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Autore: harryshands    04/03/2014    2 recensioni
"Dicembre è il mio mese preferito, ma oggi è proprio una giornata fortunata!" mi dice con un sorriso a trentadue denti. "Anzi, d'ora in avanti il primo dicembre è il mio giorno fortunato." aggiunge ridendo.
Non so perchè, ma questo fatidico primo dicembre me lo porterò dietro per un bel po'.. ho una strana sensazione dentro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2.






Zayn's pov.



'Ehi Harry, sono Zayn. So che sei a lavoro ma ti volevo chiedere se appena hai finito puoi venire a darmi una mano a sistemare.. :)' no, è troppo da persona disperata.
'Harry! Sono Zayn,ciao. Scusa il disturbo, ti scrivo perchè..' no, sembra troppo l'inizio di una lettera. 
'Ehilà, sono Zayn. Appena puoi chiamami per favore. :)' okay, può andare. Invia.


Sono due giorni che sono chiuso nella mia camera d'albergo a finire di sistemare le ultime cose che mi ha inviato mio padre. Mi sono appena accorto di avergli detto di mandarmi centinaia di cose e non ho imballato nemmeno la metà di tutta la mia roba. Harry mi aveva avvertito che se avessi voluto una mano e, dopo aver provato a convincermi che non ne avevo bisogno, ho ceduto e gli ho inviato un messaggio. Lui mi ha già dato le chiavi della casa che gli ha consegnato il vicino, ma ancora non ci metto piede: devo finire di sistemare, non ce la farò mai.
Lo squillo del mio cellulare mette fine ai miei pensieri e tiro un sospiro di sollievo vedendo il nome 'Harry' sul display. "Harry! Sono contento che tu mi abbia richiamato, pensavo stessi ancora lavorando.." dico tenendo il cellulare sulla spalla contro l'orecchio. "Si ma ho appena finito, dimmi tutto. Qualche problema con il trasloco?" domanda, mentre annuisco. "Esatto, ho portato troppa roba.", rispondo mandando a quel paese l'ennesimo scatolone, sedendomi sul letto. "Ma non eri in albergo?" mi domanda.
"Si, infatti ci sono ancora. Mi sono fatto inviare tutto qui e mio padre ha sistemato tutto negli scatoloni come meglio capitava. Ne sto uscendo pazzo, non ce la farò mai." sbuffo guardandomi intorno, facendo una smorfia notando il caos che ho creato da solo.
"Tranquillo, sto arrivando, in due facciamo prima." colgo un sorriso nella frase. "Dieci minuti e sono da te." mi dice infine, per poi chiudere la chiamata.


Una decina di minuti più tardi, sento bussare alla porta. Vado ad aprire e una volta aperta la porta, mi trovo Harry davanti che mi sorride. "Eccomi qua." mi saluta continuando a sorridere. 
"Alleluia, non ne potevo più!" ammetto ridendo, facendolo entrare. "Più o meno sono rimaste poche cose.. sei venuto con la macchina?" gli chiedo finendo di chiudere l'ultimo degli scatoloni.
Annuisce prendendo uno scatolone in mano. "E' giù, parcheggiata davanti l'entrata dell'hotel. Penso che in macchina ci vanno tutti.." dice guardando le scatole sparse per la camera. "..almeno spero." aggiunge ridacchiando, andando verso la porta. "Su, prima finiamo, prima avrai una casa." sorride, spostando la porta con un piede e uscendo fuori. 
Ci mettiamo circa dieci minuti a fare avanti e indietro per sistemare gli scatoloni in macchina; menomale che Harry ha una ranger rover altrimenti non so come avremmo fatto. "Uhm Harry, questo non centra.. che facciamo?" gli chiedo poggiandone uno a terra, posando poi le mani sui fianchi, guardando quelli in macchina. "Entra in macchina." mi dice indicandomi lo sportello. Senza farmelo ripetere, salgo in macchina e lo guardo. "Beh?" domando, mentre lui prende lo scatolone e me lo mette sulle gambe. "Perfetto no?" ridacchia chiudendo lo sportello e salendo dalla parte del guidatore. 
"Non vedo un accidente!" dico ridendo, allungando il collo per guardare la strada, che non riesco a vedere. 
"Io devo guardare la strada, non tu. So dov'è casa tua." risponde ridendo mentre mette in moto e in meno di un minuto siamo già in direzione di casa. "Hai le chiavi vero?".
Annuisco cercando di prenderle dalla tasca dei jeans. Dopo vari tentativi, ci riesco e le poso sullo scatolone. "Siamo arrivati?" domando guardandolo guidare. 
"Quasi, due minuti ed arriviamo." mi guarda sorridendo, tornando poi a guardare la strada. Ricambio il sorriso, voltandomi poi verso il finestrino a guardare fuori. Alzo lo sguardo e noto che c'è il sole, nessuna nuvola. Che miracolo è? "A che pensi?" mi chiede Harry mentre parcheggia. Faccio spallucce, guardandolo. "Niente di importante." gli sorrido e lui fa lo stesso, scendendo poi dalla macchina. Viene dalla mia parte e mi apre lo sportello, prendendo lo scatolone e mettendolo a terra. "Tu apri la porta, qua ci penso io." mi dice aprendo lo sportello del portabagagli.
"Okay, poi vengo ad aiutarti." prendo le chiavi dallo scatolone e salgo i tre gradini di scale prima della porta principale. Inserisco le chiavi, facendo scattare la serratura, ed apro la porta. Entro ed apro anche qualche finestra per far entrare un po' più di luce per facilitarci le cose. Torno immediatamente da Harry che sta gia portando dentro le scatole più piccole. "Non stai un attimo fermo?" gli domando ridendo, dirigendomi verso la macchina e prendendo il primo scatolone che mi capita davanti. Harry ride, scuotendo la testa. "Sto facendo tutto con molta tranquillità eh." risponde continuando a fare avanti e indietro, insieme a me. Tra uno scatolone e l'altro li abbiamo portati dentro tutti. Harry chiude la macchina e torna dentro, chiudendo la porta. "Ti piace la casa?" mi domanda guardandosi intorno per poi guardare me. 
"Sì, adesso ho visto solo il salotto ma è spazioso ed è già tanto per me." rispondo ridendo. "Se vuoi puoi andare eh, posso cavarmela da solo..".
"Ti aiuto anche a mettere a posto, tanto non ho niente da fare, tranquillo." sorride. "Da dove vogliamo iniziare?".
"Mh.." mi guardo intorno. "Direi da qui." e così, diamo una sistemata al salotto: sulla libreria che contorna la televisione, mettiamo dvd, libri e qualche cornice con delle foto della mia famiglia. Indico ad Harry mia madre e le mie sorelle, e lui mi fa dei complimenti sul fatto che sono tutte carine. Lo ringrazio, non facendogli notare che mi sono leggermente ingelosito ma è una cosa passeggera perchè un attimo dopo stiamo scherzando su una mia foto: risale a quando andavo all'asilo, avevo dei baffi colorati disegnati sul viso e portavo un cappello da cowboy. "Che tipetto, scommetto che le bambine morivano per te!" mi punzecchia Harry ridendo, e lo seguo a ruota scoppiando a ridere. "Modestamente piacevo a tutte, specialmente conciato così." continuiamo a ridere, sistemando altre foto. Una volta finito in salotto, passiamo di sopra in camera da letto che è abbastanza grande. Mi sto innamorando di questa casa ogni minuto che passa sempre di più ed Harry se ne è accorto. "La guardi come se fosse oro, non lo so." sorride aprendo l'armadio. "I vestiti?" mi domanda aprendo i cassetti. "Sono nelle scatole con la 'v' scritta con il pennarello." rispondo, mentre metto l'ennesima cornice sul comodino. Lui sistema i miei vestiti spiegandomi dove li colloca nel caso non trovassi qualcosa; dovrei farlo io ma non ho voglia, così lo lascio fare a lui.
Nel frattempo metto qualche libro e via dicendo nei cassetti del comodino,e riempio la mensola sopra il letto con dei piccoli peluches che mi hanno regalato le mie sorelle: mi avrebbero ucciso se non li avessi portati con me. 
Una volta sistemato lì, metto il mio portatile sulla scrivania e dei fogli da disegno con le varie tempere, pennarelli, matite e pennelli. "Disegni?" mi domanda Harry chiudendo l'armadio. "Ehm si, ogni tanto mi dedico al disegno. Mi piace, lo faccio da quando ero piccolo.. vuoi vedere qualche disegno?" gli domando un po' insicuro, pensando che poi possa prendermi per il culo solo perchè disegno. "Si dai, se posso vederli, volentieri." mi sorride avvicinandosi alla scrivania mentre prendo dei disegni e delle foto di graffiti da una cartellina arancione. Ne tiro fuori qualcuno, quelli venuti meglio, e glieli porgo. Harry li guarda attentamente e poi mi rivolge un ampio sorriso. "Sei bravissimo Zayn! Hai talento, non solo nelle caricature eh. Guarda qua." mi mostra la foto di un graffito. "E' una figata!" sembra entusiasta quasi quanto me e questo mi rende felice. "Sono contento che ti piacciono così tanto, è uno dei motivi per cui sono a Londra.." mi mordo il labbro, mentre riprendo il materiale che Harry mi dà nuovamente. 
Corruccia la fronte, non capendo. "Che intendi?" mi domanda portando le braccia al petto, guardandomi.
"Vorrei.. mh.. diventare qualcuno grazie ai miei disegni." faccio spallucce, riponendoli della cartellina. "Tutto qui.".
"Lo spero per te, sei davvero bravo. Vedrai che ce la farai." posa una mano sulla mia spalla, sorridendomi per farmi coraggio. "Ne sono sicuro.".
Le sue parole sono un ottimo conforto per me e senza dire niente, lo abbraccio forte. Per un primo momento Harry rimane impassibile, e un secondo dopo sento le sue braccia che mi circondano stringendomi forte. Rimaniamo per un po' così quando poi mi stacco, abbassando lo sguardo per nascondere il rossore sulle mie guance. "Scusami." mormoro facendo un passo indietro. 
"Era un abbraccio, non è successo niente. Tranquillo." sorride cercando i miei occhi, che trova solo dopo avermi alzato il viso con le dita. "Stai arrossendo?" domanda guardandomi, accennando un tenero sorriso.
"No, pft, io non arrossisco mai!" mento spudoratamente, facendolo ridere. "E non ridere." gli do una leggera spinta, ridacchiando anch'io. 
"Non si dicono le bugie Zay, dovresti saperlo!" mi guarda facendomi un sorrisetto beffardo mentre mi punta il dito contro. 
Rido anch'io, guardando i suoi movimenti e spostando lo sguardo su di lui. "Zay?" domando sorridendo.
Harry annuisce, togliendo il braccio. "Zay." ripete sorridendo. "E' carino no? Mi piace di più, preferisco chiamarti così. Ti dispiace?" mi domanda inclinando leggermente la testa verso sinistra.
"Assolutamente no, anzi mi piace. E' tenero dai." ammetto facendo spallucce. Harry sorride. "Allora vada per Zay." annuisce contento mentre va verso la finestra della camera. 
Lo guardo andare, sedendomi poi sul letto. "Posso farti una domanda? Niente di personale eh." lo avverto mettendomi comodo. Il riccio annuisce, voltandosi a guardarmi. "Ecco.. mi chiedevo.. ma sorridi sempre?" gli domando ridendo, seguito da lui che annuisce. "Tutti mi dicono che ho un bel sorriso." risponde facendo spallucce. "E poi spiegami una cosa, come faccio a non sorridere con te?" domanda curvando le labbra in un sorriso sincero, tornando a guardare fuori dalla finestra. 
'Come faccio a non sorridere con te' mi rimbomba in testa più volte.
'Come faccio a non sorridere con te' è una delle cose più dolci che mi abbiano mai detto.
'Come faccio a non sorridere con te' più lo ripeto in mente, più il mio cuore perde un battito. Sono così sensibile? O è Harry che mi fa andare fuori di testa? E perchè sorrido non appena colgo nella mia mente il suo nome? 




BUOOOOOOOOOOOOOOOOOOONGIORNO.

Che poi per me tanto buono non è ma lasciamo perdere, torniamo alle cose serie. 
*rullo di tamburi* il secondo capitolo! Lo aspettavate da tanto? Eh, pure io. (rido) Sono riuscita a trovare del tempo stamattina, anche perchè non sono andata a scuola, ed ecco qua. Scritto e pubblicato quindi > #EnjoyIt :-)

Diciamo che.. gli Zarry mi fanno morire e sono teneressimi, piango. Però la situazione si evolverà presto, quindi.. #staytuned. xd
Bene, ho detto tutto, posso evaporare. Al prossimo capitolo!
 


Twitter: @Hilsoned 

   
 
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