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Autore: StormyPhoenix    07/03/2014    3 recensioni
Nulla inganna più dell'apparenza, e vale anche per Ashley Purdy che sotto la patina dell'uomo sicuro di sé, affascinante e donnaiolo nasconde la parte più fragile di sé...
Ho la fama di donnaiolo impenitente, ma quasi nessuno, eccetto i miei amici più stretti che sono anche i miei colleghi di band, si preoccupa di scoprire cosa cela la mia immagine. [...] Ma se si scavasse più in fondo e si oltrepassasse la mia immagine, verrebbe fuori dell'altro [...]
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Sì, vi autorizzo a prendermi a sassate u.u buona lettura! <3
Mi sono divertita a creare su Polyvore alcune outfit che verranno citate nel corso del capitolo, quelle più intuibili le lascio alla vostra immaginazione :3 eccole:
Ashley: http://www.polyvore.com/costume_party_outfit_for_purdy/set?id=110258089
Jinxx: http://www.polyvore.com/crow_inspired_costume_party_outfit/set?id=115816508
Andy: http://www.polyvore.com/nikki_sixx_inspired_costume_party/set?id=115823624
Jake: http://www.polyvore.com/hawaian_costume_party_outfit_for/set?id=115825478
Nuovo personaggio femminile (1) : http://www.polyvore.com/rocker_alice_in_wonderland/set?id=115828424
Nuovo personaggio femminile (2): http://www.polyvore.com/manga_rocker_girl/set?id=100109318
Brani consigliati per la lettura: Bullet For My Valentine, Crazy train / Misfits, Fiend club / Motley Crue, Kickstart my heart / Stolen Hearts, Can't get away






Sono davanti allo specchio e mi osservo.
E' arrivata la fatidica sera della festa, e mi sto vestendo; in verità devo anche sbrigarmi se non voglio fare tardi!
I jeans neri strappati, freschi di bucato, stringono un po' più del solito sulle gambe; rimarrò a petto nudo, ma per uscire di casa indosserò la mia adorata giacca di pelle; ai piedi ho degli anfibi.
Finisco di truccare gli occhi, poi traccio delle linee sul viso, lentamente ma con precisione; una volta finito, indosso il fantastico copricapo di piume comprato qualche giorno fa e poi ammiro il risultato. Wow, ma sono davvero io quel figo nello specchio?
Mi do da solo un buffetto, ridendo della mia piccola mancanza di modestia. 
Non ho voglia di rimorchiare questa sera, ma spero di fare qualche conoscenza interessante alla festa!

«Purdy! Sei tu o sei un sosia indiano del vero Ashley?» mi chiede Jinxx, aprendomi la porta della nostra grande villa. La musica è a palla: riesco a sentirla bene anche là sulla soglia della casa, e in quel momento parte Fiend Club dei Misfits.
«Eric Draven, quale onore! Oppure sei Jeremy Ferguson?» scherzo, dandogli un buffetto.
«Siamo in vena di ironia, eh? Vieni, amico» replica, facendomi entrare.
Appendo nell'atrio la mia giacca, poi seguo il mio amico nel salone. E' pieno di gente e c'è davvero molta, molta confusione. Presto sono circondato da un turbine di colori: riconosco qualche costume tra le persone vestite nei modi più disparati.
«Ash!» mi volto e mi trovo faccia a faccia con qualcuno che somiglia molto a Nikki Sixx ma non è lui; lo riconosco dagli occhi.
«Andy! Ti ho riconosciuto solo per via degli occhi, sei vestito e truccato così bene da essere irriconoscibile!» esclamo, abbracciandolo.
Al suo fianco noto Juliet, vestita da Joan Jett.
«Ciao Juliet!» la saluto, con un sorriso.
«Ciao Ashley!» mi risponde, sorridendo anche lei. «Ti trovo bene!»
«Oh, grazie» commento, con una scrollata di spalle. «Sentiamo un po', quante amiche hai portato alla festa?»
«In verità poche, solo una decina!»
«Bene, se farò qualche conoscenza interessante avrai la mia gratitudine allora!»
Juliet ride, tenendosi al braccio del suo fidanzato. Sorrido ancora, poi vado oltre.
«Ommioddio Jacob Mark Pitts come ti sei conciato!» sgrano gli occhi trovandomi di fronte Jake con una camicia a motivo floreale decisamente estiva, bermuda, infradito e una ghirlanda di fiori al collo, poi scoppio a ridere. «Come sei sexy!»
«Ahahah, grazie Ash!» mi ringrazia lui, dandomi una spintarella e ammiccando. Vicino a lui spunta Ella, con un reggiseno e una gonna fatti come come di foglie e piume, perfetta ballerina di hula.
«Vi siete messi d'accordo per il costume, vedo! Che ventata di estate, mi fa già molto caldo!» dico, facendomi vento con una mano e facendo scoppiare a ridere entrambi.
Più avanti spunta una specie di hot dog gigante con la faccia di Christian; non riesco a trattenere una sonora risata.
«Solo tu potevi scegliere un costume del genere, Chris!»
«Io aaaamo il cibooooo!» strepita Christian, ballando con Lauren, la sua ragazza, vestita da unicorno.
Vago ancora per la sala e mi imbatto in una Alice nel Paese delle Meraviglie in versione più scura e rocker e riconosco la nuova fiamma di Jinxx, Mary.
«Ehi Ash, hai visto il mio uomo?» domanda, un po' in ansia.
«Oh, l'ho visto solo quando mi ha aperto la porta, temo di non esserti d'aiuto» rispondo, un po' imbarazzato.
Arrivo fino al banco al quale servono gli alcolici, con l'idea di bere qualcosina di leggero. Ordino un Sex on the beach e, appena arriva, decido di sorseggiarlo con calma mentre mi guardo attorno e mi godo Kickstart my heart dei Motley Crue a volume altissimo.
Noto un gruppetto di ragazze, piuttosto nutrito, che chiacchiera allegramente e ogni tanto ammicca nella mia direzione: tra loro vi sono alcune bionde con cui sono andato a letto nei mesi passati e mi sale un po' di irritazione. Stavolta non le ho invitate io, chi diamine l'ha fatto al posto mio?!
All'ennesimo accenno diretto verso di me, dedico loro uno sguardo assassino: le ragazze che mi riconoscono impallidiscono e cambiano posto nella sala, dirigendosi verso un angolo più nascosto, le altre si disperdono; una di loro, solitaria, giunge al banco a ordinare un angelo azzurro, poi si siede su uno degli alti sgabelli, abbandonando accanto alle sue gambe un enorme martello finto.
Sembra uscita da un fumetto o da un videogioco!
Ha una parrucca che sfuma dal blu al celeste lunga e un po' disordinata sotto alla quale intravedo ciocche di capelli neri e sulla quale spuntano degli occhialini in stile aviatore, una giacca di pelle nera, una canotta nera attillata con su stampato un teschio vagamente simile ad un acchiappasogni, ben due cinture di finti proiettili, shorts neri, calze bucate e un pesante paio di New Rock dalla suola alta almeno dieci centimentri, bracciali borchiati, due piume azzurre ai lobi e una croce argentata al collo. Potrei quasi temerla sia per l'arma, seppure finta, che per quelle scarpe...un calcio dato con quegli stivaloni potrebbe spedire qualcuno dall'altra parte di Los Angeles o fare mooolto male!
La sconosciuta si volta verso di me, come captando i miei pensieri, e mi ritrovo a fissare un paio di occhi dalle iridi rosse per via delle lenti colorate ma ugualmente profondi.
«Hey, cosa fa una bella ragazza tutta sola qui?»
Lei storce il naso. «Non mi andava di stare in compagnia di quelle oche, iniziavo ad infastidirmi, preferisco bere qualcosa senza starnazzate nelle orecchie! Comunque, intraprendente grande capo indiano, il tuo viso mi è familiare» aggiunge, osservandomi. «Sei Ashley Purdy, il bassista dei Black Veil Brides, giusto?»
«Smascherato» rispondo, alzando le braccia in segno di resa. «Invece il tuo viso non l'ho mai visto. Ti ha invitata Juliet?»
«Sì, sono sua amica, ho accettato l'invito anche se non conosco quasi nessuno qui.» 
«Oh beh, almeno conosci me e i miei colleghi di band...»
«Non di persona, ma sicuramente per fama, e poi la vostra musica mi piace parecchio!»
Le regalo un sorriso smagliante e lei sorride timidamente di rimando; sembra a suo agio, ora. «Tu invece, eroina di fumetto, hai un nome?»
«Ovvio! Mi chiamo Amber Burns.»
«E' il nome del personaggio del tuo costume o il tuo?»
«Beh, il mio, mi sembra ovvio che ti dica il mio vero nome se mi presento!»
Scoppio a ridere. «Mi sembra giusto! Scusami, ogni tanto dico qualche cazzata!»
«Tranquillo, non sei l'unico!» ride anche lei, e la sua risata è così carina che non riesco a fare a meno di notarlo.
Il brano che inizia in quel momento mi lascia spiazzato per qualche attimo: è Can't get away, un brano della mia ex band, Stolen Hearts!
«Perché la voce del cantante di questo brano mi è così familiare?» chiede Amber, grattandosi la testa. «Ah, ecco! Sei tu con la tua ex band! Mi piace un sacco questa canzone!»
«Sì, sono io...mi fa piacere che ti piaccia così tanto!» replico, giocherellando con una ciocca di capelli e sperando che non si noti il rossore che è affiorato sui miei zigomi. Di solito sono io a far arrossire le ragazze e a percepire il loro imbarazzo, ora invece tocca a me sentire le guance bruciare e sperare che nessuno se ne accorga.
Nel frattempo mi rendo conto di aver vuotato il mio bicchiere e ordino un altro Sex on the beach; Amber invece è ancora a metà bicchiere e beve a piccoli sorsi, forse non è molto abituata all'alcol.
Appena arriva il mio secondo drink, esulto interiormente per il progresso appena fatto; di solito mi scolo almeno tre drink pesanti di fila solo all'inizio, invece questa volta mi sto contenendo e per ora ho preso solo alcolici leggeri. E bravo Ashley, continua così che vai alla grande.
«Ashley!»
Improvvisamente sbuca Jinxx, leggermente affannato.
«Certo che c'è veramente tanta gente, ho fatto fatica a trovarti!» esordisce, tirando un sospiro. «Ti sei per caso scordato?»
«Di cosa, di grazia?» replico, storcendo il naso.
«Non avremo montato tutto quell'impianto e i nostri strumenti per bellezza, spero!»
«Ah!» esclamo, sbattendomi una mano in fronte. Mi volto a guardare Amber, piuttosto divertita dalla scena. «Ehm, Amber, dovrei andare un attimo...ci si rivede tra poco!»
«Oh, va bene» risponde lei, con un sorriso.
Seguo il mio collega e giungiamo sul palchetto che abbiamo allestito nel salone, dove è tutto già montato e pronto.
«Buonasera gente! Sì, lo so, non è nostra abitudine esibirci vestiti così» inizia Andy, al microfono, ridendo «ma per stasera sarà così. Vi regaleremo un piccolo concerto gratis!»
Consulto un attimo la lista dei brani stilata dal frontman, poi prendo in mano il mio basso, controllo che sia accordato e mi metto in posizione.
Il brano d'inizio è Rebel Love Song. Suono, andando di qua e di là sebbene lo spazio sia molto più ridotto di quello dei soliti palchi, sventolando allegramente il mio copricapo di piume e i miei capelli.
Cerco con lo sguardo Amber tra la folla, e la trovo proprio in prima fila, sorridente e distesa nonostante il gruppo delle oche bionde sia quasi dietro di lei. Le faccio un occhiolino e la vedo per un attimo confusa prima di ricambiare con un sorriso.
La cosa va avanti così per tutta la nostra mini-esibizione, io continuo a stuzzicarla ammiccando nella sua direzione e lei continua a sembrare un po' imbarazzata, anche se poi inizia a "rispondere" con piccole smorfie e linguacce.
Il fatto che finora abbia assunto pochissimo alcol mi fa sentire un po' strano ma tutto sommato non male, riscopro il piacere di sentirmi più lucido e attento, specie ora che la mia attenzione è tutta diretta, senza il mio totale consenso, verso Amber.
Alla fine di quel concertino riponiamo gli strumenti e ci mischiamo di nuovo nella folla degli invitati e raggiungo la ragazza, passando poi con lei ore molto piacevoli trascorse a chiacchierare; l'unico alcolico non leggerissimo che ha bevuto ha diminuito la timidezza che aveva prima, ora è più spigliata ma sempre piuttosto timida e mai sfacciata.
«Devo andare, si è fatto tardi e ho promesso a mia madre che sarei rientrata almeno prima delle tre» dice Amber, guardando l'orario sul cellulare e prendendo la borsa.
«Se vuoi posso accompagnarti» mi offro.
«Oh, no, stai tranquillo, non abito molto distante da qui...»
«Ma sono pur sempre le tre di notte e siamo comunque a Los Angeles, non è sicuro per una ragazza camminare da sola in piena notte.»
«E va bene, mi arrendo...ma solo perché sei stato così gentile da offrirmi un passaggio!»
Prendo anche io la mia giacca, poi vado a salutare i miei colleghi e dedico al microfono un saluto generale a tutti gli invitati, poi raggiungo la ragazza e insieme ci immergiamo nella notte di Los Angeles.
L'aria è fresca ma non gelida, qui la temperatura non è quasi mai rigida. Amber mi segue fin dove ho parcheggiato la moto, le porgo il casco che non posso indossare per via del copricapo e, dopo che l'ha indossato, salgo sulla moto e la invito a fare altrettanto; sento le sue braccia allacciarsi al mio torace e avverto uno strano calore accompagnato da un formicolio. Mi dice dove abita, il nome della via mi è familiare; una volta fissata in mente la destinazione, do gas e parto.
E' qualcosa di fantastico viaggiare veloce sulla moto con una ragazza abbracciata a me; non è una cosa che faccio adesso per la prima volta, ma soltanto ora mi dà questa bellissima sensazione!
Dopo dieci minuti circa arriviamo a destinazione; Amber scende dalla moto, mi restituisce il casco e si risistema un po' i capelli.
«Beh, sei stato davvero molto gentile, grazie mille» dice, sorridendo.
«E di che» replico, ricambiando il sorriso. «Sai, mi piacerebbe mantenermi in contatto con te e conoscerti meglio...»
«Oh, per me va bene» commenta, colta di sorpresa ma comunque contenta; fruga nella borsa e poi, con una penna, mi scrive il suo numero sul dorso di una mano in mancanza di un foglietto. «Vorrei dirti solo un'ultima cosa...»
«Dimmi pure.»
«Sono fidanzata, ma mi piacerebbe molto averti come amico.»
Sento improvvisamente qualcosa che mi pesa sullo stomaco simile ad una pietra. «Va benissimo.»
Amber mi guarda, negli occhi leggo una sorta di rimpianto mista a simpatia, poi mi si avvicina e mi lascia un bacio su una guancia. «Buonanotte, grande capo indiano.»
«Buonanotte a te, ragazza uscita da un fumetto giapponese» rispondo, limitandomi a sollevare un angolo della bocca; la osservo mentre sale le poche scale del porticato e scompare poi dietro una massiccia porta color mogano.
Mentre mi rimetto in sella e mi dirigo verso casa, rimugino sugli ultimi eventi. Non mi aspettavo di certo di conoscere una ragazza interessante come lei, con qualche grammo di sale in zucca e molto da raccontare...e nemmeno mi aspettavo di finire in friendzone, non mi è mai successo prima. Non riesco a fare a meno di sospirare, mogio. Forse c'è una speranza...che il rimpianto che le ho letto negli occhi significhi che non è felice con il suo fidanzato? Probabile. Non aveva sul viso tutta quella luminosità che compare sul volto di chi è felicemente innamorato e ricambiato, quella che ho scorto sul viso di Andy quando parla della sua Juliet o su quello di Jake quando vede Ella. Per ora posso esserle solo amico, ma mi impegnerò ad essere un ottimo amico, è troppo bella e preziosa per farle del male.
Arrivato a casa, vado in bagno a struccarmi e mi svesto con una certa lentezza; mi distendo sul letto in boxers, pensoso, accoccolandomi nel mio nido di lenzuola. Prendo il mio iPhone, scrivo rapidamente un sms di buonanotte e lo invio al numero ancora scritto sulla mia pelle che poi inserisco nella rubrica, ripromettendomi poi di cercare il suo profilo su Facebook.
Il sonno arriva furtivo e, quasi prima che me ne accorga, le mie palpebre si chiudono e scivolo nel mondo dei sogni, con un sorriso sulle labbra.
  
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