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Autore: Relou    05/03/2014    1 recensioni
Chissà cosa accadrebbe se Sherlock sapesse.
Se sapesse tutto quello che la gente pensa su di lui, John e Molly Hooper, la sua patologa.
Una prospettiva divertente e gratificante per noi Fan.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Molly Hooper, la timida e dolce Molly Hooper,  accoccolata sul suo divano, con in indosso il suo pigiama più grande di due taglie arricchito con teneri orsacchiotti, con il viso lievemente nascosto da una coperta, teneva il suo fedele portatile sulle ginocchia. Quel pomeriggio, dalla signora Hudson era rimasta seriamente sconvolta dal leggere quelle storie un po’ assurde e anche fin troppo spinte su Sherlock e John ma, scorrendo i vari titoli, aveva adocchiato anche il suo nome. Incuriosita e quasi onorata dal trovarsi così partecipe tra le fantasie dei fan più accaniti di Sherlock Holmes e John Watson, sbircia ancora una volta EFP e scopre il “fandom Sherlolly”. Con le guance in fiamme e uno strano formicolio che le scorre lungo il corpo studia, assapora tra le labbra la sensazione del suo nome unito a quello di Sherlock e la sua folle mente romantica decide che stanno davvero bene insieme. Abbandona, quindi, le Johnlock per concentrarsi sulle Sherlolly diventando, così, parte del Fandom.  Legge di tutto e di più e quasi si offende quando viene descritte troppo debole e sentimentale. Molly è una donna forte, romantica, si, ma forte, capace di tener testa al signor Holmes. Legge di lei incinta e quasi scoppia a ridere, di lei che lo aspetta con il cuore pesante e addolorato. Legge di lei che lo salva più volte in modi diversi, di lei che c’è sempre per lui, di lei che nasconde con timore i suoi sentimenti, di lei che fa uscire fuori questi sentimenti tutti d’un fiato, urlando. Si chiede come facciano i ragazzi ad avere tutta questa pazza immaginazione. Spaventata si chiese se ciò che provava fosse troppo palese. Legge di uno Sherlock debole ai suoi occhi, che quasi in lacrime le chiede il suo aiuto. Lei conosce Sherlock e sa che è capace di tutti questi sentimenti. Se davvero Sherlock ha letto tutte quelle cose chissà cosa avrà pensato di lei. Molly, come per scacciare questo pensiero, si agita nella coperta, chiude il computer e si nasconde definitivamente il viso. Scoppia a ridere. Lei e Sherlock insieme, felici, con un bambino e un gatto. Voleva proprio sapere la sua reazione.
  • Pronto, Molly, sei tu?- disse Mary all’altro capo del telefono con entusiasmo.
  • Ciao, Mary. John è in casa? –
  • No, volevi parlare con lui?-
  • Assolutamente no!- disse Molly con troppa enfasi che si morse il labbro come per rimproverarsi.
  • Senti, ma tu conosci EFP? – riprese Molly più tranquilla e più diplomatica possibile.
  • Si, me ne ha parlato John proprio ieri. Era sconvolto. Volevo dare un’occhiata ma lui me l’ha proibito.- disse Mary ridendo.
  • Ti va di darci un’occhiata insieme?- disse Molly dubbiosa. Come avrebbe giustificato la sua conoscenza verso quel sito? Mary era sua amica ma certe cose preferirebbe, comunque, tenerle per sé.
  • Oh, si, ti prego. Muoio dalla curiosità. Sono riuscita a capire che si tratta di storie d’amore tra lui e Sherlock. Non ho resistito dal ridergli in faccia, povero John. – Mary trovava tutto esilarante e non riusciva a smettere di ridere.
Le due donne si misero d’accordo per un caffè. Molly era imbarazzata all’idea di far leggere certe cose a Mary ma vinse la sua voglia di sapere cosa ne penserebbe una persona così vicino a loro. Mary è una donna intelligente e sensibile, conosceva sia lei che Sherlock, quindi Molly avrebbe fatto tesoro dei suoi commenti a proposito di quelle prospettive inventate  dai ragazzi e avrebbe fatto il possibile per scoprire, tramite lei, la reazione di Sherlock alla vista di quei testi. Molly prese a rosicchiarsi le unghie nervosa e le passò per la testa l’idea malata di scrivere qualcosa anche lei. Mettere per iscritto le fantasie che l’accompagnavano ad ogni ora del giorno. Chissà che commenti avrebbe ricevuto. Si rimise comoda sul divano, riaccese il computer e iniziò ad elaborare qualcosa ma non prima di aver letto qualche altra Johnlock, infondo non erano male. 
   
 
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