09/03/2014
0 recensioniSummer Love
.Little Things.
Tutto ebbe inizio a Rio de Janeiro, una metropoli immersa nella natura, informale e raffinata, piena di vita e di divertimento, il Cristo Re sembrava quasi splendere sotto il sole caldo di quella mattinata estiva, un vento tiepido soffiava per le vie della città e una delle poche persone che non si stavano godendo quell'atmosfera magica era Louis Tomlinson, un ragazzo di 20 anni dagli occhi azzurri, i capelli castani e i lineamenti marcati che però sembravano quasi sparire grazie alla sua espressione dolce e lo sguardo solare; in più il ragazzo possedeva un innato fascino che gli permetteva di piacere a tutti, forse era proprio per questo che aveva parecchio successo nel bar in cui lavorava.Passava la maggior parte delle sue giornate lì dentro, a girovagare per la saletta in stile liberty, a prendere ordinazioni, che ogni giorno, erano veramente numerose! Probabilmente i clienti venivano attirati dalla raffinatezza del locale, era praticamente l'opposto della città, caratterizzata dalla spensieratezza e dal caos mondano. Entrando invece al Sunset Boulevard sembrava che il tempo si fermasse, si veniva accolti da un delicato profumo di fiori e dalla ricchezza degli arredi, tutto era in perfetto ordine e la raffinatezza delle stoviglie brillava dai ripiani su cui era stata accuratamente posata; vi erano numerosi tavolini bianchi, come le sedie, caratterizzate da un cuscinetto azzurro che riprendeva il colore del muro. Il Sunset Bouleverd era uno splendido rifugio dalla calura estiva e dal rumore delle strade affollate della città.
Proprio in quel momento Louis stava osservando la città da uno dei finestroni del bar, con aria distratta; in quella stagione, nelle ore calde del mattino, fortunatamente, il locale non era molto affollato, la gente preferiva stare in spiaggia o divertirsi in qualche avventurosa escursione; anche lui avrebbe voluto essere tra quei fortunati ma poteva solo apprezzare la calma momentanea per perdersi un po' nei suoi pensieri.
Si perse ad osservare i turisti passeggiare per la via, coppiette che si tenevano per mano felici della loro vacanza, suscitando in lui un senso di tristezza dal momento che era lì da solo, anzi, si era trasferito lì per stare da solo. Ma questo non è il momento di parlarne.
Sorrise notando i bambini ciabattare verso la spiaggia ridendo e le madri che li seguivano in bicicletta con le loro borse da mare colorate e i cappelli di paglia che incorniciavano il loro viso.
Louis amava quella stagione, era colorata, il cielo, il mare, persino la gente era colorata e ciò lo faceva sentire felice nonostante tutto...
Tra pensieri, risate coi clienti e qualche pasticcio, la giornata passò velocemente; il locale era ormai vuoto quando il sole cominciò a calare e quella via sembrava così tranquilla dal momento che i turisti si stavano, probabilmente, accalcando tutti nei loro hotel per prepararsi alla lunga nottata di divertimento.
L'anziana signora, bassotta e grassottella con i capelli bianchi e l'espressione simpatica, padrona del bar di cui Louis era dipendente; notando la stanchezza del giovane dichiarò che il locale poteva essere chiuso un po' prima del solito; il ragazzo le fu infinitamente grato e tirando giù le serrande cominciò a programmare la sua serata sul divano, con una coca-cola, il ventilatore per contrastare l'afa e soprattutto in compagnia della tv per godersi una della solite soap. A destarlo dai suoi pensieri ci fu Janine, facendo capolino dalla porta di vetro del locale, lei era la sua migliore amica, nonché coinquilina, colei che gli era stata d'aiuto più di ogni altro quando, appena trasferito, aveva avuto bisogno di ospitalità e di conforto dopo la sua improvvisa fuga da Londra, in cui aveva vissuto fin dall'infanzia.
Louis guardò affettuosamente l'amica, perdendosi nei suoi particolari: era una bella ragazza dalla pelle scura date le sue origini brasiliane e quando si tenevano per mano, passeggiando per la città, si poteva notare il netto contrasto tra le loro carnagioni, lui adorava la sua pelle bronzea, a volte era arrivato a scottarsi, passando ore sotto il sole caldo per cercare di raggiungere la tonalità della giovane. Janine aveva dei deliziosi capelli mossi che era solita tingere di rosso, i suoi occhi erano allegri e avevano un colore simile a quello degli occhi dei gatti; il suo corpo era sinuoso, aveva ogni curva al posto giusto e rappresentava al meglio la tipica bellezza brasiliana e se lui fosse stato etero, probabilmente l'avrebbe voluta come fidanzata.
La vocetta dell'amica lo distolse dai suoi pensieri: “Ciao Lou!”
“Ciao tesoro!”
“Hai già in mente qualcosa per stasera?” domandò la ragazza con un sorrisetto, sapendo benissimo la sua risposta.
“Non saprei... lo sai che non amo uscire, stavo pensando ad una seratina easy, tu vai pure a divertirti.” ammise lui sbuffando.
A quel punto Janine mise su un finto broncio “Eddai Tommo! Non ti lascio a casa da solo a deprimerti. Sei sempre il solito, siamo a Rio de Janeiro bello! Stasera ti porto ad un party!” sentenziò improvvisando un balletto.
Louis scoppiò a ridere e acconsentì alla richiesta di uscita da parte dell'amica, chiudendo definitivamente il locale.
“Allora andiamo a casa che devo trovarti qualcosa da indossare per acchiappare, è ora che ti trovi un ragazzo!” asserì convinta la rossa.
“Vedremo...”