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Autore: LukiOnTheFire    09/03/2014    0 recensioni
Una splendida metropoli come Rio de Janeiro farà da sfondo all'amore estivo tra due coppie di giovani.
Ma il tutto verrà ricordato solo come l'avventura che ha reso piacevole una vacanza oppure sarà la vacanza che segnerà la svolta nelle loro vite?
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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.Live while we're young.

 

Ore 06:00 – Heathrow Airport, Londra.

 

Finalmente, dopo essere riusciti a trovare il loro aereo appena in tempo, Liam e Zayn se ne stavano seduti comodamente sui loro sedili aspettando il decollo per Rio de Janeiro; la meta che avevano deciso di raggiungere come regalo per la maturità, eh si! Sembrava impossibile ma ce l'avevano fatta a passare l'esame! Quella vacanza era la giusta ricompensa per la fatica.

Per due 19enni, il sole, il mare e il divertimento erano l'essenziale e la città scelta, con le sue splendide coste, il clima caldo, la movimentata vita notturna e per non parlare delle ragazze brasiliane, era la destinazione perfetta.

 

Zayn era un giovane dalla pelle olivastra e il fisico asciutto, i suoi capelli neri se ne stavano dritti in una cresta donandogli l'aria del cattivo ragazzo, impressione che veniva tradita dall'espressione dolce dei suoi occhi scuri leggermente a mandola che denotavano la sua origine pakistana; in quel momento nel suo sguardo si poteva leggere la paura siccome quella era la prima volta che saliva su un aereo; aveva voluto quindi stare dalla parte del corridoio per non guardare giù, soffrendo anche di vertigini.

Liam invece se ne stava stravaccato sul suo sedile a guardare fuori, aspettando stancamente la partenza.

Il ragazzo, al contrario di Zayn, aveva la pelle chiara, leggermente abbronzata; prima di partire aveva infatti insistito per fare qualche lampada; non voleva assolutamente arrivare a Rio, bianco come un fantasma.

Il suo fisico era tonico e scolpito al punto giusto, le ore in palestra l'avevano ripagato bene. Portava una capigliatura simile a quella dell'amico, solo più spettinata e i suoi occhi ricordavano il cioccolato, la sua personalità però non rispecchiava affatto questa dolcezza, lui doveva sempre fare il duro.

 

“Che palle... quando parte quest' affare?!” borbottò Liam picchiettando nervosamente sull'oblò.

“Non lo so... so solo che io me la sto facendo sotto!”

L'amico non trattene un risata e gli diede una pacca sulla spalla “Dai fifone, andrà tutto bene, anzi! Spero di arrivare il prima possibile, ho voglia di conoscere qualcuna con cui passare momenti... indimenticaaabili!”

“...indimenticabili eh?” accennò Zayn con un sorrisetto.

“Esatto!”

 

L'aereo decollò e Zayn, a parte il panico iniziale dove pensò di sentirsi male, passo il viaggio a dormire, il pensiero di Liam fu quello che l'amico non era per niente di compagnia così optò per trascorrere gran parte del volo ad ascoltare la musica, ma 11 ore erano lunghe da far trascorrere quindi anche lui dormì; a svegliarli ci pensò l'hostess, una ragazza bionda e slanciata, vestita di tutto punto che Liam pensò subito di abbordare ma con sua grande delusione la ragazza non se lo filò minimamente, limitandosi a offrire ai due un bicchiere di tè caldo con due biscotti in stile molto british; Liam la guardò con stizza, sia per non essere stato minimamente considerato che per lo spreco di biscotti.

 

Erano giunti a destinazione, lo si poteva notare dai passeggeri ormai agitati, infatti poco dopo la vocina metallica annunciò l'arrivo all'Aeroporto Internazionale di Rio de Janeiro-Galeão.

I due ragazzi si misero in fila tra gli altri, scesero dal velivolo e aspettarono circa un'ora le loro valige, proprio quando stavano per andare a far denuncia di smarrimento, le videro arrivare sul rullo insieme ad altri bagagli ritardatari.

Il loro soggiorno a Rio de Janeiro non era stato dei migliori, avevo anche dovuto aspettare un'ora sotto il sole cocente, con le valige in mano, il taxi che li portasse all'hotel.

Alle 18:00 finalmente, dopo essere rimasti bloccati nel traffico, i due riuscirono a riposarsi nella loro camera; si buttarono a peso morto sui loro letti, a tutti e due sembrava di essere in paradiso dopo quella giornata infernale; la stanza era fresca e ventilata, aveva uno stile sobrio con i muri dipinti di bianco a parte quello del bagno che era stato immaginato come un fondale marino.

Dalla finestra la vista era mozzafiato, all'orizzonte si poteva vedere nitidamente l'oceano atlantico e appena sotto di loro vi erano le affollate vie della città, ricche di negozietti e artisti di strada; Liam e Zayn passarono un po' di tempo stravaccati su due poltroncine bianche sul balcone a godersi un po' di tranquillità.

 

Si stavano assopendo quando Liam ruppe il silenzio con un'esclamazione “Oh! Dai, non possiamo stare qui a fare la muffa! Là fuori ci sono un sacco di ragazze che aspettano solo noi, dobbiamo uscire e divertirci senza perderci neanche una serata!”

“Ma io sono stanco...”

“Dai! Guarda che se non ti alzi vado da solo!”

“Non puoi andare da solo, siamo qui insieme!”

“Allora alza il culo.” asserì Liam fulminandolo con un'espressione che non ammetteva repliche.

 

Liam aveva optato per una sobria canotta bianca e dei jeans a vita bassa, che lui era solito tenere moooolto bassa per mettere in mostra le sue mutande di marca (sisi, Liam, ti rendono più figo), si passò una mano tra i capelli per spettinarli ancora un po' e dopo una rapida occhiata alla sua figura slanciata, decise che era perfetto.

Zayn d'altro canto ancora non si decideva ad uscire dal bagno.

“Hai quasi fatto?”

Il ragazzo, con dei jeans stretti, una maglietta colorata e i capelli ancora bagnati spuntò dalla porta del bagno “Quasi, dammi un secondo!”

“I tuoi secondi sono interminabili” borbottò Liam appoggiandosi al muro con le braccia conserte.

“Se mi lasciavi fare la doccia prima di te, avrei già finito, sei tu che ci hai messo tanto. Non io.” protestò Zayn sparendo nuovamente nel bagno.

“Non è vero. Sei tu che sei più lento di una donna!”

L'amico non rispose e si limitò a finire di sistemarsi in fretta, per evitare che l'altro perdesse la pazienza.

Soddisfatto del suo lavoro uscì saltellando dal bagno, cantilenando un solare “Sooono prooonto!”

“Era ora...”

Zayn senza curarsene, lo spinse fuori dalla stanza e scesero in strada cercando un locale adatto a loro.

L'attenzione di entrambi fu catturata da una discoteca particolarmente chiassosa. 

  
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