La tristezza di un viaggiatore. Il tempo e lo spazio nelle proprie mani, un dono. Un dono che gli costa caro ad ogni viaggio. Quante persone ha perso durante il suo cammino, poche sono ancora al sicuro nelle proprie case. Ma lui non può viaggiare da solo. L’uomo dal volto che cambia, quel pazzo con la cabina blu, non può viaggiare da solo. Lui non è un egoista, un solo giorno con il Dottore vale un’intera  banale vita terrestre ed è per questo che chiunque lo incontri non rinuncia a lui. Vive battaglie ogni giorno. I suoi compagni sono uomini e donne normali, comuni, scelte forse per caso e con lui lottano per pianeti che non gli appartengono, pianeti di cui ignoravano la stessa esistenza. Tu cambi con lui, senza nemmeno saperlo. Il Dottore, un nome sinonimo di guarigione e cure. Un uomo buono, potente ma privo di armi. Un uomo che ha il tempo nella proprie mani. Un uomo che ha perso la sua casa, il suo pianeta e ha fatto di questo la Terra. Un uomo che ha sacrificato le sue vite per un pianeta che non gli appartiene o che non gli apparteneva, perché adesso ha tutto diritto di farne parte. Ascolta i rumori che ti circondano, potresti udire uno strano fruscio. Il TARDIS, il suono con cui si presenta è sinonimo di speranza.  Quell’uomo cambia volto ma la gente lo riconosce, sempre. Lui è IL Dottore, l’unico.

- Vieni con me. – disse il Dottore e io non avrei potuto fare altro che tendergli la mia mano.