebbero insistito per ospitarla, per non parlare poi di Ino: si sarebbe infuriata forse quasi alla pari dell'hokage. Tutto il corpo medico si presentò in sala riunioni, dove l'hokage li attendeva. "Bene vedo che ci siete tutti ... Vi ho convocati per farvi un breve annuncio, per i vostri colleghi che inizieranno nel pomeriggio vedrò di fargli pervenire una relazione scritta per informarli di quello che sto per dirvi ... Sakura vieni avanti, qui, accanto a me!" Le persone presenti si voltarono verso la rosa mettendola ulteriormente in imbarazzo. "Essendo l'hokage di Konoha ho moltissimi impegni ... ma sono anche la responsabile dell'ospeale e anche questo ruolo richiede tantissimo lavoro ... quindi ho chiesto a Sakura di aiutarmi, offrendole il posto di vice responsabile ... Come sapete è un ottimo medico e le sue doti intuitive sono sorprendenti, credo che saprà svolgere il suo nuovo incarico in maniera impeccabile. Ora tornate pure alle vostre mansioni!" All'inizio i presenti erano rimasti tutti sorpresi, Sakura era poco più di un'adolescente, ma era anche vero che fosse un medico eccezionale, inoltre era uno dei tre eroi e ninja leggendari della guerra ormai conclusa. Avere un capo come lei era motivo di grande orgoglio. Ci fu un applauso generale, quello era il loro modo per dire che avevano accettato quella nomina di buon grado. "Wow fronte spaziosa! Sono felicissima per te, te lo meriti davvero questo ruolo! Non solo sei il mio capo ma anche la mia migliore amica ... quindi non mi negherai dei permessi extra, vero?" Facendole l'occhiolino. "Ino sei incorreggibile, sembra come che ti stai approfittando della nomina di Sakura!" "Ma Temari come ti sembra! .... certo che è così!"Tutte si misero a ridere. "Sakura ricordati però che anche noi siamo tue amiche, quindi ..." "Si si ho capito Ten Ten, se posso aiutarvi più che volentieri, ma sapete anche che non potete approfittarvene, non sarebbe corretto nei confronti degli altri colleghi!" "Sakura ha ragione!" "Hinata ma da che parte stai?" "Da nessuna Ino, ma non possiamo approfittarci della nostra amicizia con Sakura!" "Adesso ragazze devo andare ... l'hokage mi deve illustrare la mia nuova mansione!" "Ah Sakura! Questa sera ci troviamo a casa mia per stare insieme, ti aspettiamo dopo cena, per le otto ok?" "Ti ringrazio Temari verrò senz'altro!" Quella sera faceva molto freddo, Sakura indossava il mantello procurato da Ino, ma era troppo leggero e corto per quella stagione. Doveva procurarsene un altro ma purtroppo nessun negozio di abbigliamento era stato ancora riaperto. Le persone dovevano arrangiarsi con quello che avevano, magari chiedendo in prestito vestiti ad amici e conoscenti. Avrebbe potuto chiedere alle sue amiche di prestarle qualcosa in più da integrare nel suo armadio (vuoto), ma non poteva farlo. Non poteva dipendere da nessuno, non ora ... non ora che aveva perso i genitori, i pilastri portanti della sua vita. Quella situazione l'avrebbe aiutata a crescere ulteriormente, imparando ad arrangiarsi senza dipendere da nessuno .... dopotutto sia Naruto, sia Sasuke erano orfani ed erano cresciuti da soli con le proprie forze e doveva imparare a farlo anche lei. Sasuke! Già ... Sasuke! Non aveva più pensato al loro incontro e a quello che si erano detti. Si fermò e sospirò ... doveva trovare la forza per comportarsi come gli aveva promesso: sarebbe stata invisibile ai suoi occhi e non l'avrebbe intralciato. Dopotutto si era ripromessa di non farsi vedere più triste dai suoi amici, specie per Sasuke ... i suoi amici .... loro erano fondamentali per lei, stando in loro compagnia sarebbe riuscita anche a trovare la forza per superare la perdita dei suoi geniori. Il suo appartamento era distante dal centro di Konoha e anche dall'appartamento di Temari, arrivò quindi in ritardo di quasi mezz'ora. Aprì la porta Ten Ten. "Alla buon'ora, credevamo ti fossi persa! Dai entra siamo tutti in salotto!" "Hai ragione ... scusate il ritardo ma ho finito più tardi ... poi sai sono dovuta andare a casa a prepararmi e ..." "Ehilà Sakura-chan, ho saputo della tua promozione, congratulazioni!" "Ti ringrazio Naruto!" Sakura si guardò attorno, c'erano tutti ... anche Sasuke. Si limitò ad ignorarlo non dandolo a vedere con nessuno e iniziando a parlare con tutti gli altri. "Senti un pò Naruto ... Sia Sasuke che Sakura, gli altri due eroi della guerra, hanno fatto strada ... uno è diventato il capo della polizia, l'altra vice responsabile dell'ospedale, e tu invece? Cosa pensi di fare?" "Come cosa penso di fare Kiba ... avrò anch'io un'ottima posizione ... non ti dimenticare che diventerò il sesto hokage di Konoha!" "Si, ma adesso non lo sei ancora!" "Non ti ci mettere anche tu adesso Neji ... delle volte ti preferivo prima della tua rinascita .... eri più taciturno!" "Veramente lo dicevo solo per mia cugina ... non sopporterei vederla insieme a un fannullone!" "Ehi senti un pò ... io non sono un fannullone ... io sono l'eroe del regno ninja, non te lo dimenticare ... diciamo solo che per il momento mi basta essere acclamato da tutti ... non ci vedo niente di male in questo!" "Lo sappaiamo chi sei ... che seccatura!" "Che c'è Shika, sei forse geloso?" "Per niente ... è solo tutto una seccatura!" "Anch'io sono una seccatura Shika?" "Ino ... tu sei la mia seccatura preferita!" La bionda si fiondò sulle labbra del Nara baciandolo appassionatamente davanti a tutti. "Avete finito di sbaciucchiarvi ... mi date il voltastomaco!" "Sei geloso teme?" "Tze ... per niente!" poi guardando Sakura, che l'aveva ignorato come sperava decise di alimentare la dose "Inoltre dobe se volessi spassarmela anch'io non avrei problemi ... ho l'imbarazzo della scelta considerando tutte le mie corteggiatrici!" "Adesso però ti stai vantando Sasuke e non è da te!" "Vedi Ten Ten ... le persone cambiano ... inoltre sono un ragazzo e ho anch'io ... diciamo così ... le mie esigenze!" Istintivamente si voltarono tutti verso la rosa, il moro aveva esagerato dicendo quella cattiveria, ma rimasero sorpresi nel vedere che Sakura non sembrava minimamente turbata: tirarono un sospiro di sollievo, altrimenti si sarebbero ritrovati a consolarla e addio festa. "E bravo Sasuke, adesso che ne dite di brindare ... Brindiamo a Sakura che finalmente è dei nostri!" disse Kiba alzando il bicchiere. "Io non brindo per una noiosa!" Il silenzio piombò nella stanza. Sasuke stava veramente esagerando. "Grazie ragazzi ... è un onore sapere che questo brindisi è per me!" Sakura aveva spezzato il silenzio, ignorando completamente quello che aveva detto il moro, anzi ... ignorandolo proprio .... e alzò il suo bicchiere pronta per brindare. Furono fatti diversi brindisi, alcuni dei quali riguardanti la rosa a cui il moro non partecipò mai, gli altri invece, in cui anche Sasuke partecipava, venivano fatti senza che i loro due bicchieri si toccassero mai. La serata stava procedendo molto bene ... l'alcol contribuiva molto all'euforia, ma Sakura sapeva controllarsi molto bene evitando di bere, nonostante i brindisi ... si bagnava solo le labbra. Partecipava a tutti i discorsi dei suoi amici ridendo e scherzando come che nulla fosse. Nell'angolo dell'appartemento due occhi neri la stavano osservando. Per tutta la sera Sasuke l'aveva guardata senza farsi notare da nessuno: all'inizio era compiaciuto, sembrava che la rosa stesse mantenendo la sua parola ignorandolo e standogli alla larga come gli aveva chiesto lui, ma c'era qualcosa di strano, di diverso ... sembrava che Sakura stesse partecipando alla festa solo con il corpo e non con la mente. Subito pensò dipendesse da lui, ma più la osservava più capiva che c'era qualcos'altro e non riusciva a capire il perchè. "Ehi teme, lasciatelo dire ... non sei stato molto carino prima a dire quelle cose davanti a Sakura-chan!" "Tze ... dico quello che voglio!" "Si, ma hai esagerato ... e poi lo sappiamo tutti che non è vero quello che hai detto! Non ti sopporti nessuna di quelle tue innumerevoli ammiratrici ... figuriamoci a farci qualcosa anche solo per soddisfare le tue esigenze personali!" Sasuke si voltò verso Naruto: il biondo aveva ragione, lui non si abbassava a certe cose, aveva un suo orgoglio, una sua reputazione da difendere, inoltre si sapeva controllare benissimo sotto quell'aspetto! Nessuno dei suoi amici sapeva del patto fatto con Sakura, lui era una persona molto riservata e difficilmente raccontava le sue cose e a quanto pareva neanche lei aveva raccontato niente ... altrimenti le sue amiche non solo lo avrebbero raccontato ai loro ragazzi ma sarebbe stato accerchiato e criticato da tutti loro. "Ehi dobe, non ti sembra che ci sia qualcosa di strano in lei?" "Di strano? No non mi pare perchè? Ahhh ... ho capito ... adesso si spiega tutto ... sei stato così acido con lei per farti notare .... per poi magare dare libero sfogo alle tue esig ..." Naruto non finì la frase che un pugno l'aveva fatto volare dall'altra parte della stanza, sotto lo sguardo interrogativo dei presenti. "Oh Naruto ... ti senti bene?" "Si Hinata ... non preoccuparti ... lo sai com'è fatto il teme ... si arrabbia per niente!" "Ragazzi grazie per la splendida serata, ma sono stanca quindi andrei a casa a riposarmi!" "Come fronte spaziosa sono appena le dieci e mezza e vuoi già andartene?" "Si Ino sono stanca ... ma ci saranno altre serate non preoccuparti!" "Senti Sakura quali sono i tuoi orari di lavoro? Così tanto per sapere!" Neji era proprio cambiato, in passato non avrebbe mai fatto una domanda come questa, ora dimostrava interesse a tutto ciò che lo circondava. "Teoricamente dalle 8 alle 18, con mezz'ora di pausa pranzo a mia scelta, ma non credo di riuscire a smettere a quell'ora ... c'è tanto da fare!" "Capito ... va bene le ragazze ti terranno informate dove ci incontreremo alla sera così potrai raggiungerci ... che seccatura!" "Sakura se sei stanca, posso chiedere ad Akamaru di riaccompagnarti a casa, così farai prima dato che non puoi usare le tue arti ninja!" "Ti ringrazio Kiba, ma non importa ... preferisco camminare ... è un modo come un altro per tenermi in allenamento ... si è fatto tardi ... grazie per la splendida serata ... buonanotte!" Non era vero che era stanca, ma ci voleva più di mezz'ora di cammino per arrivare a casa sua e non poteva proprio farsi accompagnare da Akamaru altrimenti avrebbe visto dove abitava e l'avrebbo detto a kiba e a tutti gli altri ... per fortuna nessuno dei suoi amici gli aveva più chiesto dove abitava ... inoltre per la fretta di uscire non aveva fatto il bucato e non poteva rimandarlo ... con solo tre cambi di cui due di scorta e la difficoltà che aveva ad asciugare era costretta a farlo quasi tutte le sere. Ripensando alla serata appena trascorsa si sentì in colpa nei confronti dei suoi amici, anche se era presente con il corpo, la sua mente era assente: pensava intensamente alla morte dei suoi genitori, il dolore era fortissimo, poi Sasuke con quelle sue frasi infelici aveva peggiorato la situazione, incassando ulteriormente quei duri colpi. Perchè se non la voleva fra i piedi, non la lasciava stare? Perchè si era divertito a stuzzicarla? Sicuramente l'aveva fatto per metterla alla prova. Rincasò e si coricò a letto verso l'una di notte ... il bucato richiedeva tempo e fatica, quel lavoro iniziava già a destestarlo. Gli altri avevano lasciato l'appartamento di Temari verso mezzanotte, tranne Kiba che si fermava a dormire dalla sua ragazza. Come sempre erano tutti molto alticci, anche Shikamaru e Neji si stavano lasciando andare all'alcol, tranne Sasuke che sapeva sempre controllarsi. Quando il moro tornò a casa sua e si mise a letto non potè non pensare a Sakura: c'era qualcosa di strano nel suo comportamento, nessuno se ne era accorto, nemmeno Naruto. Possibile solo lui? E poi perchè continuava a pensare a lei? Era stato lui stesso a voler rompere definitivamente il loro rapporto, eppure non riusciva a fare a meno di pensarla e di osservarla. Gli sembrava strano che l'hokage l'avesse mandata in quella specie di missione subito dopo le sue dimissioni anche se sapeva che era stata proprio Sakura a chiedere di ritornare a lavorare, almeno questo era quello che avevano detto le ragazze, eppure c'era qualcosa di strano, sembrava come stesse nascondendo qualcosa, e non riusciva a capire cosa. Se non avesse preso la decisione di non far più entrare Sakura nella sua vita avrebbe sicuramente indagato per capire cosa nascondesse, perchè era chiaro che era così, ma dato che aveva preso una decisione ... era quella e basta!
  
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