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Autore: Andy Grim    26/06/2008    3 recensioni
Mi ero ripromesso di non pubblicare questa storia finché non ne avessi ultimato la pubblicazione su MANGANET... ma leggendo la recensione di Kitthex sulla mia one-shot "Le dimissioni di Asuka Junior" (ispirata a questa stessa serie) è scattato qualcosa che mi ha spinto ad esaudire il suo desiderio di leggere qualcos'altro di mio e dunque rieccomi qui! Può darsi che Kitthex non bramasse affatto di leggere un secondo racconto su Saint Tail e ancora meno una storia come questa! Ho già pubblicato su EFP un lavoro analogo basato su Lamù e non so se abbia incontrato molto successo (ho avuto solo 12 recensioni abbastanza lusinghiere, ma un numero di letture in calando nella sequenza dei capitoli). Per carità, il lettore è giudice e mi rendo anche conto che si tratta di un genere forse troppo originale (ho infatti già deciso di NON pubblicare altre demenzialità di questo tipo)! Chi preferisse qualcosa di più "normale", può entrare nella sezione su Candy Candy e leggersi "Un compagno per Flanny Hamilton". Per ora non vi è altro, ma spero, nel prossimo futuro, di potervi offrire altre opere (le idee non mi mancano, lo sbuzzo un po' di più)! Riguardo alla storia qui presente, si propone di illustrare le lotte interne del co-protagonista di KST nella sua perpetua caccia alla coduta ladruncola di Seika, nonché le continue schermaglie amorose con le rivali in amore di quest'ultima. Ai lettori che fossero contemporaneamente dei fan di Uruseiatsura e di Kaitou Saint Tail potrebbe interessare il confronto diretto fra le equipes organiche di due esemplari umani (Ataru Moroboshi e Alan Daiki Asuka) che più diversi di così non avrebbero potuto essere. Buon divertimento... o almeno me lo auguro!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 36: L’Opzione Zero

Capitolo 36: L’Opzione Zero

 

P

hilip Marlowe, direttore della Neuro asukiana, sedeva a gambe incrociate sulla sua poltroncina, tenendo la guancia appoggiata al pugno e il gomito appoggiato al ginocchio. Lo sguardo era naturalmente puntato sul display dei livelli relazionali…

 “A quanto pare ce l’abbiamo fatta, signore…!” mormorò timidamente Tim Murdock, quasi avesse paura di distrarre il superiore dalle sue riflessioni.

Costui meditò ancora qualche istante, prima di assentire: “Sembrerebbe proprio così…!”

“Lei stimava che, per essere definitivamente scelta, il C.R. di Haneoka avrebbe dovuto raggiungere almeno i 1740 punti. Beh, li ha superati di gran lunga!”

“Già…!”

 

Pos.

Subject

C.R. Pts.

Zone

Notice

 

 

 

 

 

1

LISA HANEOKA/SEYA

A.K.A SAINT TAIL Ï

1863

LOVE

official

2

Rina takamya

1290

LOVE

official

3

Sayaka shinomya

963

AFFECTION

official

4

Sara mimori

294

SYMPATHY

official

5

Kyoko mizuki

208

SYMPATHY

official

6

Ryoko komori

75

SYMPATHY

official

7

MARA MIMORI

48

CONSIDERATION

official

 

 

 

 

 

Current Update

 

page 1 by 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di spalle rispetto a lui, Murdock scosse la testa, perplesso di non vederlo praticamente esultare: “Signore…”

“Sì…?” chiese l’altro, senza staccare ancora lo sguardo dal display.

“Mi chiedevo… ora che lo scopo è raggiunto, non sarà più necessario giungere alla condizione C. Dico bene…?”

Marlowe si girò e guardò il suo subalterno con aria professorale: “Vi giungeremo quando sarà il momento più opportuno. E, quando succederà, quei due faranno l’amore, non solo sesso…!”

L’arguto assistente fissò il capo-sezione: “É a questo che voleva arrivare?” domandò.

L’altro intrecciò le mani sul grembo: “La tua perspicacia ti fa onore!” sorrise.

“La ringrazio, signore” rispose l’assistente, deglutendo “tuttavia…”

“Cosa…?”

“Ecco… temo che questo, al signor Spade non piacerà…!”

Marlowe emise un ghigno di compiacimento: “Io credo invece che il nostro addetto alla riproduzione mi stia ringraziando nelle sue preghiere. Sappi, mio caro figliolo, che il timore femminile del primo rapporto - per quanto manifesto - è quasi irrilevante in confronto all’ansia maschile da prestazione… soprattutto di fronte alle acque chete. A1 non aveva tutti i torti, dopotutto…!”[1]

“Bah, quanti paroloni per esprimere il sollievo di non doverla più portare a letto!”

I due neurologi si voltarono di scatto e Marlowe sbottò, irritato: “Ti sbagliassi mai di bussare, tu, cafone matricolato… oh…!! Mi scusi, signor Harper…!” sussultò infine scorgendo A1, assieme a Gus Chandler, dietro il capo della Cerebrale.

“Niente, niente, caro Phil” sorrise il capo, bonariamente “in effetti, stando a ciò che vedo su quel monitor, le nostre preoccupazioni sarebbero finite. Vittoria su tutta la linea, direi!”

“Diciamo di sì” rispose il responsabile emotivo, lisciandosi il mento “almeno non considerando i propositi di miss velo da sposa!”

“Oh, bah” ribatté il Coordinatore, con noncuranza “con uno scarto di 900 punti, io non mi preoccuperei. Senza contare che siamo… ehm… protetti dal blocco relazionale operato a suo tempo dalle nostre intraprendenti colleghe!”

“Anche questo è vero” ammise Marlowe, tornando a guardare il display “cavolo, che questa fottuta settimana sia davvero finita? Non riesco a crederci…!” esclamò, stendendo le gambe e rilassando il dorso sullo schienale.

“Attento con questi epiteti” ribatté Watson, scuotendo un dito ammonitore “la serata non è affatto conclusa!”

“Che ora è, a proposito?” si riscosse Harper.

“Le undici e un quarto, signore!” rispose il capo della Cerebrale.

“Caspita: sarà bene riaccompagnare a casa la controparte, altrimenti il mago Silvan si arrabbierà!”[2]

“E noi, signore? Dobbiamo continuare?” si informò Chandler.

“A che punto eravate?”

Il capo della Sensitiva si terse enfaticamente il sudore: “Purtroppo abbiamo incontrato più complicazioni del previsto, ma ormai le abbiamo superate. Certo, ne avremo ancora per un’altra oretta, almeno… mi dispiace!”

“Allora basta così” rispose A1, battendogli una mano sulla spalla “per oggi avete lavorato abbastanza. Elogi per me i suoi tecnici e li mandi senz’altro a riposare!”

“Bene, signore” l’altro emise un sospirone di gratitudine “e grazie!”

“Grazie a lei, signor Chandler: siete stati magnifici!”

“Anche da parte mia, Gus” intervenne Marlowe “e scusami davvero per ciò che ho fatto…!”

Il collega gli sorrise: “Non biasimarti, amico: al tuo posto avrei agito come te. Se Alan e Rina avessero consumato un rapporto C, adesso sarebbero sicuramente fidanzati!”

“Lo credo bene: con un fratello come Kai Hiwatari a farle da padrino! Brrr… che rischio abbiamo corso…!!” commentò Marlowe.

“D’accordo, non pensiamoci più” tagliò corto A1 “riportiamo miss Haneoka a casa, rientriamo anche noi e mettiamo a nanna il detective: presumo ne avrà bisogno!”

 

***

In quel preciso istante, Lana Orion - ovvero LS1 - Coordinatrice organica di Lisa Haneoka alias Seya (pure nota col nome di battaglia di Saint Tail) stava consultandosi con le altre due componenti della sua Triade Decisionale: la responsabile della Neuro Virginia Breed e quella della Cerebrale Rebecca Lange.

“Bene, signore: quale giudizio potete esprimere sull’attuale sviluppo della situazione? A lei, Rebecca!”

“Dunque… il signorino mi sembra molto ben intenzionato: ho qui i dati della mia collega Seducy: sguardo limpido, gesti tutto sommato tranquilli, tono della voce discretamente convincente… onde cerebrali dall’andamento abbastanza canonico… sì, ritengo che la nostra assistita abbia raggiunto l’obiettivo!”

“Vale a dire?”

“Che il nostro detective abbia scelto lei, intendevo!”

“Virginia…?”

“Io non ne sono ancora del tutto sicura, signora” la direttrice della Neuro scosse la testa “dopotutto la sta già riaccompagnando a casa e ancora non ha fatto nessun cenno alla questione!”

“Forse vuole dirglielo al momento del commiato!” azzardò Rebecca.

“Aaah, non lo so! Secondo me, quel farfallone ha tuttora qualche riserva!”

Farfallone?! Ma dai…!” esclamò la direttrice cerebrale, bonariamente.

“Di’ un po’, ma non hai visto che si è fatto intortare da tutte le sue spasimanti? Hai per caso dimenticato che con Rina ha diviso addirittura il letto??!! Per poco che continuasse questa storia, avrebbe messo gli occhi anche su Kyoko o su Ryoko, ne sono sicura!! E Sayaka…?! No, no: qui ci vuole la terapia d’urto, ci vuole!”

“Quindi, secondo lei, è ancora il caso di procedere con l’Opzione Zero…?” le chiese LS1.

“Eccome!” rispose, più che convinta, la responsabile emotiva.

“È un grosso rischio, Virgy” disse Rebecca “lo sai com’è pudico: se la prende male e le toglie la stima, per Lisa sarà un colpo durissimo!”

“Non andrà così: quel tipo ha troppo bisogno di un rapporto vero con una persona dell’altro sesso: ce l’ha scritto in faccia a caratteri cubitali!”

“Non è che gliel’hai fatto scrivere tu, da Rosanna[3], col pennarello?” ridacchiò Rebecca, al pensiero di quanto era successo dopo il furto del velo da sposa.

“Spiritosa! Lei che ne dice, signora…?”

“Sono abbastanza propensa a crederle, miss Breed… ma che facciamo se si blocca o la respinge per l’imbarazzo?”

“Non ci riuscirà” Virginia scosse la testa, sorridendo “Serena mi ha garantito di essere in grado di saturare completamente le difese di Gus Chandler!”

“Eppure con Rina sono riusciti a fermarlo!” le fece notare la Lange.

“Intanto le nostre essenze seduttive non sono quelle della Takamya” puntualizzò l’altra con un ghigno, sicura del fatto suo “e poi non è affatto detto che la mossa che hanno eseguito per mantenerlo illibato possa funzionare anche contro di noi! Non so cos’abbiano fatto, stamattina… ma qualcosa mi dice che non potranno ripeterlo una seconda volta!”

“E va bene” si decise infine Lana Orion, anche per spossatezza “allora facciamo così: se, quando arriviamo a casa, Alan Asuka ci dichiarerà ufficialmente la sua preferenza, bene… in caso contrario, procederemo con l’Opzione Zero! D’accordo?”

“Sì, signora!” risposero in coro le altre due.

***

Quando il nostro sbirro “rubacuori” varcò la porta di casa, erano già le undici e quarantotto. Alan credeva che suo padre fosse già a letto, mentre invece se lo ritrovò proprio all’ingresso, intento a infilarsi la solita giacca color fumo di Londra e con in bocca l’eterna sigaretta…

“Papà” esclamò “che ci fai ancora alzato?”

“Sto andando in centrale!”

“È successo qualcosa…?”

“Nulla, per ora. Sono solo di turno. Non te lo avevo detto?”

“Non mi sembra. Sei di turno per due week-end di fila?!”

“Beh, un mio collega mi ha chiesto di sostituirlo perché sua moglie sta poco bene, così ci siamo scambiati il turno di riposo. Piuttosto, a te com’è andata…?”

La lancetta dell’emobarometro denunciò l’istantaneo arrossamento…

“Io…? Be… bene, direi!”

“Davvero? Mi fa molto piacere! A quando i confetti?”

“Piantala…! Siamo stati solo fuori a cena!”

“Una cena lunga, eh?”

Alan sbuffò: “Va bene: dopo abbiamo fatto una passeggiatina fino al parco!”

“Ma insomma, vi siete messi insieme o no?” insistette l’ispettore, più curioso di una comare.

Il figliolo eseguì una seconda espirazione prolungata, poi tagliò corto: “Al novanta per cento, sì[4]… e adesso vai, che fai tardi!”

“Uh, come siamo riservati… va bene, va bene: me ne vado!”

“Bravo. Io me ne vado a letto, invece. Buonanotte!”

“Notte… e sogni d’oro… eh, eh…!”

Scocciato, Alan sbatté la porta alle spalle del genitore. Poi andò in cucina per bersi un bicchier d’acqua e salì nella sua camera. Si spogliò più in fretta che poteva, indossò il pigiama, fece una veloce tappa in bagno e s’infilò nel letto. Dopo avere sprimacciato il cuscino, spense la luce e si abbandonò in braccio a Morfeo, con un dolce sorriso sulle labbra…

***

“Centrale Operativa a tutte le sezioni” comunicò A1 “predisporsi per il primo stadio del sonno. Cardiaca: abbassare pressione e frequenza ai livelli stabiliti!”

“Abbassati!” rispose Dick Tracy.

“Sensitiva: diminuire percezione del 30 per cento!”

“Fatto!” annunciò Gus Chandler.

“Metabolica: attivare i circuiti di ricarica cellulare!”

“Attivati!” disse Blackie Wolfe.

“Immunitaria: disporre il controllo virale standard!”

“Disposto!” confermò Eddy Parker.

“Motoria: settare la routine di spostamento automatico!”

“Settata!” rispose Rip Kirby.

“Cerebrale, Neuro e Genetica: cessare completamente ogni attività” concluse il Coordinatore “voglio un sonno profondo per un recupero completo!”

“Ricevuto!” riposero James Watson e Philip Marlowe.

“Nel nostro caso, la raccomandazione è del tutto superflua, signore…!” polemizzò invece il capo dell’ultima sezione.

“Mi perdoni la dimenticanza, signor Spade” ribatté il Coordinatore, alzando le spalle “bene, signori: la giornata è stata piena, ma fruttuosa. Ci siamo più che guadagnati un adeguato riposo rigeneratore… buona notte!”

Le lancette fluorescenti della sveglia sul comodino segnavano le undici e cinquantasette…

 

***

Esattamente cinque minuti dopo lo scoccare della mezzanotte, il silenzio della camera di Alan (ormai al secondo stadio del sonno) venne turbato da un leggerissimo sfrigolio… era una punta di diamante che tagliava il vetro della finestra. Subito dopo, detto rumore venne seguito da un cigolio altrettanto lieve… era l’anta della finestra che si apriva. Di seguito, il cigolio lasciò il posto a un tonfo ovattato… quest’ultima manifestazione acustica fu sufficiente ad attraversare la ridotta soglia di percezione disposta dal Coordinatore e Peter Finch, di guarda al controllo sensitivo, alzò, come da normativa, la sensibilità sul livello di “pre-allerta”.

Quando poi i sensori tattili delle estremità inferiori registrarono una leggera sollecitazione meccanica, Finch fu costretto a riportare la sensibilità sul “risveglio”.

“Mmm…!!” mugugnò il detective, così bruscamente strappato al sonno del giusto.

“Alan… svegliati, su… adorabile piedipiatti…!!”

Il sunnominato borbottò ancora qualcosa e finalmente sussultò: “Cosa… che c’è…??”

Gus Chandler, accorso prontamente dal suo alloggio, dispose alla Motoria di alzare le palpebre, cosicché gli occhi di Alan poterono registrare, nella penombra della stanza, una sagoma fin troppo conosciuta (il fiocco in cima alla testa lasciava pochi dubbi, in proposito).

“Non… non sarà un’immagine onirica…?!” chiese Marlowe, speranzoso.

“Ahimè, temo di no” rispose Chandler “l’organismo è già completamente sveglio!”

“Signor Kirby, accenda la luce!” ordinò A1.

Il braccio di Alan si stese tremante verso l’interruttore dell’abat-jour e la conseguente dissipazione delle tenebre provocò la fine tante volte annunciata a quel famoso adrenalometro: la lancetta si spezzò e il quadrante andò in frantumi!

“Se… se… Seya…!!!”

“Buonasera, tesoro…!” rispose l’ospite inattesa avvicinandosi al letto di Alan con passo sinuoso e vellutato, mantenendo sempre lo sguardo nascosto da quella birichina frangetta…

“Ma cosa… cosa ci fai, qui…?? Che dia…”

“Scusa se ti ho disturbato… ma avevo dimenticato di darti un messaggio importante!”

“Un mess... messaggio…?” balbettò il ragazzo “Qua… quale messaggio…?”

“Ecco qua…!” rispose la ladra, lanciandogli, con la scura mano guantata uno dei suoi biglietti di preavviso.

Solo dopo un goffo e imbarazzante smanacciare (non solo perché svolazzava di qua e di là, ma anche perché Kirby era ancora mezzo addormentato), il povero Alan riuscì ad acchiapparlo. Poi, dopo un certo titubare e ormai mezzo fradicio di sudore, riuscì ad obbligarsi a leggerlo…     

 

Al mio amato e dolcissimo investigatore.

 

Ti annuncio che stasera, poco dopo la Mezzanotte, verrò a prendermi il tesoro più prezioso che ho desiderato dal momento in cui rubai il tuo dolcissimo cuore: te !

 

La tua adorata Seya”

 

Lasciandosi sfuggire il cartoncino dalle dita, non certo più in grado di trattenerlo, gli occhi di Alan si rialzarono… giusto per vedere che la sua sempiterna avversaria, dopo essersi sfilata guanti e papillon, era montata sul letto e stava gattonando verso di lui, con uno sguardo da perfetta predatrice!

Un tonfo sordo venne percepito, tramite il canale intersezionale, attraverso tutto l’organismo. Il disgraziato Coordinatore di quest’ultimo credette dapprima che Philip Marlowe fosse, nuovamente e logicamente, venuto meno; ma si disingannò subito quando lo vide ancora in piedi, seppure notevolmente sconvolto: no, la “fottuta settimana” (per usare un termine veramente appropriato) non era ancora del tutto finita…

…e comunque, a svenire era stato Sam Spade…!

 



[1] Vedi il fondamentale cap. 12 (Le Quattro Opzioni), che considero il migliore dell’intera storia.

[2] Il “mago Silvan” sarebbe ovviamente il signor Haneoka!

[3] Rosanna Speedy, la responsabile della Motoria.

[4] Dal che si comprende come la notifica ufficiale sulla scelta definitiva fra le tre pretendenti “reali” (Lisa/Seya, Rina e Sayaka) non fosse ancora stata fatta pervenire alla sezione di Virginia Breed. Per cui… 

  
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