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Autore: dolls_    11/03/2014    1 recensioni
- Quindi mi stai dicendo che non ti importa più nulla di quello che siamo stati? - sussurrai, le lacrime che minacciavano di scendere.
- Certo che mi importa piccola - mormorò Harry accarezzandomi una guancia con il pollice e asciugandomi una lacrima, non mi ero accorta che fosse caduta dalle mie ciglia - Non piangere - aggiunse.
- E come faccio? Mi stai lasciando -
- Non ti sto lasciando scricciolo, ti sto salvando -
Certo, lui era famoso, anche se non lo voleva detto, faceva parte degli One Direction e come tale era adorato da tutte le sue fan. Ma quello che mi faceva più male era vedere che Niall, Louis e Liam non avevano lasciato le loro ragazze per questo, invece Harry si.
Strinsi i pugni, mi voltai e corsi via.
*Cosa succede quando quattro ragazze e cinque ragazzi si incontrano?*
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
Only from friends

Monica’s Pov

Buongiorno amore Xx. Niall.

Ehi! Mony.

Esci con me stasera? Xx. Niall.

Ovvio, dimmi a che ora e sarò pronta. Mony.

Facciamo alle otto, ti va se andiamo in pizzeria? Xx. Niall.

Vado ovunque sei tu <3. Mony.

 
Serena’s Pov.

- Cavolo Louis! Smettila! – urlai anche se non riuscivo ad arrabbiarmi con lui.

- Ho quasi finito, cosina – mi sussurrò all’orecchio prima di tornare a dedicarsi ai miei capelli.

Da un paio di giorni Louis aveva preso a chiamarmi cosina, diceva che era dolce e non era da fidanzati, perché noi, si sa, eravamo migliori amici. Eppure chissà per quale motivo non lo eravamo fino infondo, a me lui piaceva, a lui io piacevo. Mi salutava con un bacio a stampo! Però eravamo migliori amici … guai a chi obbiettava.

-Basta, Lou. Mi fai male! – strillai quando prese a spazzolarmi i capelli con foga –Non sei un parrucchiere! –

- Scusa, scusa! Ma quando ti toglierò la benda dagli occhi realizzerai che sei una favola – rispose continuando a pettinare i capelli.

Quando infine mi tolse quella maledetta benda nera da davanti agli occhi restai di stucco. Avevo davanti a me una nuova Serena. Cioè, ero sempre io, seduta davanti allo specchio del bagno in casa Direction, dietro di me c’era il solito Louis che dava di matto. Ma l’immagine riflessa allo specchio era una ragazza bellissima, sembrava un angelo. I lunghi capelli castani erano mossi e si arricciavano lievemente davanti al viso creando una perfetta via di mezzo tra il liscio e il riccio. Okay, amavo quell’acconciatura.

- Allora? – chiese il ragazzo alle mie spalle.

- Mmm … sto cercando di capire perché tu non faccia il parrucchiere –

Lui scoppiò a ridere in una sonora risata – Dovrei bendare gli occhi a tutte le clienti per non farle spaventare. Non chiedermi di rifarti quell’acconciatura perché non ci riuscirò mai. Non ho mai provato a fare i capelli a una ragazza. Il risultato non è male … breve pausa di riflessione … -

- Breve pausa di riflessione? – domandai.

Lui mi fece un cenno con la mano come a dirmi di lasciar perdere le sue stupidaggini, poi riprese a parlare – C’è stato un momento dove avevi i capelli specie afro! Sai quando ho usato tutta quella lacca e poi ti ho fatto lavare i capelli, era perché li avevi gonfi come un pallone e ho dovuti lavarli per ricominciare da capo –

- Cioè tu mi stai dicendo che ho avuto i capelli afro? –

- Anche – ammise smettendo di ridere.

- Non so se urlarti contro o ridere – dissi.

Lui mi prese per un braccio e mi stampò un leggero bacio sulla bocca.

- Stasera esci con me – lo implorai.

- Non dovrebbe essere il ragazzo a chiedere alla ragazza di uscire? –

- Siamo una coppia storta che si crede due migliori amici, ma sappiamo tutti e due che i migliori amici prima o poi si innamorano … ti prego, esci con me – risposi giungendo le mani davanti al viso e sbattendo le ciglia, per sembrare ancora più tenera sporsi il labbro inferiore e lo feci tremolare.

- Quanto è sexy quel labbro – mormorò prima di darmi un altro bacio – Va bene, fatti trovare pronta per le otto, andiamo al cinema – disse poi aprendomi la porta –Fatti bella! – mi urlò dietro quando mi allontanai.

Avevo un appuntamento con Louis Tomlinson!

Giordana’s Pov

- Per favore! Per favore! Per favore! Per favore! – ululò Liam al mio fianco. Camminava piegato con le mani giunte e un’espressione da cucciolo abbandonato che faceva troppa tenerezza.

- Liam, non siamo fidanzati! –

- Ma anche gli amici escono, dai, ti prego vieni al bar con me! – piagnucolò – Ho una sorpresa –

- Mmm … vado matta per le sorprese! Dimmi a che ora! E anche dove devo farmi trovare! –

Liam scoppiò a ridere – Se avessi saputo che bastava dirti della sorpresa mi sarei risparmiato tutto il fiato che ho sprecato standoti dietro –

- Forse – risposi storcendo la bocca in una smorfia.

- D’accordo. Stasera alle otto passo a prenderti a casa tua –

- Ci vediamo stasera – dissi entrando nel portone e salutandolo con la mano.

Chiara’s Pov.

- Non verrò Harry! – strillai al telefono.

- Perché no? – mi rispose lui da dietro la cornetta.

- Senti, te l’ho già spiegato. Siamo amici, nient’altro quindi perché dovrei venire a mangiare un gelato con te stasera? –

- Lo sai che Liam e Giordana escono? Anche Louis e Serena. Questa è la prova che possono uscire anche gli amici, non solo i fidanzati –

- Louis e Serena sono quasi più innamorati di Monica e Niall –

- Dai, stasera escono anche Monica e Niall escono –

- Cos’è, vi siete messi d’accordo? –

- No, davvero! Io ho detto ai ragazzi che sarebbe bello uscire un giorno tutti insieme e loro mi hanno detto che stasera uscivano e stamattina ti ho mandato quel messaggio per andare alla gelateria a cui non hai risposto, non puoi dirmi che ci ho pensato dopo che mi hanno detto tutti che erano impegnati quella sera. Allora, esci con me? – disse.

- Fai compagnia a Zayn, Harry, si sentirà solo –

- Quanto sei cocciuta! – si lamentò.

- Mi dispiace, ma quando mi metto in testa una cosa è difficile farmi cambiare idea –

- Okay, ciao – rispose lui, parve deluso ma non ci feci caso e staccai la telefonata.

Mezz’oretta dopo stavo guardando “A tutto reality” in televisione e stavo morendo dalle risate mangiando popcorn. Si potevano mangiare popcorn e soprattutto si poteva ridere come una matta per un cartone!?

Suonò il citofono e andai a rispondere – Chi è? – chiesi. Mi sarei aspettata di tutto ma non questo.

- Sono Harry, aprimi –

Anche se riluttante schiacciai il pulsante e qualche minuto dopo lo sentii suonare alla porta. Girai la maniglia e vidi l’alta figura di Harry entrare e guardarsi intorno.

 - Bella casa – commentò prima di girarsi a guardarmi.

- Che ci fai qui? – domandai sospettoso.

- Ecco, se non ti bastano le parole al telefono te lo dico di presenza. Stasera esci con me? – mi chiese.

- No – notai com’era facile e spontaneo dire di no a lui e mi ritirai in camera. Purtroppo quel cocciuto di Harry mi seguì e si sedette sulla scrivania arancione mentre io mi accomodai sul mio letto con il solito piumone rosa delle Winx.

- Perché hai ancora il piumone delle Winx? – chiese ridendo.

- Perché dovrei buttare una coperta ancora utilizzabile? – domandai con il suo stesso tono, cioè prendendolo in giro anche se non era una frase per prendere in giro lui, sembrava mi stessi prendendo in giro da sola.

Lui si guardò in giro e prese la tazza bianca sulla scrivania. La loro tazza bianca!

- E meno male che non ti piacevano i 1D – mormorò rigirandosi la tazza fra le mani –I love One Direction – lesse sulla tazza.

- D’accordo, basta guardare le mie cose. Cosa vuoi? –

- Uscire con te. Da amici –

- Se ti dico di si ti togli dalle scatole? – domandai alzando un sopracciglio.

- Si. Però ritornerò stasera alle otto –

- Ma per ora mi lasci stare? –

- Si. Devo prepararmi anch’io! –

- Va bene, usciamo. Ma solo da amici. Solo da amici. Capito? –

- Si, capito. Ci vediamo stasera alle otto, ti passo a prendere io, scricciolo – disse alzandosi dalla scrivania e lasciandomi un bacio sulla guancia prima di sparire dalla porta della mia camera.

Monica’s Pov.

Questa volta non c’erano le mie amiche ad aiutarmi a scegliere i vestiti per l’appuntamento, ma avevo l’impressione che a Niall sarei piaciuta con qualsiasi cosa addosso.

Aprii le grosse ante dell’armadio e gettai i miei abiti alla rinfusa sul letto. Non avrei indossato un vestitino. Non era nel mio genere. Pescai infine dei leggins neri con gli strass sulla caviglia e una maglietta lunga con dei ricami in basso che dicevano: “Amore è per sempre solo quando regna l’odio”. Non avevo mai capito quella frase, ma in complesso amavo quella maglietta fuxia. Raccolsi i capelli in due pesanti trecce, proprio come piacevano a Niall, e mi infilai un paio di orecchini pieni di brillantini. Misi un po’ di lucidalabbra e di ombretto rosa lieve e mi profumai. Ero pronta.

Serena’s Pov.

Volevo che quello fosse un appuntamento perfetto. Volevo essere splendida per andare al cinema con Louis. Decisi di lasciare i capelli così come me li aveva acconciati lui, li amavo davvero troppo. Aprii l’armadio alla ricerca di qualcosa di “favoloso” ma nulla mi sembrava adatto all’occasione. Avevo già indossato quasi tutto quando stavo con Matteo. E adesso cosa mi sarei messa addosso? Erano le sei, era da pazzi fare quello che avevo appena pensato, non sarei mai arrivata in orario, ma dovevo farlo.

Infilai una tuta, presi una borsa a caso e ci infilai dentro il portafogli con più soldi del necessario. Uscii di casa e feci una corsa all’OVS. Avrei trovato qualcosa. A costo di rimetterci del tempo, anche se odiavo essere in ritardo, avrei trovato qualcosa.

Cercai furiosamente fra i vestiti qualcosa di “meraviglioso” o “favoloso” ma non trovai gran che. Quando ormai stavo per arrendermi e tornare a casa, alle sette cioè, i miei occhi caddero su un vestitino bianco. Era semplice ed elegante al tempo stesso e aveva un cinturino marrone tutto intrecciato che ricadeva morbido sullo stomaco. La scollatura non era poca né troppo eccessiva e verso la parte finale il vestito andava sui toni del color caffè. Era assolutamente perfetto. Le spalline erano sottili, ma doveva avere a casa un copri spalle che gli si adattava benissimo. Lo portai in camerino e me lo provai. Visto sul corpo era ancora più bello. Perfetto. Come avevo desiderato che fosse. Decisi di evitare di spogliarmi arrivare a casa rivestirmi e finire di prepararmi. Sarebbe stato praticamente una perdita di tempo. Così mi avviai alla cassa.

- Scusa, ma il vestito devi toglierlo – ronzò con la sua voce nauseante la signorina bionda che masticava una gomma rosa da dietro il bancone.

- Mi dispiace ma non toglierò un bel niente signorina. Sono in ritardo per un appuntamento quindi mi faccia pagare con il vestito addosso e per favore mi tolga quest’etichetta che mi da troppo fastidio – dichiarai piazzandomi davanti a lei.

Anche se seccata la signorina gna gna gna mi aiutò a togliere l’etichetta e mi fece pagare con il vestito addosso.

- Mi scusi, ha il mascara a portata di mano? – domandai.

- Beh, si. A cosa ti serve il mio mascara? –

- La pago se me lo fa usare –

- Quanto? –

- Cinque euro – erano già troppi per una passata di mascara sulle ciglia.

- Dieci –

- Ma sta scherzando!? – l’ammonii.

- O dieci o niente – rimbeccò questa.

- Il massimo che posso darti è otto euro se ti sta bene – obbiettai passando dal lei al tu.

- D’accordo – rispose questa dandomi il mascara. Presi la trousse che portavo fortunatamente sempre in borsa e mi truccai all’interno del negozio. Restituii il mascara e pagai la civetta che stava dietro il bancone.

Quando uscii dall’OVS realizzai che le mie air force non si addicevano per niente al vestito così mi infilai nel negozio di scarpe vicino al supermercato e passai in rassegna tutte le scarpe. Trovai un paio di ballerine davvero carine, me le infilai ai piedi ringraziando il cielo che sotto avevo i collant e pagai le scarpe. Ecco, adesso potevo dire di aver fatto tutto nella vita, compreso vestirsi per un appuntamento dentro un quasi centro commerciale. Corsi di nuovo verso casa e arrivai in tempo giusto per cambiarmi la borsa e posare le cose.

Suonarono al citofono. Misi il copri spalle e infilai il giubbotto, salutai mia madre e scesi al piano inferiore. Avrei mai detto a Louis la strage che avevo fatto per essere perfetta a quell’appuntamento?

- Louis mi sono vestita all’OVS – annunciai appena aprii la porta prima di stringerlo in un abbraccio. Confessare cosa hai combinato … Fatto.

Giordana’s Pov.

Cosa dovevo mettermi per andare al bar? Anche lui, un posto migliore no? Non poteva scegliere un comunissimo posto dove passare la serata? Avrei saputo almeno come dovevo vestirmi.

 Passai in rassegna tutti i miei vestiti ma nessuno mi sembrava adatto all’occasione. Poi lo vidi, stava in un angolo buio dell’armadio praticamente nascosto, eccolo, il vestito perfetto. Era lungo fin sopra il ginocchio ed era di un colore violetto con un vistoso, ma non troppo, fiocco sulla schiena, sempre viola.

Più tardi scoprii che quello fu il vestito che mia madre aveva indossato al suo primo appuntamento. Lo indossai fiera, mi truccai e lasciai i capelli ricci che ricadevano sulle spalle. Ero pronta. Perfetto.

Chiara’s Pov.

Avevo scelto un vestitino che arrivava sopra il ginocchio, azzurrino composto di veletti sempre più chiari, dall’azzurro forte, ma non eccessivamente, al bianco che lasciava intravedere tutte le altre tonalità dell’azzurro. Sotto il seno c’era un grosso cinturino marrone e le spalline non erano poi tanto “ine”.

Tuttavia quando uscii dalla doccia e osservai il vestito non mi sembrò nel mio genere, così tirai fuori un paio di jeans blu e una felpa bianca con una stella nera, un completo regalatomi da mia nonna. Misi le air force ai piedi, mi truccai e pettinai bene i capelli raccogliendoli poi in una coda. Ero pronta.

Monica’s Pov.

Io e Niall eravamo seduti da più di un’ora al tavolo della pizzeria.

- Qui il servizio è pessimo – mi lamentai.

- Dai, amore – disse Niall accarezzandomi una guancia – Non è bello passare del tempo con me? –

- Certo che mi piace stare con te, tesoro, ma ho fame –

- Guarda lì c’è la cameriera – disse indicandomi una signorina in divisa che si dirigeva verso di noi.

- Ecco le vostre pizze! – esclamò quest’ultima agitando la coda bionda sul viso di Niall.

Ci servì e si dileguò facendo un occhiolino a Niall.

- Odio quando fanno così, c’è bisogno di strusciarsi sul tuo viso per essere notate? Ti ha vista cavolo, non c’è bisogno che fai delle avance – sbottai arrabbiata incrociando le braccia al petto.

- L’unica donna che mi interessa sei tu – disse accarezzandomi ancora una guancia – Adesso mangiamo che ho fame? –

Risi e gli lanciai una bustina di ketchup in faccia, ragazzo incorreggibile!

Serena’s Pov.

- Ci vediamo questo!? – esclamò Louis indicando un film horror.

- Stai scherzando!? Odio i film horror, mi fanno paura … -

- Per questo si chiamano horror, cosina – rispose lui strapazzandomi una guancia. Ma vedendo che rimanevo ferma sulla mia decisione passò a scrutare gli altri film disponibili.

- Non ti chiedo di guardare qualcosa di romantico, ma qualcos’altro che ti interessa lo puoi trovare – dissi vedendo la sua espressione dispiaciuta.

- Ma perché non ti piace quel film? La trama è bella e scommetto che non fa neanche paura. E poi lo sai che il sangue è ketchup e che i mostri non esistono – rispose. Scossi la testa e lo vidi sorridere – Ti do il permesso di abbracciarti a me se avrai paura. Io ti proteggerò –

- Va bene andiamo a vederci questo film horror del cavolo – sussurrai digrignando i denti.

Una volta in sala trovammo i posti in fretta e cominciammo a sgranocchiare i popcorn. Quando il film cominciò sussultai sulla poltrona per l’urlo agghiacciante che si diffuse nella sala.

Dopo i primi minuti di film mi ritrovai praticamente in braccio a Louis con la testa nascosta sulla sua spalla.

- Non lasciarmi Louis, ti prego – mormorai con voce tremante essendo più che impaurita.

- Non ti lascerò, cosina, te lo prometto –

E mi baciò, per la prima volta mi stava baciando davvero, quello era un bacio vero.

Giordana’s Pov

Liam mi aveva portata al bar e avevamo ordinato qualcosa da consumare. La mia cioccolata calda con panna era ancora intatta, così come il dolcino di Liam. Lui stava pagando. Io ero al tavolo. Quando Liam mi raggiunse diedi il primo sorso alla cioccolata facendo scoppiare il ragazzo che mi stava di fronte in una sonora risata appena poggiai la tazza sul tavolo.

- Che c’è? – chiesi fingendo di non essermi offesa.

Liam prese un tovagliolo e me lo passò sulle labbra – Ecco fatto, signora barbuta –

- Oddio, no! Avevo i baffi di panna? –

- Esatto! – rispose il moretto continuando a ridere. Mi aggiunsi a lui, certo non mi piaceva ridesse di me, ma dovevo dire che la situazione era piuttosto comica.

Quando finimmo di consumare il nostro pasto e ci alzammo dal tavolo il pensiero di ciò che mi aveva promesso mi turbinò nella mente.

- E la mia sorpresa? – chiesi allora.

- Certo – esclamò lui – è in macchina, vado a prenderla –

Uscì e tornò dopo pochi minuti. Teneva fra le mani un grosso regalo avvolto dalla carta per regali. Quando me lo diede in mano realizzai che era qualcosa di veramente morbido. Lo scartai al volo e rimasi incantata ad osservare l’enorme cuore rosso con la scritta: “Tvb best friend”.

- è bellissimo, Liam! Grazie! – esclamai buttandogli le braccia al collo e lasciandogli un bacio sulla guancia.

- Andiamo, migliore amica! – disse lui caricandomi sulla spalla sinistro come un sacco di patate.

- Mettimi giù, Liam! – strillai tra una risata e l’altra.

Quando lo fece eravamo fuori dal bar.

- Sono un attimo in bagno, mi aspetti? – mi disse.

- Certo! Va’ pure –

Chiara’s Pov

Quando aprii il portone e mi ritrovai davanti la faccia divertita di Harry cominciai a irritarmi.

- Perché ridi? – domandai rossa in viso.

- Niente, stavo pensando che le persone dimostrano ciò che sono anche dalle piccole cose –

- E quale sarebbe la dimostrazione della mia personalità? – domandai sospirando.

- Il tuo abbigliamento –

- Molto grazie – dissi riaprendo il portone e voltandomi per tornare in casa. Ma Harry mi bloccò per una mano.

- No, mi piace come sei vestita. Sei carina –

Sbuffai e lo seguii nella sua macchina. Mi portò al parco e ci fermammo davanti a un carretto del gelato. Ecco, così lui mostrava ciò che era. Avrebbe potuto portarmi in un bar o in una gelateria, ma eravamo fermi davanti a un carretto dei gelati in mezzo a un parco.

- Cosa vuoi? –

- Nocciola e pistacchio – risposi.

- Uno nocciola e pistacchio e uno cioccolato e caffè – ordinò Harry.

Quando la signora ci diede i gelati lo vidi metter mani al portafogli e pagare per tutti e due.

- No! Il mio gelato me lo pago io! – strillai. Odiavo il pensiero che qualcuno pagasse per me.

- Stai scherzando? – mi domandò Harry alzando un sopracciglio.

- No – replicai. Ma lui porse i soldi alla signora e mi tirò via per un braccio.

- Sei incredibile! – esclamò alzando gli occhi al cielo.

Il cellulare prese a vibrargli nella tasca.

- Scusami – mi disse poggiando il telefono all’orecchio – Pronto? – lo sentii dire – Ti ha baciato? Liam … stiamo scherzando? Hai rovinato il mio appuntamento per dirmi che hai ricevuto un bacio sulla guancia!? Si, sono contento per te, ma a volte mi sembri una ragazza, davvero. Ci vediamo, ciao – chiuse la telefonata con un sospiro e scosse la testa.

- Questo non è un appuntamento – dissi – è una semplice uscita fra amici –

Lui mi diede una leggera spinta e sorrise scuotendo la testa come aveva fatto poco tempo prima per Liam – Scusa, ho sbagliato parola – sorrisi vedendo che stava cominciando ad arrendersi al mio caratteraccio.

Monica’s Pov

Non pensavo si potesse amare così tanto una persona. Che poi questa persona fosse Niall Horan o meno non mi interessava, l’unico mio pensiero era l’amore che provavo per lui.

Mi chiesi perché non mi fossi mai innamorata prima, era così bello l’amore.

Lo baciai sulle labbra un’altra volta mentre camminavamo.

- Niall, pensi mai al futuro? – gli chiesi.

- Si, ci penso spesso in realtà. Prima di venire qua non avevo un’idea chiara di cosa volessi davvero. Adesso so che nel mio futuro vorrei te. L’unica cosa che desidererei è una casa con dentro te e i nostri figli che mi accolgono quando torno dal lavoro – rispose sorridendomi.

Gli gettai le braccia al collo – Tu sei tutto ciò che voglio – gli sussurrai all’orecchio. Che cosa romantica … questo generi di frasi mi nascevano spontanee sulle labbra quando stavo con lui e quando non gli ero vicina lo pensavo costantemente. Era questo l’amore?

- è questo l’amore? – domandò lui come se mi avesse letto nel pensiero.

- Io … me lo stavo chiedendo –

- Ti va di sdraiarci a guardare le stelle come la sera del nostro primo appuntamento?- mi chiese.

- Qui sul marciapiede? –

- E perché no? –

- è perfetto, solo … me lo dai un bacio come quella sera? –

Non perse tempo e mi accontentò baciandomi intensamente. Ero in paradiso. Ci sdraiammo per terra e guardammo le stelle avvinghiati l’uno all’altra. Ad un certo punto il cellulare di Niall squillò.

- Rispondi – gli sussurrai vedendo che non accennava a muoversi.

- No, sono con la mia ragazza –

- E se fosse importante? –

Anche se un po’ gli seccava Niall portò il cellulare all’orecchio – Pronto? … Liam. Ma … ti rendi conto che un attimo prima ero con la mia ragazza e ora mi stai interrompendo per dirmi questo? Si, complimenti fratè! Tranquillo … ce la farai. Ora stacco, ciao –

- Che voleva? – gli domandai quando posò il cellulare.

- Mi ha detto che Giordana gli ha dato un bacio sulla guancia –

Risi prima che le mie labbra fossero fermate da altre labbra molto più dolci.

Serena’s Pov

- è da più di un’ora che sei chiusa là dentro Serena! – strillò Louis picchiando le mani sulla porta del bagno femminile del cinema.

- Che esagerato! – esclamai aprendo la porta su cui era poggiato lui. La differenza di peso lo fece cadere in avanti verso di me e per fermarlo gli misi le mani sulle spalle, gli lasciai un leggero bacio sulla bocca e lo riportai indietro.

- Amo il tuo profumo – mi disse.

Io mi avvicinai al suo collo e l’odorai – Anche tu hai un buon profumo, Lou –

- Hai paura che qualcuno dei mostri che abbiamo visto sullo schermo ti segua? –

- Cosa c’entra questo adesso, Louis? – domandai divertita.

Non riuscivo a capire come faceva a passare da un argomento serio a un altro totalmente opposto. Stavamo parlando dei nostri profumi e lui tira in gioco i mostri.

- Me lo chiedevo – rispose alzando le spalle.

- Non ho paura quando sto con te – dissi riallacciandomi al discorso di poco tempo prima.

- Non vuoi desistere eh? – mi domandò, ma non mi lasciò il tempo di rispondere perché aveva poggiato le sue labbra sulle mie. Pensavo di amare veramente troppo quel ragazzo.

Il suo cellulare squillò e lui rispose – Ciao Liam! Complimenti! Sono felice per te! Adesso però voglio tornare alla mia ragazza! – disse chiudendo di scatto la telefonata e tornando a premere le sue labbra sulle mie. Amavo quando diceva: "La mia ragazza".

Giordana’s Pov

Liam uscì dal bagno un po’ felice, un po’ dispiaciuto. Volevo chiedergli cosa avesse, ma lui mi fece fare un casquè ancora prima che potessi aprire bocca.

- Hip Hip urrà alla migliore amica più bella del mondo! – esclamò facendomi fare una giravolta.

- Cos’hai bevuto in bagno, Liam? – gli chiesi arruffandogli i capelli.

- Volevo solo farti sapere che sei bellissima –

- Oh, molte grazie, signorino –

- Molti prego, signorina –

Cominciò a farmi il solletico e io scoppiai a ridere cercando di scappare. Ma alla fine, esausta com’ero, mi appoggiai al suo petto e gli bloccai le mani.

- Basta Liam, ti prego – gli dissi con l’affanno.

- Okay, ti lascio in pace … solo se mi dai un altro bacino sulla guancia – negoziò lui.

- D’accordo – gli risposi sorridente stampandogli un bacio sulla guancia paffuta – Amo questa guancia – dissi poi strapazzandogli il viso.

Gli misi un braccio intorno al collo e continuammo a camminare diretti non so dove ma finché ero con il mio migliore amico mi sentivo al sicuro.

Chiara’s Pov.

Io e Harry stavamo passeggiando per il parco. Era una bella serata, tutto sommato, e un venticello mi accarezzava i capelli. C’eravamo fermati da poco in mezzo al parco e ci stavamo gustando i gelati. Mentre avvicinavo il cono alla bocca Harry diede un colpetto con la mano alla cialda del gelato e il gelato, ovviamente, mi sporcò tutto il viso, dal naso al mento.

- Ma sei scemo! – gli urlai contro prendendo un fazzoletto.

Lui me lo rubò dalle mani e si avvicinò. Mi pulì la bocca sporca di gelato e, una volta pulita la bocca, si avvicinò a me e unì le sue labbra con le mie, fu un brevissimo bacio stampo, ma mi lasciò imbambolata come una cretina mentre andava a buttare il fazzoletto. Quando tornò gli tempestai il petto di pugni.

- Avevi detto solo come amici! – strillai continuando a picchiarlo. Lui bloccò le mie mani e si avvicinò di poco, di pochissimo a dire il vero perché lo incenerii con lo sguardo e lo inchiodai al terreno.

- Infatti siamo usciti come amici –

- E perché mi hai dato quel bacio!? –

- Così – disse scrollando le spalle – Non posso diffamarmi, bacio sempre al primo appuntamento, ricordatelo –

- Sei … sei … non so neanche come definirti! – strillai non trovando un aggettivo tanto brutto da rinfacciargli.

- Rilassati, siamo sempre amici – disse lui prendendomi per mano e tirandomi via da quel pezzettino di terra sul quale mi ero inchiodata – Non volevo farti arrabbiare. Mi perdoni? –

Ma come si faceva a dire di no?

- Si, va ben, ti perdono –
 
Ciaoooo
Caioooo (lasciate stare)
Non ho molto da dire perché devo correre a farmi i compiti.
Spero vi sia piaciuto.
Se è così lasciate una recensione?
Accetto anche le critiche.
:) <3
Un bacioooo <3
- Kikkia <3
  
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