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Autore: ElfoMikey    27/06/2008    3 recensioni
Gerard cercava di credere a quelle splendide bugie che Frank gli regalava. Cercava di credere a quel rapporto, aggrappandosi ad esso con tutte le forze per cercare di non cadere in basso, verso un baratro vuoto e pauroso dove le splendide bugie di Frank Iero non avevano alcun effetto su Gerard Way.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE! Capitolo finale!

Buona lettura=)

Le ore passavano in quella stanza e passavano lente e inesorabilmente piene di dolore.

Gerard si riscosse dal suo dormiveglia, accarezzando a mano aperta la schiena umida di Frank.

Erano appena le otto e a Gerard gli balenava in testa un’idea.

Che avrebbe potuto essere folle.

Svegliò Frank con tutta la delicatezza che era a disposizione e si beò del sorriso rilassato che gli rivolse.

Quando Frank aprì gli occhi ogni contatto con la fantasia fu spazzato via dalla feroce realtà.

Il suo sorriso scomparve.

“senti, ho un’idea…” cominciò il ragazzo moro.

Frank si alzò sui gomiti, guardandolo con un sopraciglio inarcato.

Senza una parola, Gerard si alzò dal letto, diretto verso la sua scrivania, dove da un cassetto tirò fuori dei fogli.

Li posò in disordine sul legno, cercando quello a qui lui si interessava.

Quando lo trovò fece un piccolo sorriso soddisfatto.

Ritornò dal suo amate che lo guardava curioso.

Glielo porse.

Frank lo osservò con le mani tremanti.

“l’ho sempre immaginato così.” Sussurrò. Frank distolse lo sguardo dal disegno per puntarlo in quello di Gerard e annuì.

“Si sarebbe perfetto.”

Le parole di Frank echeggiavano nell’aria anche quando i due presero a vestirsi.

La parola “perfetto” per loro, era quasi come un’utopia, difficile da raggiungere.

Ma quella che gli accoglieva davanti era un’occasione unica e rara di quella perfezione tanto sognata.

Gerard, senza farsi vedere da Frank nascose la pistola sotto gli abiti, poi lo raggiunse alla porta con un sorriso stanco.

Uscirono di casa, senza aver incontrato nessuno durante il tragitto.

In auto, nessuno dei due parlò.

Il silenzio carico di pensieri impediva i due ragazzi di esprimere il benché minimo suono.

Il motore arrugginito della macchina di Gerard si spense, lasciando i due in silenzio.

Una scena già vista.

Solo che quella volta, tutto era chiaro.

Ogni cosa che stavano per fare era premeditata.

Frank fece scivolare i suoi occhi nocciola sul lurido edificio verdognolo, con fare malinconico.

Si riscosse quando la portiera venne chiusa violentemente da Gerard, che da fuori gli sorrideva.

Uscii lentamente dall’auto e prese la mano che Gerard gli offriva fra la sua, in un morbido contatto.

Erano lì.

Dove tutto era iniziato.

Entrarono nel motel circospetti.

Come la prima volta, una donna grassoccia stava dietro a un consunto bancone.

Gerard le si avvicinò posando il gomito sul legno.

“la 314” disse solo, fissando con disgusto la vecchia donna che masticava una gomma.

“è già stata presa.” Disse solamente, tornando a sfogliare il suo giornale di gossip.

Gli occhi verdi di Gerard scrutarono con insistenza il grande portachiavi diviso per numeri.

La 314 era lì.

Ringhiò.

La vecchiaccia se ne accorse e posò il giornale appena prima che Gerard potesse puntarle la pistola sotto la grassa gola.

La signora si lamentò sbiancando.

Il vampiro tirò fuori dalla tasca posteriore dei jeans un mazzetto di dollari. Glielo butto sulla faccia porcina, dopo aver riposto la rivoltella.

La donnaccia tremante consegnò le chiavi a un Gerard piuttosto innervosito.

Si voltò verso il suo amante che lo guardava di sottecchi, poggiato al muro di fianco.

Entrambi lasciarono la donna sola, incerta se chiamare la polizia o meno.

Davanti quella porta i due ragazzi si scambiarono un bacio passionale e pieno d’amore.

Entrarono qualche secondo dopo, riconoscendo la stanza. Esattamente a come l’avevano vista la prima volta.

Si sorrisero prima di buttarsi sul letto e fare ancora e ancora l’amore, sempre come se fosse la prima volta.

Si sfiorarono e si graffiarono.

Risero e piansero.

Sussurrarono e urlarono

Nacquero e morirono in quella vecchia camera di motel.

Fu quando le tre di notte scoccarono che Gerard cominciò a trasformarsi.

Frank lo osservava, tenendosi a mente ogni espressione, ogni urlo, ogni fremito di dolore.

Vide i bianchi canini di Gerard affilarsi ed allungarsi.

No, non ebbe paura.

L’unica cosa, che quella notte rimase di Gerard furono gli occhi.

E a Frank bastò.

Frank uscendo dal motel si diresse direttamente a scuola.

Non aveva voglia di sorbirsi le urla isteriche della madre.

Entrato nel grande edifico scolastico scorse Amanda che con sguardo arrabbiato si avvicinava a lui pericolosamente.

“Frank! Si può sapere dove cazzo eri finito?”non la degnò di uno sguardo, i suoi occhi erano catturati da un verde elettrizzante.

Lo stesso contatto della sera prima, lo stesso trasporto.

Gerard Way lo osservava appoggiato al suo armadietto, con le braccia conserte.

Frank era sicuro quanto se stesso che mai si sarebbe scordato di quei occhi.

Che mai avrebbe scorto visuale migliore per i suoi occhi.

Gerard era il suo angelo tentatore.

“potremmo esseri perfetti sta notte…” disse il vampiro, con lo sguardo languido. Frank annuì freneticamente.

“mordimi…” sussurrò.

Gerard gli accarezzò il collo nudo e i pettorali lievemente visibili, con le mani fredde ed esperte.

Frank si inarcò sotto il suo tocco.

“hai paura?” chiese il vampiro.

Frank lo osservò per bene prima di sorridere.

“di te?” Gerard annuì, un po’ indeciso.

“mai, Gee.” Lo abbracciò stretto, sentendo le labbra del moro che finalmente sfioravano il collo caldo.

Lo riempì di dolci baci, lasciandolo sorridente.

Poi, sussultò.

I denti di Gerard affondavano nel suo collo e sentiva succhiare.

Non faceva male.

Era piacevole.

Il vampiro gli cercò la mano e la strinse forte, forte.

Si staccò da Frank.

“ho paura…” disse. Il più giovane aveva gli occhi leggermente annebbiati e lo guardava, senza capire.

“perché? È tutto perfetto Gee. Tutto.” Sussurrò, stanco.

Gerard annuì convinto, notando anche che Frank stava chiudendo gli occhi.

“no, amore ti prego, resta sveglio ancora un po’…” Frank si riscosse alle sue parole e annuì, mentre Gerard ricominciava a prelevargli il sangue.

I minuti, le ore, passarono e Frank non era ancora sicuro di riuscire a tenere gli occhi nocciola aperti.

“ci siamo amore mio…” disse Gerard pulendosi le labbra con la lingua.

“dove tutto è cominciato… tutto finisce…” sussurrò Frank e il vampiro annuì a quelle parole dette debolmente.

Si sporse verso il comodino.

La luce della lampada faceva luccicare il nero della rivoltella posata sul legno.

La prese con una mano tremante.

“non…non avere paura…” Frank gli sorrise e lui ricambiò.

Le prime luci dell’alba si scontrarono con la pelle nuda di entrambi.

Era ora.

Gerard attese che il suo aspetto tornasse normale e quando fu così, capì che Frank era a un passo dalla morte.

Si puntò la pistola alla tempia, ansimando stanco.

Frank cercò le sue labbra e le baciò, senza chiudere gli occhi e fissare quelli verdi del suo amore.

Era tutto perfetto ora.

Avrebbero potuto essere felici ora.

Gerard, rispose al bacio, lasciando cadere qualche lacrima sul viso del più giovane, mischiandole con quelle di quest’ultimo.

“ti amo…” un sussurro detto da entrambi, mentre l’ultimo battito pulsò nel cuore di Frank, mentre la pallottola viaggiava indisturbata nel cervello di Gerard.

Era tutto perfetto.

Ora ogni cosa sarebbe andata per il meglio.

Frank e Gerard morirono lo stesso istante.

Uniti perfettamente da qualcosa che era più dell’amore stesso.

EPILOGO…

“Gerard!Frank!” nonna Helena bussò ripetutamente alla camera di suo nipote e non ottenendo risposta, entrò pian piano.

La stanza era vuota.

Il letto era disfatto e odorava di sesso appena consumato.

Sulle lenzuola sgualcite, un disegno.

Uno dei tanti disegni che suo nipote adorava fare.

Lo prese fra le mani.

Il disegno raffigurava due corpi, avvolti in una coperta, teneramente abbracciati, il viso sporco di sangue e le federe fecero capire ad Helena che ciò che rappresentava erano due ragazzi morti suicidi.

Notò la pistola abbandonata sul lenzuolo e sul comodino, la chiave di una porta.

Sul porta chiavi era disegnato un numero.

314.

Non guardò oltre.

Lasciò cadere il disegno a terra, insieme alle sue lacrime.

“nonna! Come stanno i ragazzi?” Mikey la osservava dall’uscio, preoccupato.

Helena si girò sorridendo appena.

“ora bene, Mikey. Ora stanno bene.”

I corpi dei due ragazzi furono trovati poco tempo dopo dalla polizia, che la grassa signora si era decisa di chiamare dopo il rumore provocato dalla pistola.

Una frase sola, sembrava volteggiare nell’aria piena di sorpresa, tristezza e disgusto.

qui, dove ogni cosa è cominciata…qui ogni cosa finisce…”

End.

E così siamo alla fine… ehm.. scusate se nello scorso capitolo non ho avvertito che questo sarebbe stato il capitolo conclusivo!=)

Sinceramente sono un po’ soddisfatta di questo capitolo finale, beh ovviamente sono stata sadica e oscenamente perfida… quindi se fa schifo, scusateeeeeeeee!!!!eheh!!!

Mi piacerebbe sapere che ne pensate, anche le dieci persone che l’hanno messa fra i preferiti!!=)

Mi dispiace abbandonare questa storia…ma penso che il finale tragico ci stava a pennello!!!no?

Vi ringrazio enormemente per avermi seguita fino a qui. Sono tanto felice!!!!!!

Vi ringrazio anche per aver letto e per aver recensito,

vi adoro!!!

Ora passo ai ringraziamenti finali:

Chemical Lady: meine liebe!!! Ciao!!! Ecco qua… l’ultimo capitolo…!!! Dimmi che ne pensi e se fa cagare dimmelo bitte!!!! Sono contenta che ti piaccia, anzi contentissima!!!!! Wowo!!!!!=) grossi e grassi(ehm..)bacioni!!!! Ti amo di bene baby!!!!! (e vedi che non sono solo io maiala!!!!!!!!!!)

mcr_girl: sugar!!! Waaa tu mi fai emozionare!! Poi divento rossa e deliro!!! =) mille grazie per quello che hai scritto per me è importante!!!! Mi manchi tanto tantoooooooooooooooooo=(

spero che sia di tuo gradimento!! Alla fine la nonna non li ha scoperti in camera nel motel!!! Ho fatto un po’ diverso come avevi detto tu non era poi bellissimo!! Spero che così possa andare bene!!! A presto sugar!! Come l’infinito e più<3

my chemical vavvy: oddio davvero???O.O una delle più belle?????? Cacchiarola sono contentaaaaaaaaaa!!!! So che forse ti farò piangere anche con questo, me ovviamente spera di no, dimmi che ne pensi tesoro!!!!!! Baciotti!!!!!<3

ioamolacocacola: Fre, tranquilla che ho capito benissimo!!! E ti ringrazio!!!!! Tantooooooooooo!!!!!! Ti ringrazio anche per la recensione di second life!!! Tranquilla… ho la bocca sigillata!!!!sisi!! spero riuscirai a superare la pigrizia nel scrivere recensioni e farmi sapere che ne pensi!! *sorrisino dolce e affabile* bacioni<3

  
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