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Autore: jomarch    28/06/2008    3 recensioni
E' una what if:lLily e James non sono morti e Voldemort è stato sconfitto quando Harry era piccolo. Harry è al suo ultimo anno ad Hogwarts,sua sorella Elisabeth al primo.Si terrà un avvenimento importante,il Torneo Tremaghi,soprannominato da James anni prima Coppa Quattromalandrini. Tra prove da superare,guai,malandrinate,litigi e riappacificazioni,vecchi e nuovi personaggi si vivrà la più magica delle avventure:crescere.
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley, I Malandrini, Il trio protagonista, Lily Evans
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ora che sono una persona matura potrò dedicarmi completamente a questa storia!

Dunque,innanzi tutto, grazie mille alle 40 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti(siete tantissimi!)e poi rispondo alle recensioni, dopo di che vi lascio alla lettura di questo capitolo...mi raccomando,ricordatevi di farmi sapere che ne pensate!

Colgo l'occasione anche per dire che,a dispetto di ciò che appare, questa storia non è una round robin:c'è scritto così perchè quando l'ho pubblicata ho sbagliato ed ho cliccato su round robin.

Vale Lovegood:mi stavo iniziando a chiedere che fine avessi fatto, temevo di averti annoiato...Scherzi a parte, grazie mille per le belle parole.E' un grande incoraggiamento!Anche se, ti confesso, che gestire alcuni dei personaggi tradizionali non è sempre semplice.Leggi e rileggi lo stesso pezzo chiedendoti:davvero potrebbe reagire così?Coi Malandrini penso mi riesca meglio(anche perchè sono personaggi di cui si sa, tutto sommato, poco)ma con Harry e gli altri a volte sono in difficoltà.Se però,secondo voi, sto riuscendo a gestire bene personaggi non miei non posso che essere felice.

Mi fa piacere anche che tu nutra simpatia per Dan,Beth e tutti gli altri...

Princess_jadore, Akita e Padfoot_07:io assecondare i piani di Dan?Ma che dite?;)

Nel caso non si sia notato, io adoro Dan per il suo essere così sempre,eternamente incapace di riconoscere il limite. Del resto, ha tredici anni e rappresenta in pieno quell'età che è giusto sia spensierata. Quanto ad Harry, bè, è o non è il figlio del Malandrino per eccellenza?Insomma, troppi scrupoli non se li fa, non si li è mai fatti nella saga della Rowling, figurarsi se se li fa in un mondo in cui è stato cresciuto da James e Sirius!

Tranquille, da ora in poi James, Sirius e Remus saranno sempre presenti, nei pochi capitoli che mancano.

Lyan:grazie,felice che la storia ti piaccia.Dimmi cosa ne pensi di questo capitolo.


Ps: cercate di entrare nell'ottica di Dan, leggendo. E' un ragazzino complicato, con più sensibilità e coscienza di quanto si pensi.




CAPITOLO VENTITREESIMO:L'ultima volta



Harry non aveva opposto resistenza all'idea proposta da Dan, né aveva mostrato rimostranze.

Era l'ultima partita della stagione e lui necessitava dei suoi battitori, di entrambi.

Non poteva arrischiarsi nell'utilizzo di sostituti,era troppo pericoloso.

La squadra aveva provato schemi e posizioni per mesi, i giocatori si conoscevano e si era creato un buon rapporto tra di loro. Insomma, il cosiddetto “spirito di squadra” non mancava certamente.

Pertanto, se l'unica soluzione per vincere quella partita consisteva nell'utilizzo della Pozione Polisucco, avrebbe fatto di tutto per la buona riuscita del piano.

Nonostante questo Harry si ritrovò a fare i conti con la voce della coscienza (detta da suo padre “Spirito di Lily Evans”),ereditata da Lily. Era quella stessa voce che , nel corso dei suoi anni di scuola , gli aveva sempre impedito di essere spregiudicato come James.

Ma, dal momento che James era comunque riuscito a trasmettere i suoi geni di Malandrino, Harry operò una modifica al piano, giusto per renderlo migliore.

Era infatti troppo rischioso far giocare Dan senza che lui assumesse le sembianza di qualcun altro:era maggio, faceva caldo ed un giocatore col cappuccio in testa avrebbe destato sospetti, senza contare che il travestimento era comunque precario. Una folata di vento o un'acrobazia con la scopa e tutti avrebbero visto che Daniel Black non stava catalogando i verbali di anni di punizioni e di oggetti confiscati.

Si decise quindi che Dan avrebbe assunto le sembianze di Edward, il quale avrebbe preso il suo posto nell'ufficio di Gazza con Lucas.

Il ragazzo non si lamentò:non si prospettava un pomeriggio interessante, ma per far vincere Grifondoro un sacrificio era necessario.

Dopo cena in Sala Comune fervevano i preparativi:era il venerdì del Lumaclub e la possibilità di prendere la Pozione c'era solo quella sera. Tutto avrebbe dovuto essere perfetto.

Harry stava consegnando a Dan il suo prezioso Mantello dell'Invisibilità:inizialmente avrebbe dovuto prelevare lui la fialetta dalla dispensa del professore, ma, carico di compiti come era, non poteva permetterselo. Il suo tema sul “Perchè le Galassie di Seyfert sono importanti nella Mantica Etrusca”lo attendeva:bisognava consegnare un metro di pergamena e lui aveva faticato a riempire trenta centimetri.

Dan ti avverto:prova a romperlo,rovinarlo, strapparlo,perderlo,farti vedere,combinare danni,mostrarlo a qualcuno e giuro che farai una brutta fine. Non solo salterai la partita di domani ma puoi scordarti aiuti,consigli,un baule in ordine prima di partire,visite alla Testa di Porco e, soprattutto non ti prenderò il Wisky Incendiario oltrepassando la linea dell'età che tua madre ha piazzato sulla credenza!”

Nemmeno quest'ultima minaccia, riferita all'accordo stipulato tra i due qualche settimana prima, scoraggiò o impressionò Daniel, che rispose in modo scanzonato come al solito.

EppertuttiboxerapoisdiMerlino!Quanto la fai tragica!Neanche fossi un danno vivente!”

Harry sospirò, Beth,seduta a fianco a lui, gli lanciò un'occhiataccia, alzando il suo famoso unico sopracciglio.

Meglio che torni ai miei compiti,vah...Daniel ,fai attenzione.”

Dan sbuffò:perchè nessuno gli dava mai fiducia?Non era mica imbranato, anzi, si considerava la scaltrezza fatta persona.

Forza,andiamo. Thomas ci starà aspettando giù. Non voglio lasciarlo solo un minuto di più.”Beth trascinò via Dan,salutando suo fratello.

I due lanciarono un cenno ad Anne e Lucas che si stavano scambiando le figurine delle Cioccorane(sentirono Lucas esclamare:”E meno male che dici che io sono una fogna!Ne hai mangiate tre!Tre Cioccorane!”e lei ribattere:”Sei solo invidioso perchè io riesco a non farmele scappare e tu invece le perdi sempre!E dire che fanno un solo salto decente!”)e si avviarono verso lo studio del professore per il tanto detestato Lumaclub.

Quella sera l'ospite d'onore sarebbe stato Ferdinand Rosencart, famoso per aver scoperto quindici dei diciotto usi delle vertebre di salamandra.

Trovarono Thomas fuori in corridoio. Era appoggiato al muro e, non appena li vide corse loro incontro.

Eccovi, finalmente!Stavo iniziando a pensare che non veniste più!Mi ha già braccato tre volte!E quel Rosencart non la finiva più di farmi domande!Era sicuro di aver già conosciuto almeno tre maghi e cinque streghe di cognome McNarrow ed insisteva nel dire che non è possibile che io sia figlio di Babbani!”

Beth rise.

Io non ci trovo niente da ridere!E' qualcosa di terribile!E comunque, preparati, che tra poco tocca a te!Non credere di riuscire a farla franca!Se non viene a cercarti lui ti ci porto io!”ribattè Thomas,allegro.

Secondo te può fare a meno della figlia della grande Lily Evans?Certo che no!Passerà tutto il tempo ad elogiare mia madre....almeno con Rosencart parlavate di te!Uff, quanto detesto quest'uomo!”esclamò Beth,togliendosi un bel rospo dallo stomaco.

I due amici sorrisero:a volte anche alla timida e paziente Elisabeth Potter capitava di essere esasperata.

Che poi,scusate un po', ma le vertebre di salamandra a cosa servono?”domandò Thomas, trovando inutile perdere tempo nello scoprire gli usi di una cosa tanto piccola.

Non bisogna fraintendere:Thomas amava sinceramente la ricerca e tutto ciò che ne conseguiva.Si informava, si documentava per conoscere tutto ciò che non sapeva di quel mondo.

In fondo,se era un mago doveva ben essere in grado di sostenere un discorso riguardante un argomento magico. Era stato escluso per undici anni dalla magia ed ora doveva assolutamente imparare tutto ciò che non sapeva.

Leggeva così tanto che era arrivato a saperne più lui di altri ragazzi cresciuti in famiglie di maghi.

Aveva rinunciato a confrontarsi coi suoi amici perchè era evidente che né Lucas né Dan avevano un qualche misero interesse nello scoprire quando Grifondoro sconfisse i goblin, quante possibilità c'erano che una Smaterializzazione fallisse,quanti insediamenti magici ci fossero in Gran Bretagna, che i vampiri non si nutrissero solo di sangue umano, come si facevano le Api Frizzole e Super Palle di Gomma di Drooble ....

E secondo te io lo so?Comunque,Beth, io, se il vecchio Luma mi invitasse, verrei più che volentieri a queste “feste”...”

I due lo guardarono:Thomas appariva sconvolto e Beth gli posò una mano sulla fronte, per controllare che stesse bene.

Scusate, se venite qui è perchè avete azzeccato la prima pozione che vi ha fatto preparare...”

Veramente non solo quella...”precisò Thomas

Bè,dettagli, la sostanza è che , se venite è perchè gli state simpatici e pertanto avrete sempre buoni voti con lui,qualsiasi pasticcio facciate. Quindi, se mi invitasse io ci verrei di corsa:buoni voti e nullafacenza, un Paradiso!” Dan espresse la sua teoria che, effettivamente, come Thomas e Beth furono costretti a notare, non faceva una grinza.

Bè, Dan, però, se non sei invitato è colpa tua: a quel che mi dici nelle sue ore fai baccano e rovesci ingredienti e attrezzatura. Per questo, anche se i tuoi risultati non sono negativi non sei invitato. Semplicemente non gli sei simpatico.”disse Beh,incarnando la voce della verità.

Dan non fece in tempo a replicare che comparve Lumarcorno, giunto a sincerarsi dello stato di salute di Thomas, che era uscito perchè “non si sentiva molto bene.”

Oh Thomas!Allora, figliolo, come va?Ti senti meglio?”domandò

Sì, signore. Ora va tutto bene”

Bene, bene. Oh, Elisabeth!Sei arrivata anche tu!Che gioia!Vieni dentro così ti presento Ferdinand Rosencart!”Stavano per entrare quando Lumacorno si accorse della presenza di Dan.

Black!Cosa ci fai qui!Non dovresti essere in punizione?”

Black?Ho sentito bene,Horace?Hai detto Black?”Ferdinad Rosencart era comparso all'improvviso.

Era un uomo alto e allampanato, i capelli erano impomatati e tirati in dietro, mentre due baffetti da primo Novecento campeggiavano sotto al naso. Indossava un'ampia veste color prugna a righe gialle.

I ragazzi,specialmente Dan,faticarono parecchio a trattenere le risate.

Sì,Ferdinand,lui è Daniel Black.”indicò il professore,chiedendosi cosa mai potesse spingere qualcuno a provare interesse per un tipo chiassoso e pasticcione come Dan, per carità, gran cervello, ma usato male. Terribilmente male.

E lei invece è Elisabeth Potter,la figlia di Lily Evans. Ti ho parlato di lei,ha sposato l'allenatore di quella squadra di Gobbiglie, i Fucili di Birmingham...”

Ehm...comunque si tratta dei Cannoni di Chudley, e sono una squadra di Quiddich...”lo corresse Beth, che non sapeva se fosse realmente il caso di prestare attenzione a quei deliri.

Bè, sì. Fa lo stesso. Comunque Ferdy, ti dicevo...”

E comunque suo padre ha un nome:si chiama James Potter,lurido tricheco!”Sibilò a bassa voce Dan,offeso quasi più di Beth.

Rosencart però non ascoltava quello che Lumacorno stava dicendo:stava continuando a fissare Daniel con insistenza.

Ragazzo!”disse,ad un certo punto,rivolto a Dan.

Lumacorno smise immediatamente di parlare:aveva la terribile sensazione che Dan avrebbe creato un pasticcio.

Come hai detto di chiamarti?”

Daniel Orion Black:nato il 531985.”

Ma proprio quei Black?”proseguì Rosencart

Lumarcorno iniziò a sudare.Beth e Thomas pregavano che Dan non rispondesse con lo stesso tono strafottente che aveva usato prima.

Quanti Black conosce?Certo che faccio parte di quei Black!”la voce si faceva sempre più indispettita.

Ehm...Ferdinand...”provò Lumacorno,le cui gote erano sempre più rosse.

Non ora Horace. Chi è tuo padre?”

Sirius Orion Black,quello diseredato. Quello che è il disonore della famiglia e altre cose simili. Sa, l'unico Black di Grifondoro,filo-Babbano,che non si è unito a Lei-Sa-Chi durante la guerra...”il tono era volutamente provocatorio e Dan parlava con orgoglio di suo padre, pronto a farne l'apologia di fronte a quello che credeva essere uno dei tanti leccapiedi che avevano attorniato la famiglia Black per anni,sostenendone le idee e le aspirazioni.

Proprio quando tutti temevano il peggio sul volto di Rosencart si aprì un sorriso:

Oh ma che gioia!Proprio il figlio di Sirius!Il nipote prediletto del mio amico Alphard!”

Lei...conosceva il prozio Alphard?”domandò Dan,scettico. Che lui sapesse il prozio,morto che suo padre aveva diciassette anni,era già molto anziano e come poteva quell'uomo dire che erano amici,considerando che Rosencart non poteva avere più di cinquant'anni?

Oh,certo!Grand'uomo l'Alphard!Grand'uomo!Pensa che una volta mi invitò a casa sua e,in men che non si dica decidemmo di partire per il Kazikistan per cercare un raro insetto produttore di nettare per la Pozione Ignifuga e quell'altra volta...”

Lumacorno trasse un sospiro di sollievo:se Black avesse avuto la decenza di tacere, forse, c'era ancora la possibilità di salvare la situazione.

Dan dal canto suo si stava sforzando di non ridere:non aveva mai conosciuto il prozio Alphard, però, considerando le cianfrusaglie che popolavano il suo vecchio studio ad Orchard House, non aveva troppi dubbi sul fatto che, alcune delle cose che Rosencart stava dicendo fossero vere.

Rimasero lì per un po' elencando le innumerevoli virtù di Alphard Black prima che Thomas,controllando l'orologio, si rese conto che, si stava facendo tardi e loro non avevano ancora preso la Pozione Polisucco.

Ehm...cosa ne dite se entriamo?Mi sta venendo un po' sete...a te Beth no?”

Oh, hai sete Thomas?Certo certo, se già prima stavi poco bene... Se ti interessa ho una buona Pozione che potrebbe aiutarti...”

Oppure, credo che una vertebra di salamandra possa esserti molto utile:undicesimo uso, contro malesseri di ogni tipo. Sei fortunato, porto sempre con me alcune vertebre...”e nel dirlo Rosencart tirò fuori dal taschino un sacchetto di velluto.

Ehm..no, credo che del succo di zucca mi basterà...”fece Thomas, impaurito

Dan,il Mantello. Mettitelo e prendi quella pozione. E' nell'armadietto in fondo a sinistra. Sai riconoscerla, vero?”chiese Elisabeth mentre stavano entrando.

Ehi!Per chi mi hai preso?Uff, mi spiace un po' sai...la cosa si stava facendo interessante, ma è per una buona causa!”rispose, infilandosi sotto al Mantello.

Comunque, Daniel, ti dicevo...Daniel?””Rosencart perlustrava la stanza,alla ricerca di Dan, che sembrava essersi volatilizzato.

E'...tornato in dormitorio....”rispose Beth

Oh,bè, mi spiace...allora andrò a vedere come sta Thomas...”rispose il ricercatore, sorridendo.

Beth si voltò,sorridendo a Thomas che si trovava da solo con quei due e raggiunse l'armadietto,in attesa che comparisse Dan.

Dan,da sotto il mantello cercava di arrivare dall'altro lato della stanza, ma non era una cosa facile, dal momento che gli altri invitati al Lumaclub avevano avuto la grande idea di sostare lì, nel mezzo, impedendogli di passare.

Beth,cercando di non farsi vedere aprì l'armadietto:diverse boccette contenenti liquidi colorati erano stipate sullo scaffale. Si accucciò a terra e iniziò a leggere una ad una le etichette, sino a quando non trovò quella giusta.

Pozione Polisucco, Tassorosso quarto anno. Eccola, se l'avessi fatta prendere a lui sono certa che avrebbe sbagliato.”pensò,afferrandola e chiudendo l'antina.

Era già la seconda volta che, anche se controvoglia, si ritrovava a coprire i piani di Dan e, visto come si era risolta la faccenda degli ordini clandestini, aveva il terribile sospetto che, anche quella volta, Dan sarebbe andato incontro a grossi guai.

Sospirò, ma poi sorrise. Il suo papà aveva proprio ragione:anche nelle sue vene scorreva un po' di sangue Malandrino.

Beth!Beth!”bisbigliò Dan da sotto il mantello, mentre un avambraccio faceva la sua comparsa a mezz'aria.

Tieni. Ora muoviti, torna su, e mettila al sicuro.”lei gli porse la Pozione

Vieni via anche tu,sotto al Mantello ci stiamo in due:così Gazza non avrà da lamentarsi vedendoti in giro da sola tra un po' e non rischi di essere rapita da nessun fantasma...”

E Thomas?”

Dan sbruffò:sì, era vero, dovevano recuperare anche Thomas. Non potevano lasciarlo lì da solo in balia di Lumacorno e di quel folle di Rosencart, che voleva fargli ingoiare una vertebra di salamandra.

Ok, tu vai a chiamarlo. Io vi aspetto fuori .Accompagniamo lui nei sotterranei e poi torniamo sulla torre.”

Lei annuì e si diresse da Thomas, per cercare di portarlo via da quei due fanatici.

Dan,mentre tornava verso la porta pensò che il suo amico meritava un monumento per il grande livello di sopportazione che aveva mostrato quella sera: reggere da solo Lumacorno e il suo amico, senza perdere la pazienza, era una cosa davvero ammirevole.




Il pomeriggio del giorno successivo la squadra di Grifondoro sfidò il forte temporale che imperversava su Hogwarts e si allenò con quanta più energia e voglia di fare possibile.

A domani, ragazzi!Se giochiamo così la Coppa è di certo nostra!”Harry congedò la squadra e, al campo, rimasero solo lui, Ron, Ginny ed Hermione, venuta ad assistere alla parte finale dell'allenamento

Se il tempo però è così, sarà dura giocare...”constatò Ginny,riferendosi sia alle difficoltà del volo sotto la pioggia sia al cattivo umore che le provocavano le giornate uggiose.

Harry annuì:detestava giocare a Quiddich con l'acqua.Le scope non si riuscivano a governare,le pluffe scivolavano dalle mani,il Boccino era ancora più difficile da individuare e lui non vedeva nulla a causa della sua cecità.

Ti converrà incantare le lenti, Harry.”gli suggerì Hermione.

In ogni caso, pioggia o sole, il nostro è il miglior Cercatore della scuola,e la squadra è gasatissima. Se non vinciamo stavolta...”osservò Ron, precedendo gli altri nell'ingresso al castello.

E comunque a me la pioggia piace, mi rilassa...”disse Hermione

Mi sembrava strano che tu fossi come tutti i comuni mortali, Hermione...”rise Ron

Dai, Hermione, non gli si può dar torto questa volta!E' maggio e diluvia da giorni!E fa freddo!”

E' da giovedì sera che piove e oggi è sabato!Non mi sembrano giorni...”

Ciò non toglie che giocare a Quiddich con questo tempo sia impossibile!E qui Hermione non puoi dir nulla, perchè sei l'unica tra noi a non giocare a Quiddich!”concluse Harry

Harry !Harry!Harry!E' successa una cosa terribile!”Lucas scese le scale correndo come una furia .

Beth sta bene?”domandò subito Harry,preoccupato.

No!Cioè sì,cioè non lo so..non è che stiamo molto bene...Ed poi..”farfugliò,confuso, Lucas.

Lucas, vuoi dirmi cosa è successo?Spiegati e parla piano che non ho capito niente.Cosa vi è capitato?”chiese Harry,perplesso come i suoi amici.

Ed si è fatto male. Oggi durante l'ora di Erbologia una Ninfea Cambogiana carnivora l'ha morso e

non può usare la mano sinistra per quasi un mese.”spiegò Lucas

Hermione si mise una mano nei capelli.

Oh per tutti i perizomi di Merlino!”esclamò Ginny

Harry e Ron si guardarono:

E adesso?”

C'è una soluzione. Venite di sopra che ve la spieghiamo”disse Lucas,a bassa voce per non essere udito da orecchie indiscrete che popolavano l'atrio.

Lucas guidò Harry e Ron al corridoio del settimo piano, nella Stanza delle Necessità.

Lucas, come fate a conoscere già la Stanza delle Necessità?Noi l'abbiamo scoperta l'anno scorso!”esclamò Ron, entrando.

Davvero?L'abbiamo trovata io e Dan per caso una volta che fuggivamo da Gazza:è comparsa questa porta e non abbiamo trovato la stanza segnata sulla Mappa del Malandrino...”spiegò,come se nulla fosse Lucas, meravigliato dalla scoperta.

Beth!Cosa ci fai qui?”Harry corse incontro alla sorella,stupito nel trovarla lì con Anne, insieme ai ragazzi.

Lei alzò le spalle in risposta, senza poter parlare a causa degli strilli emessi da Anne.

Vi ho detto che lo faccio io!Sono perfettamente in grado di farlo!”urlava Anne , a Dan e Mark

Non ci pensare nemmeno!”ribattè Dan

E invece sì!Guardalo, Dan!Nessuno potrebbe pensare che Mark possa giocare a Quiddich!Soprattutto come battitore!”

Anne!Tu non puoi farlo!”

E perchè no?Solo perchè sono una ragazza?”continuava lei, infervorata.

Dan, però, se giocasse lei sarebbe più plausibile...”osservò Mark, meritandosi un'occhiataccia.

No!Ho detto di no!”

Dai Anne,lascia perdere...”provò a dire Lucas.

Qualcuno mi può spiegare che cosa state dicendo?”urlò Harry, all'improvviso.

Te lo spiego subito:visto che Ed è infortunato, Dan non può diventare lui e allora avrebbe dovuto per forza farlo Mark, solo che Anne insiste nel dire che vuole farlo lei...”spiegò Thomas

Ti ci metti anche tu, Thomas, adesso?Solo perchè sono una ragazza!Avanti,siamo sinceri!Nessuno potrebbe pensare che Mark sia un giocatore di Quiddich!”

Dan,non ha tutti i torti...”intervenne nuovamente Mark

E comunque sei del primo anno, Anne, e a noi non è permesso giocare...”proseguì Lucas, mentre sia Dan che Thomas annuivano.

Questo non è completamente esatto:a quelli del primo anno non è consentito possedere manici da scopa personali, ma, che io sappia, da nessuna parte c'è scritto che non possono essere in squadra. Se Anne non dovesse usare la sua scopa, anche perchè non ce l'ha,ma una della scuola o di un altro, non potrebbero contestare nulla. Senza contare che, nel nostro caso, l'unica cosa che Anne farebbe sarebbe prestare il suo aspetto, perchè, a giocare sarebbe Dan, mentre lei ordina schedari....”Beth,rimasta zitta fino a quel momento,espresse la sua opinione,suscitando gli sguardi ammirati di Ron che, al pari di Harry, si era limitato ad osservare la scena senza intervenire.

Ecco, visto!”esclamò Anne

Beth!Anche tu!”commentarono Thomas e Lucas, soffocando le imprecazioni di Dan.

Harry, tu cosa ne pensi?Vero che ho ragione io?”chiese Dan, riponendo ogni speranza nel suo Capitano.

Io credo che Anne e Beth abbiano ragione.”

Cosa?”

Ma sei impazzito?”

Non puoi farci questo!”

Mark,senza offesa, ma credo che sia la soluzione migliore...parlerò subito con la McGranitt, non dovrebbero esserci problemi. E non voglio discussioni!”concluse Harry

Dan, non è che il tuo problema è il non voler assumere le sembianza di una ragazza?”chiese Ron ,colpendo Daniel nel suo smisurato ego.

Ma che dici?”grugnì in risposta.

Sei un troglodita, Daniel!E anche tu Franchester!Da te Thomas mi aspettavo di più!”esclamò Anne, trionfante.

Beth,vado dalla McGranitt, mi accompagni?”chiese Harry,avviandosi verso la porta.


Complimenti, sorellotta!”esordì il ragazzo

Grazie!” rispose, arrossendo e giocando coi capelli.

Di' un po', quanto è stato divertente riuscire a far tacere quelle tre comari?”

Tanto!Tra l'altro,Anne si è offerta volontaria, mentre Mark, non è che fosse molto convinto. Diciamo che l'hanno obbligato...”

Tipico...E' divertente vederti nei panni della piccola cospiratrice...”

Bè, dovevo aiutare Dan, no?Anche se, ad essere sincera, non credo che dentro di lui sia molto convinto di quello che sta per fare...”confessò Beth

Bè, poteva pensarci prima di far saltare in aria l'ufficio di Gazza e, comunque, ricordati che queste cose ogni tanto vanno fatte. Non si può essere sempre perfetti. E certe cose o le fai ora o non le fai più...”

Credo che Hogwarts abbia risvegliato in me i geni Potter....”sospirò Elisabeth

Harry rise:

E che c'è di male?Come direbbe papà, non c'è niente di meglio di un Potter!”

Beth lo guardò senza parlare.

Adesso,Beth, sinceramente, dimmi come stai. Da quando siamo ritornati a scuola ti vedo più serena...”disse serio, Harry

Sì, un po' di più lo sono. Anche se qualcuno dice ancora qualcosa, però, ho capito che non ci posso fare nulla. Cioè,queste persone si sono già fatte un giudizio su di me, senza provare a conoscermi e, sinceramente non mi importa cosa pensano.Sì, mi fa male, però ho capito quello che dicevano mamma e papà:ci siete tu,Dan,Lucas,Thomas,Anne,Ron,Hermione, Ginny...ed è di voi che mi deve importare, non degli altri.Io non devo vergognarmi di quello che sono.”

Sei cresciuta tanto, Beth,in quest'anno e mi dispiace che questo sia successo per colpa mia. Vi ho messo nei casini tutti quanti...”

Non è vero, Harry. Non è stata colpa tua e lo sai e comunque, se non ci fossi stato tu, io non sarei riuscita a sopportare tutto.”

Harry sorrise e le arruffò i capelli.

E comunque,come farei senza il mio fratellone?Anne dice che sei il mio super-eroe personale...”



Domenica, nei minuti precedenti la partita,la squadra di Grifondoro era riunita negli spogliatoi.

Il giorno prima avevano giocato Tassorosso-Serpeverde, conclusasi con la vittoria di questi ultimi.

Ciò nonostante, la partita decisiva per la Coppa era proprio Grifondoro-Corvonero e anche gli studenti di Durmstrang e Beauxbautans iniziavano ad essere impazienti di sapere chi avrebbe vinto.

Ok, ragazzi. Ci siamo. E' l'ultima partita della stagione. Per me è anche l'ultima come capitano. Sappiate che è stato molto bello lavorare con voi, abbiamo creato una squadra, una vera squadra. Per questo sono convinto che oggi vinceremo:ce lo meritiamo e possiamo farcela. E' l'ultima volta che vi tedio con questi discorsi paternalistici...quindi concedetemelo!-risero tutti- Ora andiamo e vediamo di vincerla questa Coppa!Deve essere nostra per il terzo anno di fila!E comunque, visto che è l'ultima partita mia e di Ron direi che ce lo dovete, o no?Ultima cosa...Jim,giocare con Anne sarà come avere Dan,-Harry fece l'occhiolino a Dan e Ron e Ginny risero-per cui non preoccupatevi, nessun bolide colpirà i nostri Cacciatori...Se mai quelli degli altri!”

Un ultimo abbraccio di gruppo e poi via,in volo verso l'ultima partita.

Entrando in campo e mettendosi a cavalcioni sulla scopa Harry iniziò la partita con una strana euforia.

Era la sua ultima partita. Diluviava e vedeva poco o nulla, ma mai era stato così sicuro di vincere.

La sua ultima partita...quel pensiero gli diede una motivazione in più ed iniziò a setacciare il campo con incredibile foga alla ricerca del Boccino.

Non si accorgeva dei cori,delle coccarde,degli incitamenti e della scandalosamente parziale telecronaca di Seamus Finnigan.

La partita era abbastanza equilibrata:ad un goal di Grifondoro rispondeva un Cacciatore di Corvonero, ciò nonostante Ron eseguì dei veri e proprio miracoli,salvando pluffe che sembravano perse.

Come previsto, la squadra avversaria era abbastanza ostica,corretta,sì, ma difficile da cogliere impreparata. Coprivano bene gli spazi,rendendo impossibile far circolare la pluffa.

Verso la mezz'ora, quando ormai i tempi si facevano stretti,durando solo un'ora l'effetto della Pozione Polisucco,si ebbe la svolta.

E con un fantastico gioco di passaggi tra le tre Cacciatrici,Grifondoro passa in vantaggio!40 a 20 per Grifondoro, gente!Che partita!Una hola per Demelza,ragazzi!Woooooow....quel bolide per poco non centrava la Weasley!Direi che la scelta di Potter si è rivelata azzeccata!La Norris non fa certo rimpiangere Black!”commentava Seamus, mentre i cori provenienti dagli spalti si confondevano.

Sembrava che le Cacciatrici di Grifondoro,una volta scoperto il punto debole della difesa avversaria ci avessero preso gusto:il risultato continuava a essere favorevole ai Grifondoro,sebbene gli avversari non mollassero.

Che parata!Weasley compie il miracolo!Perchè Weasley è il nostro re!Weasley è il nostro re!Scuso professor Vitoius, ma se voleva un telecronista imparziale non dovevate scegliere me!”azzardò Seamus.

Il gioco però andava avanti e un brutto errore di Jimmy Cook nel gestire un bolide permise ai Corvonero di segnare.

Uh...che goal!Ehi Jimmy, dov'eri?Ma ecco che un bolide si sta avvicinando a Potter!Ha una Firebolt?Basterà a schivarlo?Ma Annne Norris si lancia, vola, vola...si sporge....e lo devia....Potter può dirigersi verso il Boccino!”

Harry volava, mancava poco e doveva trovarlo.Un paio di volte l'aveva visto ma era scappato e, in ogni caso,sarebbe stato troppo vicino a Robert Young,il nuovo Cercatore di Corvonero.

Si voltò un attimo e vide Young dirigersi verso la torretta della tribuna di Serpeverde.

Nonostante la pioggia era però possibile riconoscerlo. Il Boccino era lì,per quanto sarebbe rimasto?

Harry virò,carico ed esaltato:un piccolo sforzo,ancora un piccolo sforzo e la Coppa sarebbe stata loro.

Si affiancò a Young, si sporse ...

Il pugno al cielo. Stringeva il Boccino.

Potter lo prende!Potter lo prende!Grifondoro vince!Siamo i campioni!”gridava Seamus.

Da quel momento in poi per Harry fu l'oblio:mani da stringere,abbracci,urla,salti....non ricordò mai cosa fece in quei momenti,quando tutti si erano riversati in campo per festeggiare.

Ricordò solo di aver detto a Ron:

Prendere il Boccino sotto il naso di Malfoy...e vedere la sua faccia mentre diventavano campioni...è stata la cosa più bella che mi sia successa!”

Dan,ancora nei panni di Anne,sorrise a Beth prima di dirigersi verso il castello.





Dan attraversò il prato di corsa,gli effetti della Polisucco stavano per svanire. Se qualcuno l'avesse visto sarebbero stai guai.

Arrivò al castello e si fermò un attimo a prendere fiato e poi via, correndo a perdifiato lungo i corridoi di pietra.

Era così preoccupato di fare in tempo a raggiungere il bagno del secondo piano,dove avrebbe dovuto incontrarsi con Anne, che non si accorse del rumore di passi proveniente in direzione opposta alla sua.

Curioso,signor Black...mi è appena sembrato di averla vista nell'ufficio di Gazza, qualche minuto fa...”

A Dan per poco non prese un colpo:con tutte le persone che poteva incontrare, proprio Silente?

Bè, meglio lui di Snape, pensò.

Ehm...ecco..io...”farfugliò,cercando disperatamente qualcosa da dire anche se, in quel momento, tutta la sua scorta di frottole sembrava esaurita.

Devo essermi sbagliato. Del resto, le pare che si possa essere in due posti contemporaneamente?”Silente parlava con tono calmo e tranquillo,anche se da dietro i suoi occhiali a mezzaluna a Dan pareva che lo stesse perforando con gli occhi.

Comunque, bella partita,signor Black, non le pare?La sua sostituta ha giocato in modo impeccabile...sembrava proprio di vedere giocare lei. Peccato che non abbia potuto vederla....Ora la lascio andare, sono certo che il signor Gazza la sta aspettando....”Silente gli strizzò l'occhio e gli sorrise, prima di allontanarsi.

Dan rimase lì, imbambolato. Silente aveva capito. Non gli sfuggiva mai niente.

Dan sbruffò:l'aveva fatta grossa quella volta. Perchè non si era limitato a prendersi la sua punizione e basta ma aveva mobilitato il mondo?

Iniziò ad insultarsi da solo. Era il suo secondo anno ad Hogwarts ed era in punizione un giorno sì e uno no,ma solo per grazia ricevuta.

Solitamente le sue bravate non gli procuravano un eccessivo senso di colpa, ma quella volta gli sembrava di aver tradito la fiducia di molte persone e i suoi amici avevano corso un grosso rischio aiutandolo.

Ma il Preside non aveva detto niente. Avrebbe potuto rimproverarlo e garantirgli degli anni di punizione per quello che aveva organizzato, ma non aveva fatto nulla.

Che l'avesse fatto apposta?Possibile che, di proposito,avesse fatto finta che non fosse successo niente?

Sirius,James e Remus gli avevano sempre che detto di avere il sospetto che, spesso, Silente li avesse coperti...che avesse iniziato a farlo anche con lui?

Ma non ci era abituato:preferiva essere sgridato, così da poter polemizzare fino alla nausea del suo ascoltatore...In quel modo il senso di colpa, invece, si acuiva.

Basta pensare a queste cose,Dan. Non è da te. Avete vinto e questo è l'importante. Sì...era l'unica cosa da fare.Non c'erano soluzioni. L'hanno detto anche Beth, Anne ed Harry...”ripetendo frasi di questo genere Dan raggiunse prima il bagno e poi Lucas, che con Gazza stava ripulendo un immenso mobile,in attesa di poter catalogare i verbali di decenni di punizioni.

Se avessero fatto in fretta, magari,li avrebbe lasciati andare a festeggiare con gli altri sulla torre...







Permesso, permesso!Fatemi passare!”la professoressa McGranitt , dopo aver oltrepassato il buco del ritratto si fece largo tra la folla di Grifondoro che stava festeggiando in Sala Comune.

Non appena il suo viso fu scorto calò il silenzio:tutti temevano un rimprovero per il baccano e, specialmente tra quelli del primo anno si poteva intravedere qualche viso impaurito.

Dan smise immediatamente di far levitare dei gavettoni sulle teste dei compagni, nascondendosi nell'angolo più remoto della stanza e Lucas smise di ingozzarsi.

Harry, che stava festeggiando con il resto della squadra guardò incuriosito l'insegnante:mai, da quando lui era ad Hogwarts, aveva interrotto i festeggiamenti per la fine del campionato, soprattutto se a vincere era stato proprio Grifondoro.

Potter, ho bisogno che lei, sua sorella e il signor Black mi seguiate in presidenza.Subito.”aggiunse,rispondendo ai loro sguardi sorpresi.

Beth sorrise ad Anne e seguì la professoressa,stando ben vicino a suo fratello.Sentiva che era successo qualcosa, altrimenti non li avrebbero chiamati in presidenza.

Harry,dopo aver lanciato un'ultima occhiata ai suoi amici si affiancò a Beth,sorridendole incoraggiante,provando a calmare la paura che già agitava la sorella.

Dan si incamminò dietro la donna, chiedendosi cosa avesse combinato quella volta, ammesso che avesse davvero combinato qualcosa,dal momento che gli pareva di essere più che innocente.

La McGranitt lungo il tragitto non parlò e nessuno osò fare domande.

Raggiunsero il gargoyle di pietra e successivamente lo studio del preside.

Avanti”si sentì dire dalla voce calma e pacata di Silente.

Entrando compresero che le loro paure erano fondate:Lily ed Hellen sedevano davanti a Silente .

Entrambe le donne rivolsero verso i loro figli un sorriso,che tentava di apparire sicuro e rassicurante,senza però riuscire nello scopo.

Harry si guardava attorno,spaesato:perchè, suo padre e Sirius non erano lì? Cosa era successo?

Si può sapere che succede?Perchè siamo qui?”chiese,immediatamente Harry.

Sedete, ragazzi.”il Preside indicò tre poltrone comparse dal nulla.

No, ci dica che è successo , prima!”esclamò, deciso Dan

Daniel!”lo richiamò sua madre, non potendo esimersi dal rimproverare la maleducazione del figlio.

Remus è scomparso.”disse Lily

Non è possibile...”sussurrò Dan. Era solo un incubo, non poteva essere successo davvero.

Avevano detto...Kingsley aveva detto che non gli sarebbe successo niente!”urlò Harry, perdendo la pazienza.

La prima reazione di Harry fu di voler prendere ognuno dei soprammobili dello studio di Silente e di scagliarlo chissà dove, ma, rapidamente, lo sconforto si fece largo in lui.

Harry e Dan rimasero fermi ed immobili:troppo increduli per riuscire a muoversi, a parlare,a pensare. Guardavano le loro madri, come se esse potessero dire chissà che cosa, o, meglio, far sparire il nodo allo stomaco e il senso di impotenza che si erano impossessati di loro.

Beth non riuscì ad impedire alle lacrime di scendere e, mentre calde le solcavano le guance, corse al petto di Lily, singhiozzando forte e cercando riparo.






LONDRA, UFFICIO DI KINGSLEY SHACKEBOLT,MINISTRO DELLA MAGIA.


Sirius, ti ho già detto che farò tutto il possibile per riportarlo a casa. Ho già mandato una squadra di Auror in Cornovaglia:da lì abbiamo ricevuto le sue ultime notizie.”il Ministro della Magia ripetè per l'ennesima volta la stessa frase,senza che questa riuscisse ad avere effetto.

Kingsley ti avverto: sono un Black, a malincuore ma lo sono ancora, e, se il mio nome conta ancora qualcosa, non ci metto nulla a farti rimuovere da quest'incarico!”sbottò Sirius, a voce alta.

Lui e James si trovavano al Ministero,dove erano corsi subito dopo aver appreso da Tonks la scomparsa di Remus.

Volevano parlare con Kingsley in persona per avere maggiori notizie e, perché no,rassicurazioni.

Sirius, calmati, per favore.”intervenne James, rimasto zitto nell'angolo.

Non mi calmo, mi dispiace, ma non mi calmo. E' stata un 'idea sua-indicò col dito Kinsley mentre il tono si faceva sempre più stridulo e isterico-una maledetta e fottuta idea sua! Quindi deve vedere di riportarmi a casa Remus sano e salvo. Tutto qui, non voglio altro, solo che Remus torni a casa. Solo che mia cugina abbia un marito. Solo che Ted abbia un padre. Nel caso ve ne siate dimenticati tutti c'è appena stata la luna piena. Adesso, sarà là ,in mezzo al nulla, ferito e dolorante sempre che non sia...morto.Ed è tutta colpa sua.-puntò nuovamente il dito contro Kingsley- Sua, che l'ha voluto a tutti i costi.”

Sirius basta!”James lo interruppe con decisione e Sirius tacque: solo due persone avevano il potere di farlo star zitto, uno era James e l'altro Remus.

James sospirò e prese la parola:

Kingsley, noi partiamo.Ci uniremo al gruppo degli Auror.”in realtà tra loro non ne avevano ancora discusso, ma sapevano entrambi che l'avrebbero fatto.Bastava incrociare gli sguardi.

Era sempre stato così tra loro.

Cosa?Non se ne parla nemmeno!”esclamò Kingsley, seriamente irritato:la sua unica possibilità di catturare Fenfir Greyback, nonché conoscente da anni, era dispersa e due civili (amici della suddetta possibilità) volevano partire per cercarla.

Non siete Auror!Non potete farlo!Se vi dovesse succedere qualcosa? Non provateci nemmeno!”

Abbiamo fatto il corso per Auror, che poi abbiamo deciso di non avere nulla a che fare con questi idioti del Ministero è un altro discorso, ma il corso l'abbiamo fatto. Lo sai. ”precisò Sirius

Ma non vi siete diplomati!Non potete andare!E' pericoloso!”continuò il Ministro.

Abbiamo combattuto una guerra, Kingsley, lo sai anche tu.”disse James,sicuro e deciso come non mai. Si sentiva responsabile di quanto accaduto. Aveva sostenuto Remus in quell'impresa e ora, doveva riportarlo a casa.

Non sono d'accordo. Sappiatelo. Fate quello che vi pare, ma, qualsiasi cosa succeda, io non ne sono responsabile. Io non voglio responsabilità. Vado al Dipartimento Auror ad avvisare della vostra presenza.”le parole del Ministro suonavano secche ,dure e perentorie. Fu chiaro a tutti che il discorso era concluso.

Kingsley uscì dall'ufficio,sbattendo la porta.

Sirius si accasciò su una poltrona e si portò una mano alla fronte: quella notizia l'aveva distrutto.

Erano anni che non pensava più alla possibilità che i suoi amici, che le persone a cui voleva bene, potessero morire.

Sapere che Remus era in pericolo lo fece sprofondare nel baratro.

James gli si mise di fronte,le braccia sui braccioli della poltrona. Occhi negli occhi.

Sirius, ascoltami:lo riporteremo a casa.”

Sirius alzò la testa:in quei momenti quelli forti erano sempre stati James e Remus, non lui.

Lui era quello che, più di tutti, si faceva prendere dallo sconforto, pensando subito al peggio, James era quello più forte, quello che prendeva sempre in mano le redini della situazione e Remus... bè, Remus era Remus, non c'erano modi per descriverlo o classificarlo.

Era Remus, e basta.

Sirius annuì.

Insieme lo riporteremo a casa. Te lo prometto.”James parlò e gli porse la mano, per aiutarlo a rialzarsi.

Il suo innato ottimismo, la fiducia nel futuro e nella buona fede delle persone lo portavano a parlare così, anche se era seriamente preoccupato.

Temeva di star per ficcarsi in un'avventura più grossa di lui, ma non aveva paura. Era per Remus.

Doveva mostrarsi forte anche per Sirius e per la sua famiglia.

In quel momento c'era bisogno di qualcuno che si assumesse tutto il peso della situazione e, quella volta come anche in passato, fu James a farlo.





ORCHARD HOUSE

L'atrio di Orchard House era grande ed imponente:il mobilio antico, i quadri appesi, i tappeti persiani e le lampade in vetro di murano avrebbero potuto trarre in inganno.

Non era un ambiente freddo, ma caldo e sereno. Hellen aveva regalato solarità, allegria ed armonia a quella vecchia casa ed entrando si poteva scorgere solo calore ed affetto.

Tuttavia, quella sera, forse perchè era buio o forse l'umore degli abitanti di Orchard House non era dei migliori,l'ambiente appariva freddo.

Sirius ed Hellen sedevano sul divano,la testa bionda di lei era piegata ed affondava nel petto di lui.

Sirius le mise una mano sotto al mento e le alzò il volto.Con un tocco lieve asciugò le lacrime che avevano bagnato gli occhi della moglie.

Ohi....-le baciò la testa-non piangere.Le donne Black non piangono. Non mostrano emozioni.”

Sono finiti i tempi della cara Walburga...”disse piano Hellen,totalmente priva della sua consueta verve.

E ne sono ben felice!Ascoltami Hellen, andrà tutto bene. Lo riporteremo a casa.”

Sirius, non devi fare l'eroe con me. Sei preoccupato quanto me, se non di più. Non ti dico di non andare, voglio solo che tu stia attento.”

E ancora una volta Hellen Wingross in Black mostra al mondo la sua sagacia!”Sirius provò a scherzare, ma uno sguardo della moglie lo fece tornare immediatamente serio.

Sì, sono preoccupato e non ti nascondo che ho anche un po' di paura. Ma andrà tutto bene. Abbiamo affrontato cose ben peggiori, se ci pensi.”

Sì,hai ragione. E Remus tornerà a casa, andrà tutto bene.”disse lei, decisa

Sai Hellen, ti ammiro. Lo dico sinceramente: un minuto piangi e quello dopo ridi. Sei la persona più forte e allo stesso tempo quella più fragile che conosca. Non so dove sarei se non ti avessi incontrato...”

O... bè... probabilmente staresti passando la notte con una delle tue tante amanti....”Hellen abbozzò un sorriso.

Sicura che non lo faccia abitualmente?Sai, gli allenatori di Quiddich sono molto richiesti, soprattutto se sono affascinanti come il sottoscritto!”Sirius rise,fermando il cuscino che Hellen gli stava tirando contro.

Ok, ok!Allora ti dico cosa starei facendo :ora sarei nello sconforto più totale e starei assillando James e Lily.

Tu e Dan siete la mia forza.

Più discuto con te, più mi rendo conto di amarti, più rimproveri Dan più mi rendo conto che sei la madre migliore che uno scapestrato come lui possa avere. E' un antitesi lo so...”

Bè, signor Black, diciamo che avere a che fare con voi due è un po' come fare perennemente la baby- sitter, anzi, direi che io sono una Black-sitter!Su, ora in piedi Sirius, vai. James ti starà aspettando.”Hellen rise e lo tirò in piedi.

Uhm..no...è ancora presto. Conoscendoli,i due piccioncini si staranno scambiando mille effusioni. Sai, non sappiamo quanto staremo via e si devono portare avanti....”

Sirius Black!Possibile che tu,dall'età di tredici anni anni, abbia in mente una sola cosa!Santo Merlino,sei incorreggibile!

Si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere, di nuovo.

Ok, ora direi che vado davvero.”Sirius si staccò dall'abbraccio di Hellen.

Stai attento.”gli raccomandò.

Don't worry!Bee Happy!Pensa positivo,Hellen!E poi ho promesso a Dan un giro in moto quando torno....se non muoio in Cornovaglia mi uccide lui quando torno!”

Sirius si smaterializzò a Godrick's Hollow,senza riuscire a sentire gli ultimi improperi lanciati da Hellen.

Atterrò nell'atrio di casa Potter, non trovò ad accoglierlo il sorriso di Lily e le battute di James. Probabilmente si stavano ancora salutando,pertanto decise di aspettare paziente,cercando di non farsi sentire.


GODRICK'S HOLLOW

Lily,grazie.”James prese dalle mani della moglie lo zaino che gli porse.

Lily sorrise.

E perchè, di grazia?Per lo zaino, forse?”Lily stava alludendo all'incapacità di James nel fare le valigie.

Perchè non hai mai tentato di fermarmi.”rispose James, serio e ammirato.

E a cosa servirebbe? Con o senza il mio consenso faresti comunque quello che hai in mente. E' sempre stato così,dalle cose più stupide a quelle più importanti.”

Lily, ma , seriamente, sei d'accordo con quello che sto per fare?”

Sì, James, sono d'accordo. E' quello che farei anch'io, lo sai. Stai solo attento. Spero solo che non sia troppo tardi....”

Non dire così'!-James le mise le mani sulle spalle e la guardò negli occhi-lo troveremo e lo riporteremo a casa. Non bisogna neanche pensare ad un'eventualità del genere. Hai capito?”

James cercava davvero di pensare che tutto sarebbe andato bene, che ogni cosa si sarebbe risolta, ma non sempre ci riusciva. Anche il suo incrollabile ottimismo talvolta scricchiolava ed aveva bisogno della forza che solo la sua Lily sapeva dargli.

Lily annuì:sapevano entrambi che c'erano grossi rischi, ma dovevano farsi forza. Soprattutto lei, Harry ed Elisabeth avevano bisogno che lei fosse forte, che lei li rassicurasse.

Lily, mi dispiace, sono stati dei mesi difficili per tutti questi...e adesso anche questa cosa di Remus...mi dispiace che tu debba sopportare tutto questo da sola.”James si era seduto sul letto e si passava nervosamente una mano tra i capelli, mentre con l'altra si sistemava gli occhiali.

Lily si sedette accanto a lui, e gli prese la mano.

Non sono sola, James, ci sei tu con me. Abbiamo affrontato di peggio. Ce la caveremo, anche questa volta. Insieme come sempre.”

James la strinse forte a sé,aspirando il profumo dei suoi capelli rossi, ancora color fuoco, nonostante l'età ormai avanzasse. La guardò in faccia, come per imprimere nella sua mente la posizione di ognuna delle piccole efelidi che macchiavano il volto di sua moglie.

Non c'era bisogno che le contasse:il viso di Lily era ben fissato nella sua mente, ma, soprattutto, nel suo cuore.

Lei gli sorrise, con quel suo sorriso che scalda il cuore e lo guardò.

Accarezzò dolcemente il bernoccolo che ancora gli deturpava la fronte,ultimo superstite dell' incidente nel corso della Finale. Gli arruffò i capelli, neri e ribelli.

Quanto le sarebbe mancato!Ma quanto era orgogliosa di suo marito!

Il suo James.

Potter l'arrogante, Potter lo sbruffone, semplicemente Potter. Colui che, ogni cosa che ha fatto, l'ha fatta per lei, per Elisabeth, per Harry e per i suoi amici.

Non era sola, erano solo lontani.E Remus aveva bisogno di lui. Avrebbero affrontato insieme anche quella sfida.

Rimasero lì,a guardarsi per un attimo,beandosi l'uno della sola vista dell'altro fino a quando non sentirono un “pop”.

Sirius era arrivato. Era ora di andare.

  
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