Ombre
si muovono
per l’aria cupa.
Danzano
nella penombra della stanza.
Si rincorrono e si sfuggono,
si sfiorano,
poi si nascondono
dietro tende e parati,
dietro la sbeccata
cornice di un quadro.
Corrono avanti e indietro.
S’immergono
nel fascio di luce
che penetra dalla porta aperta.
Poi fuggono in fretta.
E nel fugace istante
in cui brillano nella luce,
voltati
in muta e disperata
contemplazione
verso la porta,
non vedono le ombre
che si proiettano alle spalle…