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Autore: UncoverLarry    07/03/2014    3 recensioni
E' la mia prima ff Larry. Parla di come si sono conosciuti e di come si sono innamorati secondo me.
Se non sei una larry shipper ti consiglio di leggere lo stesso magari apri gli occhi. Buona lettura :-)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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LIAM’S POV
Dormire con Niall nelle ultime sere era stata un'impresa: occupava tutto lo spazio, si lamentava nel sonno, russava e diceva cose incomprensibili. E come se non bastasse, ogni sera dovevo cercare di addormentarmi con la luce accesa perché Niall non poteva andare a letto se prima non dava una lettura veloce alla biografia ufficiale di Justin Bieber. Finivo sempre con lo svegliarmi nel cuore della notte e trovarlo assopito sul libro, con la faccia tra le pagine. Quella notte non riuscivo proprio a dormire con lui. Più mi guardavo intorno più la stanza si faceva piccola e stretta. Le pareti blu cobalto minacciavano di soffocarmi da un momento all'altro e l'aria si faceva lentamente più pesante. Penso fossi semplicemente nervoso. Dovevo affrontare una competizione importante ed era l'ultima possibilità per me. Mi sentivo pronto, decisamente pronto ma avevo paura. Ero già stato mandato a casa qualche anno prima ma non sarebbe più successo. Io ed i ragazzi ci saremmo impegnati davvero ed avremmo provato a vincere. Decisi di alzarmi pur non sapendo esattamente dove andare. Attraversai il corridoio della dependance. Era cupo. Mi metteva i brividi stare lì, in piedi, di fronte al buio più completo, spaesato, senza sapere dove andare. Ero sempre stato un tipo pauroso, sin da piccolo. Davo l’impressione di essere un ragazzo saggio e maturo ma nessuno conosceva i miei punti deboli. “Zayn era tutto il contrario di me” —  pensai mentre le mie mani tastavano il muro del corridoio affinché non perdessi l’orientamento —  Non si era fatto problemi a dormire da solo.  In effetti, da solo sembrava starci proprio bene, Zayn.
Continuai a camminare lentamente senza staccare le mani dal muro. Toccai una superficie più liscia. Legno. Ed una maniglia. D'istinto la abbassai ed entrai. Mi trovai in un piccola camera, quella di Zayn. Era difficile da vedere al buio ma la riconobbi e la ricordai come l'avevo vista la mattina prima. Alla luce del giorno. Sul pavimento erano sparsi disegni su disegni. Non c'erano libri o strumenti musicali. Solo fogli. Ricordo che su ognuno di essi c'era una scritta o un disegno. Colorato. Nero. Bianco. Scritte. Sempre con una calligrafia diversa. Mi saltò alla mente un disegno in particolare. Un muro grigio e alle sue spalle un enorme edificio altrettanto scolorito. I miei pensieri furono interrotti da dei lamenti. Non li riconobbi immediatamente ma ero certo non fossero di Niall. Erano più soffocati. Harry e Louis non mi passarono nemmeno per la mente: sapevo che quei ragazzi quando erano insieme erano piuttosto tranquilli. Aguzzai l'udito e cominciai a camminare. I lamenti si fecero più vicini. Allora capii. Era Zayn. Mi avvicinai a tentoni cercando il suo letto spinto da uno strano senso di protezione. All’improvviso un urlo mi fece spalancare gli occhi. Era un urlo pieno di sofferenza. Possibile che su quattro ragazzi solo io riuscissi a sentire? Mi avvicinai ancora di più e lo vidi attraverso la fioca luce del mattino che imperlava il suo volto stanco e scavato. Lo sentivo singhiozzare. Le lacrime gli rigavano il viso. Ho sempre avuto un certo senso di tutela nei confronti delle persone che mi circondano, specialmente se ai miei occhi appaiano soli o indifesi.
Senza pensarci due volte gli asciugai le lacrime con la manica del pigiama, mi accucciai alla sua destra e lo abbracciai. Una volta a contatto con la morbida pelle di Zayn mi resi conto di ciò che avevo appena fatto. Non lo avrei mai fatto con nessun altro. Il mio unico scopo era di calmarlo, di fermare i suoi singhiozzi e di sentire il suo respiro tornare regolare sotto il mio tocco. Ma perché? Perché non riuscivo a sentirlo star male? Perché non avevo sopportato di vederlo piangere? Ma fu quello che successe dopo a destabilizzarmi maggiormente: Zayn ancora in dormiveglia girò lentamente il volto verso il mio: Gli occhi semi-aperti e le guance pallide. Non importava quanto il suo viso potesse essere affaticato e sofferente, ai miei occhi Zayn appariva diverso. 
‘’Liam..’’
‘’Zayn, torna a dormire, ci sono io.’’ — E fu esattamente quello che fece a farmi perdere completamente la razionalità. Mi acchiappò la mano sinistra e me la strinse. E così ci addormentammo: le mie braccia a cingergli la vita, le nostre mani intrecciate e le prime luci dell’alba a illuminarci il viso.
 
HARRY'S POV
Rientrammo in casa. La mia mente era un concentrato di emozioni che non riuscivo a decifrare. Mi sfregai gli occhi con la manica del maglione. La solitudine, le lacrime, il freddo del mattino, gli occhi brucianti e poi Louis: Le sue parole, le sue braccia. Non era sorprendente che non riuscissi a distinguere ciò che provavo.
Ero rapito dai miei pensieri quando i miei occhi caddero su ciò che Louis aveva addosso. Pensai che fosse stranamente familiare. Aggrottai la fronte.
“Cosa c'è?” — Domandò.
“Che stai indossando?” — Dissi con un sorriso beffardo. Conoscevo già la  risposta.
“Un maglione.” — Rispose lui spaesato.
“E di chi è?” — Risi.
“Ma come? E' m...” — Fece per finire la frase ma poi abbassò lo sguardo sul maglione. Le sue guance si fecero rosse. Era dannatamente adorabile.
“Cazzo, Harry scusa! Era buio in camera, non riuscivo a vedere nulla e ho preso la prima cosa che trovato nell'armadio.”
“Perché ti scusi? Sta meglio a te che a me.” — Lo vidi colorarsi di un rosso più vivace e non riuscii a trattenere una risatina.
Avanzai di qualche passo intento a rientrare in camera nostra. La porta della camera di Zayn era aperta. Guardai Louis, stranito.
“Era chiusa prima, vero?” — Domandai sottovoce.
“Si. Camera di Zayn è sempre chiusa, lo sai.”
Ci avvicinammo fino a trovarci sulla soglia e facemmo capolino dalla porta il più lentamente possibile. Quello che ci trovammo davanti ci fece rimanere a bocca aperta: Liam e Zayn dormivano abbracciati.
Il capo di Liam sulla testa di Zayn, le mani intrecciate, le gambe dell'uno annodate a quelle dell'altro.
Rimanemmo a guardarli per qualche secondo ed uno strano senso di nostalgia prese il sopravvento. Il corpo di Zayn, così piccolo sotto quello di Liam mi ricordò il mio avvolto da quello di Louis, ai piedi della quercia.
Il mio sguardo si spostò su Louis che maneggiava frettolosamente il cellulare.
''Che stai facendo?'' — Sussurrai.
''Non lo vedi? Gli faccio una foto.''
Il suo ghigno mi parse crudele per un secondo ma colsi quella scintilla nei suoi occhi e fu in quel momento che mi feci prendere dall'euforia.
Uscimmo dalla stanza sghignazzando come due bambini.
''E ora che ne facciamo?'' — Domandai senza smettere di ridere.
''La teniamo nel caso ci servisse e intanto ridiamo di loro, alle loro spalle,  che è anche meglio.''
Già, ridevamo, come ridono due amici ma fu in quel momento che io e Louis diventammo anche complici. 


Buonasera! Questo capitolo è stato fatto in parte da me e in parte da Sharon e penso che ci dividremo i capitoli in questo modo d'ora in poi. 
Che dire? Mi piace tantissimo,adoro gli Ziam e spero che anche a voi piacciano le idee che stiamo sviluppando!
Grazie ancora per tutte le visite e le recensioni,vi siamo infinitamente grate.
Un bacio! 

 
  
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