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Autore: MileyVero    06/03/2014    1 recensioni
Crossover tra Doctor Who e Merlin.
Una ragazza che vive di serie tv e fan fiction, incredibilmente incontra il Dottore. Ovviamente sfrutterà l’occasione e chiederà al Signore del Tempo di andare nell’unico posto in cui è sempre voluta andare: Camelot.
Non per visitare i castelli del Medioevo, osservare tutto ciò che lo caratterizza, per conoscere diversi stili di vita, per i Cavalieri, la magia… ma per vedere gli eye-sex tra Artù e Merlino.
Non tutto, però, andrà per il verso giusto. Il Re non vorrà avere a che fare con i due viaggiatori, e il Dottore dovrà risolvere un problemino non tanto terrestre…­­
[Merthur]­­
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BUON POMERIGGIO! :D
Questo nuovo capitolo sarà più movimentato - e meno noioso X’D
Nell’aria ci sarà qualcosa di nuovo (?)… anche letteralmente parlando.
 
Buona lettura! :D
 
Capitolo III
 
Purtroppo non vedo altri eye-sex per tutto il viaggio e arriviamo a destinazione senza dire una parola.
« EHI VOI! » sento urlare qualcuno non appena raggiungiamo la Città Bassa di Camelot, « LADRI! Quelli sono i miei cavalli! »
Io allora mi volto e vedo uno dei tizi di prima che ci sta inseguendo con un rastrello in mano.
« Fai finta di nulla, fai finta di nulla. » dico al Dottore tornando a guardare davanti a me.
Purtroppo, appena lo faccio, mi ritrovo gli occhi di Artù e Merlino puntati addosso. Ma proprio ora quel tizio doveva mettersi ad urlare come la mia prof di italiano?!
« Avete rubato due cavalli? » ci chiede il Re fermando il suo destriero, « Siete venuti a Camelot, avete rubato due cavalli e ci avete seguiti? »
Mio malgrado la sua espressione è tutt’altro che tranquilla, allora deglutisco e guardo il Dottore in cerca di aiuto.
« Sì beh, questa è la nostra storia in due righe. » risponde lui sorridendo.
« Scendete, restituite immediatamente i cavalli e non fatevi più vedere a Camelot. Andiamo Merlino. » conclude Artù rabbioso, riniziando a trottare verso la Cittadella con il suo valletto.
Io li guardo mentre si allontanano e alzo gli occhi al cielo sbuffando.
« SCENDETE IMMEDIATAMENTE DAI MIEI CAVALLI! » urla di nuovo il tizio di prima minacciandoci col rastrello.
« Mi dispiace Veronica, » mi dice il Dottore ricevendo una mia occhiataccia, « ah, scusa. Mi dispiace Vernice. »
« Ho detto… SCENDETE DAI MIEI CAVALLI! »
« Cosa possiamo fare? Al massimo possiamo stare qui e aspettare che Artù e Merlino escano di nuovo fuori… ed io che volevo dormire in una delle stanze del castello! » commento sconsolata.
« Ma mi state ascoltando? SCENDETE DAI MIEI CAVALLI O CHIAMO LE GUARDIE! »
Tanto per peggiorare ancora di più le cose, alcune persone si avvicinano a noi, allarmate dalle urla dell’uomo.
« Potremmo… » inizia a dire il Dottore, « andare a mangiare qualcosa intanto, ho fame. »
« Mh, ottima idea. »
« SCENDETE! » urla ancora una volta il tizio di prima ed io mi ritrovo il pettine del suo rastrello sotto al naso.
« Ehi, calmo! Stavamo facendo il programma della giornata, poi saremmo scesi! » dico ad alta voce facendomi sentire anche dalle altre persone intorno.
Immediatamente io e il Dottore scendiamo, perciò l’uomo ci toglie di mano le redini, prima guardandoci in cagnesco, e poi portandosi via i cavalli.
Quindi le persone intorno a noi tornano a lavorare, vedendo che la situazione si è appena risolta.
« Ottimo servizio! Cavalli già sellati, cavalcata gratis e ritiro immediato dei cavalli senza obbligo di dissellarli. » commenta tranquillo il Dottore prendendomi a braccetto, « Ora dove andiamo? » mi chiede sorridendo.
« Non avevamo deciso di andare a mangiare? »
« Uh, giusto! »
Iniziamo quindi a camminare e a visitare un po’ la Città Bassa di Camelot. C’è molta gente in giro, e la maggior parte di questa lavora senza mai fermarsi un secondo!
Dopo pochi minuti io e il Dottore troviamo un posto dove mangiare. Non ci pensiamo due volte e ci catapultiamo dentro. Ordiniamo tutto ciò che ci sembra commestibile, anche se non c’è ombra di carne - lo sapevo che con questa crisi dovevamo intrufolarci dentro le cucine del castello!
Mangiamo tutto senza pensare a nulla, ma quando ci arriva il conto mi accorgo che c’è qualcosa di importante a cui invece dovevamo pensare.
La moneta che viene utilizzata a Camelot nel quindicesimo secolo è leggermente diversa da quella utilizzata dalle mie parti. A parte che comunque non avrei un centesimo lo stesso.
« Dimmi che ce li hai. » dico sottovoce al Dottore, senza togliere lo sguardo dalla tizia di fronte a noi che ci ha chiesto di pagare.
« Cosa? » mi chiede tranquillo.
« I soldi! » rispondo iniziando a preoccuparmi.
« Ahh, » lui si volta verso di me sorridendo, « no. Non viaggio con i soldi dietro. » mi dice come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Io mi congelo immediatamente sul posto, santa puzzola!
« E allora, come hai intenzione di pagare? » gli chiedo facendo finta di essere calma.
Ma guarda in che situazione ci siamo cacciati!
« Non saprei. » mi risponde ancor più calmo e sorridente di prima.
Fatto sta che due minuti dopo io e il Dottore ci ritroviamo nelle cucine di quella sottospecie di ristorante a lavare i piatti. Non era ciò che mi aspettavo da questo viaggio, ma comunque è sempre un’esperienza da conservare, no? Ok, lasciamo perdere.
Dopo aver passato qualche ora buona a lucidare dei piatti che sembravano rimanere sempre sporchi, finalmente siamo fuori da quel posto. Io sono stanca morta e ho assolutamente bisogno di una doccia.
« Non è stato poi così brutto. » commenta il Dottore, ovviamente con il suo sorriso a 32 denti stampato in faccia.
Io rimango con gli occhi fissi davanti a me, cercando di non perdere la pazienza.
« Abbiamo visitato Camelot, visto gli eye-cosi e anche lavato i piatti! Cosa vuoi di più? Possiamo tornare al TARDIS felici e contenti. » continua a dire il Dottore, « Oh ma che strano! È la prima volta che non succede niente di alieno nei posti che visito sulla Terra. Beh, andiamo! » termina sorridendo un’ultima volta, iniziando a camminare.
In realtà, tutto ciò che abbiamo ottenuto oggi è l’antipatia da parte di coloro a cui sono venuta a fare visita.
Sì, ho cavalcato con loro, ho visto un eye-sex, ma è troppo presto per lasciare tutto ciò e andarsene a casa.
Quindi vado subito a riacchiappare il Dottore e lo blocco per un braccio.
« No. » dico convinta guardandolo bene negli occhi.
Lui allora storce il naso e mi fissa per qualche secondo con un’espressione interrogativa.
« Ti prego! »
« Umh, » si fa pensieroso, « cosa intendi con “no”? » mi chiede sorridente.
Io lo guardo storto e alzo gli occhi al cielo sbuffando.
« Allora, » lo prendo a braccetto, « possiamo rimanere qui ancora per un po’? Per favore! » chiedo con un tono supplicante, accennando un sorriso.
Il Dottore ci pensa per qualche secondo, ma non sembra intenzionato ad accettare la mia proposta.
« Ho un’idea! » esclamo felice, « Aspettiamo che Artù e Merlino escano un’altra volta - l’ultima! -, io mi invento qualcosa per stare insieme a loro, stiamo con loro, poi torniamo al TARDIS, ok? » chiedo guardando il Dottore con due occhi imploranti.
Lui ci pensa ancora una volta, poi finalmente annuisce, anche se con poca convinzione.
« Ok, va bene. » dice facendomi iniziare a saltellare, « Li aspettiamo all’ingresso della Cittadella. »
Uhh, mi ha anche letto nel pensiero! Sì vabbè, è un’idea abbastanza ovvia.
Quindi alzo gli occhi al cielo per - cercare di - capire che ore sono e guardo la posizione del Sole: probabilmente è tardo pomeriggio. Oddio, di già?
« È tardi. Non credo che Artù e Merlino usciranno a quest’ora. » dico sconsolata.
« Cerchiamo un posto dove dormire e li aspetteremo domani! » propone il Dottore sorridendo.
Io sorrido di rimando e annuisco.
Speriamo di trovarlo veramente un posto dove dormire, non voglio andare in giro di notte e incontrare tizi che confabulano qualcosa per conquistare Camelot o ammazzare Artù! Sì, ho visto troppe puntate di Merlin.
 
« Uhh guarda! » esclama il Dottore indicandomi un tizio alla gogna, « Tiriamogli qualcosa anche noi! »
Io lo guardo a bocca aperta mentre chiede ad una ragazza un paio di pomodori.
« Dev’essere divertente! » dice prima di tirarne uno dritto in fronte al poveraccio, « Prova anche tu! »
Quindi mi porge sorridente l’altro pomodoro ed io lo prendo quasi di malavoglia.
« Ma… gli faccio male? » chiedo insicura.
« Umh, » il Dottore si volta verso di me, « prova! » mi incita fregando un po’ di insalata ad un ragazzo.
Allora guardo davanti a me e mi concentro per prendere la mira.
« Massè, è solo un pomodoro! » mi dico appena prima di tirare il pomodoro sul naso del tizio alla gogna.
« Ahia! »
« Scusa! » gli rispondo tappandomi il viso con le mani, « Poveraccio! »
« Ma non si è fatto niente! » dice il Dottore ridendo.
« Prova tu a stare qui! » gli urla però il tizio facendoci congelare sul posto.
« Ok, » inizia a dire il Dottore prendendomi per un braccio, « andiamo a cercare quel posto dove dormire. Si sta facendo buio. »
« Ne abbiamo già trovati tre e ci hanno cacciati tutte le volte! » mi lamento spazientita, « Due volte perché ci considerano dei ladri - per la storia dei cavalli che abbiamo preso in prestito stamani -, l’altra perché prima di entrare hai preso in pieno della cacca di cavallo con un piede e l’hai spalmata bene sul pavimento dell’ingresso. Oltretutto davanti alla proprietaria! »
« Ma non è colpa mia se prima il cavallo davanti a noi ha iniziato dal nulla a… svuotarsi l’intestino! »
Io sbuffo e mi metto a sedere su una fascina di legna. Appoggio la testa sulle mani e mi guardo intorno.
Sta scendendo la notte ed io non ho assolutamente intenzione di rimanere a giro per Camelot. Il Dottore non sembra preoccuparsene tanto ed io non capisco proprio come possa essere sempre così tranquillo.
Proprio quando mi decido a chiedergli di tornare al TARDIS, le campane iniziano a suonare.
Può significare una cosa sola: qualche estraneo è entrato nel castello e ha fatto fuori qualche guardia.
O il Re è stato assassinato
O c’è qualche creatura magica che sta minacciando il villaggio.
Ok, potrebbero essere molte cose.
Le urla delle persone mi riportano alla realtà. Vedo uomini, donne e bambini correre nelle proprie case e rinchiudersi dentro. Ero tranquilla qualche minuto fa, ma adesso sto iniziando a cagarmi sotto anche io.
« Cosa sta succedendo? » mi chiede il Dottore preoccupato.
« È successo o sta per accadere qualcosa di terribile. » rispondo alzandomi in piedi, « Andiamo a vedere dentro la Cittadella. » propongo cercando di farmi vedere coraggiosa. Sé, certo.
« Umh, mi hai letto nel pensiero! » dice il Dottore iniziando a camminare con me verso le mura del castello.
« Entrate subito nelle vostre case! Potrebbe essere pericoloso! » sentiamo però urlare una guardia ad alcuni ragazzi, « Anche voi due, » si volta verso di noi, « rinchiudetevi in casa, presto! »
« Ce l’avessimo! » commenta sottovoce il Dottore.
La guardia si avvicina a noi e alza un braccio sbarrandoci l’ingresso alla Cittadella.
« Emh, » richiama la sua attenzione il Dottore, « siamo ospiti del Re. » dice senza esitazione.
Io mi volto verso di lui e lo guardo male.
« Sì sì. Abbiamo la stanza nel castello. » continua annuendo.
La guardia, però, ci squadra da capo a piedi non tanto convinta.
« Come vi chiamate? » ci chiede senza smettere di guardarci.
« Io sono il Dottore, e lei Veronic… Pardon, Vernice. » risponde tranquillo, « Ma non credo voi ci conosciate. »
« Infatti non so chi siete. Da dove venite? » continua a chiederci la guardia con tono sospettoso.
« Da molto lontano. Non siamo nobili, siamo viaggiatori, e oggi abbiamo incontrato il Re mentre era a caccia con il suo servitore, ma è accaduto un piccolo incidente. Per ripagarci Artù ci ha reso disponibile una camera nel castello per stanotte. » spiega come se tutto questo fosse la verità.
La guardia ci squadra un’ultima volta da capo a piedi, poi annuisce.
« Ok, andate. Mi hanno dato l’ordine di non far entrare nessuno nella Cittadella e di dire di far restare tutti nelle proprie case. Fate presto, non so cosa stia accadendo. » dice per poi tornare a cercare persone in giro.
Io mi volto verso il Dottore e sorrido sorpresa.
« Sei un genio! »
« Lo so. »
« …e le guardie sono bischere. »
Quindi non perdiamo tempo e iniziamo subito a camminare verso la piazzetta del castello.
Appena arriviamo dentro, però, ci accorgiamo che non c’è un’anima viva. Io mi guardo intorno allarmata, e anche il Dottore fa lo stesso.
« Secondo me è successo qualcosa dentro al castello. » dico un po’ impaurita.
« Non credo. Hai sentito la guardia? Non può far entrare nessuno qui. Se fosse accaduto qualcosa dentro, non gli avrebbero dato questo ordine. » spiega corricchiando per la piazzetta. « Sanno che sta per accadere qualcosa qui. » inizia a girare su se stesso, poi si ferma e mi guarda. « Ma cosa? »
Io lo guardo divertita e mi gratto la testa. Ora il Dottore sembra persino Sherlock.
Non faccio in tempo ad aprire la bocca per rispondere che sento un rumore avvicinarsi.
Alzo lo sguardo e scorgo in lontananza un qualcosa che mi fa rabbrividire dalla testa ai piedi: un animale con le ali sta lentamente volando verso di noi.
« Ecco la causa di tutto! » esclama il Dottore per niente spaventato.
Bene, bon per lui, io me la sto facendo sotto.
« Non è meglio scappar- »
« Le sentinelle lo hanno visto dirigersi verso Camelot e, siccome questo… emh, animale, non è molto veloce a volare, hanno fatto in tempo a dare l’allarme per salvare le persone! » spiega il Signore del Tempo interrompendomi, « Non è affar nostro. » dice poi alzando le spalle, « Devono cavarsela da soli. »
Detto ciò mi prende a braccetto e mi trascina verso l’uscita della Cittadella senza che io abbia il tempo di ragionare.
Cos’era quell’affare? Perché devono cavarsela da soli?!
Io però non riesco a dire una parola dall’agitazione e continuo a camminare accanto al Dottore, ma passano solo pochi secondi perché sento atterrare dietro di me la bestia di prima. Mi volto d’istinto e tra un po’ mi prende un colpo solo a vederla.
Oh santa puzzola.
 
Continua…
 
Vi ha incuriosito la fine, vero?
*si innalza un coro di ‘no’*
Ok :c
Sì, ma meglio così, perché tanto scoprirete che non è nulla di ch…lalala
 
Coooomunque spero che vi sia piaciuto il capitolo :3 Se vi va lasciate una recensione, grazie e alla prossima settimana :D

  
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