Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Flami151    06/03/2014    1 recensioni
Preparatevi a leggere un'emozionante rivisitazione di "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" da un punto di vista completamente differente.
"Lui la tirò delicatamente a sé e posò le labbra sulle sue. Hermione fu travolta da una valanga di emozioni, mise una mano sul volto di lui, ancora umido per le lacrime asciugate di corsa. Continuavano a baciarsi, spazzando via cosi ogni pensiero negativo, ogni paura, ogni incertezza. Esistevano solo loro due in quel momento, non c’era posto per altro. La sua mente ora era completamente sgombra, il suo viso stretto dalle sue mani, il suo cuore andava a mille. Nulla l’avrebbe convinta a rinunciare a quel bacio."
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E’ forse la fine?

 
Il rumore della battaglia premeva sulle sue tempie. Sentiva i suoni ovattati e tutto sembrava distante, irraggiungibile. Socchiuse gli occhi e si scoprì distesa al suolo, di fronte a lei riusciva a scorgere solo i corpi dei caduti o degli altri feriti. Voleva alzarsi, riprendere a combattere, ma il dolore era lancinante e invincibile. Si concentrò ripetendo a mente certi incantesimi di guarigione che avrebbero potuto sollevarla leggermente da quell’agonia. Solo allora la sua vista tornò a fuoco e in lontananza riuscì a distinguere due individui correre verso il Salone Principale.
Draco!
Impuntò il gomito a terra e con una leggera spinta riuscì ad alzarsi, ma non si stabilizzò immediatamente: le girava molto la testa e i suoi arti tremavano per lo sforzo. Fece un passo, poi un altro; doveva raggiungerlo.
Gradualmente il suo andare incerto si trasformò in una corsa disperata e grazie all’aiuto di alcuni passaggi segreti e scorciatoie (imparati negli anni grazie alla Mappa) riuscì a trovarsi in vantaggio su i due Mangiamorte.
Cosa sarà mai successo? Perché Piton sta portando via Draco con sé?
Si tormentava sulla natura di quella bizzarra fuga ma, nel frattempo, non poteva fare altro che compiacersi nel vedere che la maggior parte degli studenti si trovava ancora all’esterno.
Correva ancora con la stessa andatura, sicura di aver superato i due maghi. Non sapeva ancora cosa avrebbe fatto esattamente ma, nel frattempo, decise che sarebbe stato più prudente aspettare al limite della foresta proibita, così da poterli scorgere quando sarebbero passati davanti a lei.
Si sedette dietro un voluminoso albero e, silenziosamente, pazientò.
 

***

 
Draco si sentì strattonare da un braccio e nonostante volesse rimanere lì, ancorato al suolo, a rimpiangere i suoi errori, non poté fare a meno di farsi scortare via da quell’uomo che un tempo credeva suo alleato.
Mentre correva pochi passi dietro all’insegnante di Pozioni si guardava intorno e tutto ciò che riusciva a scorgere era quel tappeto di corpi sul quale si stava muovendo. Davanti la morte non c’era distinzione tra Auror e Mangiamorte: erano tutti vittime dei suoi sbagli, della sua presunzione.
“Draco, ma come fai a non rendertene conto? Siamo anche noi le vittime.”
Le parole di Hermione gli risuonavano in testa, consolatrici come sempre.
Hermione!
Iniziò a voltarsi freneticamente cercando di scorgere il suo volto, poi un pensiero lo fece rabbrividire: forse anche lei, come tanti altri, giaceva al suolo, inerme sotto i passi di chi ancora lottava.
Nonostante si sforzasse di eliminare quell’idea dalla sua mente, non poteva fare a meno che guardare in basso, sperando di non distinguere mai il corpo della ragazza che amava. Fu un tantino più sollevato scoprendo che solo pochi erano studenti e che, almeno in parte, il loro piano aveva avuto l’esito desiderato.
Sopraffatto da ogni genere di pensiero che riguardasse Hermione e l’anziano preside, Draco non si rese nemmeno conto di essere stato trascinato via dal tumulto e di trovarsi finalmente all’aperto. Inspirò con forza e l’aria fresca gli riempì i polmoni dandogli quel senso di leggerezza mancatogli fino ad ora.
–Dove stiamo andando?– quando parlò scoprì di avere la gola secca e la voce tremante.
–Fuori, dobbiamo smaterializzarci– rispose frettolosamente il professor Piton e Draco ebbe un capogiro.
Devo vederla, almeno un’ultima volta
La disperazione iniziò a farsi strada nelle sue viscere e per un attimo credé di morire. Non poteva abbandonare Hermione, non poteva non salutarla per un’ultima volta. Doveva accertarsi che stesse bene, che fosse sopravvissuta, doveva dirle addio, ricordarle quanto l’amava, prometterle che avrebbero avuto una vita felice, un giorno.
Ma come? Come poteva tornare indietro e cercarla? Scappare senza che questo potesse risultare sospetto?
Non mi importa di nulla, solo di lei.
Stava per voltarsi per tornare al castello senza dare spiegazioni ma…
Stupeficium!
Si voltò: Potter!
L’incanto mancò di poco la testa di Piton che si voltò a sua volta sbarrando gli occhi –Corri Draco, corri!–
Lui non se lo fece ripetere due volte: corse verso il cancello e, appena fu certo di essere abbastanza lontano, si inoltrò nella Foresta Proibita; avrebbe risalito la strada per il castello nascosto dalle fronde degli alberi.
Mentre si insinuava agilmente tra l’intrico di rami ringraziava Potter per quell’intervento repentino. Forse non correva buon sangue tra loro e forse le cose non sarebbero mai cambiate, ma in quei mesi con Hermione aveva iniziato a covare una leggera stima per lo sfregiato: aveva coraggio da vendere e la forza di andare avanti di fronte ad ogni avversità.
Non come me.
Stava percorrendo la tortuosa strada a grandi passi quando, poco distante da lui, vide una macchia di colore. Si avvicinò con cautela e si chinò per vedere meglio: era una bellissima Camelia in fiore, dal profumo fresco e dolce. Sfiorò il suo petalo con mano tremante, avrebbe voluto raccoglierla ma decise di preservare la sua purezza lasciandola lì.
Si alzò per proseguire il cammino ma poco più in là eccolo: un altro fiore rosa pallido che lo attendeva. Camminando verso quel regalo della natura ne scorse un altro, poi un altro ancora; erano tutti disposti in fila e indicavano a Draco la strada da seguire. Gradualmente aveva iniziato a correre, ormai era certo che quei fiori non erano germogliati da soli.
Guardava davanti a sé, certo che alla fine di quel sentiero fiorito si nascondesse lei.
L’ultima Camelia si trovava ai piedi di una grande quercia, Draco di fermò, aveva il fiato corto. Lentamente, come se ne andasse della sacralità di quel momento, girò intorno all’albero e dietro vi trovò proprio lei, la ragazza a cui aveva donato il suo cuore.
 

***

 
Quando aveva visto Draco allontanarsi di corsa verso il cancello aveva temuto il peggio, ma poi era arrivato Harry e in lei si era accesa una speranza viva e focosa. E ora lui era lì, insieme a lei, la abbracciava e lei lo stringeva forte, come se avesse paura che sarebbe fuggito via da un momento all'altro.
–Abbiamo sbagliato tutto– disse lui piano
–Lo so–
–Potevamo salvarli e invece li abbiamo condannati a morte– proseguì con la voce rotta
–Lo so–
–Silente é morto!– ora Draco era in preda alle lacrime.
Hermione rimase in silenzio. Per quanto era rimasta svenuta?
–Tu lo hai...?– non poteva crederci, non voleva, Draco non poteva averlo fatto.
–No! É stato Piton! Piton lo ha ucciso! Non dovevamo fidarci di lui! Abbiamo sbagliato tutto!– il suo tono di voce stava diventando pericolosamente alto così lei lo baciò. Aveva temuto di non poter più riassaggiare le sue labbra e ora il pensiero di doverle lasciare le logorava l'anima.
Ogni suo pensiero, la morte di Silente, il tradimento di Piton, la fuga di Draco, fu spazzato via da quel bacio e per un attimo credé ancora di trovarsi nella Stanza delle Necessità, vicino al focolare acceso.

Lo scontro tra Harry e Piton stava diventando sempre più accanito e tra poco sarebbe giunto al termine. Hermione sollevò la testa e guardò Draco negli occhi –Cosa ne sarà di noi?–
Lui la guardò di rimando con intensità e poi le sorrise, un sorriso bellissimo e pieno di speranza che la fece sentire a casa –Ci rivedremo molto presto, é una promessa–
E guardando quegli occhi, quel sorriso, lei non poté fare a meno di credergli.
Lo scontro stava giungendo al termine e tutti e due sapevano che era arrivato il momento di dirsi addio.
–Ti amo Hermione, ti amerò fino alla morte–
–Ti amo anche io–
Si diedero un ultimo bacio, poi lei lo guardò smaterializzarsi al cancello, chiedendosi se lo avrebbe mai più rivisto.
 
I giorni successivi trascorsero lenti e monotoni. Hermione guardava il mondo intorno a sé come se fosse un brutto spettacolo teatrale e lei era l’annoiata spettatrice. Silente e Draco, il suo passato e il suo presente, le erano stati strappati via e insieme a loro la sua voglia di andare avanti. Continuava a rimuginare sui giorni trascorsi, ma il trauma era stato talmente violento da lasciarle solo pochi ricordi sui cui riflettere. Era certa però di essere uscita dalla Foresta Proibita, di aver finto incredulità davanti la notizia della morte del preside, di aver dovuto dare spiegazioni per la sua prolungata assenza durante lo scontro (che a Ginny non era sfuggita), di aver ascoltato con distacco i racconti di ogni presente. Il dolore si fece straziante durante la testimonianza di Harry: a quanto pare aveva assistito al uccisione di Silente da sotto il mantello dell’invisibilità. “Malfoy lo ha disarmato” “Malfoy li ha fatti entrare” “E’ riuscito a riparare l’Armadio Svanitore nella Stanza delle Necessità”, queste erano le uniche frasi che giungevano alle orecchie di Hermione riempiendole il cuore di vergogna e di rimpianti.
Si sentiva sola e fuori posto ovunque andasse e nemmeno i suoi amati libri erano riusciti a darle sollievo. Aveva evitato con cura la biblioteca e il corridoio del sesto piano: i ricordi erano troppo dolorosi.
Dove sei Draco?
 
Un mattina i Grifondoro stavano consumando silenziosamente il proprio pasto: la Sala Grande non era più animata dalla gioia briosa degli studenti.
L’unico che sembrava aver conservato il proprio appetito era Ron –Senti un po’ Harry– disse con la bocca piena –hai più ripreso il libro del Principe…–
Ma non riuscì a terminare la frase perché il Prescelto picchiò con forza il pugno sul tavolo tanto da destare persino l’attenzione di Hermione –Piton, era Piton– e questo bastò a tenere a freno la lingua di Ron, era chiaro che Harry soffrisse più di chiunque altro per la morte di Silente e nessuno aveva intenzione di far pesare al ragazzo quell’assenza più del dovuto.
Piton…
Harry non poteva saperlo ma qualcosa, nelle sue parole, riaccese una scintilla dentro Hermione che si alzò e si avviò di corsa verso la biblioteca. Camminava a passo svelto, animata da una nuova forza. Si fermò di fronte al grande portone in ebano.
Era lì che tutto era cominciato, la notte in cui aveva iniziato le ricerche riguardo l’identità del Principe. Le ritornò in mente la sua prima vera conversazione con Draco:
–Ah, sei tu Mezzosangue…–
–Si Malfoy, sono io, chi ti aspettavi di trovare?–
–Nessuno, che ci fai qui a quest’ora?–
–Non penso che siano affari tuoi Malfoy–
–Era solo per chiedere, non è da tutti stare in piedi a quest’ora a leggere–
–Anche tu sei qui, e immagino per leggere–
–Hai ragione. Comunque se vuoi saperlo sto conducendo delle ricerche–
–Che genere di ricerche?–
–Te lo dirò se mi dici che cosa ti ha attirata fin qui in piena notte–
–Ricerche…–
E’ buffo come certi ricordi stuzzichino la memoria quando meno te lo aspetti e, a quel pensiero, Hermione sorrise per la prima volta da giorni.
Spinse la porta e l’odore di pergamena le invase le narici facendole battere forte il cuore. Quanti ricordi affollavano quegli scaffali…
Non sapeva per quale ragione, ma sentiva di dover finire quel che aveva iniziato e così impiegò gli ultimi giorni ad Hogwarts per mettere a soqquadro ogni angolo della biblioteca, frugando tra vecchie pagine e giornali fino a quando, finalmente, in una vecchia copia del Profeta, fece una meravigliosa scoperta che le strappò il suo secondo sorriso.
 
–Eccola!– disse Hermione sbattendo sul tavolo della Sala Comune una vecchia pagina ingiallita.
–Cosa?– chiese Harry, felice di sentirla finalmente parlare.
–La conferma dei miei sospetti! Il Principe non era un uomo, bensì una donna, Eileen Prince!– l’amico arricciò il naso pensando a Piton ma era talmente tanto tempo che non sentiva Hermione parlare che la lasciò proseguire –Questo articolo annuncia il suo matrimonio con il babbano Tobias Piton, ecco il perché del “Mezzosangue”! Ora è tutto chiaro no?– concluse estasiata.
Dai loro volti era chiaro che Harry e Ron non solo non condividevano il suo entusiasmo ma non riuscivano nemmeno a spiegarlo.
 
Lei però sapeva cosa significava davvero la soluzione di quell’enigma: rappresentava la fine di un’era e la possibilità per un nuovo inizio. Dentro di lei crebbe la consapevolezza che tutto prima o poi finisce, ma solo per lasciare spazio a nuove sorprendenti possibilità, che la morte di Silente non è stata vana e che tutto, prima o poi, avrebbe trovato la sua soluzione.
Ed è per questo che al funerale non versò nemmeno una lacrima ma sentì il cuore pieno di speranza, speranza in un futuro migliore e finalmente felice.
Avrebbe affrontato il suo destino e l’avrebbe fatto a testa alta, non avrebbe abbassato lo sguardo di fronte a nessuna avversità, perché adesso aveva trovato una nuova forza e dipendeva esclusivamente da lei.
Tutto aveva una soluzione, e lei l’avrebbe trovata.


Spazio Autore:
Avevo promesso che avrei pubblicato giovedì ed eccomi qua!
Ragazzi, questo è l’ultimo capitolo della nostra storia… Riservo però il Vero finale per l’Epilogo, cosa succederà?Dopo la guerra magica i due giovani innamorati si ritroveranno? Il loro amore rimarrà vivo per tutto quel tempo?
Spero che la storia vi sia piaciuta e che l’apprezzerete qualunque finale io abbia scelto.
Fatevi sentire!
Grazie ancora a tutti e un bacione!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Flami151