Serie TV > Betty la fea
Segui la storia  |       
Autore: principessa1793    04/03/2014    3 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[Nicola]
Busso alla porta di casa Pinzon Solano con le lacrime agli occhi e la valigia fra le mani. Mi apre il signor Hermes.
“ Salve! Buona permanenza!” mi dice il signor Hermes. Sopraggiunge la signora Giulia e abbraccio entrambi.
“ Vi ringrazio per quello che state facendo per me” dico loro.
“ Immagino sarai depresso!” dice la signora Giulia. Annuisco.
“ E spero non vorrai fiondarti sulla nostra dispensa!” dice il signor Hermes,beccandosi una gomitata dalla signora Giulia.
“ Ferma,Giulia! Perché noi ti conosciamo,signorino! E tu già quando non sei depresso,mangi per 7,adesso che sei anche depresso perché la tua ragazza non vuole più concubinare,non oso pensare cosa resterà della dispensa!” mi dice.
“Hermes!” gli dice la signora Giulia.
“ Allora cosa c’è per cena?” chiedo.
“ Ho preparato la carne” dice la signora Giulia.
“ Bene e allora ci aggiunga del riso,3 uova, 2 calzoni fritti e 2 succhi di mora!Io intanto vado a posare le valigie!” dico.
“ Lo sapevo che questo gesto d’affetto ci sarebbe costato l’intera dispensa!” dice a bassa voce il signor Hermes a sua moglie. Sono riusciti a strapparmi un sorriso e credo siano gli unici a potermi salvare dalla tristezza in cui sono sprofondato.
 
[Armando]
Finiamo la cena a casa dei Calderon e Sandra mette i piatti nella lavastoviglie. Questa sera:cenetta a quattro senza bambini perché ce li tiene la babysitter. Sandra torna da noi e ci accomodiamo tutti in salotto.
“ Sapete di cosa ho voglia?” chiede Sandra.
“ Di cosa?” chiede Calderon,ormai rassegnato alle voglie strane di sua moglie.
“ Di una fetta di torta di ricotta e miele!” dice Sandra.
“ Già,anche a me ne è venuta voglia” dice Betty.
“ Ma sono le 10!” dice Mario.
“Si,ma io ne ho voglia!” dice Sandra.
“E anch’io!” dice Betty.
“Sandra,ma cos’ha fatto? Me l’ha contagiata!” le dico isterico.
“Ma amore,non è mica la varicella! Ho solo una voglia di torta! Fallo per Nicolino e Giulietta!” mi dice.
“ Ma quale Nicolino e Giulietta?! Amore,ma tu ti rendi conto che sono le 10 e che nessuna pasticceria è aperta a quest’ora!” le dico.
“ Armando ha ragione!” mi spalleggia Mario.
“Ma quale ragione? Senti Mario,io ti giuro che se tu non mi compri quella maledetta torta,tuo figlio lo vedrai quando avrà la patente!” grida Sandra.
“Ed io vi giuro che se non mi comprate quella torta,io vi licenzio!” dice Betty.
“Ma dove la prendiamo?” chiedo.
“ Armando,come ci sono le farmacie di turno,ci saranno anche le pasticcerie di turno! DEVI SOLO TROVARLA!” dice Betty.
“E va bene,noi andiamo,ma voi non vi muovete e cercate di pensare ad altro!” dice Mario. Prendiamo i giacconi e usciamo.  Prenoto l’ascensore.
“Armando e adesso che facciamo?” mi chiede Mario.
“Calderon per favore,sta zitto perché qui rischiamo di restare senza mogli,senza figli e senza lavoro! Quante pasticcerie credi ci saranno in tutta Bogotà?” gli chiedo.
“ Speriamo di avere fortuna trovandone subito una aperta!” mi dice.
 
[Marcella]
Michel è andato a mettere a letto la bambina e sono sul divano di casa sua,mentre lo aspetto. Spero non ci metta molto perché vorrei tornare a casa,visto che sono stanca morta. Squilla il mio cellulare e rispondo subito.
“Pronto” dico.
“Marce,sei a casa?” mi chiede Daniele.
“ No,sono a cena fuori,ma fra un’oretta al massimo torno,perché?” gli chiedo.
“ Nulla,non volevo disturbarti,ma avevo bisogno di parlare con qualcuno!” mi dice.
“ Daniele,non mi disturbi. Dimmi pure” gli dico.
“Oggi sono andato a trovare i bambini dal padre di Patrizia.” mi dice.
“E come stanno?” gli chiedo..
“ Bene,ma credo che il padre di Patrizia abbia capito che tra me e la figlia le cose non vanno bene” mi dice.
“ E ti ha detto qualcosa?” gli chiedo.
“ No,ma mi ha guardato in cagnesco tutto il tempo!” mi dice.
“ Daniele,tu sai bene che non condivido ciò che hai fatto a Patrizia e non posso biasimare il signor Fernandez per come si è comportato e tantomeno Patrizia. Tu hai fatto una piazzata a Nicola Mora ieri,ma non mi pare lei abbia fatto lo stesso con la tipa che ti sei portato a letto e non credo le mancasse la voglia,te lo dico per esperienza personale!” gli dico.
“Perché la difendi sempre?” mi chiede.
“Perché è la mia migliore amica e perché sei stato tu il primo a sbagliare. Ti bastano come motivazioni o ne vuoi delle altre? Comunque con Patty come va?” gli chiedo.
“ Male o almeno peggio di quanto pensassi. Ieri sono passato da lei e per poco non mi mandava al diavolo. Mi ha praticamente cacciato fuori,ricordandomi che in una causa di divorzio avrebbe la meglio!” mi dice.
“Sai bene che Patty non è nuova al divorzio e che questa volta non finirebbe in miseria come quando divorziò da Brickman,sia perché avete dei figli sia perché la colpa in teoria sarebbe tua!” gli dico.
“ Credi che mi perdonerà?” mi chiede.
“ Si,ma dalle tempo e cerca di non tradirla più!” gli dico.
“ Ora stacco perché ho bisogno di rilassarmi! Ci sentiamo domani,sorellina!” mi dice.
“A domani” gli dico. Chiudo la chiamata e arriva Michel.
“ Scusa,ci ho messo un po’ ad addormentare la bambina anche perché ha iniziato a farmi domande sul famoso fratellino che dovrebbe arrivare!” mi dice,mentre si siede accanto a me.
“ Come credi l’abbia presa?” gli chiedo,mentre mi accoccolo tra le sue braccia.
“ In fondo si sta abituando all’idea di questo fratellino nella tua pancia e anche alla tua presenza e al ruolo che avrai nelle nostre vite!” mi dice.
“ Una cosa è abituarsi e un’altra è accettarlo!” gli dico.
“ Ci vorrà un po’ di tempo,anche perché si tratta di una bambina e non di un robot,ma sono sicuro che riuscirai a farti amare da lei!” mi dice.
“ La verità è che Charlotte vorrebbe che tu sposassi quella Graziella!” gli dico.
“ Gabriela!” mi corregge.
“ È uguale! Comunque non credo accetterà mai l’idea che la madre di suo fratello sono io!” gli dico.
“ Parli come se Charlotte avesse 20 anni! Marce, Charlotte ha solo 3 anni e non sa cosa voglia dire avere una madre. L’unica figura che si avvicinava a quella materna era quella di Gabriela ed è normale che si senta un po’ spaesata,ma sono certo che quando nascerà il bambino e verrai a vivere qui,tutto andrà bene anche con lei e sarai una madre perfetta sia per Charlotte sia per nostro figlio!” mi dice.
“Adesso credo sia meglio andare perché sono molto stanca!” gli dico.
“Perché non resti a dormire?” mi chiede,baciandomi il collo.
“ Perché domani mattina dovrei svegliarmi prima per prendere un taxi ed andare a casa mia a cambiarmi.” Gli dico.
“ Perché non lo fai per me?” mi chiede con la sua faccia da cucciolo.
“E va bene! Vorrà dire che domani dovrò uscire presto e andare a casa a cambiarmi prima di andare in Ecomoda!” gli dico.
 
[Mario]
È la quarta pasticceria dove andiamo,ma è chiusa anche questa! Armando sta urlando da circa tre quarti d’ora perché sta per avere una crisi di nervi e lo capisco.
“ Ti rendi conto che se continuiamo così,finirà che la torta la compreremo per domani mattina e finiremo anche la benzina!” mi dice.
“ Ho capito,Armando,ma se non torniamo con la torta quelle due ci ammazzeranno e in fondo non è neanche colpa loro,ma dei nostri figli!” gli dico.
“Ho capito,ma se iniziamo a viziarli prima che nascano,finirà che andremo al manicomio tutti e due!” mi dice.
“Allora facciamo una cosa:chiama tua moglie e vedi se le voglie di questa stramaledetta torta sono passate!”gli dico. Prende il cellulare e inizia a chiamare Betty.
“ Amore … si,siamo ancora in giro … ti pare che se l’avessi trovata,starei ancora in giro? … Quindi vi sono passate le voglie … ah … uhm … capisco! … Allora dico a Mario che possiamo tornare … si fra 10 minuti saremo a casa … ok … ti amo!” gli sento dire. Il fatto che possiamo tornare è positivo.
“Allora?” gli chiedo.
“ Ha detto che Sandra era stufa di aspettare e quindi ha scongelato dei dolcini e stavano aspettando che si cuocessero!” mi dice.
“E cosa aspettavano a chiamarci,che arrivassimo a Medellin?” gli chiedo.
“No,Betty ha detto che stavano per chiamarci e mi hanno chiesto se volevamo anche noi dei dolcetti!” mi dice.
“Ti rendi conto che solo la parola “Dolcetto” mi da la nausea dopo aver passato un’ora a girare le pasticcerie? Mi spieghi come faccio a volere dei dolci?” gli chiedo un po’ alterato.
“In effetti non hai tutti i torti! Comunque di Betty non posso lamentarmi perché non ha spesso queste voglie strane!” mi dice.
“ E non ti lamentare,Armando,anche perché l’unico che deve lamentarsi sono io,visto che è mia moglie che ha sempre voglia di qualcosa e che ha gli ormoni in subbuglio!” gli dico.
“Ti assicuro che passerà! Vedrai che con il secondo figlio,sarà tutto diverso!” mi dice.
“ No,Armando,forse non hai capito:per il secondo figlio,farò una petizione a chi di dovere perché lasci una pasticceria e un ristorante aperto di notte,altrimenti dovrò imparare a cucinare!” gli dico. Scoppia a ridere.
“ Sei davvero così disperato?” mi chiede.
“No, a parte gli scherzi:sono un uomo felice e ti assicuro che nonostante le voglie notturne,gli sbalzi d’umore di Sandra,questo è il miglior periodo della mia vita e sono sicuro che quando nascerà Mario jr. mi sentirò finalmente completo!” gli dico.
“ Intanto ci conviene trovare un’area di servizio subito,altrimenti arriveremo a casa quando a quelle due si saranno rotte le acque!” dice Armando.
 
[Asia]
Anche il film è finito ed è strano trovarmi sul divano da sola,quando fino a poco tempo fa c’era Nicola accanto a me. Devo ammettere che mi manca,ma che in fondo è meglio così! Non posso stare con un uomo che al primo bicchiere di whisky e alla prima difficoltà corre nel letto di un’altra donna,anche se lo amo da morire. Quelle della banda dicono che prima o poi mi passerà e che fra qualche giorno lo vedremo uscire con qualche modella,ma solo il pensiero mi uccide. Come farò a vederlo uscire con altre senza muovere un dito e soprattutto senza morire di gelosia? Come farò a vederlo ogni giorno ostentando indifferenza? La cosa migliore sarebbe che partisse per l’Italia da solo,sarebbe la cosa migliore per lui e per me. Squilla il mio cellulare. “NICOLA” Non posso rispondere,non mentre sono soffocata dalle lacrime.
“Pronto” rispondo.
“Volevo sapere come stavi e dirti che mi manchi” mi dice.
“ Nicola,per favore,perché non capisci che così mi fai solo male?” gli chiedo.
“ Stai bene senza di me?” mi chiede.
“ Non voglio risponderti!” gli dico.
“ Invece vorrei che tu lo facessi” mi dice.
“ Mi dici che differenza farebbe una mia risposta affermativa alla tua domanda? Ti riterresti soddisfatto se ti dicessi che mi manchi?” gli chiedo.
“ Per te è solo una questione di ego? Per te se ti ho chiamata è solo per alimentare il mio ego?” mi chiede.
“ Si. Si,Nicola,perché se tu mi amassi come dici,non saresti andato a letto con lei né con nessun’altra.” gli dico.
“Non riesci proprio a perdonarmi?” mi chiede.
“No, Nicola,io ci ho provato quella sera dopo il tuo tradimento. Ho provato a giustificare il tuo tradimento con la storia dell’alcool,ma poi tu l’hai rifatto senza alcuna scusa. Nicola tu hai distrutto il mio cuore e non contento di ciò,hai distrutto anche le macerie rimaste. Io non ho più niente che mi batte nel petto e tutto questo le devo a te! Tu hai sempre conosciuto il mio passato e quanto ci ho messo a riprendermi dalla batosta di 12 anni fa e cos’hai fatto? Ti sei mascherato da principe azzurro,per poi ritornare ad essere ciò che sei:un fedifrago!” gli dico. Lo sento piangere e mi rendo conto che forse ho esagerato.
“ Credi davvero che io con te abbia finto?” mi chiede.
“Non lo so,Nicola. Non credo che tu abbia finto di proposito di amarmi,ma forse c’è un problema di fondo nel tuo modo di amare e questo problema non posso risolverlo io,Nicola.” gli dico.
“ Ti riferisci al mio tradimento con Patrizia?” mi chiede,come quei bambini ingenui.
“ Non è il tradimento di per sé,è perché non sei riuscito a resistere a lei,non sei riuscito a resistere al nostro primo litigio e al fatto che volessi del tempo. Nicola,tu non sei stato capace di resistere alle nostre crisi” gli dico.
“ E adesso che farai?” mi chiede.
“Non lo so,Nicola,ma credo sia giusto che ricominci a pensare alla mia vita” gli dico.
“ Con Giovanni?” mi chiede.
“Non mi va di parlarne! Ci faremmo solo del male e credo che non sia il caso.” Gli dico.
“ Io ti amo e mi dispiace di averti fatto del male.” Mi risponde.
“ Buona fortuna,Nicola!” gli dico fra le lacrime.
“ Buona fortuna,Asia!” mi dice. Chiudo la chiamata prima di scoppiare a piangere.
 
[Marcella]
 Sono sdraiata sul suo petto e finalmente sono felice. Stare chiusa nel suo abbraccio mi trasmette sicurezza e in cuor mio spero di restare qui per sempre,ma so che presto dovremo affrontare il mondo e devo ammettere che ciò mi fa un po’ paura. Mi fa paura il giudizio di mio fratello,di quelli che lavorano all’Ecomoda e del bel mondo di Bogotà.
“ A che pensi?” mi chiede.
“ Al fatto che prima o poi dovremo dire ciò che ci sta capitando” gli dico.
“ Tu non sei sposata e neanche io. Non facciamo niente di male in fondo e non credo che i giudizi delle persone saranno tanto negativi” mi dice.
“ Michel,io ti devo dire una cosa” gli dico.
“ Mi devo preoccupare,Marce? Riguarda il bambino?” mi chiede.
“ No,il bambino non c’entra niente,ma io credo tu debba sapere questa cosa. Io e i miei fratelli vogliamo metter su una nuova azienda di moda a Medellin per fare concorrenza all’Ecomoda. Mio fratello vuole che io e Maria Beatrice ritiriamo il nostro capitale entro l’anno” gli dico.
“ COSA??? Volete fare questo ai Mendoza? Volete andare contro l’azienda che tuo padre ha messo su con tanto impegno? Vuoi andare contro Betty e Armando che nonostante tutto ti hanno sempre teso una mano?” mi chiede.
“ Michel,tu sai maglio di me che io e Betty conviviamo forzatamente nell’ambiente lavorativo e che appena ci rivolgiamo la parola scoppia la lite. Io non posso continuare a lasciare il mio capitale nelle mani di una donna che non stimo e di cui non ho fiducia. Daniele e Maria Beatrice sono tutto ciò che resta della mia famiglia ed io voglio appoggiarli in tutto. Ho già rinnegato Daniele una volta per amore e l’ho rimpianto per tanto tempo,ma adesso non voglio ripetere lo stesso sbaglio!” gli dico.
“ Ma perché fare tutto alle spalle? Io non ti biasimo,perché non ne ho il diritto,ma credo che tu stia agendo come una vigliacca!” mi dice.
“ E cosa dovrei fare? Pugnalare alle spalle i miei fratelli? Michel,già una volta li ho pugnalati alle spalle e per poco non perdevamo tutto,ma ora non posso farlo,non per dei perfetti estranei!” gli dico.
“ E se investissimo il nostro denaro in un’azienda di abiti da sposa? Non faresti concorrenza ai Mendoza e resteresti nel tuo settore!” mi dice.
“ Perché parli al plurale?” gli chiedo.
“Perché siamo una coppia e non resterò all’Ecomoda se andrai via! Marce,ti prego di non creare altre tensioni in azienda. Pensa a quando giocavate insieme tu,i tuoi fratelli e Armando …” mi dice.
“ E credi lui ci abbia pensato quando stava per mandarci in rovina? Credi ci pensi quando ogni volta arriva sul punto di iniziare una rissa con mio fratello? Lui ci stava mandando in rovina 10 anni fa e se non ci fosse stata Betty,adesso io farei la commessa o la segretaria di qualche dirigente maniaco,non avrei il mio appartamento,né la mia auto,l’Ecomoda non esisterebbe più e adesso sarei io a dover pensare ai bei tempi andati?” gli dico.
“ Comunque abbiamo tempo per pensarci,ma voglio che tu pensi che si tratta dell’avvenire di nostro figlio,dei bambini di Betty e Armando e del figlio di Sandra e Mario” mi dice,mentre mi accoccolo di nuovo fra le sue braccia.
 
[Betty]
Mi ritrovo nel mio letto tra le braccia di Armando,che a quanto pare è stanco e non lo biasimo visto che ha dovuto girare la città di notte.
“ Con la storia della rottura tra Nicola ed Asia stiamo perdendo di vista la questione della BAN” mi dice Armando.
“ Già,ma credo che Nicola stia facendo dei buoni affari,anche se io temo la concorrenza dei Valencia quando metteranno su un’impresa di moda” gli dico.
“ Amore,non avranno mai te come presidente o Nicola come direttore commerciale. Potrebbero mettere la bionda finta a fare da direttore commerciale o da presidente” mi dice.
“ Già con i sei semestri di finanza alla San Marino” dico.
“ Si darebbero la zappa sui piedi! Comunque licenzierai me e Mario per non aver trovato la torta?” mi chiede.
“ Non licenzierei mai due padri di famiglia,soprattutto un padre che ha sei figli da mantenere!” gli dico. Scoppia a ridere.
“ Credi che Nicola si riprenderà dalla fine della sua storia con Asia?” mi chiede.
“ Non lo so. Asia è irremovibile e credo non abbia tutti i torti. Io credo che le loro strade siano destinate a dividersi per sempre. Se ben ricordi io sono stata sempre contro a questa storia perché conosco Nicola dal nido e sapevo che sarebbe finita così,ma lui ha cercato di auto convincersi e di convincere tutti di essere cambiato. Il problema è che il suo cambiamento è stato troppo repentino per essere duraturo ed ora lui piange da una parte e Asia dall’altra.” dico.
“ Hai ragione,anche perché sia il mio cambiamento che quello di Mario sono stati lenti e nessuno di noi due è cambiato da un giorno all’altro com’è successo a Nicola” mi dice.
“ E non è solo questo! Nicola ha il chiodo fisso della bionda finta! È come se fosse stregato da quella donna. Per lei passa sopra tutto e tutti,anche sui suoi sentimenti. Lui è ossessionato da quella donna,non è amore o desiderio il suo,ma una vera e propria fissazione!” gli dico.
“ Credi che dovrebbe andare in terapia?” mi chiede.
“Ma quale terapia?! Ci vorrebbe l’esorcista!” gli dico.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Betty la fea / Vai alla pagina dell'autore: principessa1793