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Autore: Celaena    07/03/2014    1 recensioni
Il mondo non è diviso in brave persone e Mangiamorte. Cosa spinge un giovane studente a legarsi all'oscurità?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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4 marzo 1976. Il corridoio che conduceva allo studio di Silente era illuminato solo dai raggi di luce lunare che filtravano, come un disegno sul pavimento, dalle finestre. Severus si ritrovò a contare i passi che, dal dormitorio di Serpeverde, portavano alla statua del gargoyle. Il professor Lumacorno aveva convocato lui, Bellatrix e Rodolphus , dicendo che il preside voleva parlare con loro. Quella mattina i Grifondoro avevano discusso molto, in gruppetti, e a turno erano andati in infermeria per Johnson. Severus aveva intravisto Lily che parlava con le sue amiche. Lei gli aveva rivolto un'occhiata che sembrava essere una domanda. Lily sapeva chi erano i colpevoli. Doveva averglielo letto in faccia, almeno per quanto riguardava lui. Tra i Serpeverde tutti sapevano, ma nessuno avrebbe mai denunciato l'accaduto. Nessuno aveva parlato neanche quando i tre erano stati chiamati e si erano allontanati in silenzio. Bellatrix era l'unica a mantenere intatto un ghigno crudele sul viso. Severus aveva provato a non pensare al giorno precedente. Dopo l'incantesimo, Bellatrix aveva eseguito un sommario incantesimo di memoria, che evidentemente era servito a ben poco. Mentre si allontanavano in fretta, avevano visto James Potter che tornava indietro nel campo di Quidditch. Ormai ad Hogwarts era un vero eroe per tutti." Aveva anche 'salvato' uno studente", si disse il Serpeverde. Qualunque cosa facesse, Potter era ammirato, anche quando si trattava di fare perfidi scherzi ad uno studente più debole e meno viziato. Ormai avevano raggiunto la scala, e il professore aveva pronunciato la parola d'ordine( Cioccorane). Nell'ufficio di Silente il preside era stato l'unico a parlare. Aveva detto, con tono grave, che Johnson ricordava i loro visi. Non ricordava chi lo avesse ridotto in quel modo, ma di sicuro loro erano stati lì, e altri Grifondoro avevano confermato la loro presenza al campo di Quidditch. Il preside aveva chiesto spiegazioni, ma nessuno aveva risposto. -Molto bene- aveva concluso. -Questa sera stessa sarete in punizione nella Foresta Proibita-. Il professor Lumacorno sembrava imbarazzato quando li aveva accompagnati fino all'ufficio di Gazza. Gazza li aveva poi condotti, borbottando sinistre opinioni sulle punizioni ad Hogwarts, fino alla casa di Hagrid. I Serpeverde lo avevano sempre disprezzato, un mago gigante che non usa la magia. Malfoy sosteneva che era stato punito per qualcosa, ma nessuno sapeva esattamente per quale ragione. Mentre si apprestavano ad addentrarsi nell'oscurità, Severus osservò i volti dei compagni, pallidi alla luce della luna, e irritati, se non spaventati. Si disse che quella avrebbe dovuto essere anche la sua espressione, e, ripensando ad un'altra notte nella Foresta, ben più fredda, che era il suo incubo ricorrente, seguì Hagrid.
  
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