Film > Le 5 Leggende
Segui la storia  |       
Autore: BeyonBday    05/03/2014    3 recensioni
Jack Frost ha un problema, un suo amico non si ricorda più di lui e delle loro scorribande, la loro amicizia sta' per collassare e tutto per colpa di alcune manciate di sabbia azzurra che vi è andata persa.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Mirror's Wish'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Orami erano rimasti da soli.
Loro quattro contro un Re.
Magia, speranza, sogni e fantasia contro paura e angoscia.
Una lotta eterna, che non si sarebbe finita mai, nemmeno se quella battaglia si fosse conclusa in maniera positiva per i guardiani.
-Tu sembri avere difficoltà…non vero Pitch?- chiese North, puntandogli contro una sciabola.
L’uomo era accovacciato su un ginocchio solo, teneva la falce con una mano, usandola come appiglio per tirarsi in piedi; ansimava.
I sottili occhi dorati scrutavano gli sfidanti, rialzandosi elegantemente, maneggiando la sabbia nera.
-Io? In difficoltà? No...tutt’altro. ho sottomesso un’intera nazione, non solo emotivamente, ma anche materialmente, ho piegato uno degli spiriti preferiti di Manny. Ho abbastanza forza per affrontarvi tutti e quattro contemporaneamente. Quelli in difficoltà sembrate voi…- sorrise malefico,  sferrandogli contro la rena nera, ma l’oro li proteggeva mentre l’opaco li avvolgeva.
-Sei un po’ antiquato con questi giochetti.- li urlò dietro Dentolina, sovrastando il rumore dello scontro.
-Stavi dicendo Madama Multicolor?- la lama della falce apparì alle loro spalle, ferendo la fata alle ali e facendola cadere a terra.
-Meno una…ne mancano tre.-  ghignò, voltando la testa, come se fosse divenuta pesante, verso Sandman.
L’omino dei sogni, corrucciò lo sguardo, avanzando verso l’avversario, muovendo i polsi in maniera quasi impercettibile, per poi far fluttuare le fruste spasmodicamente e violentemente.
L’uomo nero le bloccò, facendole avvolgere sull’asta della sua rama, attirandoselo vicino, tanto da sfiorarsi il naso.
-Bwu.- la voce tetra del re lo scosse, venendo poi fatto volare contro il muro stordendolo.
-Meno due.- sorrise , evitando immediatamente un boomerang, scomparendo in un antro di tenebra, lasciando visibile il ghigno perlaceo per pochi effimeri secondi.
-PITCH! VIENI FUORI BRUTTO MALATO DI CLEPTOMANIA!-  sbraitò Calmoniglio, passando lo sguardo in tutta la stanza in maniera frenetica.
-Io non ho rubato proprio nulla coso spelacchiato.- 
Il Guardiano della Speranza fu sbattuto al tappeto da un calcio in piena schiena, ricevendo inseguito una poderosa gomitata tra capo e collo.
-Allora North… ti arrendi o devo tagliarti la testa.-
Il russo non si mosse, sotto la sua gola era apparsa la lama ossidiana della falce.
-Arrendere? Io?  Non hai ancora imparato lezione? –
-Come desideri…- l’arma della morte si levò, scintillando alla luce della luna…
-Ho vinto… - ringhiò Pitch.
-NORTH!- chiamò Dentolina., allungando una mano verso l’amico.
La scure calò, placandosi a pochi centimetri  dal suo obbiettivo.
Gli occhi dorati si allargarono, volti verso un punto impreciso, guardando verso una torre di ghiaccio.
-Jack…cosa hai fatto?-
*§*§*§*§*
 
Respiri affannosi, scandivano il tempo.
Gocce di sudore la fatica.
Il tremare di muscoli lo stress.
Il cervello lavorava freneticamente, aspettava…
Aspettava il momento giusto per dare uno straccio di ordine ad ogni singola fibra del corpo.
I polmoni di entrambi si contraevano.
Le tempie di entrambi erano madide.
I muscoli di entrambi fremevano.
Il cervello di entrambi si arrovellava…
Ma un solo cuore piangeva…
Alan era stremato… non solo perché Jack fosse forte, ma anche perché ogni colpo che sferrava contro quel ragazzo lo faceva morire.
Ogni volta sperava che le fiamme non andassero a segno…non voleva colpirlo.
Ma non aveva scelta.
Frost no… lui non attaccava per ferire, lui lo faceva per uccidere.
-PERCHÉ NON TI ARREDI E BASTA FAMMIFERO!?-  sbraitò il moro rabbioso, saltando e facendo calare la scure addosso all’avversario, il quale la scansò gettandosi di lato tempestivamente.
-Non ti lascerò a Pitch… fosse l’ultima cosa che faccio…- rispose ansimante.
-Allora muori nel tentativo… TRADITORE!- 
Una bufera azzurra e nera si abbatté sullo spirito del fuoco, che, col cuore straziato rispose all’attacco.
Dalle sue mani sprazzi di fiamme blu fecero capolino lasciandosi poi andare,  scoppiando di potenza una volta allontanate dal corpo dominate.
L’impatto fu dissestante… nubi di condensa si levarono, appannando la vista ad entrambi, il calore aumentò…Alan non aveva mai affrontato una sfida simile perciò, senza rendersene conto, perse il controllo dei suoi poteri.
Jack indietreggiò, la potenza era troppa e non accennava a diminuire, si ritrovò schiacciato contro uno dei muri di ghiaccio, incrinati per il troppo calore.
-Non voglio perdere….Non DEVO perdere. NON CONTRO DI LUI!- la stanchezza iniziò a farsi sentire sul serio… le ginocchia cedettero in balia di essa.
-Pitch… aiutami… ti prego.- pensò, mentre una lacrima faceva capolino dalle iridi nere…
“Posso darti una mano, se lo vuoi…” una voce oscura si fece largo nella testa Frost.
-Chi sei?-
Io? Sono un’ amico… forse il tuo unico alleato.”
-Non capisco… -
Io sono te… non dirmi che non ti fidi nemmeno di te stesso? Avanti… non sei stato tu a dire che non volevi perdere? Io ti posso aiutare. Posso darti la forza necessaria per batterlo, rompi quella cavigliera e ti darò la forza per renderti …libero…
-Libero?-
Ahahahah …sì. Libero...indipendente…  felice. Nessun tradimento, nessun incomprensione… solo tu e il mondo ai tuoi piedi. Sono gelo e paura.”
-Io e Pitch…-
No. Solo tu. Perché una volta che avrai battuto la Salamandra qui, col mio aiuto ovviamente, sarai più potente persino di lui…
-Ma lui mi vuole bene. Ha detto…-
AH! Non vorrai mica credergli? SVEGLIA! Ti sta usando per la sua vendetta…
-No!-  il guardiano cedette… smise di contrattaccare , facendosi avvolgere dalla fiamme.
-JACK!- Alan corse verso il ragazzo, disperdendo le fiamme e accorgendosi che l’amante si era protetto in un bozzolo di ghiaccio.
 
§*§*§*§*§
 
Frost aprì gli occhi, ritrovandosi in un luogo bianco e azzurro, candida neve copriva il terreno mentre quella che cadeva frammentava giochi di luce calda per tutto il luogo, rimanendo però distante da una striscia nera, non molto lontano da lui.
-Bello il posto vero? La tua testa non è mai stata molto affollata o complessa…-
Jack si voltò di scatto, ma non vi trovò nessuno.
-Lasciami stare!-
-Perché? Per non sentire la verità?-
-TACI!-
-Pitch ti usa…come ti hanno utilizzato in precedenza gli altri, è così…i giocattoli vecchi si buttano.-
-NON VOGLIO ASCOLTARTI!- si rannicchiò su sé stesso, tappandosi le orecchie, impaurito.
- Ma io posso aiutarti…- la voce divenne più dolce, mentre un tepore rassicurate gli avvolgeva le mani facendogliele lavare dalla testa.
-Posso darti il potere per non aver più bisogno di nessuno.-
-Come?- chiese alzandosi.
-Oh, Jack… è facile. Ahahahaha…-
Il calore continuò a tenergli la mano destra, tirandolo, portandolo verso l’orlo di un burrone oscuro.
-È qui piccolo…tu devi solo sporgerti e prendere ciò che tu hai sempre avuto dentro di te…Avanti.-
Il ragazzo si sporse, sentendosi mancare il respiro, una volta osservata l’oscurità che quel luogo racchiudeva.
-Ma tu chi sei?- domandò senza distogliere lo sguardo.
-Io sono te.-
Un respiro freddo si abbatté sul collo del ragazzo, mentre i suoi piedi persero il contatto con la terra, dopo aver percepito due mani posarsi sulla sua schiena spingendolo giù.
 
°§°§°§°§°
-Jack?! JACK!! Rispondi!-
Alan colpiva la lastra di ghiaccio cercando si svegliare di il ragazzo, caduto in un apparente stato di trance, tenendo legati agli arti catene di fuoco per dare più potenza ai colpi.
-Ti prego… ti prego…- implorò, appoggiando la fronte al bozzolo, reprimendo le lacrime mentre cercava di ristabilire il respiro.
-Perché piangi, piccolo?-
Sentendo quella voce, Burn si irrigidì, scattando lontano dall’involucro azzurro e nero, guardandosi intorno.
-Fatti vedere!- sbraitò, alzando la guardia, girandosi su s’è stesso, tornando davanti a Jack pronto a proteggerlo.
-Non voglio affrontarti… -  rispose mellifluamente.
-E allora che vuoi?-  rispose il ragazzo –Scusa  bello… non mi fido di quelli che non vedo.-  concluse sbattendo i pugni nocche contro nocche, creando scintille frizionando le catene tra di loro.
-In realtà volevo conoscerti meglio, prima di invitarti a cena…- rispose, sospirando la voce, facendosi più consistente.
-Mi spiace… sono già fidanzato.-
Da dietro alle spalle di Alan, il ghiaccio si incrinò…
-Che peccato… vuol dire che… Dovrò prenderti con. La. Forza.-
La fredda lastra si distrusse, lasciando due braccia libere di prendere Burn alle spalle bloccandogli il movimento del collo.
-J-Jack…- lo spirito faticava a respirare, tentò di liberarsi calciando furiosamente, ma il suo aggressore era ancora protetto dallo scudo si ghiaccio.
-Shh…sei al sicuro piccolo. Riposa, ora ci penso io a te.- lo coccolò con la sua voce melliflua e ben presto il rosso si sentì troppo debole, le braccia divennero troppo pesanti da sostenere, il collo non resse più il capo e il ragazzo svenne inerme, ma non prima di aver avuto l’opportunità di immergersi in due accattivanti iridi dorate.
-Bravo il mio Draghetto…-  sorrise leccandogli la guancia, assaporandone una goccia di sudore.
Il Guardiano scavalcò quella barriera di acqua solidificata, prendendo in braccio l’avversario come fosse una principessa, pronto per andarsene.
-JACK!- la voce di Pitch riecheggiò all’ interno della torre di ferro congelato.
-ALAN! Oddio! – Dentolina era subito dietro il re degli incubi, con le mani dinanzi alla bocca e gli occhi sbarrati dallo stupore.
-Frostbite…che cosa hai fatto?- Aster era incredulo dinanzi a quella figura tetra, tanto simile al suo amico, mentre quest’ultimo creò un ripiano rialzato di ghiaccio, stendendovici sopra l’estate e voltandosi con paca lentezza.
Pitch Black si irrigidì…
I suoi occhi scrutarono le figura esile del ragazzo…era di sicuro lui, ma qualcosa nei suoi occhi era cambiato…ora c’era qualcosa di diverso…qualcosa che non doveva esserci.
-Cosa hai fatto? DOV’ È  LA TUA CAVIGLIERA!- urlò, portando la falce di lato per impedire alla fata del dentino di avvicinarsi a quella figura più del dovuto.
-Rotta.- rispose semplicemente, sogghignando.
Ecco cosa non doveva esserci in quei occhi… Pitch la vide molto da vicino, prima di essere avvolto del freddo che lui stesso aveva spronato.
Paranoia… ormai quei occhi erano stati contaminati.
 
 
 
MOON P.S:
Tan tan taaaan… e con elegante ritardo sono tornata a smaronarvi gli zebedei XD.
*Una padella le sfiora la testa*
ALAN! PEZZO DI FIAMMIFERO…. Schizzato…
Comunque avete visto? Ve lo aspettavate? Spero di no così mi diverto a sapervi basiti XD
Recensite e ditemi se vi annoio…io cercherò di andare avanti il più presto possibile.
Perdonate gli errori…se ce ne sono verranno coretti il prima possibile ^^.
 
Saluti e abbracci lunari XD
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Le 5 Leggende / Vai alla pagina dell'autore: BeyonBday