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Autore: anotherstoryofme    08/03/2014    2 recensioni
Che grande potere ha la musica.
Riesce a farti sentire bene, ti fa compagnia e non ti delude mai.
Noi ci rifugiamo sempre nella musica e anche Catherine, una ragazza timida ma con un grande cuore.
È alla musica che deve la sua vita, perchè senza di lei non avrebbe conosciuto quelle quattro persone fantastiche, ma soprattutto, lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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-La prossima settimana come sapete i ragazzi del terzo anno vanno in gita, la destinazione sarà New York!-
Tutti accolsero bene l'informazione della professoressa, io no.
Cioè le gite sono belle e anche la grande mela ma io odiavo il pullman, finivo sempre per sedermi da sola e facevo la figura della sfigata, oltre che mi annoiavo tantissimo.
Se invece qualcuno si siedeva vicino a me, io non parlavo comunque per la mia timidezza, e quindi facevo comunque una figura di merda.
Valery non frequentava la mia stessa scuola quindi io con chi cavolo sarei stata in camera?
-Silenzio! Le camere le abbiamo già decise noi professori per evitare litigi, quindi non si discute. Logan sta in camera con Parker, Brian con Evan...-
La prof annunciava le coppie ed erano inevitabili i mormorii di non apprezzamento oppure i sorrisi per chi era d'accordo.
-...Rick con Max...Nicolas con Oscar-
Rick diventò rossissimo, perche? Ah, giusto, lui era gay. Speravo proprio che a Rick non piacesse Max, perché se no non sapevo proprio come sarebbe andata a finire. Povero Rick, Max era uno dei più etero che avessi mai visto..
Che poi, vogliamo parlare di Nicolas e Oscar, già non andavano molto d'accordo, figuriamoci.
Speravo almeno che a me andasse meglio, la prof aveva proprio sbagliato tutto.
Quest'ultima iniziò a elencare le ragazze.
-Bene, allora Cristal con Jane... Catherine con Margaret...-
Un momento, avevo sentito bene? Margaret l'oca? Ma perchè tutte a me?
Lei mi avrebbe reso questa gita un inferno, non ci pensavo proprio a stare in camera con lei.
Per una volta lei era d'accordo con me visto che sbattè le mani sul tavolo arrabbiata.
-Professoressa, mi scusi, ma non se ne parla proprio che io stia in camera con quella sfigata, mi rovina la reputazione!-
Arrossii umiliata. Nicolas prese la parola al posto mio -Si da il caso che quella "sfigata" stia con me, invece tu, nonostante ci stia provando da tre anni, non ti sei proprio avvicinata a essere la mia ragazza!-
-Ehi, rosso vacci piano. Ti spiego io il perchè: hai pessimi gusti e stai con lei solo perché ti fa pena, ammettilo.-
-Come cavolo ti permett...-
-Silenzio! Non si discute, sono quelle le coppie e basta!-
La prof interruppe quel litigio, poi continuò dopo aver respirato profondamente.
-In questa gita voglio ordine, attenzione e rispetto. Il coprifuoco sarà alle 11, chi sarà sorpreso ancora nelle camere degli altri dopo quell'orario, avrà una punizione.
Inoltre i ragazzi non devono assolutamente trovarsi in camera delle ragazze, per nessun motivo, soprattutto se sono solo in due.-
Tutti annuirono, ma in realtà sapevamo che non sarebbe andata così.



-Cosaa, parti per una settimana!? E mi lasci tutta da sola, anzi anche Eagle eye mi lascia da sola!-
-Fidati, non ti perderai niente, e poi lo sapevi già-
Valery si stava lamentando già da un pò, cominciavo a pentirmi di averla invitata a casa per aiutarmi a scegliere cosa mettere in valigia.
-Oh, e chissà Oscar se mi tradirà. Cathe sono preoccupata, non solo per lui ma per tutti voi!-
-Ehi, non stiamo andando in guerra e comunque ancora non capisco cosa ci trovi in Oscar-
Lei mosse la mano come per scacciare una mosca.
-Lo so è uno stronzo, ma è anche così bello e dolce- disse quasi con gli occhi a cuoricino.
Ah, quando l'amore rende ciechi.
Ok, lo ammetto, era bello, ma era dolce solo ogni morte di papa.
Forse con lei si comportava diversamente, dopotutto era la sua fidanzata...
-Veniamo al punto, Val. Ho preso tutto, giusto?-
Indicai i vestiti ammucchiati nel letto: c'erano magliette, pantaloni, una gonna inutile ma lei mi ha costretto a portarla, cannottiera, phon... e chi più ne ha più ne metta.
-No, cara, non hai preso un completino, intendo un completo intimo-
Rimasi di sasso, se lo scordasse proprio!
-Scordatelo, e a cosa servirebbe, scusa!?-
-So che non sei ancora pronta, Cathe, ma svegliati, hai quasi diciassette anni e a malapena hai baciato due ragazzi. Fare sesso con Nicolas non ti ucciderà, e poi, non ti viene di saltargli addosso ogni volta che lo vedi?-
Arrossii, non mi piaceva parlare di quelle cose, ma Valery aveva ragione.
-Bè si, ma io non voglio fare sesso, ma l'amore, sono cose diverse sai?-
-Allora rimarrai vergine a vita, cara. Anche se... chi ti dice che Nicolas non ti ami?-
-Bè lui non me l'ha detto-
-Ma te lo dimostra ogni giorno. Tu lo ami almeno?
-Bè mi capisce e mi fa sentire felice ogni volta che stiamo insieme quindi suppongo di si-
-Ommidio. Cathe è innamorata, Cathe è innamorata!-
Continuò così facendomi diventare ancora più rossa.
-Basta Val!- gli lanciai un cuscino in faccia -Non ne sono sicura-
-Va bene ora la smetto. Senti, portalo almeno per sicurezza-
Presi il completo e lo misi in valigia sospirando arresa.
-E  mi raccomando, tienimi d'occhio Oscar in questi giorni-
Annuii -Va bene, ma ora facciamoci un giro. Mi mancherai lo sai?-
-Anche tu cucciola!- mi abbraciò forte e io ricambiai.



Il giorno tanto "atteso" (dipende dai punti di vista) della partenza era arrivato.
Erano tutti agitati ed emozionati (dipende sempre dai punti di vista) e chiacchieravano ininterrottamente.
Mi sedetti sul primo posto libero nell'autobus e indovinate? Vicino a me non c'era nessuno, come previsto, ma forse era meglio così.
Dopo neanche 10 minuti un corpo si sedette sul sedile accanto al mio e appoggiò il braccio sul mio schienale.
Mi girai e no, non era Nicolas, ma Oscar.
-Ah, sei tu- la mia voce lasciava trapelare la delusione.
-Che c'è Cathe, pensavi fosse il tuo Nicolas? A lui non frega niente di te- si avvicinò di più a me poi continuò a voce più bassa -O almeno non quanto importa a me-
Ma cosa intendeva dire? Ad Oscar importava di me? Ma cosa si era fumato?
E poi, era fidanzato ma ci provava con le altre? O forse sono io che avevo capito male.
Cosa mi stava succedendo? Arrossi non appena capii appieno quelle parole, ma comunque non me ne capacitavo.
Ora che ci penso, in quel momento non tenni neanche conto della frase di prima " a Nicolas non importa niente di te", forse perchè sapevo che mentiva, forse.
-Allontanati subito da Catherine- intervenne con tono autoritario un Nicolas molto arrabbiato, mentre io tiravo un sospiro di sollievo: non ci stavo capendo più niente.
-Ehi amico, stavamo solo parlando-
-Vattene, quello è il mio posto- disse stringendo i denti e i pugni.
Era geloso, che carino.
Oscar sospirò poi se ne andò, finalmente.
-Cathe tutto bene? Cosa ti ha detto?-
Arrossii, perché stavo arrossendo? Fanculo tutti.
Cercai di tranquillizzarmi, ora avevo il braccio di Nick che mi teneva stretta come per proteggermi.
-Tutto a posto, e comunque non mi ha detto niente di importante-
Così poco importante che ci stavo rimuginando sopra da un pò di tempo, merda.
Quello sarebbe stato un lungo viaggio...
  
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