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Autore: bethrandall    10/03/2014    2 recensioni
Adhara è letteralmente distrutta da una giornata molto stancante passata con la principessa Amina , nei soliti giorni a palazzo. Non è un caso , se , dopo una giornata molto movimentata la ragazza si sente esausta e molto assonnata. Ritornando nelle sue stanze prende il suo letto come un' ancora di salvezza e vi si fionda dentro. Addormentandosi e calandosi in un sogno particolarmente strano e magico … forse a causa dei diversi problemi, forse per le storie fantasiose lette con Amina ,il suo sogno è molto reale , tanto che appena si risveglia in un prato, ha la paura che quel che sia accaduto negli ultimi mesi sia un sogno. Ma il prato non è il prato della prima volta. Bensì … il prato del Paese delle Meraviglie.
con le meravigliose note di
Avril Lavigne- Underground
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adhara, Amhal, Amina, San, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Beh , non so da quanto tempo sto camminando in vano. Penso circa un ora, tre minuti, un secondo.
Il tempo ormai qui è un optional.
Jamila si è appisolata sulla mia testa e per quanto sia piccola , pesa , parecchio , soprattutto se il suo dolce peso preme sopra il mio cranio.  
Però devo ammettere che da quassù  tutto è molto meglio! Gli alberi sono altissimi ,di ogni forma e colore , e strisciano sulla gonna, senza graffiarla, quasi quasi la morbidezza del tessuto aderisse al groviglio dei rami intrecciati. Le nuvole le riesco a sfiorare con le dita e sono di un rosa pallido. Ogni tanto un drago svolazza intorno alla mia testa , come fanno le libellule, anche loro sono piccoli rispetto a me. Sembrano farfalle e le loro ali, caspita! Esistessero draghi così variopinti nel Mondo Emerso!
Però è la terza volta che inciampo su un fiore di grossa portata. E i funghi? Mamma mia ! quanto li sto odiando! Ogni cinque secondi , si attaccano alla mia scarpa e non la mollano più , e io sono costretta a scrollarmeli di dosso  strisciando il piede su qualche corteccia.  Questo si che è un grosso problema per la mia altezza , e infatti il panorama è l’unica cosa positiva. Per il resto io sono ancora enorme , e faccio a gara a ‘’chi ride prima ‘’con le montagne.
e Amhal ? da quassù è vero,posso vedere tutto , ma lui? Lui doveva essere ancora piccolo , o comunque in altezza naturale.
e se lo avessi schiacciato? Il pensiero si insinua nella mai testa contorta.
spero di NO! Ci mancherebbe solo questa , uccidere sotto il mio piedone l’unica persona che amo veramente!
o cielo! Questo sogno sta diventando più complesso di quel che il mio cervello riesce ad elaborare. Oh cavolo!
 È l’ennesimo fungo che si attacca sullo stivale , basta mi sono scocciata. Ora distruggo tutte cose, se solo anche il mio pugnale fosse cresciuto con me!
anzi, se avessi portato il mio pugnale. Visto che ho miriadi di gonne , tulle e stoffe e zero armi!
ah! L’odio che sto provando nei miei confronti mi ucciderà a breve.
Un altro fungo!
Beh ora basta!
Striscio il piede su una corteccia di un albero , che all’apparenza doveva essere una grossa quercia azzurra. Nel frattempo Jamila si è svegliata. Sento il suo peso spostarsi e divenire meno opprimente sopra la testa.
Sbuffo nervosa. Questa ricerca mi sta sfuggendo dalle dita. Dalla quota dove sono posta, questo mondo sembra non finire e protendersi oltre l'infinito.
<< ehi , ehi ,ehi tu!>>
Eh ,eh ! ci risiamo con la gente strana.
<> la mia voce rimbomba mostruosamente facendo tremare alberi e montagne.
<> butto lo sguardo giù. Tra i fiori rossi e viola e l’erba fitta c’è una sagomina  seduta su un drago. Da quel che la mia vista mi permetteva di individuare , questa sagoma ,somiglia parecchio a Baol , l’attendente della regina Dubhe. E il tono della voce è lo stesso , quindi vado sul sicuro che sia proprio lui , l’ennesimo personaggio strambo di questo sogno pazzesco.
oh beh! L’attendente aveva una coda squamosa verde… e il suo drago era rosso.
trattengo un collasso di nervi, bastava solo una fogliolina sopra la mia testa per farmi sbottare. Dico? Ma perché devo vivere questa stramaledetta avventura , devo solo stare con Amhal .
Per l’amor del cielo! È un mio sogno, questo è il mio cervello! E qui dovrei governare io.
NO.
Nemmeno la mia testa vuole saperne di ragionare.
Mi sento una creatura a sé.
<< sai che stai commettendo un grave reato? Non si ci può trasformare nel bosco>>
<< scusi! Non sono stata io di mia spontanea volontà a vestirmi da Monti delle Sershet! Sa com’è ! sono incappata a casa di una psicopatica che mi ha fatto diventare un mostro. E io non voglio diventare una casa di riposo per ‘’draghi stanchi da lunghi viaggi’’, non è la mia massima aspirazione>>
la faccia di Baol-lucertola parve mutare.
Forse ho esagerato. Beh , ma sono nella mia testa posso prendermela con chi mi gira!
Ma pensandoci, il povero Baol sta svolgendo il suo lavoro.
<> indico il posto con un gesto ampio<< mi confonde, e parecchio>>
<< e allora perché continua a esserci?>> Beh? Questa è la risposta. La prossima volta invece di essere cortese mi pianto una quercia in bocca e poi mi metto a sputare ghiande.
<< beh! Io scapperei immediatamente da questo posto. Onestamente mi sono scocciata di tutte le creature che lo abitano. E poi cerco solo Bianconiglio , che chiedo di più?>>
Baol parve rincuorarsi. << ah sì! Cerca Bianconiglio! È passato di qua, se scende gli indico la strada>>
MA SI PUO’ ESSERE PIU’ LUNATICI DI COSI’?
no, guarda , cinque minuti , scendo , il tempo che mi concentro e divento altezza lucertola.
<< ah! Vedi che se potessi scenderei ben volentieri ma sa com’è?NON HO IDEA DI COME SI POSSA SCENDERE!>>
Baol sorrise. << hai l’antitodo in tasca>> detto questo prende un bastone e mi punzecchia la tasca vicino alla coscia.
Ahia! Mi ha fatto male. Cattivone!
metto le mani nella fessura del grembiule.
sento qualcosa di duro, e morbido contemporaneamente. Pane nero. Pane nero dentro la  tasca del grembiule. Pane nero. Guarda , ora gliene do un pezzetto al povero Baol. CHE ME NE FACCIO DEL PANE NERO?
<>
Fisso il pane , come fisso le api quando sono terribilmente vicine.
Se era l’unica soluzione.
<> Baol , scosse la testa.<>
O LA VA, O LA SPACCA.
Metto in bocca un pezzo di pane, lo schifo mi attanaglia le viscere. Sto per vomitare l’anima , ma il mio corpo sta decrescendo. Sempre più piccola , piccola, piccola… piccola… ancora. Ora sono alta quanto un filo d’erba. Troppo piccola. Voglio urlare…. E dov’è quella lucertola , la faccio diventare una cinta per le armi! Maledizione!
Bene e ora cosa faccio? Il paesaggio è cambiato. Ora i sassi sono alti quanto montagne. E poi a terra ci sono pezzi di lame e cuoio. Un sentiero meno erboso , evidentemente una macchia di terra senza erba,si  presenta verso di me. Cammino saltando gli ostacoli e evitando di annegare nelle pozzanghere. I funghi , i maledetti funghi, ora mi schiacciano sotto la loro altezza. Mai fidarsi di una lucertola. MAI PIU’.
(Spazio dedicato all’autrice dalla fanfiction: scusate, veramente. Sono stata assente e ora mi ritrovo ad aggiornare la mia storia con questo capitolo campato in aria, per così dire. Spero vi divertiate, la mia povera Adhara non ce la fa più a sopportare questo mondo strambo, e se la prende anche con chi non c’entra molto. Spero vi piaccia ugualmente. Buon divertimento!)








 
  
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