IMPORTANTE: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno
scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei Mcfly (e degli altri personaggi della mia storia), né offenderli in alcun modo.
Capitolo Tredicesimo.
Trascorsi il giorno di Natale
in compagnia di mia madre e insieme ci divertimmo un mondo. Durante il piccolo
pranzo ci raccontammo degli ultimi avvenimenti che ci erano capitati e io le raccontai di tutto quello che era
successo nel mio ultimo periodo a scuola e non e di ciò che credevo di provare
per Dougie. (Che quando ero in sua compagnia il mio
cuore mi giocava brutti scherzi, ma che da una parte mi sentivo ancora legata a
Daniele quindi non avevo ancora combinato niente).
Lei mi consigliò di lasciarmi
andare con lui, di provare ad aprirmi un po’ di più e di stare a vedere che
cosa sarebbe successo. E solo dopo decidere che cosa fare.
Poi mi disse che anche lei,
forse, aveva trovato qualcuno con cui stare, un uomo che lavorava nelle sua
stessa azienda.
Rimasi felicemente sorpresa di
questa notizia, perché vedevo mia mamma finalmente con il sorriso sulle labbra.
Sapevo che non avrebbe mai
amato quell’uomo come mio padre (e che non lo avrebbe mai dimenticato), ma
forse sì sarebbe potuta innamorare di nuovo e tantissimo, quindi era giusto che
anche lei si rifacesse una nuova vita e fosse serena. Così le dissi che ero
contenta per lei e che mi avrebbe fatto molto piacere conoscere questa persona.
Nel pomeriggio andammo a fare
un giro in centro.
Inutile dire che il centro di
Londra era qualcosa di speciale in quel periodo. Le vetrine erano completamente
addobbate in stile natalizio e c’erano fiocchi rossi e d’orati ovunque e le
lucine nelle strade di certo non mancavano.
Adoravo quell’aria fredda e
pungente dell’inverno che mi faceva arrossare le guance, l’avevo sempre
adorata.
Ad un certo punto, mentre
camminavo per le vie con mia mamma, vidi tre teste bionde non molto lontano da
me: una signora, un ragazzo e una ragazza. Non impiegai neanche un secondo per
capire che il ragazzo fosse Dougie.
Guardai un po’ meglio per
accertarmi che la mia mente non lo vedesse da tutte le parti e a tutte le ore
del giorno, ma dopo aver dato la controllatina di
riserva, mi accorsi che era proprio lui.
Sorrisi al pensiero delle parole
che mi aveva detto a proposito della sua famiglia e al pensiero di quanto
doveva voler bene a loro due.
Chiamai mia madre e le indicai
Dougie per vedere che cosa ne pensava, e stranamente
lei mi disse che gli sembrava molto più carino di Daniele e che doveva anche
essere un bravo ragazzo perché da come si mostrava in quel momento, pareva
molto legato alla sua famiglia.
E lo era veramente…
Era bello vederlo sorridere
assieme a loro, felice di essere lì in quel momento. Glielo si leggeva dagli
occhi.
Era veramente un ragazzo
fantastico.
I suoi capelli erano un po’
più scuri rispetto a quelli della mamma e della sorella, ma si somigliavano
veramente molto.
Sembravano così felici che il
mio cuore scoppiava di gioia per loro.
Poche ore dopo io, lui e
gli altri avevamo un appuntamento per stare assieme e probabilmente lui ne
aveva approfittato per stare prima con loro. Proprio come avevo fatto io.
Quella sera io e gli altri ci
ritrovammo assieme e dopo aver mangiato vicino al centro in un pub, decidemmo di
salire sulla London Eye.
Fu qualcosa di assolutamente
fantastico.
Solitamente facevano salire in
20 persone per capsula, ma visto che non c’era molta gente, ci permisero di
occupare una solamente per noi. Il che rese il tutto ancora più magico.
La città era completamente
illuminata dalle piccole lucine natalizie e da lassù sembravano tante lucciole
posate sui ponti e sospese tra le strade.
Scattammo delle foto con le
nostre digitali e verso la fine del giro una voce dall’auto parlante ci disse
di voltarci per la foto della capsula. In tre secondi eravamo tutti quanti
ammucchiati nel punto esatto per la foto, uno sopra all’altro e sorridenti come
non mai.
Fu veramente una splendida
serata, una ragione in più per adorare ulteriormente le vacanze natalizie.
Nei giorni seguenti uscivamo
assieme o ci ritrovavamo a casa di qualcuno di noi per “studiare”, ma alla fine
finivamo sempre per fare confusione e non combinavamo niente.
Altri pomeriggi restavamo a
casa di Tom e come ormai di abitudine loro provavano nel garage.
E quelle canzoni mi stavano
sempre di più a cuore.
In quei giorni scoprii da Dougie che la canzone che avevo sentito cantare da lui, un
po’ di tempo prima, si chiamava “Silence is a scary sound” e che
l’aveva scritta in un momento non molto felice della sua vita.
Forse c’entrava qualcosa
Candy.
Giovanna mi aveva detto che
lei l’aveva lasciato poco prima di incontrare me e a quel punto io feci due
calcoli.
Probabilmente, quando io ero
arrivata, Dougie si era lasciato da pochissimo e
Candy si era definitivamente messa con James.
E io che credevo che il primo
giorno di scuola James, volesse fare il carino con me.
Tsk…
Nati per stare insieme quei
due.
Per la sera dell’ultimo dell’anno
decidemmo di fare una festa a casa di Tom anche con gli altri ragazzi della
scuola e amici degli altri componenti della band.
Una cosa carina insomma.
Solitamente quando ero in
Italia pure io andavo a festeggiare l’ultimo dell’anno in casa di qualcuno con
gli altri, o quando non l’avevamo a disposizione, affittavamo un appartamento
per un mese e a quel punto era la fine e addio studio.
Le tradizioni erano simili da
tutte le parti.
Chiamammo svariate persone e
ci organizzammo con la spesa.
Il 30 pomeriggio andammo tutti
assieme a fare le compere necessarie in un centro commerciale.
Il problema era che andare a
fare la spesa nei centri commerciali era sempre stata una mia grande passione e
loro ancora non lo sapevano. Diventavo
esaltatissima saltellando in ogni dove.
Non c’era un motivo preciso
del perché mi piacessero così tanto i centri commerciali, ma sarei la rimasta
dentro anche per più di tre o quattro ore a girovagare tra i vari
scompartimenti e comprare le schifezze più assurde.
Trasportavo il carrello qua e
là, mentre gli altri diligentemente mettevano una x accanto a quello che
trovavano, ed ogni tanto, non facendolo di proposito, mancavo di poco i
carrelli delle persone che mi passavano accanto.
In quei momenti ero un
pericolo pubblico.
Stavamo comprando di tutto: dai
piattini, posate, bicchieri (tutto rigorosamente di plastica), tovaglie usa e
getta, festoni e ad
un certo punto, ci imbattemmo nel reparto giocattoli.
Mentre gli altri proseguirono
tranquilli, senza nemmeno minimamente considerare quella parte del negozio, io
e Tom rimanemmo impalati con la bocca aperta a guardare avanti a noi.
Un’altra cosa che mi prendeva,
era quel reparto in particolare.
Ad un certo punto sentii
Giovanna ridere:
«Ma guardate quei due» disse
agli altri.
Dovevamo essere un vero
spettacolo perché si misero tutti a ridere.
Harry si lasciò sfuggire:
«Certo che siete proprio due
bambini!»
Io mi voltai verso di lui e lo
guardai con faccia da finta offesa.
«Non è colpa mia se mi
piacciono gli scaffali pieni di giochi… Sono così
colorati e ci sono tante belle cose!!»
«Giusto!» mi assecondò Tom
tutto convinto.
Meno male che c’era qualcuno
che mi dava ragione una volta tanto.
Avevo finalmente trovato un
alleato.
Dopo un secondo lo sentii urlare:
«Nooooooo,
non ci credoooooooooo!!!»
Ci voltammo tutti verso Tom e
lui si diresse velocemente verso un punto ben preciso dello scaffale, poi prese
in mano una scatolina e tornò da me.
«Guarda guarda» disse tutto
contento con gli occhi luccicosi come quelli di un
bimbo.
Io guardai la scatolina che mi
aveva messo tra le mani e mi ritrovai a sorridere.
Era veramente impossibile…
«Che ha trovato?» chiese
Giovanna tutta curiosa.
Io mi voltai e le feci vedere
il contenuto della scatolina.
«Oh Tom! Hai trovato la
macchinina di Doc di “Ritorno al futuro”, la cercavi
da un bel po’ ormai!»
Sembrava che Gi stesse
parlando più a suo figlio che al suo ragazzo.
«Si, finalmente, erano secoli
che la cercavo!»
«Come…
la prendi?» mi ritrovai ingenuamente a chiedere.
«Mi sembra il minimo» rispose
lui con fare ovvio.
Giovanna mi sorrise.
«Lui è così! L’altro giorno ha
comprato i robottini di Star Wars!
Ormai sono abituata a questo genere di cose.»
Io guardai tristemente lo
scaffale dei giocattoli.
«Uffa» sbuffai.
Gli altri mi guardarono con
aria interrogativa.
«Non è giusto che lui ha
trovato un gioco e io no»
Ci furono due secondi di
silenzio e poi scoppiarono tutti a ridere.
«Ma te alla fine sei più
piccina di lui!» Mi disse Dougie.
Mi ritrovai a fargli la
linguaccia.
Ehm..
Mi stavo veramente
comportando come una bambina, aveva ragione lui.
«Dai su non abbatterti, forse
so io dove si può trovare qualcosa per te» mi disse lui.
Mi prese per la mano e mi
portò via dal reparto giocattoli.
Ok che stavo facendo la parte
della bambina, ma se questo implicava farsi prendere per la mano da Doug ed
avere la possibilità di stare per un po’ accanto a lui, allora lo avrei
sicuramente fatto più spesso.
Il cuore mi batteva a mille.
Inutile far finta di niente.
Dovevo per forza provare
qualcosa per lui, altrimenti il mio cuore non mi avrebbe giocato degli scherzi
in quel modo.
Mentre Tom teneva sempre in
mano la sua macchinina, Doug mi trascinò davanti al reparto dei piattini di
carta e mi prese un set completo (tra piattini, bicchieri e tovaglioli) di
Winnie the Pooh. Io lo guardai divertita.
Come
faceva a sapere che Winnie the Pooh era il mio preferito?
«Sul serio li prendiamo?»
Non riuscivo a capire se stava
facendo seriamente oppure no.
Lui si voltò verso gli altri,
alzò il sopracciglio e poi si voltò verso di me con un sorriso dicendo:
«Certo! Questi non te li tocca
nessuno, sono tutti tuoi!»
«Grazie papà Doug»
Sorrisi amorevolmente e gli
altri scoppiarono a ridere.
«Ti ha chiamato papà!» rise
Harry.
Una signora che era lì vicino
mi guardò e mi sorrise.
Effettivamente dovevamo
sembrare poco normali alle persone che ci stavano intorno.
Continuammo a fare la spesa e
riempimmo il carrello di cibo, schifezze varie e bibite, analcoliche e
soprattutto alcoliche.
Fortunatamente i ragazzi
conoscevano il ragazzo della cassa, che tra l’altro era uno degli invitati alla
festa, quindi chiuse un occhio per l’alcool.
Avevamo preso anche i soldi
degli altri per la spesa, quindi ci bastarono per tutto quanto.
Quando arrivammo a casa di Tom
mettemmo tutto a posto e io e Gi restammo per sentire i ragazzi provare.
La sera dell’ultimo dell’anno avrebbero
suonato per la prima volta davanti ad un pubblico più sostanzioso e non
vedevano l’ora.
Anche io ero molto eccitata e
non vedevo l’ora di passare la festa di fine anno con quel gruppo di pazzi a
cui mi ero tanto affezionata.
Eccomi di nuovo qua! ^-^
Lo so, sto postando abbastanza di frequente, ma è solo perché ho già i capitoli pronti (sono solo da ricorreggere) e non voglio annoiarvi più di tanto, perché è quasi finita e arrivata qui sembra una lagna e basta. E invece il bello arriva dopo, per chi vorrà seguirmi. Essì c’è un sequel.. svelato il mistero!
(Anche se prima, ovvero quando è finita questa, ho intenzione di postare una shot un po’ diversa)
^-^
Ma passiamo ai ringraziamenti *-*
Kiki91 : ma noooo il 24 Dicembre è il tuo compleanno?? Aw io sono nata il 17 Dicembre *-* xDDD sarebbe veramente simpatico se dalla testa di Doug uscissero i pinoli!!! Mi piacciono così tanto!! La richiesta era se gradiresti vedere postato qui anche il sequel xDDD beh spero che questo ti sia piaciuto! È un po’ autobiografico, ma non lo dire in giro :nin ciau ciau <3
RubyChubb : Non mi è venuto in mente nessun pensieraccio leggendo quella frase _occh Dici il prossimo ostacolo da affrontare??? Credo tenere al segreto dagli altri l’alcool della festa xD No dai qualcosa c’è, anche fin troppo banale -.-, ma vedrai xDD <3
Anna94_17 : Ma come mi invidi? O.o ho letto la tua poesia ed è veramente molto molto bella *-* Sei bravissima pure tu!! *-* Awww e grazie mille per le tue parole *__* <3
Saracanfly : O_______O ma che sei un oracolo? Doh hai distrutto la fiction xDD Devo ammettere che qualcosa c’hai proprio azzeccato xDDD Però non va proprio come hai predetto tu xDDD *Mi ha smontata* xD Ehm… per quanto riguarda la storia strappalacrime.. Ehm si ho detto del sequel… Io spero che lo seguirai, ma ecco.. Diciamo che li c’è qualcosa che potrebbe essere un po’ triste.. Però boh.. xD Intanto spero che ti piaceranno questi ultimi capitolozzi!!!! Graziee <3
Keloryn : Giuly però fa dei passini piccini piccini.. Una bella mossa no è? -.- A volte mi stupisco dei miei personaggi xDD Danny.. Dougie.. Beh chi lo sa xD *Ora mi picchia* Per quanto riguarda l’aggiornamento è perché è già finita.. So chi è che mi recensisce e il numero di letture a capitolo, quindi quando vedo che c’è calma piatta (tipo ieri ed oggi) posto un capitolo nuovo! ^-^ Grazie per il tuo precedente commento! Aw <3